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Autore: shinigami di fiori    14/11/2013    2 recensioni
Volevo scoprire di più su di loro, volevo farlo per proteggere la mia famiglia, il mio gruppo, il mio branco. Le ceneri degli umani ora sfiorano il mio muso intriso di terrore e il mio pelo bianco mentre tutto viene inghiottito nelle fiamme. Loro sono gli umani, la feccia che distrusse la mia vita e disintegrato quella dei miei familiari e amici. Il mio aspetto può assomigliare al loro ma non sapranno mai che a partecipare all'esame sarà Shelia, io, un lupo. Salve questa è la mia prima FF su HXH, se vi ho incuriosito date un'occhiata (dalla trama si può capire il mio amore per i lupi) buona lettura
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gon Freecss, Hisoka, Killua Zaoldyeck, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Correvo veloce seguita dal prestigiatore.
Non ci facevamo scrupoli a tagliare la strada ai pochi passanti sotto quel cielo privo di stelle.
-Mi ricordo il palazzo, ho memorizzato l’odore di tutti i membri- Dissi, mentre la corsa sfiancava il mio respiro.
-Cosa speri di fare una volta raggiunta-? Mi ghignò il prestigiatore dietro di me.
-Gli farò capire, di aver preso briga con il lupo sbagliato- Ringhiai.
Qualcosa scomparve, dietro di me.
Frenai violentemente alzando la polvere del marciapiede e girandomi.
“è sparito…Dopotutto lui a parte del ragno, non può certo farsi vedere con me”mossi le orecchie, mi leccai i baffi gelidi e ripresi a correre.
-Gon, Killua, Daiki…Aspettatemi- ringhiai.
Mentre correo avvistai dei poliziotti in fondo alla strada.
-Ohi, un lupo-?
-è pericoloso, allontanatevi da qui- Urlò uno prendendo la pistola e puntandola verso di me.
-Fuori dai piedi- Ringhiai, saltandogli addosso e facendolo cadere all’indietro, costretto a sopportare il mio peso.
Il mio naso arricciato a causa del ringhio famelico distava poco dai suoi occhi arrossati.
-Qualcuno mi aiuti- Urlò, cercando di spostarmi dal suo sterno.
Lo osservai con i miei occhi gialli.
-Tsk- saltai oltre quel corpo codardo che si mise a ringraziare qualcosa verso il cielo…Lo chiamava Dio.
-Adesso si mette anche a parlare con cielo-? Domandai, prima di saltare i rimanenti poliziotti che mi fissarono allontanarmi.
Lasciai la città e finalmente e con i miei occhi riuscii ad intravedere il palazzo…Il loro ripugnante covo.
Dopo interminabili minuti lo raggiunsi e mi ritrovai davanti ad una porta di legno.
-Ve la farò pagare- Dissi, tirando spallate contro quell’ostacolo di legno, le cui schegge si distribuirono tra il mio candido pelo.
Sfondai la porta e mi misi a correre per il corridoio di quel buio palazzo.
Frenai e mi fermai, accompagnata dal mio sorriso pesante e il mio rumoroso ringhio.
Li vedevo tutti…Tutti i membri erano seduti.
Stavano aspettando…Stavano tutti aspettando me.
-Sapevamo che saresti venuta- Disse Kuroro, chiudendo il libro e alzandosi dalla sedia su cui era seduto, illuminato da una pallida candela poco alimentata.
Hisoka era seduto dietro di lui, mi sorrise come per dimostrarsi compiaciuto.
Scambiai un suo sguardo seguito da un ringhio.
Cominciai a guardarmi intorno.
-Qualcosa non va-? Mi chiese il capo.
-Dove sono i miei compagni-? Domandai, sempre con un ringhio dipinto sul muso che ormai cominciava a spazientirsi.
-Ah i due mocciosi- Disse con un sospiro, poi scioccò le dita.
Phinks e Franklin, due dei membri, portarono i due ragazzini sollevandoli di peso.
-Ehi, lasciami andare bastardo dalle dita sputa proiettili- Urlò Killua cercando di librarsi.
-Lasciami andare, oppure ti concerò per le feste- Urlava Gon.
-Gon, Killua- Urlai, lanciandomi contro di loro.
Mi arrivò una testata al petto, seguita da un morso doloroso che strappò il pelo.
Caduta sulle zampe scossi la testa e poi guardai avanti.
