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Autore: ithinkiloveyou    13/11/2013    8 recensioni
*Dal primo capitolo*
Ci stavamo scrutando come due animali appartenenti a specie non ancora scoperte: strani, rari ma bellissimi; ci guardammo ancora pochi secondi prima di alzarci in contemporanea e correre dalla parte opposta.
Mi voltai una sola volta, anche lui lo fece: i nostri occhi di incontrarono e si dissero cose che solo degli occhi stanchi e tristi possono dirsi.
Il mio nome è Penelope.
E oggi è morto il mio migliore amico.
--> questa è la mia prima fan fiction, spero vi piaccia.
Un saluto -ithinkiloveyou-
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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STAY
.


 
Not really sure how to feel about it 
Something in the way you move 
Makes me feel like I can't live without you 
It takes me all the way 
I want you to stay, stay 
I want you to stay, oh

Stay-Rihanna



 
Le foglie sotto i miei piedi scricchiolavano,mentre velocemente mi apprestavo a raggiungere la famosa quercia su cui era stata costruita la mia amata seconda casa.
Ottobre era ormai iniziato e l'autunno aveva portato con se i suoi colori caldi e primi maglioni, che tanto amavo.
Le mie mani accarezzavano tutto ciò che incontravano: la corteccia degli alberi, i piccoli arbusti che ricoprivano il suolo e il muschio sulle rocce; tutto, in questo luogo, mi trasmetteva calma.
Arrivata alla struttura in legno, volsi lo sguardo al cielo e, dopo averlo adocchiato, seguii il volo di alcuni uccelli, poi mi decisi ad entrare.
Ma all'interno c'era già qualcuno.

"Zayn?" domandai stupita, anche se ero sicura che il ragazzo di fronte a me fosse proprio lui.
"Oh...ciao Penel.."
"Cosa cazzo ci fai qui? Chi ti ha dato il permesso di intrufolarti nella mia casa?" chiesi infuriata,marcando il fatto che questo fosse il mio rifugio e non il suo. "Scusa,ma avevo bisogno di un luogo in cui ritrovare la calma.."
"E naturalmente hai pensato bene di venire nel luogo della ragazza che stamattina hai trattato come una cacca di uccello,no?" sbottai alzando il volume della voce "Si, ecco..." cercò di spiegare toccandosi la nuca.
"Lascia perdere,davvero. Adesso però potresti andartene?"
"N-non è che potrei restare?"
"E perché mai dovresti? Non hai una casa?"
"Beh..ho avuto dei problemi con mio padre..."
Lo guardai un attimo e poi gli chiesi ciò che da un po' mi tormentava.
"Riguardano i tuoi lividi?" azzardai io infine
".....si" quasi non la sentii la risposta, ma appena la percepii,mi resi conto che Zayn aveva realmente bisogno di aiuto.
"Aspetta qui" dissi uscendo e tornando alla mia vera casa.

Durante il tragitto non feci che pensare all'imbarazzo con cui il ragazzo mi aveva comunicato della sua attuale situazione.
Io gli avevo urlato contro e lo avevo aggredito senza ascoltare per quale motivo stamane si fosse comportato così e perché ora si trovava nel mio rifugio.
Ogni tanto dovrei chiudere la mia boccaccia. Entrata in casa mi procurai i giusti viveri necessari per stare almeno una settimana in quella casetta: presi della carta igienica, del cibo di ogni genere, altre coperte e altri cuscini; finii con l'acchiappare anche alcuni libri e dei film, non si sa mai.
Ritornai all'abitazione sull'albero e avvertii Zayn sul da farsi

"Allora, ti ho portato un po' di cose necessarie: se vuoi mangiare puoi trovare tutto le mini-frigo e in più ti ho portato altri cibi; per i tuoi bisogni puoi utilizzare la carta igienica che ti ho portato e beh...hai un bosco a tua disposizione; infine ti ho portato alcuni libri e dei DVD, che magari potrai vedere con il mio computer che porterò domani"
"Grazie" mi disse guardandomi. Faceva tenerezza così impaurito e imbarazzato.
"Dai, ora vieni qua che ti disinfetto le ferite: sei un pessimo medico" dissi sorridendo.
Lo feci accomodare su una delle due poltrone e con un po' di cotone bagnato dal disinfettante iniziai a pulirgli le ferite. Sotto il mio tocco lo sentivo tremare: mi piaceva avere tutto questo potere su una persona. Soprattutto se era Zayn.
Passai l'intera serata lì, ma verso sera mi preparai per tornare a casa. Stavo per scendere gli scalini, quando la sua voce mi fermò

"Resta"
"Cosa?"
"Resta con me....per favore"
Involontariamente sorrisi e risalii le scale appena scese, per avvicinarmi al ragazzo. Mi guardò imbarazzato per pochi secondi, per poi iniziare a parlare

"Non chiedo mai alle ragazze di restare, sono loro che restano"
"Adesso l'hai fatto"
"Volevo mettere solo in chiaro la cosa"
"Che cosa?"
"Il fatto che non sono un debole"
"Non lo avrei mai detto. E non l'ho neanche pensato"
"Ok"
"Ok"

Detto ciò si girò dall'altra parte e iniziò a dormire.
Era un ragazzo davvero strano, ma la cosa più strana era quel dimostrarmi che non era debole, ma io lo sapevo.
Sapevo quanto poteva essere duro superare una morte.
Sapevo com'era essere picchiati da qualcuno più grosso di te.
Sapevo soprattutto com'era difficile chiedere aiuto.
Per questo non dissi niente e lo aiutai.  In silenzio.




Oibò :)
Allora, questo capitolo mi piace molto più dell'altro, ma nei prossimi, finalmente, la storia diventerà interessante e meno macabre. 
Lo giuro :') 
Vorrei ringraziare tutti voi che recensite la mia storia e che mi fate sempre sorridere.
Grazie di tutto
<3
Grazie soprattutto a Sara_Scrive ( http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=169269 ) che mi ha creato il banner. 
-ithinkiloveyou-

 
  
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