#04 - Wedding
Dopo tanto peregrinare era stata finalmente fissata la data del fatidico giorno: il giorno in cui la Francia e la Scozia avrebbero siglato per iscritto la loro alleanza e sarebbe ormai stata indissolubile; il giorno in cui Mary avrebbe potuto vivere la sua favola d’amore che tanto desiderava avere -ovviamente sempre posposta agli impegni politici- e Francis avrebbe guidato il paese come re; il giorno in cui veder sfilare la regina in bianco per Notre Dame addobbata a festa con gigli e rose bianche sarebbe stato la mia rovina: mi avrebbe dato l’illusione che stesse venendo da me, per sposare me, non per ricevere le fedi.
 
#05 - Dress
«Come sto?» domandò raggiante. In quanto fratello del futuro re, pareva che io fossi il massimo esperto per quanto riguardava la scelta finale dell’abito. Forse.
«Siete perfetta, vostra grazia.» bisbigliai incantato e addolorato insieme, con il cuore che martellava per la gioia e il dolore al tempo stesso.
«Oh avanti Bash, sii più creativo! E’ quello che mi dicono tutti! “Siete meravigliosa mia regina”, “siete la più bella vostra maestà”, “fate invidia al sole altezza”.  Tu sei il fratello di Francis, se piaccio a te piacerò anche a lui.»  esclamò piccata «Quindi ora parlerai e io ti ascolterò.» proclamò sedendosi e accavallando le gambe in attesa.
«Beh secondo me si sbagliano: insomma non puoi essere paragonata al sole, dopo un po’ la sua luce acceca e diventa fastidiosa. Io ti considero una stella: sei brillante, sei radiosa e nessuno si stancherebbe mai di guardarti, di ammirarti, di studiarti. Nessuno potrebbe mai stancarsi di te, di pensarti, di sorriderti, di ammirare quella bocca di rose, di accarezzarti quella pelle diafana e vellutata, di perdersi in quell'abisso nero e liquido che sono i tuoi occhi perfetti, di ingrovigliarsi le dita con i tuoi capelli color ebano, di baciarti, di amarti. Ed è per questo che sei sempre perfetta. L’abito non conta, anche se è ancora più meraviglioso addosso a te.»
Mary si alzò, dirigendosi verso lo specchio e rimirandosi silenziosa. «Lui non la pensa così. So che lui e Olivia sono già d’accordo affinchè lei diventi la sua amante di corte.» parlò tremando, cercando di tenere un tono di voce perlomeno udibile e scoprendolo invece molto basso.
«Lo so. Ma è uno stupido: ha te. Non dovrebbe aver bisogno di guardare nessun’altra.»
«Lola mi aveva accennato dei tuoi sentimenti. Ma l’amore è irrilevante per persone come noi, lo sai bene.» gli ricordò.
«Sì, ma so che non vuoi sposare Francis.»
A questo la mora non trovò la forza di ribattere e, sconfitta dalla cruda realtà che aveva tentato di nascondere agli altri e a se stessa, uscì dalle proprie stanze in cerca delle proprie dame di compagnia, non dopo avermi concesso il nostro primo ed ultimo bacio.
 
#06 - Tears
«Mi dispiace.» fu tutto ciò che Mary riuscì a mormorare perché la voce le morì in gola, perché non riuscì ad impedire alle mie braccia di stringerla forte, senza permetterle di proferire altra parola. Non volevo farle sprecare ancora dell'inutile fiato, perché lo sapevo, la capivo: la capivo sempre, capivo esattamente cosa lei avesse bisogno e cosa desiderasse e avrei fatto qualsiasi cosa per accontentarla, per vedere quelle labbra di fata incurvate all'insù in segno di felicità.
Era la notte prima del matrimonio e non ero riuscito a chiudere occhio, perché quelle stelle –quelle maledette stelle- continuavano ad assillarmi e a fissarmi impietose. Ma a quanto pareva non ero l’unico nel castello: Mary aveva aperto la porta delle mie stanze ed era entrata così all’improvviso, impetuosa come sempre. E la amavo anche per questo.
Le scostai il volto dalle mie scapole, per alzarlo e fissarla in quegli occhi così profondi nei quali riuscivo sempre a perdermi dentro. Le dissi un «Ti amo» con lo sguardo che colse ed annuì, baciandomi con passione mentre qualche lacrime le scorreva lungo la guancia. Risposi al bacio con altrettanta veemenza, carezzandole tutto il volto, asciugando quelle lacrime, perché non avrei mai voluto vederla piangere.
«Non piangerai più, mai più. Te lo prometto.» le giurai, affondando il volto nei suoi capelli e respirandone il profumo, mentre tornava ad abbracciarmi.


  Note dell'autrice:
Cosa accade? Una rivoluzione? Sta nevicando? Cos'è sto sgorbio con ben addirittura due capitoli?! Ecco ordunque la spiegazione: allora ci ho pensato e ripensato al riguardo, e lasciare tre misere drabble mi pareva un'enorme cavolata, quindi ho deciso di continuare e di arrivare a dieci drabble totali, divise in tre, tre e quattro. Quindi nel prossimo capitolo conclusivo ne troverete quattro.
Ho visto oggi il nuovo episodio in cui il MASH si è realizzato e (apparte lo sclero convulsivo che vi risparmio) ho comunque solo accennato ad Olivia e ai fatti inerenti all'episodio, non addentrandomi particolarmente perchè: 1) la fic è nata prima del 1x05 e 2) sto facendo di testa mia u.u
Sperando che questo capitolo vi sia piaciuto, mi dileguo a fangirleggiare su altro!
Baci, Ems. (L)