-Sapevo che ci saresti stato anche tu- Ringhiai.
-Cielo, cielo…Ci siamo fatti scoprire subito- Una voce irritante.
Daiki e Feary erano li.
-Ora state buoni e ascoltate cos’ho da dirvi- Ci interruppe Kuroro.
Mi rialzai, tenendo comunque d’occhio tutti i presenti nell’aula.
Mi calmai e ripresi la forma umana.
-Cosa vuoi-? Domandai secca.
La risata di Hisoka mi fece rabbrividire.
-Voglio fare un accordo-
-Di che genere-?
Sorrise.
-Lascia che Paku ti tocchi, così facendo lasceremo andare te e tuoi amici-
“Che sia una strana abilità Nen? Che succederà al contatto con lei?....Non mi fido”
Non ho intenzione di farmi toccare da quella donna, il suo potere potrebbe incastrarmi in qualche modo…Perché non mi spieghi cosa succederà se- Una mano mi si parò davanti alla bocca tappandomela violentemente.
Era quella donna…Pakunoda.
La fissai con il tremolio negli occhi.
“M-mi ha toccata”
La sua bocca sfociò in un sorriso.
-Adesso ti farò passare davanti tutti i tuoi ricordi, ognuno della tua vita….Vedremo se conosci il bastardo con la catena.
Il mio cuore si bloccò.
Senza poter parlare girai lo sguardo verso Kuroro, uno sguardo ricolmo d’odio.
-Non ho mai detto che tu avresti dovuto essere d’accordo…Era u ordine- Disse, tornando serio.
“Fermati…Fermati”
-Comincio- Disse Pakunoda, spingendo la mano ancora pi verso di me.
“Fermati….Ti prego”
Un lampo bianco attraversò la mia mente.
Ogni ricordo, ogni incontro, ogni morte, ogni pianto, ogni sorriso….Tutto appariva.
L’esame per diventare Hunter, l’inferno di quella notte, l’incontro con Gon, Leorio, Kurapika, Killua, l’arena celeste, Darsia, Illumi e gli Zoaldyck…..Tutto.
Sunny, mamma, papà.
Che succede? Perché è tutto disordinato? Questa è…è la mia mente? Papà è morto, mamma è morta…Sunny è qui e non respira…Cosa faccio? Cosa faccio?
Arena celeste…Darsia? Darsia perché non ti muovi? Perché hai perso così tanto sangue? Ti ho…ucciso io?
Umani…Ce ne sono troppi...Aiutatemi.
Tu, io ti conosco…Tu eri li quella notte…Papà ha cercato di combattere contro di te.
Fratellone...Sei morto anche tu?
Cos’è un istruzione? Cosa vuol dire che per andare all’arena celeste devo essere istruita?
Perché è così doloroso? Questo sangue esce tutto dal mio corpo…Che strano…è cos’ caldo.
Anche quello della mamma, del papà, di Sunny e del fratellone sono caldi.
È tutto così confuso…Non ci capisco più niente ormai.
Vedo delle persone…Ma sono troppo lontane.
Uno è un lupo marroncino, scodinzola e chiama il mio nome.
Uno è un umano, è piccolo e vestito di verde con dei capelli nero corvino che mi saluta.
Uno ha i capelli bianchi come il mio pelo e due occhi azzurri, mi saluta con un cenno della mano.
Uno è biondo, con un sorriso saggio sul volto e delle catene intorno alle mani.
Uno è vestito di blu, con due minuscoli occhiali da sole sul naso…Ha l’aria presuntuosa.
Ogni tanto compare anche uno strano prestigiatore dai capelli rosso fuoco luccicanti.
Ma sono immagini non ben definite…Scompaiono in fretta.
Troppo….In….Fretta.
Pakunoda tolse la mano dalla mia bocca velocemente e cadde all’indietro con il fiatone.
-Che cosa hai vosto…Paku-? Chiese Machi avvicina dosi alla compagna per aiutarla a tirarsi su.
-Ho visto….Solo Dolore- Disse la donna guardandosi la mano.
-Un dolore immenso…Una disperazione mal soppressa nella mente- Disse, mentre si fermava con l’altra mano il polso tremolante.
Rimasi in ginocchio a guardare verso l’altro, tremando sulle spalle e con la bocca aperta. Gli occhi gialli ospitavano delle pupille ristrette, avvolte nella disperazione.
-Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa- urlai, in maniera cruda, violenta con le mani tra i capelli e con la testa chinata verso il basso.
-VATTENE, VATTENE, VATTENE- urlavo scuotendo la testa a destra e a sinistra.
-M-ma che le prende-? Domandò Nobunaga guardandomi soffrire in quel modo.
-Ho riportato a galla i suoi ricordi più profondi…Sono a malapena riuscita a cogliere qualcosa sul bastardo con la catena….Ma tutto il resto della sua mente è avvolto dal dolore e dalla sofferenza…Ho fatto in modo che quei ricordi, tornassero a tormentarla.
Non smettevo di urlare, avevo cominciato a piangere con gli occhi totalmente spalancati, stringevo le dita tra i miei capelli.
“Ma-mm-a, perché sono ricoperta del tuo sangue? Mamma”
Alzai la testa in aria tenendomi sempre con mani e urlai più forte, l’urlo crudo fece spaventare i due ragazzini che provarono a liberarsi della presa dei due uomini.
Sprigionai un’aura intorno al mio copro ed assunsi la forma da lupo, leggermente più grande e con il pelo più lungo sulle zampe.
Un colpo secco mi colpii al collo, i miei occhi cominciarono a spegnersi e abbandonai quella strana forma.
Tornai  lentamente umana e caddi a terra, con il viso coperto di lacrime.
Hisoka era dietro di me, dopo avermi colpita mi fissò cadere a terra.
Si chinò e mi prese delicatamente in braccio.
I miei occhi erano spenti…privi di ogni lucentezza.
-Hisoka…- Sussurrai.
Il mago mi guardò…
-Shelia…- Gon e Killua mi guardavano, non potevano nulla contro quei due bestioni.
-Che cos’è Dio-? Domandai, ripensando al poliziotto che avevo risparmiato.
-Una presenza onnipotente che gli uomini usano per sentirsi protetti e dalla quale cercano protezione- Mi disse semplicemente.
-Quindi questo Dio protegge le persone-? Domandai di nuovo con un filo di voce.
Hisoka annuì.
-Perché…Perché anche se io ho bisogno di aiuto non mi sono mai rivolta a lui-? Domandai.
-Se è onnipotente perché devi chiamarlo quando sei in pericolo? Non riesce a vederlo-?
-Perché gli umani hanno bisogno di qualcosa che li protegga…Quando è tutto il resto che deve essere protetto dagli umani-?
A quelle parole i miei occhi si spensero e le palpebre coprirono il sipario.
Inizialmente Hisoka mi guardò serio, poi mi strinse più forte.
-Dopo quello che ho appena visto, ho capito una cosa…Anche tu farai affidamento a Dio, anche tu capirai perché abbiamo l’istinto di avere una figura onnipotente che ci protegga perche mi hai dato la dimostrazione del tuo potere…
Tu sei…Umana-.
Ho sempre vissuto come un lupo, mia madre e mio padre erano lupi, lo era mio fratello e la mia migliore amica…Lupi.
Ho vissuto da lupo, essere un lupo mi piace.
Ho sensi sviluppati e mi piace la coda.
Ma oggi ho capito…Ho vissuto in una bugia…In una menzogna!
Ho provato a rilasciare il mio potere nen un sacco di volte, ma ogni volta che lo facevo diventavo un lupo…Perchè?
Appartengo alla categoria della trasformazione come un lupo, mi trovo bene quando sono nel corpo da lupo.
Io trasformavo sempre il mio Nen…Ma non me ne accorgevo.
La mia aura vitale tramutava il mio corpo in un lupo ma io l’ho sempre fatto per istinto.
Quello è il mio potere Nen…Diventare un lupo.
Il flauto di Feary non ha effetto su di me…Lo ha detto anche Feary stessa.
Ho ereditato tutte le caratteristiche di un lupo, ma non lo sono.
Io…Sono…Umana!
 
 
-Angolo Autrice-
Salve a tutti, mi scuso davvero tanto per il ritardo ma la scuola quest’anno  impegnativa e le verifiche on davvero stressanti e snervanti…Ho comunque trovato un buco di tempo libero per scrivere. Quindi eccomi con il nuovo capitolo e spero di aggiornare presto perché è davvero un periodo difficile con gli studi. Continuate a seguirmi però, non abbandonerò questa storia <3
Un bacione a tutti e recensite in tanti :D
-Shinigami di fiori-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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