~~*io mi allarmai, però mi tranquillizzò ripetendomi che non era nulla di grave.

 Partimmo e durante il viaggio....*

 Durante il viaggio salimmo sull'aereo, ci sedemmo nelle poltroncine che ci avevano assegnato e finalmente io e mio fratello non eravamo accanto.

 Prima di partire mi accomidai e la pancia iniziava a far male dall'agitazione.

 Il comandante annunciò della partenza e sottolineò il fatto che tutti dovevamo allacciare le cinture.

 Dopo " l'incubo " della partenza ,mi rilassai e tentai di addormentarmi, ma mentre i miei occhi si chiusero e la mia mente si rilassò insieme al mio corpo.

 In un istante dopo sentì quella conzoncina.

 La conzone non smetteva ed era molto forte per essere un sogno, mi tirai su.

 Mi guardai attorno e quella canzone proveniva da alcuni posti dopo di me.

 Era un telefono.

 Fissai il ragazzo e subito un'hostess corse da lui e subito glielo fece spengere.

 Poi mi sedetti ,guardai mio fratello e vidi che dormiva.

 Dopo 1 minuto circa

 *potrei andare da quello la e chiedergli come si chiama quella maledetta canzone che da 2 giorni non vuole entrarmi in testa?!?!*

 Quel pensiero non era male.

 Mi alzai e mi diressi da quel tizio, appena arrivai alla seggiolina sua ,non vidi nessuno, pensai di chiedere all'uomo accanto ma dormiva.

 Mi guardai attorno e non vidi nessuno in piedi, allora mi diressi al bagno per vedere se fosse li ,ma nemmeno li.

 Decisi di riaccomodarmi alla mia poltrona, appena vidi che non avevo più speranze.

 Ogni minuto che passava guardavo indietro, ma nulla, quel ragazzo non si faceva vivo.

 Mi arresi e decisi di addormentarmi.

 1 ora dopo

 Sentì chiamarmi ,ma non capivo se fosse in verità o se fosse il sogno.

 La voce era maschile ,giovanile.

 Era mio fratello.

 Io aprii gli occhi, mi stirai e gli chiesi

 -Cazzo vuoi?-

 la mia faccia era sempre un pò addormentata.

 -nulla -

 Mi rispose con quel sorrisino a presa di culo!

 il mio sguardo cambiò nel passare di un secondo, la mia mano si aprì, uno schiaffo lo stava per sfiorare, ma lui mi bloccò il polso e si mise a ridere, poi mi venne vicino all'orecchio e mi sussurrò

 -sch non ti arrabbiare!-

 Sa che io mi incazzo eppure lo fa.

 Mi trattenni e mi ritirai giù appoggiando la testa sull' appoggitesta (se si scrive così).

 Dopo un po’ ripensai a quel tizio, alzai la testa e lo vidi andare verso una porta ,non sapevo che ci fosse di là ,però decisi di inseguirlo.

 Arrivata alla porta mi vietarono l'accesso,(non sapevo perché ) però mi ritirai, e tentai di guardare quel tizio.

 La prima cosa che vidi erano i tanti ricci scompigliati che aveva in testa.

 Andava verso quattro ragazzi, insistetti ma loro iniziarono a infuriarsi e io decisi di indietreggiare e di tornarmene al mio posto.

 Sentii dall'autoparlante che dovevamo prepararci perchè tra 10 minuti saremmo atterrati.

 Ci preparammo e io non facevo altro che guardarmi attorno,

 -la smetti, chi cerchi?-

 mi disse mio fratello

–non sono affari tuoi- risposi

 Scendemmo dall’aereo e lui non si fece vedere.