Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Sarah_00    14/11/2013    2 recensioni
Lei: Tranquilla, introversa, debole, sola;
Lui:Scontroso, forte, bipolare, solo;
Il destino vorrà che queste due persone, totalmente diverse ma, allo stesso tempo, uguali, si incontrino.
Sì, perchè entrambi sono soli;
entrambi hanno bisogno di affetto, di amore.
Tutto inizia con un errore.
Uno sbaglio che cambierà la vita di entrambi.
Una storia che coinvolge violenza, sesso, amore, vendetta.
Riusciranno a stare insieme?
***
Dalla storia:
“Quello non era niente, Zoe, dovrai vedere cosa dovrai sopportare da ora in poi”
Mi dice sempre con il solito sorrisino malefico. Caccia un coltellino dalla tasca e al solo pensiero di quello che mi potrebbe fare con quel coso un brivido di paura mi percorre il corpo. Si avvicina minaccioso. Con il metallo freddo del coltello accarezza la mia guancia dal lato non tagliente. Io resto immobile con il terrore che muovendomi mi avrebbe fatto ancora più male.
“Hai paura, vero? Molta paura, scommetto”
Mi soffia sulle labbra.
“E fai bene, molto ma molto bene ad aver paura di me”
(...)
“Posso salvarti, Zayn…posso almeno provaci”
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Demons.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 4.

Dopo un po’ ritorna.

“Allora, domani partiamo, quindi spero per te che non farai brutti scherzi”

“P-pensavo mi avresti lasciata andare a casa”

Fa un piccolo sorrisino.

“Dovevo immaginare che non eri Zoe, sei troppo ingenua”

“B-beh, io…io pensavo volessi vendicarti su di lei, ora che sai che non sono chi vuoi perché non mi lasci?”

“Perché potresti denunciarmi e farei una brutta fine in un dannato carcere”

“Giuro che non ti denuncio, ti prego, fammi andare via”

“Mi dispiace, dolcezza, non ti credo”

Si siede affianco a me portando il piatto che ho lasciato.

“Vuoi mangiare?”

Mi chiede quasi ironicamente.

“No…non mi va”

“Uff, senti, già è tanto che ti stia trattando più ‘dolcemente’, quindi almeno fammi il piacere di mangiare”

“Non mi va”

Ripeto.

“Uff, fottiti allora!”

Mi dice buttando il piatto sul comodino.

“P-perché sei così arrabbiato con me?”

“Non lo so, ok? Forse perché a causa tua ho perso un sacco di tempo!”

“N-non è colpa mia; io te l’ho detto che sono Hope e non Zoe”

“Sì ma…non eri convincente, va bene?!”

Mi dice alterandosi.

“M-mi fai paura quando fai così”

Mi lascio sfuggire mentre mi stringo nelle spalle.

“Così come?”

Mi dice guardandomi.

“C-così, quando ti alteri senza un motivo preciso”

Ci guardiamo negli occhi per qualche minuto. È come se non sapessimo che fare o dire. Ammetto che è un bel ragazzo. Sì, se magari
non fosse un maniaco che mi ha rapita per vendetta, forse mi piacerebbe anche un po’. Per ora mi fa solo venire i brividi di terrore.


“Ti chiami Hope, giusto?”

“Sì”

“Uhm, direi che ti si addice”

“Perché, scusa?”

“Beh, è il momento giusto per sperare che io non ti faccia niente”

“P-perché, vorresti farmi qualcosa?”

Gli chiedo guardandolo e indietreggiando leggermente da lui.

“Forse”

Mi dice avvicinandosi. Dio. Mi fa ancora più paura adesso. Mi accarezza il volto e si avvicina sempre di più. Inizio ad avere l’affanno e ad
agitarmi. Con il pollice accarezza il mio labbro inferiore facendomi strizzare gli occhi. Ho una dannatissima paura che mi faccia del male.


“Sei carina, vedrai che quando ti vedrà Harry…beh, impazzirà”

“H-Harry?”

“Sì, è un mio amico, ci ospiterà lui; mi ha chiesto se potevo cederti per qualche notte e, beh, ancora non gli ho dato una risposta, quindi questo dipende molto da come ti comporterai oggi”

Ingoio rumorosamente. Bene. Un altro maniaco.

“N-non mi lascerai con lui, vero?”

Gli chiedo quasi supplichevolmente.

“Te l’ho detto, dipende da te”

“Farò tutto ciò che vuoi, ma ti prego, non voglio che abusiate di me, per favore”

Gli dico mentre la voce quasi mi manca.

“Sei davvero diversa da Zoe, sai?”

“…Spesso me lo dicono…”

“Lei è molto più troia di te”

“Non parlare male di mia sorella, lei non è troia, è solo un po’…esuberante”

“Pft, non credevo la difendessi anche visto che è per colpa sua se sei qui, ma comunque…”

Dice lasciando il mio viso e allontanandosi.

“Q-questa è casa tua?”

Gli chiedo facendomi coraggio.

“Sì, fa pena, vero?”

Mi chiede accennando un sorriso.

“B-beh, diciamo che è un po’ triste”

“Rispecchia molto il mio stile di vita allora”

“S-sei triste?”

Fa una piccola risatina.

“Diciamo che non adoro la mia vita, ecco”

“Beh, neanche io la mia…”

“Davvero? Dici sul serio? Beh, a me sembri una ragazza che vive una vita splendida con la famiglia e tutto il resto!”

