Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Fonziess    16/11/2013    5 recensioni
Questa è una storia un po diversa da quelle che leggete solitamente.
Una ragazza vittima di prostituzione...vi dice qualcosa? Spero leggerete il
primo capitolo cosi da incuriosirvi ancora di più!
****
DAL 4 CAPITOLO.
-E' Perfetto...Scommetto che ti starebbe D'incanto.- una voce roca fece eco nel mio orecchio. Mi girai di scatto con ancora L'indumento tra le mani.
Un paio di occhi verdi...quei occhi cosi...cosi belli. non era la prima volta che li vedevo. Il ragazzo mi sorrise mostrando due fossette ai lati delle guance. Quel sorriso mi fece perdere un battito, ma non so come, riuscì a parlare.
-Ci conosciamo?- chiesi guardando i suoi denti incredibilmente bianchi. Ero sicura che lo avevo già visto, ma non ricordo dove. Si avvicinò a me facendo toccare i nostri bacini. Una sensazione fantastica.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


       
             



Capitolo 10.


Lessons of guide

-Bentornata, Sophie.- disse una voce alle mie spalle. mi girai notando Liam che mi sorrideva. Ricambiai lo sguardo sussurrando un "Grazie." 
-Ti aspettavi una festa di Benvenuto?.- appoggiò i gomiti nella sbarra del balcone girando il viso verso di me aspettando una mia risposta.
-Se devo essere sincera, no, assolutamente.- sorrisi e gli occhi si poggiarono sulle sue braccia cosi..muscolose.
-Mi dispiace per quello che ti è successo...oh, ehm, scusa se non sono venuto a trovarti in ospedale.- si giustificò, ma non c'e ne era motivo.
-Non scusarti, non hai motivo.- sorrisi , il suo sguardo si addolcì.
-Quindi tu ed Harry...- Inrealtà, neanche sapevo io cosa eravamo...amici, credo.
-Oh, no no. Siamo solo...amici.- confessai in imbarazzo. Lui annuì sollevandosi dalla sbarra. 
-Entriamo. Inizia a far freddo qui fuori.- disse strofinandosi le mani sulle braccia. 
-Si dai. Non ho ancora toccato cibo. Tranne il brodino che mi davano all'ospedale, quello non conta.- Sorrisi e lui fece una smorfia disgustato. Entrammo dentro e trovammo Helena che ballava con Louis.
-Sbaglio o c'è del tenero tra quei due?.- mi sussurrò all'orecchio Liam per la musica troppo alta. 
-Te ne accorgi solo ora?!.- domanda retorica e lui rise piegando le braccia al petto. Mi andai a sedere nel divano, sentivo del dolore al ventre, una strana sensazione insopportabile. Come se mi volessi strappare via i punti. Harry si posizionò davanti a me con un piattino pieno di roba da mangiare. Sorrisi prendendolo, si sedette accanto a me e gli baciai la guancia per ringraziarlo. Sorrise e mi prese la mano portandola sulle sue labbra poggiandoci un dolcissimo bacio. Lo guardai sorridendo e allontanò di poco la mano dalla sua bocca notando il cerotto nel polso. Guardò quel punto confuso.
-Che hai fatto qui?.- chiese al mio orecchio. Cercai di coprire il punto con i bracciali che mi erano saliti al braccio per quanto erano larghi. La prossima volta userò un polsino.
.Oh...niente. Mi sono bruciata con la sigaretta.- io fumo? Questa era bella. Era da tanto che non fumavo, mi ero tolta il vizio perchè mi aveva obbligato...Mike. Alzò un sopracciglio.
-Fumi!?.- chiese sbalordito. Annuì ritirando il braccio.
-Già.- risposi secca. Mise un braccio intorno alle mie spalle baciandomi le fronte. Sorrido vedendo i ragazzi ed Helena ballare. L'ho scampata in tempo.

Dopo qualche ora i ragazzi, compreso Harry, andarono via. Ed Helena ebbe il tempo di farmi visitare la nostra nuova casa. Ahh che bello! 
-Bagno infondo a destra, la mia stanza accanto e la tua difronte. Okay, tutto chiaro.- era la quarta volta che lo ripetevo sia in mente che ad Helena, la casa non era tanto grande, ma super accogliente. Appena vidi la mia stanza, rimasi a fissarla un botto di minuti. Era bellissima. Letto matrimoniale, armadio spazioso, televisione ed una scrivania. Tutto era perfetto. Helena si era occupata di tutto, e per questo le ero grata. Mi misi finalmente a letto, ero stanchissima e quando stavo per prendere sonno il telefono, che si trovava sotto il cuscino, vibro facendomi saltare in aria. Lo afferrai innervosita e lessi un messagio.
Harry.

