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Autore: sakura18    16/11/2013    1 recensioni
dopo la morte della madre in un incidente stradale, rosy va a vivere dal padre in montagna a caponotte. un paesino in mezzo al bosco. una nuova scuola. una nuova vita. nuovi amici. era tutto troppo perfetto fin chè all'ora di arte rosy disegnò un ragazzo che non aveva mai visto. questo ragazzo si chiama sakurai hiroki. la sua vita cambiò. qualcuno cerca di ucciderla.
questa è una storia di vampiri, licantropi e angeli una lotta eterna tra bene e male. chi vincerà?
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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   I giorni passarono e non parlai più con Hiroki lo vedevo sempre pensieroso, non parlava quasi più con i suoi amici e non degnava nemmeno di uno sguardo a Vanessa, nemmeno una parola. Non che prima le stava incollato, ma ora considerazione, zero. E non guardava nemmeno più verso il mio tavolo e comunque non ho tempo per queste cose adesso, devo organizzare la festa e oggi pomeriggio io e le mie amiche abbiamo in programma di andare a prenderci i vestiti.
La lezione di palestra per il momento non c’è più e al suo posto ci raduniamo ad organizzare la festa, gli altri che non c’entrano con l’organizzazione faranno un'altra lezione. Andammo insieme al Prof a prendere i festoni.
   Dentro in negozio vidi molte cose belle, ragni, dita, occhi, ma la
commessa mi disse che dietro il negozio c’erano le cose che cercavo io.
   -wow mi aveva detto che aveva cose terrificanti, ma non pensavo così terrificanti- mi lasciò da sola a scegliere. C’era uno scheletro, abbastanza credibile. Teste con espressioni di puro terrore, occhi molto realistici e soprattutto il mio preferito. Un uomo impiccato con graffi nelle braccia e torace. Poi c’era una macchina per il fumo. Finito di pagare tornammo a scuola a mettere giù le idee. Io di nascosto ho comprato un gioco di spiriti. La tavola ouija. Se lo dicevo col Prof che la volevo comprare mi avrebbe detto di no, quindi la presi quando non mi vedeva.
   -allora Rosy questo dove lo mettiamo- chiese Deborah alzando un cartello nero con scritto in rosso sangue “ATTENTI O VOI CHE ENTRIATE... POTETE NON USCIRNE VIVI ” quello è il cartello di entrata.
   -mmh... direi... dove entrano tutti? Dalla solita entrata o quella fuori?- chiesi.
   -quella solita- mi ripose la Vale.
   -bene. Allora, vieni Debby- presi dello scock e una scaletta.    
   -passami il foglio... ecco direi che qui va benissimo, è bello grande è impossibile che non lo vedano- scesi dalla scaletta e lo guardai, si il posto è giusto. Cominciammo a lavorare sodo, a provare la macchina del fumo... a cercare i posti giusti dove mettere gli occhi e tutto il resto.  
   Senza accorgercene il tempo volò, la campanella suonò e ce ne andammo a casa a riposarci. Arrivata a casa mandai un messaggio alle mie amiche “fra due settimane andiamo a prendere i vestiti va bene?” lo inviai a tutte e tre. Rimasi seduta a pensare alla conversazione che ho avuto con Hiroki. Ma che mi è saltato in mente? Mi misi le mani in testa. Grazie a me non mi parla più, bè almeno non mi guarda più con “odio” non dico che prima lo faceva però... sembra che mi guardi diversamente, sembra che mi rispetti di più. guardai l’ora. Le undici, andai sotto le coperte, chiusi gli occhi e mi lasciai andare dalla stanchezza.
 
 
   Passarono due settimane e con Hiroki ancora niente. Oggi era il giorno che dovevamo andare a prendere i vestiti e visto che la festa è il trentuno, mancavano solo quattro giorni. Oggi era sabato e c’erano gli sconti, infatti io e le mie amiche ne approfittammo ad andare a fare compere a pomeriggio presto.
   Mi sistemai i capelli e presi la borsa e i soldi, per sicurezza controllai se li avevo presi. Questa sarà la terza volta che controllo. Il campanello suonò, erano arrivate. Ok ho controllato tutto e non ho dimenticato niente. Spero. Andai di sotto e trovai mio padre sul divano a guardare una partita di calcio.
   -io vado. Ciao papà- lo salutai, ma lui si alzò e mi venne incontro.
   -hai preso tutto?- 
   -sì- bene ora mi farà l’elenco e io devo ricontrollare perché mi fa venire il dubbio.
   -chiavi?- controllai.

