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Autore: potterfanlalla17    14/11/2013    3 recensioni
In realtà all'ultimo episodio della prof mancano questi 5 minuti. Adesso sì che finisce come piace a me! E forse non è Renzo la scelta finale di Camilla....
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Camilla Baudino , Gaetano Berardi
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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I mesi che seguirono furono più tranquilli di quanto Camilla potesse sperare.

Forse l’aver già attraversato questa fase di adattamento necessario alla fine di un matrimonio la stava aiutando a costruire un nuovo equilibrio nella sua vita di tutti i giorni. Il rapporto con Livietta migliorava lentamente, anche grazie all’intervento di Greg, la cui presenza aveva influssi positivi sull’umore della ragazza. Anche la situazione con Renzo poteva definirsi civile ed accettabile: nei giorni dedicati al trasloco, l’uomo aveva sempre avvertito prima di tornare a casa per essere sicuro di non trovare “ospiti” (come definiva Gaetano e Tommy), ed anche in seguito i suoi incontri con la figlia e la ex moglie erano oggetto di attenta programmazione per non rovinare l’esistenza di nessuno. Così quando Renzo si ritrovò a parlare con Camilla per le pratiche relative alla separazione, la donna non era andata incontro a dubbi e rimpianti per quanto era accaduto. Anzi, Camilla si ritrovò a pensare che tutti i timori che l’avevano spinta a restare con Renzo tanto a lungo si erano rivelati totalmente infondati.

Eppure, in questa situazione di relativa calma e serenità, c’era qualcosa che la turbava, che le impediva di essere pienamente felice. Eva.

La professoressa sapeva benissimo che la ex moglie di Gaetano non sarebbe stata affatto contenta della relazione tra lei ed il poliziotto e che questo poteva comportare l’allontanamento di Tommy dal padre. Nonostante questo, però, Camilla cominciava a sentire che tacere il tutto a Eva e mentire a Tommy per non correre il rischio che il bambino rivelasse qualcosa di inappropriato alla madre era un grande errore strategico: come avrebbe reagito lei se si fosse trovata nei panni di Eva?

Un paio di volte aveva provato a parlarne con Gaetano, ma l’uomo aveva sempre glissato sull’argomento. Camilla sapeva che non potevano evitarlo per sempre, ma nemmeno si aspettava che il problema si sarebbe presentato all’improvviso davanti alla sua porta di casa in una calda mattina di agosto.

-Eva!

-Camilla- il tono piatto con cui la donna aveva pronunciato il nome della professoressa fece presagire il peggio a quest’ultima. -Posso entrare?

Camilla annuì facendosi da parte e lasciando che Eva entrasse nel suo appartamento. Vide che lo sguardo della donna vagava per le stanze della casa, come ad analizzare l’idoneità di quell’ambiente per suo figlio, fino a quando non si posò sulla finestra del salotto da cui si vedeva benissimo l’interno dell’appartamento di Gaetano. Eva sogghignò a quella vista come se in qualche modo avesse colto la donna in flagrante.

-Mi stavo facendo del the freddo. Posso offrirle una tazza?- chiese Camilla con il preciso scopo di distrarre la svedese dalla vista.

-Sì, grazie.

Le due donne passarono diversi minuti in silenzio davanti a quel the. A dirla tutta, sarebbe più corretto dire che Eva non sfiorò neppure la tazza, ma si limitò a fissare Camilla, mentre quest’ultima si sforzava di trovare interessante anche la più piccola goccia di the che galleggiava nel bicchiere.

-Immagino lei sappia perché sono qui- fu Eva a rompere gli indugi con grande sollievo di Camilla.

-In realtà, no. Se sta cercando Tommy e Gaetano…

-No, cercavo proprio lei- la pausa di silenzio che ne seguì servì a terrorizzare ancora di più Camilla, che non si era mai sentita così a disagio nemmeno davanti alle decide di delinquenti che aveva incontrato negli ultimi anni. –Credo che lei e Gaetano dobbiate dirmi qualcosa…o mi sbaglio?

A questo punto la professoressa trovò inutile evitare di guardare Eva e alzati gli occhi verso la svedese decise che la cosa migliore da fare era dire la verità. –Se si riferisce alla nuova situazione che si è creata tra me e…

-Nuova situazione? Camilla, non prendiamoci in giro. Chiamiamola per quello che è. Relazione. Tu e Gaetano avete una relazione, è così?

-Siamo passati al tu, adesso?- se Eva voleva passare all’attacco, Camilla non si sarebbe certo tirata indietro. –Comunque, sì. Abbiamo una relazione.

-Della quale non sono stata informata.

