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Autore: Niall_bobbi    17/11/2013    2 recensioni
Niall, un ragazzo timido, spaventanto dall'amore e dalla realtà dei fatti.
Zayn, un ragazzo troppo distratto che non si accorge di niente.
Un amore impossibile e sofferente.
(Ziall!) Se non ti piace come coppia, beh, nessuno ti obbliga a leggere la storia :)
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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'HO DETTO VATTENE'

Un colpo al cuore. Ecco ennesime parole che distrussero il cuore di Zayn. Si era preparato mentalmente un discorso da dire a Niall una volta sveglio per farsi perdonare e quest'ultimo lo aveva cacciato via. Ci aveva provato e aveva fallito, ormai non aveva più senso stare in quella stanza bianca e stomachevole. Le lacrime stavano già scivolando giù dai suoi occhi color nocciola quando il moro chiuse la porta dietro di sè e si allontanò per l'ennesima volta dall'irlandese. Ancora una volta gli tornò in mente la sua espressione: arrabbiata e.. delusa quasi. Forse Niall si aspettava che Zayn si avvicinasse lo stesso al letto d'ospedale e facesse qualcosa. No, impossibile.. Gli aveva chiaramente detto di andarsene e lui lo fece. Il mulatto continuava a singhiozzare mentre cercava di trovare la via d'uscita da quel posto pieno di dolore e quando finalmente l'aveva trovata ecco che vide Liam.

'Ehi Zayn che succede?' Il castano sapeva essere sempre confortante, anche con una domanda sola, ma Zayn in quel momento voleva solo andarsene e stare da solo, non voleva essere confortato da nessuno.

'Ni- niente, sto bene' Il moro non sapeva affatto mentire. Cercò di trattenere le lacrime per rispondere al compagno di band e si sforzò anche di sorridere, ma la sua voce tremava troppo per far capire anche al più stupido di tutti che qualcosa non andava affatto bene. Liam questo lo notò in un secondo, ma conosceva il suo amico, infatti rispose con un debole 'Ok' prima di lasciarlo andare per la sua strada. Zayn affrettò immediatamente il passo e finalmente uscì da quel maledetto edificio. Camminava veloce verso la sua macchina, non voleva farsi veder piangere da nessuno; obiettivo non raggiunto. Tutti si accorgevano della sua tristezza e questo lo infastidiva molto, fortunatamente per lui riuscì ad arrivare in macchina il prima possibile e una volta aperta la vettura, vi si chiuse dentro. Stava per accenderla, ma le lacrime gli annebbiavano a tal punto la vista che non sarebbe potuto nemmeno uscire dal parcheggio, così decise di sfogarsi quel poco che bastava per poter guidare e piangere allo stesso tempo. Dopo pochi minuti di strazianti singhiozzi, la sua vista migliorò e così partì. Teneva le mani salde al volante, tanto forte da rendergli le nocche bianche. Le lacrime non cessavano di smettere e continuavano a bagnargli le goti rosse come le fiamme. La cintura lo stava strozzando e il sole gli stava torturando gli occhi. Si sentiva davvero male lì dentro. Improvvisamente schiacciò sull'acceleratore e senza fermarsi davanti a nessuno semaforo, riuscì ad arrivare a casa in poco tempo. Spense l'auto, chiuse la portiera ed entrò in casa, tutto questo senza smettere di piangere. Non riusciva davvero capire il perchè di quella continua disperazione, in fondo il suo migliore amico gli aveva solamente detto di andarsene, poteva sopravvivere comunque. Cavolate! Chi voleva prendere in giro? Era ovvio che quella frase lo aveva distrutto, non poteva farci niente. Da fuori Zayn poteva sembrare un ragazzo tosto, ma dentro si nascondeva il cuore di una persona sensibile e romantica. Appena entrò in casa, il moro si guardò allo specchio in entrata. Quel riflesso gli dava il voltastomaco: il viso impregnato di lacrime e occhi rossi come il sangue.

'Sei solo un debole'

Non faceva altro che pensare a questo.

