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Autore: thatswhatfriendsarefor    13/11/2013    10 recensioni
E se Rick fosse andato negli Hamptons senza Gina?
Una versione alternativa del rapporto fra Castle e Beckett a partire dalla fine della seconda stagione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'E se l'inizio fosse stato diverso?'
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CAPITOLO 3  A Mystery I Was Never Gonna Solve

Mentre vi incamminate fianco a fianco rientrando verso casa, ti senti il cuore gonfio e un’eccitazione diffusa in tutto il corpo. Una piacevole sensazione di benessere si è impadronita di te e decidi di goderti tutto ciò che questi giorni porteranno con sé.

Qualunque cosa sia.

 

Una volta arrivati in casa, vi mettete a lavorare di buona lena in cucina, dividendovi i compiti in modo molto naturale, come se lo faceste da sempre: tu ti occupi dell’insalata mentre Rick ti ha promesso che ti stupirà facendoti gustare la migliore bistecca al mondo. Sostiene che gliel’abbia insegnata lo chef della steak house più famosa di New York e, conoscendolo, potrebbe anche essere vero. Ha agganci con i mafiosi, figuriamoci se non può annoverare un cuoco stellato Michelin fra i suoi amici.

Prima di iniziare a cucinare, il tuo ospite ha acceso lo stereo e adesso siete accompagnati da un piacevolissimo sottofondo musicale. La voce calda di Ella Fitzgerald che canta “The man I love” riempie il silenzio della villa e ti ritrovi a canticchiare con lei, sotto voce. Someday he’ll come along, the man I love. And he’ll be big and strong, the man I love… Anche se ti sembra di farlo in modo impercettibile, la cosa non passa inosservata. Rick smette di occuparsi della bistecca e si concentra su di te. Appena ti accorgi del suo sguardo, sollevi gli occhi dall’insalatiera e aggrotti la fronte con fare interrogativo.

“Tutto bene?” gli chiedi.

“Sì… hai una voce splendida, sai? Detective, sei una continua sorpresa… Ho sempre pensato that you were a mystery I was never gonna solve.” Te lo dice con un tono di voce dolce e avvolgente. E ti sembra che quelle parole ti arrivino dritte al cuore. Ma la tua parte razionale fa scattare l’allarme.

“Be’, grazie Castle. Ora però toglimi una curiosità: il tuo amico chef ti ha insegnato a cuocere le bistecche o a carbonizzarle?”

Colpito e affondato.

La dolcezza sul volto dello scrittore lascia immediatamente spazio al panico, mentre si affretta a salvare la vostra cena. Pericolo scampato. E non ti riferisci certo al rischio di saltare il pasto. Il grado di intimità fra voi è cresciuto in modo esponenziale nelle ultime ore e questo ti attrae e ti spaventa al tempo stesso.

La tua insalata ormai è pronta, condita con la salsa speciale che hai imparato da tua madre, mentre la carne deve terminare la cottura, possibilmente senza ulteriori incidenti di percorso. Esci sul patio e ti incanti ad osservare il panorama. Il sole è ormai tramontato e l’oscurità sta prendendo il sopravvento. Rispetto alle luci e ai rumori della città che non dorme mai, qui c’è una quiete ammaliante che fa bene al cuore. Senti a malapena le note attutite che provengono dalla casa e il rumore potente delle onde dell’oceano che si infrangono sulla spiaggia. Sei uscita solo con una T-shirt e una leggera folata della brezza serale ti fa rabbrividire. Quella e due mani, grandi e calde, che si appoggiano sulle tue braccia. Ti volti improvvisamente – non ti eri assolutamente resa conto che si fosse avvicinato – e te lo ritrovi a pochi centimetri.

Vi guardate negli occhi e, quasi contemporaneamente, entrambi abbassate lo sguardo concentrandovi sulle labbra l’uno dell’altra. Deglutite. Basterebbe davvero poco per colmare quella distanza, ma ecco che suona di nuovo quell’allarme nella tua testa. Ti irrigidisci e ti allontani da lui.

“Beckett… mi dispiace distrarti dalla tua contemplazione delle meraviglie di questo angolo di paradiso, ma la cena è pronta e non vorrai mica sprecare la creazione di chef Richard? Andiamo, su, la bistecca si raffredda.”

Gli sorridi riconoscente.

Ancora una volta ha capito come toglierti dall’imbarazzo.

Lo segui in cucina e vi mettete a tavola. La cena prosegue tranquilla, quel disagio che si era creato per la vostra prossimità eccessiva pare essersi volatilizzato. Merito anche del vino rosso che Rick ha scelto per accompagnare la succulenta bistecca. Devi ammettere che il tuo ospite ha un ottimo gusto anche in quel campo. Magari si è fatto consigliare da qualche sommelier famoso, di sicuro ne conoscerà più di uno. Il delizioso liquido cremisi va giù che è un piacere e ti fa sentire… bene. Intendiamoci, non sei brilla, reggi l’alcol senza problemi, ma questo nettare ti rende appagata e su di giri al tempo stesso. Interessante combinazione… Chissà come si chiama questo vino… e quanto costa. Speriamo non troppo. Ti piacerebbe poterlo comprare per offrirlo a Castle quando verrà a cena da te.

No, un momento, stai valutando l’idea di invitarlo a casa tua?

Be’, per contraccambiare.

Sì, certo, come no.

Oh santo cielo, meglio non pensarci adesso.

Meglio concentrarsi sulla bistecca, che – peraltro – è davvero fantastica. Castle è un cuoco strepitoso.

