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Autore: paccia1D    15/11/2013    1 recensioni
Sento le sue mani sulla mia schiena , se solo prova a portarle più giù gli do un ceffone che arriva fino a New York . Mi guarda fisso negli occhi , non credevo che gli occhi scuri potessero diventare così affascinanti in una frazione di secondo , quel suo ciuffo scompigliato all’insù lo rendeva ancora più attraente . Sum ? Sum ? Sum ?! Che stai dicendo lui è quel cretino ed egoista di Malik , ha fatto piangere milioni di ragazze ! Perché tu devi diventare una delle tante ?
Quel suo modo prepotente di chiamarmi Horan mi ha sempre fatta impazzire , continuo a fissarlo nei suoi oscuri occhi marroni che sembrano catturare i miei verdi smeraldo . Non parliamo , non ridiamo , non sorridiamo . . . niente , rimaniamo a fissarci profondamente gli occhi . Beh si sa , “gli occhi sono lo specchio dell’anima”.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Continuava a fissarmi, in cerca di una risposta. Non l’avevo mai visto così bene, era cambiato. Maglietta maniche lunghe tirata su di color nero, jeans scuri e vans nere. Quella maglietta estremamente attillata, metteva in mostra i suoi nuovi tatuaggi e il suo fisico da rimanere a bocca aperta. Come al solito il pacchetto di sigarette nella tasca sinistra, e nell’altra il cellulare. Si era fatto anche crescere un po’ di barba, non bastava essere già sexy di suo.
Alzò le sopracciglia, sporgendo il viso aspettando una risposta. Finalmente mi ripresi dallo stato “osservazione”.
“Contentissima dire” guardandolo fisso negli occhi. Inizialmente avevo paura di lui, tanto da evitare sempre il suo sguardo, ma ora no. Sono cambiata anch’ io e penso di essere diventata più forte di prima, non cadrò di nuovo nelle sue grinfie, lo giuro.
“Non si direbbe” fece un ghigno, mostrando il suo sorriso dannatamente perfetto. Ammettere che è a dir poco bellissimo non significa che me ne innamorerò o che provo qualcosa, giusto? Sicuro si sarà già scopato metà college, quindi uno dei suoi ultimi pensieri sarà quello di tornare con me, come anche il mio d’altronde.
“Mio fratello mi aveva detto che mi sarei dovuta aspettare una sorpresa, non spero sia tu” dissi puntandogli il dito sul petto. Come al solito, rispose con un sorriso a 32 denti, mostrando a tutto il corridoio la sua rumorosa e strana risata. Oramai infastidita, giro i tacchi avviandomi verso la mensa dove le mie coinquiline mi aspettavano.
“Dai Summer” esclama il ragazzo prendendomi per mano, sperando che ricambiassi. La ritrassi immediatamente. Come poteva pensare che sarebbe tornato tutto come prima in un solo sguardo? Come?! Il fatto che ci siamo lasciti senza motivo, che lui ci abbia provato spudoratamente con una delle sue vecchie e ardenti fiamme non lo toccava. Beh a me si.
“Zayn, smettila niente fra noi ritornerà come prima, hai mandato tutto a puttane una volta, non ti permetterò di distruggermi una seconda” dissi incazzata tentando di trattenere le lacrime. No questo lato emotivo di me non sarebbe mai svanito, mai. Mi fissava dritto negli occhi che sembravano non incantarsi può davanti ai suoi marrone scuro.
“Sum, mi hai frainteso. Ok hai ragione, sono stato un vero stronzo ma non ho intenzione di tornare indietro. Sono sincero mi sei mancata e anche tanto, fra noi ci sarà soltanto amicizia, giuro! Ci stai?” porgendomi la mano destra, per fare questo patto.
“E se io non ti volessi neanche come amico?” domandai facendo un ghigno sotto i baffi. “C’è solo un piccolo problema Horan, tu non puoi vivere senza di me” mi sussurrò all’orecchio scostando i miei capelli schiariti dal mare.
