Ci pensai molto a quelle parole. Non riuscivo a crederci che era accaduto davvero. Mi alzai dal letto e mi diressi in bagno, in preda a forti dolori. Mi erano arrivate “le mie cose”.
‘Fantastico’ pronunciai nervosa. Cercai di vedere il lato positivo: almeno non ero incinta.
Mi specchiai e vidi i capelli disordinati, il trucco colato e gli occhi gonfi. Ero io l’immagine riflessa allo specchio? Si, dato che ero l’unica presenza nella stanza.
Pensai che mi avrebbe fatto stare bene stare un po’ con Niall, quindi andai nell’altra camera per prendere il cellulare e chiamarlo.
3 chiamate perse da: Migliore amica
Jessica mi aveva chiamata. Digitai il numero di Niall ed aspettai una sua risposta
‘Il cliente da lei chiamato è occupato..’
Non era giornata. Con chi stava parlando?

A: Nialler

Hei amore sono io, richiamami al più presto, ho bisogno di te.

Andai in cucina ed aprii il frigo, fissando attentamente il suo contenuto.
‘Cos’è che devo fare?’ Continuai a fissarlo per poi richiuderlo. Ma che cazzo? Lasciamo perdere.
Controllai se Niall mi avesse risposto, ma niente.
Non sapevo che fare, non ero una di quelle persone interessanti quando si trovava da sola, senza niente da fare.
Passò un’ora e provai a richiamarlo.
‘Pronto?’
‘amore.. finalmente’
‘oh si scusami, ero al telefono con i miei genitori’
‘capito.. che fai stasera?’
‘sono stanco, resto a casa. Tu?’ Sentii una risatina femminile di sottofondo. Rabbrividii.
‘Anche io sto a casa’ Dissi con naturalezza. O almeno ci avevo provato.
‘Bene, ora scusami amore devo andare, ci sentiamo’ Chiuse la chiamata.
Pregai fosse stata solo una mia impressione. Chi poteva esserci insieme a lui?
Siccome non volevo sprecare tutta le serata ad interrogarmi sulla faccenda, decisi di prepararmi per uscire ed andare in discoteca, da sola. Volevo andare dove lo incontrai, per vedere se riuscivo a ricordare.
Mi truccai e mi vestii, passai la piastra ai capelli ed iniziai ad incamminarmi. Il locale non era vicino, infatti lo raggiungevamo sempre in macchina, ma quella sera ero a piedi e mi arrangiai. Mentre camminavo osservavo le luci della città, erano le 11 di sera e si trovavano molti ragazzi in giro, tutti con i proprio amici. E poi c’ero io, esclusa dal mondo. Mentre camminavo riflettevo. Non capivo perché Niall non mi aveva richiamato, visto che aveva visualizzato il mio messaggio. E poi quella voce.
Ero finalmente arrivata nel locale e la prima cosa che feci fu bere e ancora bere. Ne sentivo il bisogno. Amavo l’alcool in certe situazioni. Amavo la sensazione della vodka alla pesca che scendeva nella gola, per poi riscaldarmi il petto. Iniziò a girarmi la testa dopo 3 bicchierini, ma non esitai a prenderne altri. Pensavo che mi avesse fatto bene, almeno mi distraevo un po’. Non mi andava di pensare se era giusto o sbagliato, lo facevo e basta.