'Sei solo uno stupido debole, una femminuccia che piange per stronzate'

CRASH. Il vetro dello specchio era in frantumi e lo stesso era il riflesso di Zayn. La sua mano sanguinava e gli doleva troppo. Un altro vetro rotto a causa delle sue emozioni. Aveva davvero bisogno di controllarsi. Nel momento in cui si costringeva psicologicamente di non farsi trasportare troppo dalle emozioni urlò più forte che mai. Un urlo di dolore, di paura, di sofferenza. Un urlo che spaventava che veniva dal più profondo del suo cuore, colmo di rabbia. Subito dopo prese il tavolino sotto lo specchio e lo lanciò contro la parete, distruggendolo letteralmente e senza smettere di urlare. Finito questo pazzo gesto si accasciò per terra e pianse nuovamente. I singhiozzi gli scuotevano il corpo e le lacrime svolgevano il loro solito lavoro: bagnargli il viso. Pianse ancora e ancora fino a quando non si addormentò con gran parte della mano rossa a causa del sangue.

Nel frattempo Liam era rimasto in ospedale ad aspettare che il suo migliore amico si risvegliasse dal riposo che si meritava di fare. Non aveva nessuna intenzione di andarsene senza di lui. In questo momento voleva stargli il più vicino possibile, non lo avrebbe perso di vista nemmeno per un secondo. Nonostante la sua decisione di aspettare Niall, il castano si stava tremendamente annoiando. Non c'era nessuno con cui parlare, mentre nei giorni precedenti era in compagnia di Zayn. Zayn.. Chissà come mai se n'era andato piangendo. Qual era il motivo? Liam non aveva assolutamente idea di quale potesse essere la ragione di quelle lacrime. Niall non era un ragazzo che teneva il broncio per tanto tempo, ma forse quel bacio lo aveva distrutto sul serio. 'Oddio.. che cos'ho fatto?'  Questa domanda torturava il castano in maniera indescrivibile, si sentiva tremendamente in colpa per ciò che ha fatto al biondo, ma in questo momento ancora di più. Se solo lo avesse lasciato spiegare quel giorno, adesso non si troverebbe lì, seduto ad aspettare il suo amico. Un dolore alla pancia improvviso lo costrinse a correre verso il bagno, si chiuse la porta alle spalle e vomitò l'anima. Il solo odore lo stava facendo vomitare ancora di più e finalmente dopo un paio minuti colmi di dolore e disgusto, si allontanò dal water e tirò lo sciacquone. Lentamente si avvicinò ad un lavandino e si pulì la bocca per almeno una decina di volte; non sopportava avere l'alito rivoltante. Chiuse il rubinetto e uscì da quel bagno decisamente trasandato.

Liam si avvicinò alla macchinetta distributrice di bevande calde e dopo aver inserito qualche centesimo, digitò '31' sulla tastiera di fronte a lui. Subito dopo si ritrovò tra le mani un bicchierino di plastica colmo di thè al limone fumante. Iniziò a mescolare lo zucchero che si era depositato sul fondo e nonostante la bibita gli ustionò la lingua, se la bevve in men che non si dica. Una veloce sensazione di calore gli inebriò il cuore, ne aveva davvero bisogno, ma avrebbe preferito riscaldarsi l'anima con un abbraccio da parte del biondo. Quanto gli mancava abbracciarlo, sentire la sua pelle a contatto con la sua e gli mancava molto anche consolarlo, passargli le mani fra i capelli biondi e sulla schiena per farlo rilassare. Erano solo piccole cose che facevano stare bene entrambi. Questi ricordi fecero sorridere leggermente Liam ed era un bene, altrimenti sarebbe potuto scoppiare a piangere nuovamente e non voleva farsi vedere triste di nuovo da Niall. No, si sarebbe presentato felice e più gentile che mai per il suo migliore amico, basta tristezza. Era dura perchè il castano era un ragazzo abbastanza sensibile, ma per il piccolo biondo questo e altro. Con la testa ancora immersa nei pensieri, Payne si addormentò sulla sedia su cui era seduto e con il sorriso ancora in viso.

Niall aprì gli occhi molto lentamente, la luce della sua stanza d'ospedale era accesa e quel bagliore lo accecava. Il fatto è che non serviva quella luce, fuori non faceva nemmeno buio. Dopo essersi abituato a quel barlume bianco come il resto di quella camera orribile e puzzolente notò che accanto a lui il dottore stava mettendo apposto la flebo collegata al suo braccio.