I brividi mi arrivarono fino alle spalle, facendo un movimento per il freddo.
“Si come no, comunque io devo andare in mensa, che fai mi segui fino a lì?” dissi con un tono scocciato anche se non lo ero, affatto. Nonostante tutto aveva ragione, mi era mancato, è stato una parte importante nella mia vita e non ho intenzione di buttarlo nel dimenticatoio totale. Mi fece un cenno di si, e entrambi ci incamminammo verso la mensa.
“Sei cresciuta Summer, sei ancora più bella” affermò il moro fissandomi mentre smanettavo al cellulare. Tentavo di soffocare quel sorriso che mi nasceva ogni volta che ero a disagio. “Sai Zayn tutti noi cresciamo, tu non sei cambiato, sei sempre lo stesso stronzo”. Mi ero innamorata di lui per questo. Iniziò a ridere come un matto per poi concludere il discorso, prima di entrare in mensa, con un “ritiro tutto quello che ho detto”. Quando entrammo scorsi subito i capelli rossi di Ana che continuava a lanciare palline di carta ad un ragazzo alla sua destra di cui non conosco il nome, e non l’ho mia visto. Di Liza nessuna traccia. La gente continuava a fissarmi, o meglio a fissarci. Alla scuola di prima ero abituata, d’altronde mi ero fidanzata con il ragazzo che si era portato a letto tutte le ragazze possibili e immaginabili.
“Oh no” pensai fra me e me. Mi girai fulminando Zayn. “Quante te ne sei fatte?” domandai. Si limitò ad alzare le spalle, come se avesse già perso il conto. Feci un sospiro, alzando gli occhi al cielo. Ci ritrovavamo al punto di partenza, ma non sarebbe finita come l’ultima volta.
“Summer non ti ho mai vista pensare a cosa dicesse la gente su di te, non dirmi che sei cambiata anche in questo” disse inarcando il sopracciglio. Non mi era mai importato, ma stavolta non lo so cosa mi stava succedendo. Non volevo più che fossi scambiata per “una” delle ragazze di Zayn Malik, e neanche per la sorella del bellissimo Niall Horan. Ero oramai stufa.
“Non mi importa niente ma non voglio essere paragonata a una delle tue ragazze di compagnia” continuavo a camminare dritto senza guardarlo, quando mi venne ad abbracciare mio fratello. Che para culo. Quell’abbraccia era del tutto falso. Era come per dire “ti è piaciuta la sorpresina sorellina?”. Infatti subito dopo mi fece l’occhiolino, stringendo la mano di Zayn. Iniziarono a parlare fra loro e mi sentii finalmente libera. Mi andai a sedere accanto ad Ana, stampandole un caloroso bacio sulla guancia. I due ragazzi mi seguirono al tavolo sedendosi accanto a me.
Rialzai gli occhi al cielo, facendo un ennesimo sospiro. “Piacere io sono Adam”. Disse un bellissimo ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli marrone chiaro quasi biondo. Mica male pensai fra me e me. Presentai mio fratello e Zayn ad Adam e ad Ana, anche se sembravano già conoscerli. Era sorprendente. Continuavo a fissare Adam, affermando nella mia mente che è un ragazzo bellissimo..
D’un tratto il moro iniziò a ridere, si avvicinò al mio orecchio sussurrandomi “Smettila si sbavare davanti ad occhioni azzurri, è gay”. Non riuscii a credere alle sue parole, fin quando non lo vidi salutare Ana stampandogli un bacio sulle labbra.
“Non ci posso credere!” dissi a bassa voce per paura che mi potesse sentire. Ana annuì, socchiudendo le labbra. Lei sembrava essere sempre più attratta da Zayn. Sapevo che mio fratello non le sarebbe mai piaciuto, era troppo normale. Senza tatuaggio o piercing. Mentre Zayn oramai sembrava pronto a colorare tutto il braccio di nero.