"Fragolina, come ti senti?. H x"   Sorrisi al soprannome che tanto odiavo.
"Bene Ricciolino."  Siamo pari.
"Ricciolino? Sophie, non c'è motivo!." risi leggendo il messaggio.
"Siamo pari. Sai, Fragolina non si può sentire."
"Piccola? Cucciola? Tesoro? Amore? Luce dei miei occhi? Stellina?.. H x"    il mio cuore fece un tuffo appena vidi scritto Amore.
"Nessuno di questi. Semplicemte Sophie."
"D'accordo..Fragolina. H x"
"Ti odio."
"Imparerai ad amarmi! Buonanotte Fragolina  H x."

Posai direttamente il cellulare, e questa volta sul comodino. Mi sistemai il cuscino e mi addormentai con il sorriso sulle labbra.

La sveglia suonò all'impazzata facendomi svegliare di scatto, sbattendo la testa contro quella di qualcuno o qualcosa. Imprecai non so cosa portando la mano sulla fronte massaggiandola. Alzai gli occhi trovandomene due poco scuri dei miei davanti.
-Aia Helena!.- mi sollevai lentamente mettendomi seduta.
-Il buongiorno si vede dal mattino,no?.- troppa ironia di prima mattina..troppa.
-Mi hai fatto male.-
-Non l'ho fatto apposta, Sophie. Poi , sono le 12:52 non credo sia ancora mattina!.- sbuffai togliendo le coperte dalle mie gambe. Una chiazza rassastra era nel lenzuolo, veniva dalla fasciatura. Normale, poteva capitare che la notte, per colpa dei movimenti, uscisse un po di sangue, no? Helena portò una mano davanti alla bocca.
-Ehi, tranquilla. E' normale...credo.-  cercai si rassicurarla con una grande sorriso sforzato. Lei annuì e corse via, per poi ritornare con delle bende pulite e una ciotola piena d'acqua. Io la guardai
- Che c'è? Devo cambiarti la fasciatura, è troppo sporca.- si sedette accanto a me e iniziò a sfilare la fascia intorno al mio ventre. La parte più complicata fu quando dovevo alzare il bacino ogni volta che Helena passava la mano sotto di me. Una volta tolta del tutto, e quindi la ferita era abbastanza visibile, mi venne il volta stomaco. Una lunga ferita chiusa con del filo nero si trovava sulla mia pancia. Faceva leggermente senso. Helena sospirò profondamente. La fermai con una mano.
-Non sei obbligata a farlo.- la guardai seriamente, il che risultò alquanto difficile, essendo appena sveglia.
-Lo so, ma voglio farlo.- sorrise e a quel punto ritirai indietro la mia mano lasciandola fare. Ricambiai il sorriso, cercando di non guardare il punto sul ventre. Una volta messa la fasciatura pulita, mi alzai e vidi il lenzuolo sporco anch'esso di sangue.
-Vai a lavarti. Ci penso io qui.- Mi rivolse un altro sorriso e io annuì ringraziandola. Presi il cellulare dal comodino e andai in bagno. Aprì l'acqua della doccia, e nel frattempo mentre essa si riscaldava lessi i messaggi che avevo ricevuto. Il buongiorno da Harry. Sorrisi leggendo il suo messaggio e risposi velocemente. Riposai il cellulare sopra il lavello e iniziai a spogliarmi per entrare dentro la doccia. 
Appena finì, legai un asciugamano intorno al corpo e andai in camera mia facendo uscire dal bagno tutto il vapore. Mi piaceva fare la doccia con l'acqua bollente, un modo per rilassarmi. Ma la mia stupidità, non mi fece pensare che avevo appena bagnato la fasciatura pulita. Quindi la tolsi e ne misi una asciutta. Era appena arrivato un messaggio. sempre Harry.
"Ho voglia di vederti.. H x" risposi per poi buttare il cellulare sul letto, pulito grazie ad Helena. Amavo quella ragazza.  Guardai l'orologio.
"Vieni da me, oggi alle 14, pranziamo insieme." sorrisi solo al pensiero di vederlo.
"D'accordo. C'è Helena? H x" Non capivo dove volesse arrivare.
"Ehm..si, certo."
"Allora posso portare anche Louis? Credo che a lei farebbe piacere. x H"
'' Nessun problema."
"Perfetto! A più tardi fragolina. x H" Odio quel ragazzo? Già detto? Helena mi avrebbe ucciso.
Presi dall'armadio un Jeans e una maglietta larga, ma carina. Legai i capelli in una coda alta e tracciai le palpebre con una linea sottile di eyeliner nero e del mascara per volumizzare un pò le ciglia.
Andai da Helena che si trovava in cucina, era girata e mi dava le spalle. Decisi di farle uno scherzo. Mi avvicinai leggermente e posai la mia mano sulla sua spalle facendola saltare in aria. Soppiai a ridere appoggiandomi al tavolo. 
