Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: mhcm    25/04/2008    1 recensioni
Vampiri, Licantropi, squartamenti, lotte, cocktail a base di sangue, forse ci infilo un po' di romanticismo, tempi giganteschi tra un aggiornamento e l'altro, quasi sicuramente, perchè non sono in grado di scrivere una storia e finirla :D lo so, non è invitante :P
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lo schiavetto di Luca mi fa entrare nella sua stanza, completamente oscurata dalla luce del mattino che presto avanzerà. E' stranamente piccolo, per essere schiavo di Luca, ma lo sguardo nei suoi occhi, non ancora spento dall'apatia del dissanguamento, è vivo e scaltro.
Sarà divertente quando si ribellerà, Luca di attornia troppo smesso di giochi e schiavi che non riesce a controllare, e si dimentica sempre che possono ribellarsi. E quando uno di loro gli si lancia addosso col picchetto, lui fa sempre un'espressione favolosa, stupita, come se vedesse di colpo un fiume scorrere verso l'alto o la pioggia provenire dal terreno.
Mi spiace solo che li polverizzi così in fretta. Sarebbero potenzialmente buoni novellini, hanno fegato.
Luca si alza, lentamente, quando mi sente entrare, e sorride, mostrando i canini. Il suo futuro giocattolo è ancora in trance, cammina ma non vede e sente nulla, gli occhi vacui. Luca gli si avvicina, e lo osserva lentamente, mentre io mi siedo lì accanto sul suo letto.
Dopo avergli girato attorno per un po, gli schiocca le dita davanti agli occhi.
Il ragazzo si sveglia di colpo. Non fa in tempo a chiedere nulla che inizia a urlare. Luca gli si è attaccato alla vena del collo, e lo cinge in un abbraccio da cui non si riesce a scappare.
Le urla si affievoliscono fino a spegnersi, mentre viene dissanguato lentamente. Se sopravvive alla prima bevuta, diverrà il nuovo giocattolo. Luca si stacca, e il ragazzo resta in piedi ancora un poco, prima di accasciarsi al suolo.
Il vampiro si volta verso di me, sorridendo, con le labbra appena sporche di sangue, "Buono, l'hai scelto bene". Senza dire nulla, mi alzo ed esco, lasciandolo con il suo nuovo balocco.
Mi dirigo verso le mie stanze, è ora che riposi un poco, che domani sera inizia la mia caccia.