Finalmente arrivò anche Liza che rimase di stucco nel vedermi affianco a mio fratello, non se lo aspettava per niente. Tanto da tremare. Speravo con tutto il cuore che non avrebbe fatto la fine di Fanny. Parli del diavolo e gli spuntano le corse. Mi arrivò una chiamata dalla bellissima Fun. Mi nacque immediatamente un sorriso, così uscii fuori per parlare con lei della bellissima scuola in cui mi ritrovavo e della “bellissima” sorpresa.









Area Scrittrice: .
Mi è venuta in mente questa idea, quella di scrivere prima sotto il punto di vista di Summer e poi quella di Zayn, per farvi capire cosa pensano l’uno dell’altro che ne dite? Facciamo una prova? Leggete sotto e ditemi cosa ne pensate. Ciao bellissimi.
















Zayn - .

Continuavo a giocarellare con la matita, disegnando cose senza senso. Fin quando non entrò una ragazza in aula con il fiatone. Aveva un cappello nero in testa. Non ci misi tanto a riconoscerla, mi bastò guardare i suoi meravigliosi occhi color verde smeraldo. Sembrava colpita nel vedermi, chi non lo sarebbe stato. Quando si dice il destino. Sapevo perfettamente che appena finita la lezione Summer sarebbe sgattaiolata via pur di non vedermi, forse mi odiava, così appena suonò mi accostai vicino il davanzale della finestra. Non poteva fuggire.
Nonostante questo faceva finta di niente, camminando a testa alta. Così senza accorgermene la presi per un braccio abbracciandola forte a me. Non era di mia intenzione abbracciarla, è come se fosse stato automatico. Appena mi accorsi di quello che stavo facendo la lasciai libera anche se mi era mancata tantissimo. .
Continuavo a guardarla da capo a piede, era a dir poco bellissima. Più di come l’avevo lasciata a Malta. Sapevo benissimo che odiava i momenti di silenzio, così tanto per iniziare con il piede giusto rimasi muto, per vedere la sua reazione, per vedere se mi odiava.
“Come mai qui?” mi domandò, sapevo che non poteva odiarmi.
Risposi con un sorriso, nel modo in cui l’avevo conquistata l’anno scorso “Che fai Horan non sei contenta?”. Mi erano mancate anche le sue occhiate al cielo, mentre sbuffava contemporaneamente. Continuava a fissarmi, come se si fosse dimenticata di me, il mio cuore ricominciò a battere come tanto tempo fa. Ero stato un vero coglione a Malta, ma oramai è andata, non potremmo mai stare insieme, so perfettamente che lei non vuole e non voglio neanche forzarla.
“Contentissima dire” disse spalancando gli occhi. Amavo il suo sarcasmo, riusciva sempre a farmi nascere un sorriso, ma uno di quelli veri. “Non si direbbe” ammisi, con un po’ di cattiveria.
“Mio fratello mi aveva detto che mi sarei dovuta aspettare una sorpresa, non spero sia tu” disse alzando le sopracciglia e puntandomi il dito sul petto. Sentii i suoi brividi. Sapevo di mancarle, ma lei non sapeva che ricambiavo la sua mancanza, non se lo sarebbe mai aspettato. Iniziai a ridere come un cretino, un vero cretino, facendomi sentire da tutto il corridoio. Incazzata senza dirmi niente si girò e s’incamminò verso la mensa.
Tentai di prenderla per mano, neanche questo era di mia intenzione. Dovevo calmarmi, ero a dir poco eccitato nel riaverla accanto a me. Summer era cambiata, in meglio. Forse lasciarci le è servito, così capirà che non si dovrà mai più avvicinare a deficienti del genere, non mi ha mai meritato, in particolare ora che è cresciuta. Ritrasse la mano, per far si che neanche ci sfiorassimo, quando mi disse finalmente ciò che pensava.
