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Autore: Doctor Dragon    14/11/2013    3 recensioni
Qualche pazzo psicopatico sta tentando di uccidere il nostro amato leader.
Il presidente della YG si rivolge alla polizia che offre la sua Squadra Speciale per proteggere il ragazzo.
Fin qui nulla di strano se non fosse che la suddetta Squadra Speciale sia davvero speciale, in tutti i sensi possibili....
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, G-Dragon
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 2

 

Voglio dar loro una possibilità

 

Il viaggio in macchina e` uno dei più particolari che mi sia mai capitato di vivere: la ragazza e il bambino si siedono suo sedili posteriori lasciando quello di fianco al mio alla gatta.

"Per quale motivo lei deve stare davanti?" domando, ma non sono sicuro di voler sapere la risposta.

"Patisce il mal d'auto." risponde Shawn sbrigativo. Ecco, lo sapevo: seduto accanto a me c'e` un gatto che potrebbe vomitare nella mia costosissima Lamborghini, dannazione!

Fortunatamente il viaggio dura poco e senza incidenti. Arrivato nel vialetto di casa posteggio l'auto e scendo seguito a ruota dal trio di buffoni, senza dire una parola mi avvio verso la porta d'entrata con il mazzo di chiavi in mano.

"Aspetta!" grida la ragazza, per la sorpresa lascio cadere il mazzo di chiavi. Mi volto verso di lei pronto a dirgliene quattro.

"Potrebbe non essere sicura la casa, sara` meglio controllare prima." dice con tranquillità, posando a terra la gatta che subito corre a raccogliere le mie chiavi per poi portarle alla sua padrona. Penny, con le chiavi in mano, si avvicina alla porta e la apre piano lasciando un piccolo spiraglio in cui si infila svelta la gatta.

"E ora?" chiedo, siccome nessuno di loro muove più un muscolo.

"Mrs Wildfire sta controllando la casa, se e` tutto a posto potremo entrare." mi risponde Penny, lo sguardo fisso sulla porta semi aperta.

"Oh, beh... In questo caso... Fortuna che Gaho e Jolie non sono qui." commento con un'alzata di spalle.

"Chi sono Gaho e Jolie?" domanda subito il bambino voltandosi verso di me e guardandomi sospettoso.

"Sono i miei due cani." rispondo sostenendo il suo sguardo.

"Aaaaahhhhh!!!" l'urlo spacca timpani di Penny invade l'aria costringendomi a tapparmi le orecchie per attutire il dolore.

"Ma che ti prende?" sbotto infastidito.

"T-tu... T-tu hai d-dei cani... T-tu hai d-dei cani e n-non dici n-nulla?" balbetta la ragazza voltandosi verso di me spaventata a morte. Si porta le mani tremanti al volto e si guarda attorno nervosamente come se si aspettasse di essere attaccata da un momento all'altro.

"Si, ho due cani, ma non sono qui adesso. Ti puoi calmare per favore? Non farebbero comunque del male a nessuno: sono due cuccioli adorabili." esclamo avvicinandomi a lei e cercando di confortarla posando una mano sulla sua spalla, ma lei mi spinge via.

"S-se vuoi l-la nostra protezione a-allora quei cagnacci non metteranno p-piede qui. N-non finché ci saremo n-noi." ribatte puntandomi contro un indice tremante.

"Sono i miei cani e sono innocui." ribatto stizzito, ma il ritorno di Mrs Wildfire interrompe la discussione. La gatta, con un fluido balzo sale sulle spalle della padrona e le miagola all'orecchio.

"La casa e` sicura. Possiamo entrare." afferma lei accarezzando il morbido pelo dell'animale, sembra che si sia dimenticata del terrore che aveva provato solo due secondi fa.

Siccome sono stanco e ne ho abbastanza di tutta questa buffonata decido di non perdere tempo: assegno ad ognuno una camera da letto, la gatta resta con Penny, e spiego loro a grandi linee come funziona in casa mia.

"Allora, io sono un artista per cui non ho nessun orario fisso da seguire: se decido di svegliarmi alle due di notte per scrivere o comporre lo faccio e non intendo essere disturbato per nessun motivo. Vi faro` avere presto una copia delle chiavi di casa, ma non accetto che trasformiate casa mia in un ritrovo per circensi falliti o robe simili. Inoltre..." inizio a spiegare, ma Shawn mi interrompe di nuovo.

"Tu non ti fidi di noi. Non e` cosi` JiYong?" mi domanda. Ha ragione, non mi fido di loro: secondo me sia la polizia che il presidente si sono fumati il cervello, oppure la mia vita non vale un fico secco.

"Esatto." rispondo irritato iniziando a salire le scale diretto al piano di sopra.

"Ora, se a voi non dispiace, vorrei andare a dormire. Ci si vede domattina. Non fate baccano e non rompete niente." aggiungo poi, sbattendo con forza la porta di camera mia alle mie spalle. Non mi interessa che cosa fanno, non mi interessa che cosa pensano. Non li voglio in casa mia! Se li ho fatti entrare e` perché e` sera tardi e sono stanco, ma domani andrò di persona al dipartimento di polizia a protestare.

Mi svesto in fretta e mi butto a capofitto nel letto per poi nascondere il viso nel cuscino e urlarci dentro tutta la mia frustrazione.