-Quante risate!.- mi urlò con una mano poggiata sopra il cuore, ancora impaurità.
-Dovevi vedere la tua faccia!.- lei alzò un sopraciglio ma poi rise. Ritornò a fornelli. Che profumo!
-Che cucini di buono?.- presi un cucchiaio cercando di assaggiare la salsa nella pentola. Lei mi spinse senza farmi male.
-E' una ricetta che ho appena inventato. Volevo escogitare qualcosa...e questo è il risultato.- sbarrai gli occhi. Ha azzeccato il giorno.
-Proprio oggi dovevi  'escogitare'?.-
-Perchè? Cosa succede oggi?.-
-Ho invitato a pranzo Harry...e viene anche il tuo Louis.- incrociai le braccia al petto. Lei sbiancò all'improvviso facendomi ridacchiare.
-Prima non potevi dirlo, vero?.- sbuffò togliendosi il grembiule.
-Scusa, è stata una cosa all'improvviso!.- mi giustificai.
-D'accordo...dai assaggia, e dimmi com'è.- mi porse il cucchiaio con un pò di salsa. Lo portai alla bocca, gustando la ricetta appena 'escogitata' come dice lei. Questo è oro per le mie papille gustative.
-Wow Helena. E' buonissimo!.- posai il cucchiaio.
-Davvero?.- chiese stupita. Io annuì. Lei prese la pasta e la preparò per poi 'buttarla' dentro l'altra pentola con l'acqua, che ormai bolliva.
-Ricordati che siamo 4 oggi. So che Louis è molto goloso.Prepara altre prelibatezze.-
-Non è Niall quello goloso?.- domandò lei correggendomi. Portai una mano sulla fronte.
-Giusto. Hai ragione. Li ho confusi.- ridemmo insieme e io mi andai a mettere sul divano. Pensai che non avevo un auto e che neanche sapevo guidarla. Volevo imparare. Mi piacerebbe ricominciare anche gli studi.  E' appena iniziata una nuova vita., voglio fare quello che avrei dovuto. Quello che era mio di diritto.
Non era più come prima, ormai.  Mi ero aperta gli occhi,ero finalmente libera, e nessuno mi avrebbe più negata di esserlo. Quando faccio sti pensieri mi sento una poetessa! Dopo circa  un ora vidi tutto il tavolo apparecchiato per bene, quando suonarono al campanello andai ad aprire trovandomi davanti Harry e Louis. Salutai quest'ultimo con un bacio nella guancia e nel frattempo arrivavò Helena che se lo abbracciò. Harry entrò chiudendo la porta alle sue spalle. Mi rivolse un sorriso per poi attaccare le sue labbra alle mie. Cosa che non mi sarei aspettata davanti Ad altre persone. Portò il mio labbro inferiore tra i denti per poi allontanarsi sorridente. Mi guardai intorno e vidi che non c'era ne Helena e ne Louis. Lo avrà portato in camera da letto. No dai, scherzo.
-Tutta questa felicità?.- chiesi abbracciandolo. Lui avvolse il mio bacino con le sue braccia stringendomi.
-Perchè ti ho vista.- sussurrò al mio orecchio. Sorrisi. E' cosi dolce!
-Credo dovrò andare dal dentista.- dissi.
-Perchè?.- domandò curioso.
-Mi stai facendo venire le carie, Styles.- Scoppiai a ridere mentre vedevo la sua faccia che non dava nessuna espressione.
-L'ironia non è il tuo forte, lo sai?.- chiese prendendomi per i fianchi.
-Lo so.- sorrisi guardando le fossette appena comparse sul suo viso.
Annullò la distanza con un bacio tanto dolce quanto passionale. Fece intrufolare la sua lingua tra le mie labbra, che dischiusi subito dopo. 
-Ragazzii! Noi siamo a tavola!.- Urlò Helena dalla cucina. Mi staccai da lui leccandomi le labbra. Lo presi per mano e lo portai in cucina. Ci sedemmo accanto mentre Helena distribuiva la pasta in quattro piatti. Iniziammo a gustare la nuova ricetta della mia amica, con tuti i complimenti dei ragazzi soddisfatti. Harry poggiò la sua grande mano sopra la mia cosia destra sorridendomi. Misi la mia sulla sua e ricambiai il sorriso. Chiaccherammo per tutto il pranzo, finchè io presi il discorso.
-Prima pensavo, di volere riprendere gli studi. E magari prendere la patente.- continuai.
-Non hai la patente?.- mi chiese Harry. Scossi la testa guardandolo. 
-Oh...mi sembra una buona idea, Sophie.- Si intromise Helena mentre Louis mi guardava sorridente.
-Per la patente ci penso io.- disse Harry. Girai il viso verso di lui.
-Cioè?.- chiesi curiosa
- Potrei darti lezioni io, e poi potrai andare a fare l'esame.- sembrava una buona idea, cosi accettai. Anche se non credo che con lui come insegnante avrei potuto imparare qualcosa..