“Zayn, smettila niente fra noi ritornerà come prima, hai mandato tutto a puttane una volta, non ti permetterò di distruggermi una seconda” disse incazzata. La fissavo dritto negli occhi, di solito quando se ne usciva con queste frasi, i suoi occhi diventavano lucidi, è sempre stata emotiva. “Sum, mi hai frainteso. Ok hai ragione, sono stato un vero stronzo ma non ho intenzione di tornare indietro. Sono sincero mi sei mancata e anche tanto, fra noi ci sarà soltanto amicizia, giuro! Ci stai?” dissi con tutta la sincerità che avevo, porgendole la mano per fare questo patto.
“E se io non ti volessi neanche come amico?” domandò con cattiveria, sembrava che mi volesse imitare per farmi capire quanto fossi stronzo. Non resistei a farle capire che non mi avrebbe mai battuto su questo.
“C’è solo un piccolo problema Horan, tu non puoi vivere senza di me” gli sussurrai all’orecchio, odorando i suoi capelli mossi. Avevano un odore bellissimo, strusciai il mento sulla sua carnagione pallida che mettevano in risalto le lentiggini. Rimase in silenzio, fin quando non mi propose di andare in mensa, in realtà non so se era proprio un invito. Continuavo a guardarla arrabbiarsi con il cellulare, era splendida. Quel nasino perfetto all’insù mi aveva sempre fatto impazzire. Così decisi di fare un altro passo in avanti, devo scoprire se mi odio o no, assolutamente.
“Sei cresciuta Summer, sei ancora più bella” non riuscivo a distogliere lo sguardo dal suo sorriso che stava per nascere dalla timidezza. La conoscevo troppo bene, ogni punto debole, ogni tic, sapevo tutto di Summer Horan, e questo avrebbe giocato a mio favore. “Sai Zayn, tutti noi cresciamo, tu non sei cambiato, sei sempre lo stesso stronzo” disse ridendo. Sembrava che lo faceva a posta per allontanarmi, ma se mi conoscesse veramente saprebbe che amo quando fa la bastarda. O forse questo suo lato era aumentato. Con ancora il sorriso stampato sul viso risposi “ritiro tutto quello che ho detto” mentivo, pensavo veramente che era dannatamente bellissima con quel cappello e quelle calze nere attillate che mettevano in risalto le sue fantastiche gambe.
Entrammo in mensa e come al solito tutti gli occhi su di me, almeno credo. La metà dei ragazzi seduti ai tavoli fissavano Summer come una nuova preda, non sapevano che non era come le altre, non era una puttana per niente. Fulminai alcuni dei ragazzi, il solo fatto che immaginavano di usarla per una sola notte mi faceva venire voglia di spaccare qualcosa. Summer si girò e mi domandò quante ragazze mi sono portato a letto. Sono sincero, questo anno scolastico è iniziato molto bene, ma non provo le stesse emozioni di una volta, lo uso come passatempo. Scrollai le spalle, e lei mi guardò male come non aveva mai fatto. Il solo pensiero che le spaventasse ciò che pensava la gente mi infastidiva, perché se era vero non sarebbe mai potuto essere mia “amica”.
“Summer non ti ho mai vista pensare a cosa dicesse la gente su di te, non dirmi che sei cambiata anche in questo” domandai sperando un no come risposta. “Non m’importa niente ma non voglio essere paragonata a una delle tue ragazze di compagnia” disse camminando dritto senza neanche degnarmi di uno sguardo. Aveva ragione. Ma lei non lo era. Non lo sarebbe mai stata una di quelle puttanelle. E’ diversa, ed è speciale. Non mi sono mai legato a una ragazza come con Summer. D’un tratto arrivò il mio “fratello”. Abbracciò forte la sorella, anche se non sembrò ricambiare. Lo guardai ridendo, solo per fargli immaginare cosa mi stesse facendo passare Summer in un’ ora. Entrambi la seguimmo al tavolo con le sue amiche.