Il giorno dopo vengo svegliato dai tiepidi raggi del Sole che brilla oltre la portafinestra che da sul balcone. Mi stropiccio gli occhi, mi stiracchio le ossa intorpidite dal sonno e mi metto seduto sul letto. Mi sento stranamente bene: tutta la collera di ieri sembra essere scemata durante la notte. Scendo dal letto e raggiungo il bagno: ho voglia di una bella doccia calda e rigenerante. Mi lavo, mi asciugo e mi rivesto per poi scendere al piano di sotto diretto in cucina. Non faccio nemmeno in tempo a raggiungere la porta che subito mi accorgo che c'e` qualcuno in cucina: non sono il primo che si e` svegliato a quanto pare. Curioso apro la porta e osservo il curioso spettacolo che mi si para davanti.

Shawn, con addosso un grembiule rosa grande il doppio di lui, e` in piedi su uno sgabello di fronte ai fornelli intento a cucinare delle frittelle. Sul tavolo dietro di lui c'e` un grosso vassoio su cui sono posati un bicchiere pieno di succo d'arancia, alcuni barattoli di sciroppo e un piatto vuoto.

"Ti serve una mano? Posso aiutarti?" chiedo gentilmente al bambino.

"Cosa? Oh, no grazie. Me la cavo benissimo da solo, lo faccio sempre." risponde lui senza distogliere lo sguardo dalle frittelle.

"La tua amica Penny non ti aiuta mai?" domando ancora. Non so perché ma mi fa un brutto effetto vedere un bambino cosi` piccolo alle prese con i lavori domestici: un bambino di quell'età dovrebbe giocare non lavorare. Shawn tuttavia non sembra un bambino come gli altri, si volta verso di me e scoppia a ridere.

"Penny non sa cucinare: non riesce nemmeno a far bollire un pentolino d'acqua senza fare danni. Non sa lavare i panni, non sa stirare e si scorda sempre di pagare le bollette. In pratica non e` per niente autosufficiente, per questo ci sono io: per aiutarla." mi spiega con un'alzata di spalle. Parla come se ciò che dice fosse la cosa più naturale del mondo, quando in realtà dovrebbe essere tutto il contrario.

Lo guardo mentre spegne il gas e divide le frittelle appena fatte in due piccole torri: una la posa sul piatto vuoto posto sul vassoio, mentre l'altra la lascia su un piatto sul tavolo della cucina.

"Ti dispiacerebbe portare il vassoio a Penny?" mi domanda poi, spingendolo leggermente verso di me.

"Uhm.. No, certo che no." rispondo prendendo il vassoio per poi uscire dalla cucina, con la coda dell'occhio vedo il bambino togliersi il grembiule e sedersi al tavolo per gustarsi la sua colazione. Salgo di nuovo le scale e mi dirigo verso la camera da letto di Penny, busso due volte, ma siccome non ricevo alcuna risposta decido di entrare ugualmente.

Penny e` sdraiata orizzontalmente sul letto profondamente addormentata, con i piedi che sporgono oltre il materasso e la testa poggiata di lato sul guanciale stropicciato. Mi avvicino al letto e poso il vassoio sul comodino per poi sedermi accanto alla ragazza: il suo volto, ora struccato, e` sereno e le sue labbra sono incurvate in un sorriso. Chissà cosa sta sognando... Resto a guardarla per un po', rapito dalla calma che emana dormendo: ha qualcosa di particolare questa ragazza, anche se non saprei dire di cosa si tratta.

Ad un tratto Mrs Wildfire salta sul letto e corre verso il viso della sua padrona per poi iniziare a leccarle il naso. Io allontano di scatto la mia mano che, involontariamente, si era avvicinata al viso di lei mentre ero perso a guardarla.

"Mmmh... No... E` ancora presto." mugugna Penny spingendo via la gatta e girandosi dall'altra parte, ma Mrs Wildfire non si arrende e inizia subito a miagolare sonoramente.

"E va bene! Ho capito, sono sveglia." brontola la ragazza mettendosi seduta e strofinandosi gli occhi.

"Oh, buongiorno JiYong! Posso fare qualcosa per te?" mi domanda poi, dopo aver abbassato le mani e avermi visto seduto sul suo letto.

"No grazie. Ti ho solo portato la colazione." rispondo alzandomi in fretta e indicando il vassoio sul comodino.

"Oh, ma come sei gentile. Grazie!" esclama lei regalandomi un sorriso raggiante. Io annuisco e non posso non sorriderle di rimando.

"Beh, buon appetito allora!" ribatto un po' impacciato e mi avvio verso l'uscita. Esco prima che lei possa aggiungere alcunché.

Scendo di nuovo al piano di sotto per tornare in cucina, questa volta per fare colazione: non ho molta fame e la voglia di cucinare scarseggia cosi` mi limito a servirmi del latte freddo con cereali. Shawn ha già finito di mangiare le sue frittelle e sta mettendo le stoviglie nel lavandino pronto per lavarle.

"Aspetta. Non lavare nulla: metterò tutto nella lavastoviglie quando avremmo finito tutti di mangiare." esclamo tra un boccone e l'altro. Il bambino si limita ad annuire e lascia tutto com'è uscendo dalla cucina di corsa.

Credo che mi ci vorrà un po' per abituarmi ad avere quei tre in giro per casa. Una cosa e` certa: non credo che loro possano proteggermi da quello psicopatico che tenta di uccidermi, non mi fido di quello che dicono. Eppure non credo che andrò alla polizia a protestare come volevo fare la sera prima: voglio dar loro una possibilità.

 

 

 

Buona sera a tutti :)

Ecco a voi il secondo capitolo, che ne pensate?

Devo ammettere che a me non convince granché, ma non sono riuscita a fare di meglio :(

Spero che recensirete in tanti

xXxJeyDragonxXx 

  
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