-Non credevo dovessimo farlo.

-E non avreste dovuto informare almeno Tommy? Dopotutto vive con suo padre e, a quanto mi ha riferito, è più il tempo che passa qui con te e tua figlia piuttosto che con lui.

Camilla accusò il colpo e dovette ammettere almeno a se stessa che Eva aveva ragione. Tenere all’oscuro Tommy non era stata una mossa intelligente.

-Sì, forse avremmo dovuto parlargliene, ma prima volevamo essere sicuri che questa nuova…situazione…fosse stabile e fattibile.

Eva sorrise con evidente ironia: -Magari fra uno o due anni, così che non potesse raccontarmi nulla.

-Ok, d’accordo. Non volevamo che tu lo venissi a sapere troppo presto. Non siamo stupidi, Gaetano ed io. Sapevamo perfettamente che avresti usato questa scusa per portarti via Tommy. Non è per questo che sei qui?

-Tommy è mio figlio…

-Ed è anche figlio di Gaetano, se per questo! Senti…io non voglio portarti via tuo figlio. Non voglio fargli da madre!

-Ci mancherebbe! Sono io sua madre.

-Appunto. Tu sei sua madre. Io sono semplicemente la nuova compagna del padre. E come tale dovrò incontrare Tommy. Non puoi pensare di tenerlo lontano da Gaetano solo perché ora ci sono io.

-Posso provarci. E ti assicuro che lo farò, Camilla.

La professoressa sospirò all’ultima affermazione di Eva: -Io posso capire come ti senti, ok? Sono stata anche io una madre separata, il cui ex marito stava con un’altra donna. Una donna che mia figlia adorava, con cui andava d’accordo. Ma se avessi impedito a mio marito di stare con la sua nuova compagna o se, peggio ancora, avessi impedito a Livietta di vederla, avrei solo peggiorato le cose. Guarda cosa è successo l’ultima volta che te lo sei voluto portare via…lui ha fatto in modo che io capissi le tue intenzioni.

-Con questo vuoi dirmi che mio figlio preferisce te a me?

-No. Voglio dirti che Tommy può volere bene ad entrambe se solo tu glielo permettessi!

-Tommy è MIO figlio. Non TUO. Sono stata chiara? Se tu e Gaetano pensate di potermelo portare via, vi sbagliate di grosso!

Eva si alzò in piedi non appena terminato di parlare e senza aspettare che Camilla potesse aggiungere qualcosa, si diresse a grandi passi verso la porta di ingresso e la sbattè alle sue spalle dopo averla oltrepassata.

Camilla rimase a guardarla attraversare il cortile dalla finestra della cucina. Il passo militare tradiva la rabbia della donna e la sola cosa che sembrò sensata a Camilla fu quella di afferrare il telefono ed informare Gaetano dell’accaduto.

***

-Vorrei solo sapere cosa ti è saltato in mente? Perché non le hai detto di tornare quando sarei stato presente anche io? O meglio ancora di parlare direttamente con me?

La reazione di Gaetano colse alla sprovvista la professoressa. Camilla lo aveva raggiunto nel suo appartamento quando lo aveva visto rientrare dal lavoro e sì, era certa di trovarlo alterato, ma con Eva! Non certo con lei.

-Ho provato a dirle che tu non c’eri, ma lei voleva parlare con me.

-Certo, con l’anello debole.

-Cosa vorresti dire, Gaetano?

-Che io avrei saputo come gestirla, come bloccarla, come…

-…mentirle? È questo che stai dicendo?

L’uomo scosse il capo mentre si infilava una mano tra i capelli: -Non è quello che volevo dire, Camilla!

-Però è quello che abbiamo fatto fino ad ora.

-Mi sembrava che fossi d’accordo anche tu! O sbaglio?

-Io ero d’accordo sul prenderci del tempo per capire come affrontare il tutto con Tommy ed Eva. Non pensavo che a distanza di quattro mesi ancora non ne avremmo nemmeno parlato! Perché se ricordi bene, io ho tentato di affrontare con te il problema, ma inutilmente!

-Ok, è colpa mia. È questo che vuoi sentirti dire?

-No! Vorrei solo che tu la smettessi di far sentire in colpa me per questa situazione!- urlò la donna con così tanta rabbia che Gaetano fu costretto a guardarla negli occhi per la prima volta da quando era arrivata. Quegli occhi scuri erano preoccupati e allo stesso tempo sconvolti tanto quanto, il commissario ne era certo, lo erano i suoi. Gaetano si sentì immediatamente male per come aveva urlato contro Camilla in quegli ultimi minuti: la donna voleva bene a Tommy come ad un figlio e di certo non poteva essere serena dopo quanto accaduto. Mosse un passo verso di lei, che però si ritrasse come impaurita. Il poliziotto accusò il colpo ma senza perdersi d’animo tentò di nuovo di avvicinarla finendo con il poggiare le mani sui suoi fianchi.