   -ci sono- 
   -fazzoletti?- controllai di nuovo.
   -eccoli- li tirai fuori per farglieli vedere.
   -portafoglio con i soldi e telefono?- sospirai, ma controllai lo stesso.
   -presi- mi abbracciò e mi salutò. Finalmente posso uscire di casa sicura di aver preso tutto e andare al centro commerciale.
   -stai attenta- annuì e uscì, salutai le mie amiche e ci incamminammo.
   -che bello scegliere i vestiti! Te Fra hai in mente qualcosa?- chiese la Vale. Chissà come si vestiranno. Io ho in mente un vestito da strega nero e il viola che usciva da sotto il vestito di pochi centimetri, le maniche arrivano alle mani e finiscono a punta, ed è abbastanza aderente. Ho le idee così chiare perché lo avevo già visto al negozio.
   -mmh credo che prendo... un vestito da angelo vendicatore- ottima scelta. Nel negozio che dobbiamo andare puoi dire alla commessa di cercare un vestito da formica e ce l’hanno, li hanno tutto l’impensabile, quindi è molto probabile che ci sia anche quello. -te Vale?-
   -mmh da infermiera sexy.. sss- si leccò la punta dell’indice e si toccò il petto. Ci mettemmo a ridere però è giusto osare un po’, in fondo è una festa, ci dobbiamo divertire. -Giuly, e te invece?- ci pensò un po’ su ma si vedeva che sapeva già cosa prendere.
   -da cat woman... miao- graffiò l’aria mentre diceva “miao” sorrisi.  
   -Rosy... che hai in mente te?- arrossì. E gli dissi il vestito che avevo visto.
   -è bellissimo... a te poi starà una favola- chissà... magari mi noterà anche Hiroki e forse mi verrà a parlare. Lo spero... a già c’è anche Vanessa, di sicuro lei si vestirà molto provocante. Non sarò nemmeno questa volta alla sua altezza. Lei è la ragazza più bella della scuola e Hiroki il più bello è ovvio che si metteranno insieme. Già. Ovvio.
   -Rosy a che stai pensando? Ti sei rattristita subito- mi chiese la Giuly venendo vicino a me. Che le potevo dire? non posso mentire davanti alle mie amiche.
   -pensavo che quando ci sarà la festa Hiroki e Vanessa si metteranno insieme- e comunque anche se ci penso non me ne dovrei neanche preoccupare... non mi importa di lui, perché me ne dovrebbe importare, chi è lui per me? Nessuno. Solo un ragazzo con cui ci ho scambiato due parole. La Giuly mi mise un braccio attorno alle spalle.
   -oh, Rosy non succederà fidati, a Hiroki non le interessa per niente quella specie di vipera, ha occhi solo per te... mmh? Dai sorridi stiamo andando a fare shopping e non ti permetteremo di essere triste ok?- mi accarezzò il braccio e si rimise in fila alle altre. Ma sì perché rovinarmi l’umore per lui? non ne vale la pena, ora sono qui con le mie amiche a fare shopping e non vedo l’ora. Un attimo. Cosa ha detto?
   -hey.. che volevi dire? Un attimo aspettatemi!- si erano incamminate lasciandomi indietro.
 