“I miei sono morti…”

Dico lasciandolo spiazzato.

“Da un paio di anni, mio fratello ci fa da tutore e Zoe e lui sono tutto quello che ho…quindi se non vuoi lasciarmi proprio più andare via…
vorrei solo salutarli un ultima volta e sapere che stanno bene…loro sono tutto per me”


Continuo mentre una piccola lacrima esce dal mio occhio sinistro. L’asciugo per poi guardare il pavimento.

“I miei mi hanno lasciato in un orfanotrofio quando avevo pochi mesi, nessun adulto mi voleva adottare, forse perché sono anche
pakistano e non volevano un ‘terrorista’ come figlio; raggiuta la maggiore età ho lasciato quel posto e ora vivo qui…non ho nessuno al mondo, nessuno mi ha mai amato davvero, neanche come figlio”


“M-mi dispiace”

Dico un po’ titubante. Non so proprio cosa dirgli. È strano che sia riuscita a parlargli del dolore che provo. E mi sembra strano che lui abbia fatto lo stesso con me. infondo ci conosciamo da neanche un giorno.

“Beh, un po’ dispiace anche a me di averti picchiata in quel modo…infondo tu non c’entri, dovevo crederti da subito”

“Ormai…”

Restiamo in silenzio per un paio di secondi, quando, all’improvviso, lui prende il mio volto tra le sue mani e preme le labbra sulle mie. Spalanco gli occhi a quel tocco. Man mano però chiudo gli occhi dandogli un leggero accesso. La sua lingua sfiora la mia. Sento dei brividi lungo la schiena. È una sensazione del tutto strana. Non so di preciso come siamo arrivati a questo. Stavamo solo parlando. Perché mi ha baciata?

“I…i tuoi baci sono strani, lo sai?”

Mi soffia sulle labbra appena queste si allontanano dalle sue.

“Strani?”

Ripeto.

“Sì, strani, molto strani”

“Perché?”

“Non lo so di preciso, ma lo sono”

Dice con un piccolo sorrisino stampato sulle labbra.

“P-perché lo hai fatto?”

Gli chiedo. Si inumidisce le labbra per poi accennare sempre il solito sorriso.

“Perché mi andava”

Mi risponde semplicemente.

“Ti andava?”

“Sì, volevo vedere tu come baci”

“Ah, e ti sono sembrata strana, bene”

“Beh, uno strano piacevole, però, diciamo che non sono proprio inaccettabili, anzi”

Mi dice prima di ripremere le labbra sulle mie.

“Ah…ehm…beh…grazie”

Dico arrossendo leggermente.

“Arrossisci spesso”

Mi dice sorridendo un po’.

“B-beh…io…cioè…”

Fa una piccola risatina.

“Sei timida, poverina”

Mi dice prendendomi quasi in giro.

“F-forse”

Abbasso lo sguardo.

“Ti avverto che le timide mi eccitano, quindi cerca di esserlo il meno possibile se non vuoi che ti svergini”

Mi dice facendomi arrossire ancora di più.

“C-che ne sai che sono vergine?”

“Beh, non lo sapevo, ma me lo hai detto ora tu! Comunque era ovvio, altrimenti non ti creavi tutti questi problemi se ti volevo scopare”

“Non è che mi vada che la mia prima volta sia così…n-non che tu abbia qualcosa di sbagliato ma…cioè…mi hai rapita e picchiata e…ti
conosco sì e no da un giorno e…non provo niente per te, oltre un po’…un po’ di paura, ecco…”


Lascia la sua presa su di me e si rimette a ridere.

“Non ti preoccupare, non ho intenzione di sverginarti”

Mi dice divertito.

“Ora, mi faresti il piacere di mangiare almeno un po’?”

Mi chiede cercando di essere il più gentile possibile.

“Non voglio, non ho fame”

“Uff, che palle”

“Perché insisti tanto? Cioè…prima mi picchi e poi ti preoccupi se…se non mangio?”

“…Voglio solo essere gentile, ok? Se non vuoi mangiare cazzi tuoi!”

Dice alzando la voce e rimettendosi in piedi. È lunatico. Molto lunatico. Troppo.

Tutto questo è assurdo. Non posso stare davvero a casa di uno psicopatico. Mi dispiace per i suoi problemi familiari e tutto il resto, ma
non per questo devo essere ammanettata ad un letto. inizio a giocherellare con il lenzuolo mentre sono distesa sul materasso di lato. Con
le dita sfioro le mie labbra. Non riesco a credere che ci siamo baciati. È stato un po’ strano. Ma…come dire…le sue labbra non sembrano
di un ragazzo violento, sono…quasi dolci; e non intendo il sapore, ma il tocco. È delicato. O forse lo è stato solo con me. all’improvviso si apre la porta.


“Fammi spazio”

Mi dice avvicinandosi al letto per poi distendersi affianco a me.

“D-dormi qui?”

“Beh, sì, sai, la poltrona non è così comoda come sembra!”

Dice sarcastico.

“E poi questa è la mia camera”

Continua.

“Ah…pensavo ne avessi un’altra per te, scusa”

“Beh, ti sbagliavi, ora buonanotte, ho sonno”

Mi dice abbastanza scorbutico mentre mi da le spalle.

“Notte…”

Ripeto.





Spazio della scrittrice xx

Seraaa meraviglie *--*
già avete recensito? ma io vi amo, lo sapete vero? :3
basii dolsi dolsi (?)
haahah xx

 






 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Sarah_00