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Autore: Giulia_oned    14/11/2013    3 recensioni
La piccola giocava nel prato con il suo amichetto in un bel pomeriggio d'estate.
"Tieni questa è per il tuo compleanno" disse il bambino dagli occhi smeraldo porgendo alla bambina una collana a forma di cuore con incisa una H.
"Grazie è bellissima! Me la puoi allacciare?" Chiese la festeggiata spostando le trecce. Il bimbo gliela legò al collo per poi darle un piccolo bacio sulle labbra ricevendo un buffetto da parte della bambina.
"Perché lo hai fatto?" Chiese divertita.
"Perché ti voglio tanto bene, e la mamma fa lo stesso con papà" si giustificò il bimbo.
La piccola sorrise per poi dare un altro bacio al bimbo che sorrise, facendo comparire due adorabili fossette, e le prese la manina. I due corsero dai genitori.
Destiny Hope Charlie Wall.
Harold Edward Styles.
Forte e bella.
Cantante di fama mondiale e sciupafemmine.
Cosa gli riserva il destino?
Passato e presente.
Un futuro variabile...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4: Harry’s point of view
“Harry mi puoi accompagnare al cimitero?” urlò mia madre dal piano di sotto di casa One Direction.
“Certo mamma, arrivo, mi metto la maglietta e le scarpe e scendo!” urlai in risposta. Mia madre era venuta a Londra per l’anniversario della morte dei coniugi Wall, nostri amici. Io con quell’incidente avevo perso la persona più importante della mia infanzia. La mia piccola Desy. L’avevo cercata in lungo e in largo, ma non avevo trovato nessuna sua notizia. Era come scomparsa. Ogni 23 luglio stavo male, perché nonostante passassimo solo l’estate insieme lei era il mio piccolo amore, la mia migliore amica.
Mi misi la maglietta di corsa e infilai i miei amatissimi stivali neri e scesi le scale.
Presi le chiavi della mia Range Rover e scortai mia madre che era fasciata da un abito nero.
“Harold, caro, come stai?” mi chiese amorevolmente scompigliandomi i capelli. Lei era a conoscenza del mio stato d’animo durante quel dannatissimo giorno che si ripeteva ciclicamente ogni anno.
“Mamma lo sai che mi manca tanto, vorrei tanto rivederla…”
“Ma tesoro sono passati..”
“Si lo so sono passati quattordici anni, ma io non l’ho dimenticata”
“Harry ti prometto che ti aiuterò a cercarla”
“Va bene, grazie mamma ti voglio bene” dissi fermandomi nel parcheggio del cimitero.
“Ciao tesoro anche io” disse scendendo. La vidi avviarsi verso le lapidi di quelli che una volta erano i miei secondi genitori. Davanti alle lapidi c’era una ragazza dal viso stanco e triste. Guardai l’orologio che avevo al posto e notai che ero in ritardo sulla mia tabella di marcia. Inforcai i miei ray-ban e riavviai il motore della macchina diretto verso l’albergo dove si trovata Taylor, la mia “fidanzata”. Io e lei c’eravamo lasciati da tempo, ma per due motivi ci vedevamo ancora.
 