   Entrammo al negozio dei vestiti di Halloween, vidi subito il mio vestito e lo presi, le miei amiche ci misero un po’ di più a trovare quello che cercavano, ma lo trovarono tutte, compreso l’angelo vendicatore.
   -allora facciamo così, tre di noi restano fuori e l’altra si va a provare il vestito nel camerino, poi noi lo commentiamo. Vi va?- propose la Fra ed era anche una bella idea, perché se andavamo nel camerino sparpagliati e poi ritrovarci qui e parlare una sull’altra sarebbe un gran casino. approvammo l’idea. La Fra entrò per prima visto che l’ha proposta. Non vedo l’ora di vederla con quelle ali nere sulla schiena. Ci mise un po’, ma finalmente uscì ed era fantastica, aveva un abito nero elegante che lascia la schiena scoperta. Le ali sono attaccate al vestito dove copre le spalle e sono bellissime. Nere e per di più brillano e sono anche abbastanza grandi, fortuna che sono piegate sennò era un problema a stare in mezzo alla gente. Lei girò su se stessa e applaudimmo.
   -è un gran bel vestito, però non fa paura- disse la Vale. Già è vero se non ci fossero le ali direi che sia un abito da sera.
   -manca il trucco, metterò un po’ di sangue qua e là anche nel vestito- rientrò e si rimise i suoi vestiti, volevo andarci io, ma mi precedette la Giuly con il suo vestito da cat woman.
   La Fra si mise al suo posto e la Giuly entrò nel camerino, da quanto ho visto lascia poco coperto, anche se era a due pezzi. Maglia e pantaloni. Poco dopo uscì e confermò quello che avevo visto, aveva l’addome scoperto, e c’era un po’ di scollatura, i pantaloni erano di pelle, tutti tagliati come se un gatto lo avesse graffiato, ovviamente era tutto in pelle finta, nera. Lo votammo con i pollici in su e la Vale fece un fischio, la Giuly fece un inchino elegante, si girò e si diresse un po’ sculettando verso il camerino. Chiuse la tenda, ma poi la riaprì, ma lasciava coperto il corpo e si mise a ridere per la camminata che aveva fatto. E si rivestì. Che scema, ma ridemmo tutte.
   Mi stavo per alzare, ma la Vale si alzò prima di me. Non mi piace essere sempre l’ultima, uffa. La Giuly si mise al suo posto e la Vale andò nel camerino a provarsi il suo vestito da infermiera sexy. In più aveva preso delle calze a rete e dei tacchi a spillo. Si sentì il rumore dei tacchi e la Vale uscì. Era una favola si può dire che è una dottoressa davvero sexy, vestita così tutti i ragazzi alla festa cadranno ai suoi piedi.
-wow Vale- commentammo noi tutte in coro. Lei si leccò di nuovo la punta dell’indice e lo appoggiò al fianco facendo lo stesso suono di prima, ridemmo tutte e si andò a cambiare.
   Finalmente toccò a me. Presi il vestito, le scarpe e andai nel camerino, chiusi la tendina e mi svestì. Appoggiai i vestiti sulla sedia ed entrai nell’abito da strega. Dietro però aveva dei lacci come un corpetto e doveva aiutarmi qualcuno a chiuderlo. Aveva anche uno spacco di lato.
   -Fra? Vieni un attimo?- lei si alzò ed entrò nel camerino, io ero girata e tenevo i lacci per farle capire che mi doveva aiutare.
   -dimmi fin quanto devo stringere e se stringo troppo- annuì. Lei iniziò a tirare e ad allacciare, tirare, allacciare sempre così fin che non finirono. Mi girai e mi guardai lo specchio. Il vestito mi stava appennello.
   -stai davvero bene con questo vestito e poi con i tuoi capelli rosso fuoco, ti sta ancora meglio- arrossì e mi riguardai, mi misi una ciocca dietro l’orecchio e in effetti aveva ragione.
   -io vado a sedermi con le altre- uscì e poco dopo anche io. Rimasero a bocca aperta.
   -girati Rosy- disse la Fra. Ubbidì e feci vedere i lacci, è la mia parte preferita, li trovo molto eleganti. Mi rigirai.
   -ti manca il cappello- la Giuly si guardò attorno e si alzò tutto d’ un tratto. Tornò con un cappello nero con una striscia viola nella piega del cappello e brillava sembrava un cielo stellato. Me lo mise in testa.
   -ecco ora è completo. Ed è bellissimo-
   -si una strega sexy>> commentò la Vale.
   -te sei fissata con la parola “sexy” devi farti curare. Ha, ha, ha- ridemmo tutte. Mi andai a cambiare e andammo alla cassa a pagare. Controllai il prezzo del vestito, scarpe e cappello in tutto sono novanta euro, fortuna che ne avevo portati cento. Toccava a noi. Una alla volta pagammo. Presi il resto e a ognuno di noi è avanzato qualcosa. Andammo a prendere dei trucchi.

 
  
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