La soddisfazione di osservare dall'ombra senza essere visti è immensa.
Sono appoggiata a una parete del locale dove un paio di notti fa ho trovato il giocattolo per Luca, e sto osservando la gente che passa, che prende da bere, che balla e che parla.
È buffo constatare come, nonostante sia qui in mezzo a loro, nessuno mi veda veramente. Tutti impegnati a fare qualcos'altro.
È ancora più soddisfacente constatare che la persona che stavo cercando invece mi ha vista. È là, a circa cinque metri da me, immobile, in compagnia di un gruppetto di amici, e mi sta fissando, con un'espressione a metà tra lo stupito, il compiaciuto e il sospettoso.
Spero che non abbia visto quello che ho fatto al suo amico, anzi, che nessuno abbia notato che mi allontanavo con lui.
Si accorge che mi sono accorta del suo sguardo, ma non volta la testa,non è imbarazzato. È il momento di entrare in azione, sia per me che per lui, visto che a quanto pare per lui sono una preda tanto quanto lo è lui per me.
Peccato che sia un tipo diverso di caccia. Mi stacco dalla parete e mi avvicino, fissandolo direttamente negli occhi, e lui sta lì, immobile, sorridente, e percepisco che è pronto e che le mie azioni non fanno altro che fargli pensare che questa volta la caccia sarà facile.
Non hai idea di quanto, ragazzino, non hai idea di quanto.
Poi di colpo mi accorgo di una cosa nei suoi occhi. Non sono gli occhi di un ragazzo di vent'anni. Sono gli occhi di qualcuno che ha visto il mondo per millenni, e non si è neanche preoccupato di celarlo con lenti a contatto (mascherano moltissimo l'impressione di esperienza e longevità che gli occhi di noi esseri millenari iniziano ad assumere dopo secoli, e sono fondamentali per noi vampiri, dal momento che il colore dei nostri occhi spazia dal color ambra al color rubino, ed è abbastanza inusuale).
Però non ha gli occhi del colore di quelli di un vampiro, anche se diventa sempre più evidente che sono gli occhi di una persona che ha vissuto secoli di storia.
Dannazione. Non riesco a capire che cosa diavolo sia. Mentalmente ripasso tutte le precauzioni che ho preso per far sì che un altro essere immortale non si accorga della mia esistenza, dalle lenti, al profumo particolare, creato dal nostro chimico, che copre completamente il nostro odore di vampiri, e lo rende impossibile da percepire a chiunque, anche da segugi, e lo smalto per coprire la lucidità soprannaturale delle nostre unghie.
Io sono completamente mascherata, e sono sicura che nessuno si accorgerà di nulla, neanche quello strano essere che si trova di fronte a me.
Qualcosa nella mia espressione deve essere cambiato, perchè vedo che cambia anche la sua, e inizio a leggere una vena di perplessità e di curiosità.
Cerco di mascherare la mia sorpresa con un commento su qualcosa di assolutamente insignificante, e per fortuna che ha un ciondolo particolare al collo. Nel frattempo sono arrivata di fronte a lui, e ancora non capisco esattamente che cosa non vada.
"bel ciondolo, è una bella pietra" commento, fissando lo strano sasso luminescente che gli pende dal collo.
"La chiamano pietra lunare" Risponde lui.
E di colpo capisco. L'odore che sento addosso a lui è un profumo come quello che ho addosso io. È una maschera per il suo vero odore.
Quanto sono stata idiota la volta scorsa a non accorgermene, e pensare che l'avevo proprio annusato per poter ritrovare la sua traccia. Dannata caccia per Luca.
Nell'istante in cui formulo questo pensiero, mi accorgo di cosa mi ha detto sulla sua pietra.
Dannazione, dannazione, dannazione, se si accorge che sono un vampiro sarà una strage. È un fottuto licantropo.
Lui sembra sempre impassibile, e non capisco se si è accorto di cosa sono, o se sta solo facendo finta.
Poi lo riguardo negli occhi, e colgo la stessa espressione di sgomento che c'è sicuramente nei miei di occhi. Ha capito.
Mi preparo a trascinarlo fuori di qui, non possiamo permetterci di fare strage di questi umani. Il rischio che la presenza di vampiri e licantropi sia rivelata è troppo grande. Che cosa diavolo ci fa un licantropo in città.
Di colpo noto uno scintillio divertito nei suoi occhi. "Non credevo che foste dotati anche di autocontrollo. Pensavo che avrei dovuto trascinarti fuori di qui per evitare una strage qua dentro" Dice lui.
Sono stupefatta. "Lunatico, non ci crederai mai, ma pensavo la stessa cosa".
Di colpo la voglia di ucciderlo mi passa, soprattutto dopo l'espressione di stupefatta incredulità che gli ved



Grazie mille a coloro che hanno letto, e duemila a coloro che hanno recensito. Un piccolo appunto: i primi due, tre capitoli di questo racconto li ho già scritti, e quindi verranno pubblicati rapidamente...il seguito dipenderà un po' dal lavoro, e un po' dagli incitamenti. Ossia, sono stata molto incostante in passato, ma forse anche per via dell'esiguo numero di lettori, indice che la storia non è delle più gradite, e la voglia di scrivere cala un po'. Però mi impegnerò di più questa volta.

ElisinaSmile: grazie dell' intrigante, spero di riuscire a mantenere questo risultato. Che intendi con "morsetti" ? Sull'approfondire le personalità, inserirò via via i dati necessari (non ho ancora deciso se Luca sarà protagonista o comparsa)
GoodMiss: cercherò di essere il meno incostante possibile. Mi piace che il cinismo e la crudezza vengano apprezzati, visto che amo molto i personaggi cinici e con dei lati oscuri. Sulla trama, è ancora in studio..via via che scrivo mi viene in mente come proseguire.
Grazie ancora a tutti e alla prossima
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: mhcm