  1. Io e lei eravamo sotto contratto e nessuno a  parte noi non lo sapeva nessuno. Chiamasi trovata pubblicitaria. Mancavano pochi giorni e poi avremmo ufficialmente dichiarato la rottura.
  2. Più che fidanzati eravamo scopa-amici se ci possiamo definire tali. Nell’ultimo periodo avevo riiniziato a sognarla ogni notte. La mia piccola Desy, con le trecce di un color nocciola chiaro e gli occhi color ghiaccio che mi facevano perdere la ragione. Così tutte le sere abbordavo una ragazza diversa per distrarmi per qualche ora prima di cadere tra le braccia di Morfeo.
Finita la “riunione” con TayTay mi riavviai verso la casa discografica. Mi squillo il cellulare.
“Amore mio come stai? Ho una notizia sensazionale, abbiamo trovato la chitarrista e non immaginerai mai chi è? Tra le altre cose è fantastica e ha una voce bellissima, e caro se non fossi fidanzato con El ci sarei già uscito insieme non immagini…”
“Lou sto arrivando sono qua sotto, calmati che adesso mi spieghi tutto” dissi mettendo giù e parcheggiando l’auto nel mio posto auto riservato.
Stavo salendo le scale, quando mi arrivò un messaggio da mia madre.
“L’ho trovata” con allegata una foto della ragazza che avevo visto prima. Finalmente dopo anni di ricerche senza successo mia mamma l’aveva trovata. Portava un paio di jeans neri stretti, una camicia nera con una generosa scollatura e sopra un leggero giubbino di pelle sempre nero. Un paio di decolté neri slanciavano la sua figura, non troppo esile e con le curve al punto giusto. I capelli color nocciola erano legati in una elegante treccia laterale. Gli occhi di quell’azzurro ghiaccio pieni di lacrime e arrossati. Rimasi incantato dalla sua bellezza. Notai al collo due ciondoli, un medaglione e una era… la mia collana. L’aveva tenuta, forse non si era dimenticata di me.  Entrai nello studio di registrazione. Tutti e quattro i miei amici mi guardavano sorridendo.
“Hey Haz sai che abbiamo trovato chi sostituisce il nostro chitarrista traditore?” chiese Liam
“Oh… ehm si mi ha accennato qualcosa Lou” dissi andando a sedermi tra il mio Amore e l’irlandese.
“Sai chi è? Non ci crederai Haz! È Destiny, quella destiny!” urlò eccitato Lou.
“Intendi Destiny Charleston? Non sapevo suonas-“ mi interruppe prima di finire la frase Niall che se la rideva, mettendomi un dito
“No scemo Destiny Wall” sorrise Zayn dall’altro, lato della stanza. Spalancai la bocca, strabuzzai gli occhi e iniziai a balbettare. Dire che ero al settimo cielo era poco. Avevo l’opportunità, dopo anni, di starle acconto. In questo momento ero come uno di quei personaggi dei cartoni animati. La mascella che toccava i pavimento e gli occhi fuori almeno di due metri dalle orbite.
“Amore mi stai bene?” chiese affettuosamente Lou picchettandomi una spalla.
“Ragazzi, devo dirvi una cosa… quando ero piccolo i miei genitori erano grandi amici dei Wall e io e Gemma passavamo tutte le estati in compagnia della loro unica figlia…”
“Quindi tu conosci Des?” chiese il biondo.
“Esattamente e diciamo che eravamo fidanzati, certo a 5 anni… poi quando compii 6 anni aspettai con impazienza quell’estate ma lei non arrivò mai. Pensavo mi avesse abbandonato e dimenticato. Dopo diversi anni mia madre mi disse che i suoi erano morti in un incidente mentre andavano a Holmes Chapel. Sono passati quattordici anni e solo ora l’ho ritrovata.”
I miei amici erano tra l’allibito e l’incredulo. Niall aveva anche le lacrime agli occhi. Mi si buttarono addosso e mi abbracciarono calorosamente. Ad interrompere quel bel momento fu Josh che entrò con a tracolla una chitarra.
“Ehi ragazzi allora, cominciamo?” chiese tutto sorridente.
Dopo mezzoretta di prove decisi di andare in bagno. Stavo uscendo quando una ragazza corse  davanti a me sorpassandomi. Quella non era una ragazza qualsiasi. Quella era Lei. La mia piccola Desy. La vidi scivolare sul pavimento bagnato mentre correva su un tacco dodici. Senza neanche pensarci due volte corsi verso di lei. Mi mossi alla velocità di Edward Cullen mentre andava a salvare Bella dal suv. Oh diavolo, che mi succede ora penso pure alla saga di Twilight, grazie infinite Liam.
La presi tra le braccia e la osservai in tutto il suo splendore. Aveva gli occhi serrati e le labbra tese, pronta a subire l’impatto con il pavimento. I fogli che teneva in mano erano volati nel corridoio. Il tempo sembra essersi fermato come nei film. Aprì lentamente gli occhi e ne rimasi estasiato. Spostò il suo sguardo nei miei occhi.
“Destiny” riuscii a formulare.
Mi scrutò incuriosita.
“Har sei tu?”.






Salve Gente, allora oggi mi sento particolarmente buona ed ispirata dunque… 2 capitoli!!!
Allora, in questo capitolo: Harry inizia a far parte della storia insieme ad un altro personaggio che sarà importante più avanti.  Anyway vi aspetto al prossimo capitolo e vi ringrazio per essere passati. Se recensite, mi fate un grandissimo piacere.

Ciao e Grazie, un bacio
@Giulia_oned <3

 
   
 
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