-Premi la frizione e poi metti la prima.- disse Harry mettendosi la cintura. Feci come mi disse, senza alcun risultato.
- Non credo sia una buona idea imparare a guidare con una Land Rover.- dissi aggiustandomi il sedile.
-Non credo sia una buona idea inizaire con una Ferrari.- rispose Harry.
-Hai una Ferrari?.- chiesi aprendo la bocca stupita. Sto iniziando a conoscere meglio Harry. Fin'ora ho capito che è tanto dolce quanto stronzo, bacia bene...che dico, benissimo e gli esco i soldi anche dalle orecchie.
-Si..- rispose semplcemente. Oh, bene. Ricominciai tutto d'accapo. 
-Harry...la macchina non parte!.- dissi disperata.
-Hai girato la chiave?.- chiese guardandomi. Mi grattai la testa.  sono tanto stupida! Lui rise divertito mentre io lo guardavo con un sopraciglio alzato. Girai la chiave e finalmente sentì il rumore del motore. 
-Allora, adesso premi il pedale della frizione e dopo metti la prima, come marcia.- disse guardandomi attentamente. Feci come mi disse e la macchina si mosse. Esultai felice. 
-Bene. Ora gira il volante verso la tua destra.- lo girai lentamente, quando il mio cellulare iniziò a squillare facendo sussultare e facendo spegnere l'auto di botto. Harry sbuffò infastidito.
-Ti avevo detto di spegnere il cellulare.-
-Scusa.- sussurrai prendendolo. Numero sconosciuto. lo spensi e lo misi dentro la borsa.
-Ricominciamo?.- chiese e io annuì rimettendomi la cintura. Feci la stessa cosa per circa sette volte ma senza risultato. 
-Andiamo da Starbucks?.- chiesi facendo gli occhi dolci. Lui rise lasciandomi un casto bacio sulle labbra.  Adoro il sapore delle sue morbide labbra sulle mie. 
-Conviene che guidi io.- disse divertito. Lo guardo alzando un sopraciglio.
-Vorresti dire che ho guidato male?.- 
-Esattamente.- rise di gusto. Io misi il broncio offesa e scesi dall'auto girandoci intorno per salire dalla parte del passeggero. Lui scese, prese il mio volto tra le mani baciandomi, come per farsi perdonare. Afferrai il suo labbro inferiore tra i miei denti e lo morsi. Lui si stacco di scatto toccandosi la parte dolorante, usciva un po di sangue. Sembrava un cucciolo bastonato. 
-Sei diabolica.- mi disse mentre io entravo dalla parte del passeggero. 
-Lo so.- sorrisi soddisfatta e fece il giro per poi entrare e mettersi accanto a me. Accese l'auto e partì velocemnte verso il bar. A differenza sua io non avrei mai accellerato cosi forte. Una volta arrivati, Scesi dall'auto e andai verso lo Starbucks, quando la sua mano afferrò la mia per poi intrecciare le sue dita con le mie. Lo guardai e mi rivolse un sorriso innocente che ricambiai con un bacio sulla guancia. 
-Prego.- disse il cameriere dietro il bancone, mentre ci sedevamo sugli sgabelli.
-Uhm...un cornetto vuoto.- dissi
-Due.- continuò Harry estraendo dal portafoglio i soldi. Io presi i miei dalla tasca e li poggiai sul bancone.
-Toglili.- disse Harry. Si riferiva ai soldi?
-Harry no.- Lui mi guardò quasi arrabiato e prese i miei soldi dal bancone mettendomeli dentro la mia borsa. 
-Sei insopportabile.- sbuffai girando il viso. Il ragazzo portò i due cornetti e si prese i soldi di Harry. Lui non disse parola e mangiò in pace il suo cornetto, cosa che feci anche io. Appena finimmò uscimmo dal bar, lui cercò la mia mano ma io non glielo permisi. La macchina si trovava dopo alcuni isolati di distanza, quindi dovemmo farci la strada a piedi. Girammo in un vicolo, ritrovandomi con le spalle al muro. Le braccia muscolose erano appoggiate al muro, ai lati della mia testa, mentre il suo bacino era contro il mio. 
-Perchè fai così?.- sussurro con voce roca. oh..
-Come?.- mi mancava il respiro, giuro.
-Mi eviti.- rispose bloccando gli smeraldi nei miei.