-Camilla, scusami. Non volevo urlare. E non ce l’ho con te. Mi credi?- Sentì il corpo della donna sciogliersi dopo quelle parole e capì che lei gli aveva creduto: -E’ solo che ho paura che Eva possa portarmi via Tommy e che…ho già perso quattro anni della vita di mio figlio, non voglio perderne altri.

-Lo so, Gaetano. Ma ora c’è solo una cosa che tu possa fare per lui.

-Prendere Tommy, andarmene dall’altra parte del mondo e cambiarmi i connotati?- scherzò il vicequestore per alleggerire una situazione che sapeva bene essere fin troppo complicata.

-Questa è una possibilità- rispose Camilla sorridendo. –Ma forse ce ne sarebbe un’altra…molto meno dispendiosa e inquietante.

-Sono tutt’orecchi, professoressa.

-Parla con la tua ex moglie.

Gaetano fissò la donna con una punta di ironia dipinta sul volto: -Speravo in qualche consiglio più utile, in realtà.

-Senti, Gaetano. Vuoi la verità? Se cerchi lo scontro frontale con Eva sei destinato a perdere. Perché lei è la madre e tu sei “solo” il padre. Lei fa un lavoro che le permette di avere orari compatibili con la vita di Tommy mentre tu fai il poliziotto. Se finite davanti ad un giudice, non solo vedrai il tuo conto in banca assottigliarsi a favore di quello del tuo avvocato (e anche di quello di Eva), ma ti ritrovi di certo senza Tommy.

Il vicequestore sembrò illuminarsi all’improvviso, cosa che lasciò stupita Camilla per un istante. –Hai perfettamente ragione! Camilla, tu sei un genio!- disse alla donna prima di stamparle un bacio deciso sulle labbra.

-Ok…che cosa ho detto di così geniale?

-Non capisci? Abbiamo la soluzione a portata di mano.

-Di cosa…?

-Andiamo a vivere insieme. Tu, io, Tommy e Livietta. È quello che volevamo, no? E così io acquisterei punti nei confronti di Eva per l’affidamento di Tommy-Il viso accigliato di Camilla non era esattamente ciò che Gaetano si aspettava di vedere dopo la sua proposta. –Camilla…

-No! Non dire un’altra parola. Tu sei completamente fuori strada, Gaetano!

-Ma…Camilla! Avevamo già deciso che prima o poi avremmo fatto il grande passo, o mi sbaglio? Ti chiederei anche di sposarmi, ma non posso. Non sei nemmeno ufficialmente separata ancora…

-E pensi che chiedermi di sposarti solo per ingannare la tua ex moglie sia quello che volevamo?

-Camilla…non è così…non lo faccio solo per impedire ad Eva di prendersi Tommy.

-E’ solo per questo invece che tu ora mi stai facendo questa proposta! E io….non posso nemmeno pensare che tu abbia fatto una cosa del genere! Eva è sul piede di guerra perché le abbiamo mentito su di noi e tu cosa vuoi fare per migliorare la situazione? Ingannarla di nuovo?

-Non è un inganno. Noi due ci amiamo, lo avremmo fatto comunque prima o poi.

-Stiamo solo cercando un modo per separare Tommy da sua madre e non è giusto. Eva è sua madre!

-E io sono suo padre!

-Ed è questo che vuoi insegnare a tuo figlio? Che il fine giustifica i mezzi…sempre? Io capisco come ti senti all’idea di perdere Tommy, ma toglierlo a sua madre non lo farà stare bene. Saranno anni di guerre e litigi e Tommy sarà in mezzo. È questo che vuoi per lui?

-Camilla…

-Non voglio ascoltare una parola di più, Gaetano. Penso che tu debba dormirci sopra e spero che domani mattina avrai cambiato idea. Perché al momento alla tua proposta non potrei che rispondere “no”!

Gaetano non poté fare altro che guardare la donna allontanarsi veloce verso la porta dandosi mentalmente dell’idiota per quello che aveva appena fatto: non solo aveva ingigantito il problema con Eva, ma ne aveva pure creato uno con Camilla. La serata peggiore della sua vita, insomma!

Ed era appena cominciata! Perché non appena Camilla fu uscita dalla porta, si ritrovò Eva davanti a lui con lo sguardo tutt’altro che amichevole.

 

 

 

   
 
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