Dopo aver lavato le stoviglie e sistemato la cucina vi accomodate sul patio, sorseggiando un altro bicchiere di vino. Tu sei accoccolata sulla sedia a dondolo, avvolta in una coperta che ti ha dato Rick, premuroso come sempre nei tuoi confronti. Lui invece è seduto sul divano: fa finta di guardare il cielo ma ti osserva di sottecchi.

Continuate a parlare del più e del meno finché ti complimenti con Rick per la sua abilità culinaria, suggerendogli di aprire un ristorante tutto suo.

“Sai, Beckett, in realtà pensavo di chiedere alla tua amica Madison se potevo mettere a disposizione le mie doti gastronomiche nel suo locale.”

Già, Madison. Quella che ti ha detto che avevi una cotta per lui e che volevi fare tanti piccoli Castle babies. E sai benissimo che lui lo ha sentito: era dall’altra parte del vetro durante l’interrogatorio e non si è trattenuto dal confessartelo lui stesso, con suo immenso divertimento, al termine della tua chiacchierata con Maddy. Ti fa un sorriso malizioso e una parte di te vorrebbe togliergli quel ghigno, mentre un’altra se lo mangerebbe di baci, perché Madison ha maledettamente ragione.

No, un momento, qui stiamo correndo troppo.

Deve essere colpa di quel vino…

Meglio una dignitosa ritirata.

“Be’, si sta facendo tardi e comincio ad essere stanca. Buonanotte Castle.”

Ti alzi e ti avvicini a lui, lasciandogli un bacio su una guancia e indugiando forse più del dovuto. Per ringraziarlo della sua ospitalità e della gustosa cena che avete preparato insieme. Certo, come no.

Questa tua mossa lo ha spiazzato, tanto che ci mette un po’ a reagire e, quando lo fa, solleva una mano con l’intenzione di accarezzarti i capelli. Tu però sei più veloce di lui a rialzarti, così quella carezza si ferma su un braccio. E basta quel tocco per far partire una scarica elettrica che ti attraversa completamente.

“Buonanotte Kate, dormi bene.” Ti sussurra.

La stanza degli ospiti è grande come metà del tuo appartamento, quello che è saltato in aria, e ha una meravigliosa vista sulla piscina. Aveva ragione, è situata in un posto appartato e confidi di poterci andare domani…

Magari con lui.

Con o senza costume.

Oh santo cielo, Kate Beckett, cosa ti viene in mente?

Scuoti la testa cercando di liberarti dal ricordo del corpo di lui, big and strong, come dice la canzone che canticchiavi prima e che continua a risuonare nella tua testa. He’ll look at me and smile, I’ll understand. Then in a little while he’ll take my hand. Riflettendoci, sembra che quelle parole si riferiscano proprio a voi due: al suo modo di guardarti e di sorriderti, a lui che ti ha preso la mano poche ore fa per mostrarti dove parcheggiare la moto. Strano, anche la canzone che hai ascoltato stamani alla radio mentre facevi colazione nel tuo appartamento, prima di partire, sembrava parlasse di te. Si intitola “Hey blue eyes” e la canta un’attrice con un nome strano, aspetta, come si chiama? Katic, sì, Stana Katic. C’è una frase che ti ha colpito: I want you to want me the way that I want you. Lei sì che ha le idee chiare! E poi quel titolo ti ha fatto pensare a un altro paio di occhi azzurri… E’ un po’ come se per te all the songs make sense.

Ti togli l’orologio di tuo padre e la catenina con l’anello di Johanna, apri il cassetto del comodino e li posi con la consueta cura che riservi loro.

Ricordi quando hai spiegato a Rick che cosa significhino per te quegli oggetti: eravate all’inizio della vostra collaborazione e lo tolleravi a malapena. Lui cercava di analizzare ogni tuo singolo gesto per creare la sua Nikki. Aveva anche provato a indovinare quale fosse il motivo che ti aveva spinto a entrare in polizia. Lo sguardo che ti ha rivolto in quell’occasione, mentre ascoltava la tua storia, è ancora ben vivido nella tua mente: un misto di dolcezza e strafottenza. Rammenti anche come vi siete salutati: lui ti ha detto until tomorrow, perché lo riteneva un saluto pieno di speranza, mentre tu gli hai ribattuto che, essendo un poliziotto, potevi solo augurargli buonanotte.

Quanta strada ti sembra di aver fatto da allora.

La detective Beckett, rigida e tutta di un pezzo di quel tempo, non avrebbe mai immaginato di trovarsi nella villa al mare di Castle a pensare a quanto fosse maledettamente attraente in quel costume e a quanto sarebbe bello stare fra le sue braccia. La Kate di oggi, invece, indugia nell’immagine di te e lui nella sua piscina. Quel sogno ti riempie il cervello e il cuore. E ti metti a fantasticare di quanto ti piacerebbe guardare il mare abbracciata a lui. Con questo pensiero, scivoli serenamente fra le braccia di Morfeo.

 


Angolino delle autrici:

In questo capitolo veniamo a scoprire che Beckett gradisce molto un vino rosso che la fa sentire… bene ;-) Poi sia la preparazione della cena sia la cena stessa hanno contribuito ad aumentare la tensione tra loro. E infine sul patio Kate fugge con la stessa tattica usata nella famosa trasferta a LA… Insomma, ancora una volta i tempi non sembrano maturi, ma dentro l’animo di Kate c’è un tumulto… e Castle, pazientemente, aspetta. E ora? Cosa succederà? Il concorso a premi, vinto per lo scorso capitolo a pari merito da Emily27 e KatiaR, è ad una nuova edizione. Chi indovinerà questa volta?

Grazie per l’affetto con cui ci state seguendo!

Debora e Monica

  
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