-Non sono la tua ragazza, sai.- avevo un tono di voce freddo, e dstaccato. 
-Vorresti esserlo?.- mi chiese avvicinando il viso al mio, che scansai. Lui si allontanò da me. Io iniziai a camminare verso l'auto, c'enera di strada da fare.
-Rispondimi.- urlò in lontananza da me. Mi girai nella sua direzione.
-Non lo so, Harry. Non lo so.- risposi ritornando a camminare. Lui mi raggiunse e mi fermò in un istante. Non so come potè fare. Mi girò prendendomi per un braccio.
-Io non ti capisco Sophie, Davvero.-  Disse con voce affannata. Bene. Adesso perchè iniziavo a piangere. Ero cosi stupida, non so... Abbassai il volto per non fargliele notare. Perchè? cosa stava succedendo per farmi piangere, Cosa! Non capivo, avevo solo avuto una stupidissima discussione con un amico.
Lui mi alzò i viso asciugandomi le lacrime.
-Ehi, perchè adesso piangi?.- tolse le gocce che scendevano sulle mie guancie con i polpastrelli.
-Non so controllare i sentimenti. Non so...E' la seconda volta che la mia vita cambia radicalmente. Adesso ho un'altra casa, dopo aver vissuto cinque anni in quella spece di topaia abbandonata. Adesso ci sei tu, cosi dolce che ti prendi cura di me. Giuro che senza te ed Helena, non avrei saputo come fare, dove andare dopo tutto quello che è successo. Adesso non so nemmeno perchè sto piangendo...sono cosi stupida.- Sbottai tuto fuori senza fermarmi.
-Sophie, Tu non sei stupida, assolutamente. Io ci sono stato e ci sarò sempre per te. Avrei fatto la qualunque per farti stare meglio possibile, come sto cercando di fare adesso. Ci tengo a te, ricordalo.- non potevo credere che mi aveva detto quelle parole cosi... belle, dolci. Lui tiene a me, e io mi sento la ragazza più felice del mondo. Ecco che gli sbalzi d'umore ricominciavano. Sorrisi all'impprovviso abbracciandolo. Lui mi strinse lasciandomi un bacio sul collo. Iniziava a fare freddo, erano circa le otto di sera.
-Anche io tengo a te, Harry.- dissi al suo orecchio. Ero sicura che stava sorridendo. Ci staccammo l'una dall'altra, questa volta lo presi io per mano. 
-Ti porto a casa mia.- disse stringendomi la mano. Annuì, senza far vedere il mio entusiasmo. Fuori ero tranquilla, ma dentro balla vo la conga.
Al pensiero che sarei andata a casa di Harry impazzivo.






Angolino tutto per me **                                                                                                                              
Ecco il decimo! Che ve ne pare? Fatemi sapere con una recensione Babe <3                                            

Siete tutti fantastici.. 38 recensioni e 17 da seguire. ** Sconvolta sempre di più!
Harry che da lezioni di guida a Sophie.... AHAHAHAHAHAH
Non so voi, ma quando un capitolo mi diverto troppo!                                     
                                                                                                                   Secondo me, Harry e Sophie sono dolcissimi, e anche una bella coppia...poi boh!
Spero vi sia piaciuto anche questo,
Un bacione, Luana <3 <3
     



Ringraziamenti!
95believe                                                                             
                                                                                                                                                                                                                                          





                                                                    
                                                                                            Non pensate sia stupenda? Io lo penso! <3 <3


 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Fonziess