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Autore: Manu_93    16/11/2013    4 recensioni
Sono passate due settimane da quella fatidica sera. Takumi si è finalmente dichiarato alla bella Misaki e lei sembra ricambiare a pieno i sentimenti del ragazzo.
Un giorno, però, successe qualcosa che cambiò radicalmente i sentimenti dei nostri due protagonisti.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Misaki Ayuzawa, Takumi Usui
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- < Perché l’hai fatto? Perché proprio a me?? Facevo bene a non fidarmi di te, Usui! >
- < Non è come pensi. Lasciami spiegare, ti prego! >
- < Stammi lontano, stupido di un Usui! Non cercarmi più, non pensarmi più e, soprattutto, non ti azzardare a presentarti al Maid Latte con quella faccia da pervertito che ti ritrovi! E io che mi sono fidata, che ho abbassato solo per un attimo la guardia aprendo il mio cuore a te… >

Salve. Mi presento: sono Ayuzawa Misaki e mi sono diplomata da poco alla Seika High School.
Nella mia scuola c’era un ragazzo con delle strane abitudini e con un passato che nessuno conosceva. Chi era questo ragazzo? Usui Takumi.
Non mi è stato simpatico fin dalla prima volta che l’ho visto, sorprendendolo mentre faceva piangere una ragazza. L’ennesimo cuore spezzato dal suo poco tatto nelle parole.
La mia opinione su di lui cambiò quando lui mi sorprese con il vestito da maid, la mia seconda identità.
Eh già. Oltre ad essere il capo del consiglio studentesco della Seika, ero (sono tutt’ora) una maid che lavora in un cafe, il Maid Latte.
Credevo che, il giorno dopo, avrebbe sbandierato il mio segreto ai quattro venti facendo, così, precipitare la reputazione che mi ero creata a scuola.
E invece no, mi sbagliavo. Il giorno dopo sembrava come se non fosse successo nulla.
Lui, dopo scuola, veniva a trovarmi al cafe stalkerando me, oltre al resto del personale.
Frequentandoci, ho imparato a conoscerlo, a scoprire che in lui, oltre ad avere tendenze da stalker e un atteggiamento da vero alieno, c’era qualcosa di buono, qualcosa che riusciva a placare il mio odio verso il sesso maschile.
Piano, piano, mi accorsi di provare sentimenti che andavano ben oltre l’amicizia. Però ero troppo orgogliosa per dichiararmi a lui, perché significava mettere in luce le mie debolezze e non sapevo se lui le avrebbe usate per ricattarmi e infangare il mio nome.
Poi arrivò quel giorno. La festa di fine anno a tema. A me e a lui capitarono i costumi di Romeo e Giulietta.
Io mi ero rifugiata in classe per prendere le distanze da lui, per capire che cosa mi stesse succedendo.
Ma neanche la classe fu il luogo giusto. Nel mezzo dei miei pensieri, sbucò lui, bello, con fare sicuro. I suoi occhi si posarono sui miei e io non capì più nulla.
Lui si dichiarò ufficialmente, nonostante mi diede prova del suo amore durante l’anno scolastico.
Il mio cuore iniziò a battere all’impazzata e non potei far a meno di aprire il mio cuore e confessargli quello che provavo.
Da allora, sono passate due settimane, durante le quali si consumava la solita routine. Io vestita da maid a servire i clienti e Takumi seduto al solito tavolo a consumare una sciocca bibita.
La sua era solo una scusa per potermi ammirare da lontano e farmi sentire ridicola ai suoi occhi.
Fino ad arrivare a oggi, il giorno che vorrei dimenticare, nel quale odio me stessa e chi mi sta attorno. E tutto per colpa sua, di Usui Takumi.
L’ho sorpreso mentre baciava un’altra, un’insulsa ragazzina che, per giunta, è stata assunta in prova al Maid Latte.
Mi è crollato il mondo addosso e sentivo un gran bisogno di piangere. Io che non ho mai pianto in tutta la mia esistenza.
Mi sono sentita tradita, presa in giro, ferita nell’anima. E io che credevo che lui fosse diverso.
Invece è uno schifoso maschio pervertito come tutti gli altri, come mio padre.
Abito con mia madre e mia sorella. Mio padre se ne andò di casa dopo che la mamma scoprì il tradimento. Così Takumi, che mi ha tradita come fece mio padre con mia madre.
Con il volto ormai bagnato dalle lacrime, mi volto dandogli le spalle. Non ho più voglia di guardarlo negli occhi, quelli stessi che hanno rivelato il suo amore per me.
Inizio a muovermi. Uno, due, tre passi che mi portano sempre più lontano da colui che credevo l’amore della mia vita.
- < Non andartene. Non lasciarmi qui senza che ti spieghi come siano andate veramente le cose. >
Lo ascolto, ma non ho la forza di rispondere, di litigare.
- < Ti prego! Non buttare tutto al cesso. Non chiudere questa nostra storia appena iniziata. Misaki-chan, io ti amo! >
A quelle parole, l’ultimo pezzo di cuore rimasto, cade, si frantuma, lasciandomi un profondo senso di vuoto che provoca un freddo insopportabile nelle ossa.
Arrabbiata e decisa nel non voler ascoltare ancora un’altra bugia, mi giro verso di lui e inizio ad urlare a pieni polmoni:
- < E’ FINITA! PER SEMPRE! >
Dandogli nuovamente le spalle, inizio a correre, senza fermarmi. Il “dove” non m’importa più. So solo che ho una gran voglia di sparire e di dimenticarmi di lui il prima possibile. “ADDIO, USUI”.
  
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