'Finalmente sveglio, ti sei riposato abbastanza? Tutto bene? Se te la senti posso far entrare il tuo amico di prima così ti può accompagnare a casa. ' Un sorriso e il dottore se ne andò senza ascoltare la risposta del biondo che era rimasto a bocca semiaperta. Quel medico parlava troppo velocemente, ma aveva un non si sa che di confortante. L'irlandese alzò la testa con molta calma per evitare ulteriori dolori e si mise in posizione seduta. Mise una gamba fuori dal letto e poi fece lo stesso con l'altra, lo spazio tra il letto e il pavimento era corto, ma aveva una gran paura di cadere e farsi del male. Cosa avrebbe fatto adesso? Di rimettersi a letto non se ne parlava, odiava stare lì. Avrebbe finto di stare bene piuttosto che rimanere lì ancora un giorno. Però scendere e camminare era un'impresa ardua. Non c'era nessuno lì dentro che lo potesse aiutare. Di medici e infermiere neanche l'ombra. Quando si decise ad abbassare un piede sul pavimento ed ecco che entrò Liam con un enorme sorriso sul volto.

'Ciao Niall -la voce era ancora debole, ma non tremava come l'incontro precedente- il dottore mi ha svegliato per dirmi che sei sveglio. Che stai facendo?' Dio, se gli mancava la voce del castano. Il biondo avrebbe potuto ascoltarla per giorni e giorni senza mai annoiarsi, era calda, roca e confortante.

'Sto cercando di scendere, puoi gentilmente darmi-'

Niall non riuscì a finire la frase che il suo amico quasi corse nella sua direzione per aiutarlo. Payne prese il braccio sinistro dell'altro e se lo fece passare dietro il collo e con il suo braccio destro afferrò saldamente, senza stringere troppo, il fianco dell'amico. Nel giro di pochi secondi e l'irlandese era con i piedi per terra. Un po' traballante, ma dopo aver camminato piano piano affiancato da Liam, ci prese di nuovo l'abitudine.

'Grazie mille, ora mi dai un secondo che mi cambio, dopo ti raggiungo, non voglio più stare qui dentro, se vedo ancora qualcosa di bianco mi viene la nausea.' Niall non aveva perso la sua solita ironia e questo rese davvero felice il suo compagno di band che gli regalò un sorriso a trentadue denti.

'Certo, fa pure con calma' Detto questo uscì dalla stanza per permettere al biondo di togliersi quella camicia lunga e grigia d'ospedale e per mettersi addosso i suoi vecchi vestiti. Passarono cinque minuti e Niall uscì dalla stanza in cui ha dormito per tre giorni filati e non poteva essere più felice di così. Entrambi i ragazzi camminarono lentamente verso l'uscita  per allontanarsi il più possibile da quel posto pieno di dolore. Arrivati fuori riuscirono a respirare aria sana, per modo di dire dato che si trovavano in pieno centro. A un certo punto però:

'Cavoli, me ne sono dimenticato. Dovremmo tornare con l'autobus perchè sono venuto qui insieme a Zayn e la sua auto.'

Zayn. Quattro lettere bastavano per rompere in mille pezzi il cuore del biondo. Fino ad adesso non ci aveva pensato minimamente e ora voleva solo piangere. I suoi occhi pizzicavano e la gola bruciava. Liam si accorse di aver toccato un tasto dolente quando notò gli occhi colmi di lacrime del suo migliore amico. Si affrettò ad abbracciarlo e:

'Scusa, scusa davvero, non era mia intenzione dirlo. Mi sono sbagliato, non sono venuto qui con la sua auto, ma a cavallo.'

Niall dopo questa frase scoppiò a ridere, una risata dolcissima e piena di gusto, da quanto che non rideva così. Da quanto che non era felice.. Da troppo tempo. Finalmente era tornato a sorridere e a divertirsi, proprio come una volta. Anche Liam scoppiò a ridere ed entrambi si sciolsero dall'abbraccio e si diressero verso la fermata dell'autobus.