Ana Sirpley, primo anno in questa scuola, arrivata da qualche mese e prossima al divano di Zayn Malik. E’ molto attraente, è ricca di tatuaggi e di piercing. Totalmente differente da Summer, anche se ha la passione per i tatuaggio non ne ha neanche uno. Accanto a Ana, Adam non conosco il suo cognome ma so perfettamente che è uno dei ragazzi gay che ha reso molti etero, bisex. “Complimenti” pensai nella mia mente, deve essere molto bravo a letto, ma con me non avrebbe mai funzionato. Summer continuava a guardare Adam, tanto che gli stava colando della bava. Iniziai a ridere. Appena avrebbe scoperto che fosse gay, avrebbe pensato “che spreco, i più belli sono gay”. Le sussurrai la verità di Adam all’orecchio, e come previsto rimase a bocca spalancata, tanto da darmi uno schiaffo sulla gamba, non mi credeva.
Fin quando la sua attraentissima amica Ana fosse baciata dal suo amico gay sulla bocca. Arrivò dopo poco un’altra amica di Sum, anche lei molto bella, ma già sapevo che non la dovevo toccare perché Niall mi aveva fatto il “segnale”, peccato. Tentai di replicare, chiedendogli se potessi starci insieme solo una sera e poi l’avrei lasciata in pace. Ma sembra non cambiare idea.
Se non sbaglio si chiamava Liza, anche lei come Ana è molto richiesta dal popolo maschile del college. Lo sarebbe stata anche Summer, sia io che Niall ne eravamo consapevoli. Come fratello, Niall è molto protettivo, ma non so perché sembrava non preoccuparsene, era più calmo, di solito minacciava di spaccare la faccia a chiunque avesse fatto del male a Summer. Sapevo che lo pensava, ma stranamente non lo mostrava.
Capii che Sum era molto richiesta quando si alzò e andò fuori per parlare con Funny, poiché tutti iniziarono a bisbigliare guardandomi. Si stavano chiedendo se l’avessi già portata a letto.
“Ehi Malik è brava la tua amichetta?” mi domandò un cretino del club di football.
“Sta zitto! Non ho intenzione di scoparmela, e chiunque di voi fa un pensiero su di lei sappiate che non è come le sgualdrine che avete accanto, e pensateci due volte su Summer perché se scopro qualcosa siete finiti!” dissi dando un pugno al tavolo. Tutti rimasero in silenzio, non sono mai stato così protettivo con Sum, neanche da fidanzati. Forse il fatto che non fosse più “mia” mi rendeva nervoso tanto da arrabbiarmi se un ragazzo la guardasse. Se lei l’avesse scoperto si sarebbe infuriata a morte con me, ma non posso farci niente devo proteggerla.
“Niall non dici niente?” gli sussurrai sbalordito
“Caro fratello, quando capirai che io ho la palla di cristallo? Non ho bisogno di difenderla, ci sei tu che picchierai chiunque si avvicinerà a lei, in caso estremo io ci sono insieme, anche se so già come andrà a finire questa storia, è sempre la stessa” disse con disinvoltura il biondo sorseggiando un goccio di spremuta d’arancia.
No, questa volta non aveva ragione. Non sarebbe finita come l’ultima volta. Lei non si innamorerà mai più di me, e io lo spero anche per me perché sennò sarò costretto a soffrire. Preso dal nervosismo, andai da Summer fuori al giardino pronto per fumare la mia giornaliera sigaretta.
Continuava a raccontare a Funny della splendida vita che avrebbe condotto al college. Finalmente attaccò e ne approfittai, fin quando mi arrivò una fitta allo stomaco sentendo pronunciare dalla sua bocca, al telefono, la parola “. . . .”
  
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