*Niall’s pov*

‘Allora andiamo?’ Vidi il suo seducente sorriso e mi sciolsi, letteralmente.
‘Certo Heather’ Le sorrisi per cercare il suo sorriso, ma stavolta non venne fuori.
I suoi occhi erano concentrati sulle mie labbra, e ne ero consapevole. Per me era una semplice uscita da amici, ma mi sentivo in colpa. Denise non sapeva nulla, e non avrebbe dovuto venirlo a sapere. Quando incontrai Heather ci scambiammo il numero, e continuammo ad inviarci messaggi. Ma per me era solo un’amica, io ero innamorato della mia ragazza e basta.
Sentii il suo corpo stretto al mio e le sue labbra avvicinarsi velocemente.
‘Stasera sarò solo tua, Niall’
‘Che intendi dire? Lo sai che sono fidanzato’
Premette se sue labbra sulle mie, ed io non feci niente per impedir quel ridicolo bacio.
‘Dimenticala, fallo per me’
Portai le mie mani sui suoi fianchi e la baciai. Agii d’impulso.
‘Possiamo andare’ disse soddisfatta.
Andai nel locale dove incontrai per la prima volta Denise. Sentii una stretta al cuore, ricordandola in quello stato. Chi sa che stava facendo.
‘Dai Niall, divertiamoci’ disse Heather alzandosi ed iniziando a ballare.
La osservai seduto su un divano in pelle, senza alzarmi. La musica era forte ed il locale pieno di gente. Le luci erano accecanti, l’atmosfera era divertente, ti faceva venire voglia di ballare, ma il mio senso di colpa impediva il divertimento.
Vidi Heather avvicinarsi con il suo corto vestito nero, che lasciava poco all’immaginazione. Era davvero sexy. Si mise a cavalcioni su di me e prese una mia mano portandola al suo sedere, invitandomi a stringerlo. L’altra la portò al suo seno destro, che iniziai a palpare delicatamente mentre lei mi baciava. Mi stavo eccitando moltissimo e lei iniziò a farmi bere un bicchiere di vodka. Ero un tipo che reggeva piuttosto bene l’alcool, e sapevo i miei limiti. Iniziò a sbottonarmi la camicia e la fermai.
‘Che stai facendo?’
‘Dai lasciati andare’ rise tentando di baciarmi nuovamente.
‘No, spostati, io torno a casa’
‘Scusa?’ sembrava sorpresa, non in senso buono.
‘Me ne vado, troia’
Iniziai a farmi strada tra la gente sudata. Mi girava un po’ la testa, ma ero cosciente delle mie azioni per fortuna. Che sarebbe successo se avessi perso il controllo? Avevo baciato Heather, cazzo.
Mentre camminavo vidi vicino al bancone una ragazza con un profilo maledettamente familiare. Avevo la vista un po’ sfocata e mi avvicinai lentamente a lei. La riconobbi subito.
‘Merda’ sussurrai avvicinandomi a lei. Per fortuna era sola. Mi guardò. Aveva lo sguardo assente ed appena mi avvicinai sentii un odore tremendo di alcool.
‘Che fai amore? Quanto hai bevuto? Che ci fai qui?’ Mi ignorò completamente portando l’ennesimo bicchiere alle sue labbra.
‘Rispondimi per favore’ sentii una lacrima calda scivolare sulla mia guancia e mi innervosii.
‘Andiamo a casa amore’ le dissi stringendole la mano.
A quel punto la aiutai a camminare fino all’uscita. Si vedeva che faceva fatica a reggersi in equilibrio. La portai in macchina e ci misi un po’ per farla sedere.
‘Chi sei tu..?’
‘Mi dispiace, scusami..’
Per tutto il tempo in macchina si lamentava e mi faceva domande, oppure rideva. Io non rispondevo, non avevo il coraggio di guardarla. Perché si era ridotta così? Mi sentivo ancor di più in colpa. Ero io la causa di tutto quello che stava passando.
Appena arrivammo a casa mia la feci sedere su una sedia e le diedi un bicchiere d’acqua, dopo di che le bagnai la fronte bollente con dell’acqua fresca. Iniziai a toglierle la giacca e provai a sfilarle la maglia per farle la doccia, ma mi fermò.
‘No fermati. Io sono fidanzata.’ Mi inginocchiai di fronte a lei ed iniziai a piangere singhiozzando, le presi le mani ed iniziai a baciargliele
‘Ti amo.. sono io Denni, sono io..’
Vidi i suoi occhi lucidi cedere, facendo scorrere due lacrime nere sul suo viso.
‘Niall.’ Sussurò prima di svenire.
La afferrai prima che cadesse a terra. Non volevo cadere nel panico, quindi la spogliai lavandola nella vasca, per poi asciugarla mettendole un mio pigiama. Infine la misi sul letto. La osservai mentre le accarezzavo i capelli. Il suo petto si alzava ed abbassava regolarmente sotto le coperte, mentre respirava tranquilla.
Iniziai a parlarle, le raccontai tutto ciò che avevo fatto e di come mi sentivo in quel momento.
‘Ti amo’ conclusi prima di sdraiarmi al suo fianco ed addormentarmi.

OOH YEAH

GOOOOOD MORNING
Ok, forse è un po’ tardi. Lo so che non aggiorno da tanto. Si, potete uccidermi.
La verità è che non ho avuto abbastanza tempo, ma ora eccomi qui ghejhryu solo per voi c:
Ditemi: che ne pensate di questo capitolo?
Come avrete notato, è tornata Heather (come sono perspicace muahahha)
Penso che non vi è molto simpatica vero? Neanche a me ahahha (perspicace alla seconda, lol)
AAALLORAAA aspetto delle vostre recensioni per decidere come continuare.
RISPONDETE A QUESTA DOMANDA:
Secondo voi, come la prenderà Denise? Niall le racconterà tutto? Oppure no?
Scusate per eventuali errori.
Alla prossima <3
Denise xx