Durante il tragitto verso casa nessuno dei due parlò, si scambiarono solamente diversi sorrisi e basta. Arrivati a destinazione, il castano si affrettò ad aprire la porta al proprietario di casa che era ancora troppo debole per chinarsi e prendere le chiavi sotto lo zerbino. L'irlandese appena fu dentro casa guardò il punto dove qualche giorno fa era stato spinto con violenza. Ora, però, aveva chiarito con il suo migliore amico e non c'era affatto motivo per essere triste, infatti era felice di trovarsi di nuovo all'interno della propria abitazione. Casa dolce casa, Liam al suo fianco e una scorta infinita di cibo da essere mangiato. Non poteva chiedere di meglio. Payne corse ad aiutare il biondo a sedersi e dopo avergli offerto una coperta bianca, soffice e calda, andò in cucina. Dopo pochi minuti e molti strani rumori, il castano uscì da dove era entrato con un enorme vassoio colmo di cibo. C'erano patatine, salse, dolcetti e una grossa bottiglia di Coca Cola. Vedere quel ben di Dio davanti a sè, rallegrò ancora di più, se possibile, Niall. Urlò un sentito 'Grazie' e aspettò il suo migliore amico per abbuffarsi. Liam mangiò poco, non aveva molto appetito e preferiva guardare il suo migliore amico mangiare come faceva una volta. Nessuno lo batteva in questo campo, infatti quest'ultimo dopo aver finito di mangiare:

'Una fetta di torta al cioccolato ci stava'

Entrambi si lasciarono scappare una fragorosa risata e si guardarono dritti negli occhi. Entrambi si sorridevano dolcemente a vicenda. Niall si avvicinò lentamente abbracciò stretto il suo migliore amico, infilando la testa nell'incavo del suo collo. L'altro chiuse le sue braccia attorno ai fianchi del biondo. Aveva le lacrime agli occhi, era proprio questo ciò che gli mancava da morire. Si affrettò ad accarezzargli i capelli come faceva un tempo e l'altro infatti si addormentò subito. Il castano continuava a passare le mani fra i capelli biondi di Niall e una lacrima scivolò dai suoi occhi. Lentamente, per non svegliare l'altro, si sdraiò e si addormentò con il suo mondo fra le braccia.

Il mattino seguente i due amici vennero svegliato dal bagliore dei raggi del sole. Un sole stupendo e caldo, si preannunciava una giornata perfetta. Niall e Liam si sciolsero dall'abbraccio che li riscaldò per tutta la notte e si alzarono col sorriso. Andarono in cucina e si ritrovarono in poco tempo a mangiare strisce croccanti di bacon e uova strapazzate, il tutto accompagnato da un invitante succo d'arancia. Dopo quindici minuti però:

'Niall, io devo andare, se hai bisogno di qualsiasi cosa, non farti problemi a chiamarmi. Sarò il più veloce possibile -parlava davvero veloce il castano, nemmeno respirava- anzi, rimango qui e aspetto fino a quando non starai meglio.'

'Liam tranquillo, sto bene, va pure. Se avrò bisogno, ti chiamo.' Il biondo gli regalò un enorme sorriso. L'amico gli si avvicinò e lo abbracciò un'altra volta, farlo lo rendeva felice. Dopo un bacio sui capelli spettinati e biondi del suo compagno di band, uscì dalla porta d'ingresso. L'irlandese sorrise un'altra volta e iniziò a pulire i piatti sporchi. Liam sarà anche un ragazzo dal cuore d'oro, ma quando si parla di pulire anche un misero bicchiere, non c'è verso per farlo rimanere. Finito di pulire la sporcizia del suo amico, Niall tornò a sedersi sul divano dove poco prima stava dormendo abbracciato al suo migliore amico. Improvvisamente scoppiò a piangere. Tratteneva quelle lacrime dal giorno prima, le lacrime che aveva promesso a sé stesso di non sprecare più per Zayn. E ancora una volta era lui la causa della sua tristezza. Quel ragazza lo aveva fatto stare male per così tanto tempo e non ce la faceva a tenersi tutto dentro per l'ennesima volta. I suoi singhiozzi erano strazianti ed era così felice che Liam non fosse lì, non voleva farsi vedere da lui in quello stato, non ora.

La mente del biondo proiettava solamente ricordi aderenti a Zayn: il sogno erotico, il bar, Jane e infine quel bacio. Quel bellissimo bacio che lo aveva estasiato e che non riusciva a dimenticare. E chi poteva biasimarlo? Era un bacio perfetto, ricevuto dalla persona che amava con tutto il suo cuore. Se solo lo avesse ricevuto prima, quando ancora non soffriva così tanto per quella testa dura, adesso sarebbe felice. Invece no, eccolo seduto sul divano a piangere l'anima per un ragazzo. Si sentiva patetico come quelle ragazzine piagnucolone dei film romantici. Aveva il cuore a pezzi. Ma perchè? Se quel bacio lo aveva fatto stare bene nonostante la sua breve durata, perchè ora stava piangendo? Non dovrebbe essere felice, fra le braccia del moro? No, lo aveva cacciato via e la ragione era evidente. Zayn gli aveva detto che era etero e che l'ha baciato perchè Jane lo aveva mollato. Tutti avrebbero reagito nello stesso modo. Ma il solo pensiero di quel bacio lo rendeva felice, gli faceva dimenticare ogni cosa e gli faceva battere forte il cuore. Niall si alzò improvvisamente, smettendo di piangere, si asciugò gli occhi e uscì di casa. Era il momento perfetto per essere felice. Non c'èra più motivo di soffrire, aveva già sofferto abbastanza. Non era l'ora di tornare felice, non si meritava un pizzico di gioia per una volta? Sì, se lo meritava ed era pronto per tornare felice.

Zayn venne svegliato dal rumore di un martello e di un trapano proveniente dalla casa accanto. Quel rumore lo assordava. Non era di certo un buon risveglio dopo la notte precedente. Alzò leggermente il capo e notò di essere disteso sul suo tappeto, circondato da pezzi di legno del tavolino che aveva distrutto la scorsa sera. Un dolore alla mano destra richiamò la sua attenzione e dopo aver spostato lo sguardo verso quella direzione, si spaventò. Un enorme graffio si trovava sulla mano del moro e le sue nocche erano viola. La mano era tutta sporca di sangue, ormai coagulato con il passare della notte. In un batter d'occhio si alzò in piedi, ignorando il dolore alla schiena dovuto alla posizione in cui ha dormito, e corse in bagno per lavarsi. Aprì il rubinetto e un getto d'acqua bollente uscì. Si strofinò piano le mani con il suo sapone alla lavanda, per evitare di provocarsi ulteriore dolore e le immerse nell'acqua fumante. Era doloroso, ma non aveva nessuna voglia di vedere ancora la sua mano imbrattata di sangue secco. Passati pochi secondi, la grande macchia rossa sparì finalmente.  Chiuse il getto d'acqua e si asciugò lentamente le mani. Si guardò allo specchio per una frazione di secondo e subito dopo distolse lo sguardo, le sua enormi occhiaie lo spaventarono. Si passò una mano fra i capelli e tornò nella stanza precedente per pulire il macello che aveva combinato. Doveva fare qualsiasi cosa pur di non pensare a Niall. Quanto gli mancava. Avrebbe fatto qualunque cosa per rivederlo al suo fianco. Gli mancava sempre di più.

'TI ODIO!' 'HO DETTO VATTENE!' La voce del biondo rimbombava nel suo cervello e la freddezza di quelle parole gli congelò l'anima. I suoi occhi si riempirono presto di lacrime, ma se le ricacciò dentro, non avrebbe pianto ancora per Niall, non più. Quando stava per gettare via i pezzi di legno del tavolino nel cestino, un insistente 'Toc toc' lo costrinse ad andare verso l'entrata. Non aspettava nessuno. Lentamente aprì la porta e rimase a bocca aperta. Era il biondo. Non se lo aspettava davvero. Stava per dire qualcosa, ma aveva così tante cose da dire che non se ne ricordò nemmeno una e le parole gli morirono in gola.

'Ti prego solo di non fermarmi' L'irlandese pronunciò quelle parole, lasciando il moro abbastanza confuso.

 Zayn spalancò gli occhi e subito dopo li richiuse. Le sue labbra erano a contatto con quelle di Niall. Era stato baciato da Niall. Non riusciva a capire niente, sentiva solo il suo cuore battere forte. L'orlo della bocca del biondo era talmente morbida e sapeva di bacon. Un po' insolito, ma davvero buono. Sentiva i fuochi d'artificio e una strana sensazione piacevole alla bocca dello stomaco. Sarebbe potuto rimanere lì per sempre, ma ad entrambi serviva l'aria per vivere. Si staccarono e si guardarono dritti negli occhi lucidi. I loro cuori battevano all'impazzata e il loro respiri erano affannati, come se avessero corso una maratona. Nessuno disse niente. Passarono diversi secondi e ancora niente. Niall spaventato dal fatto che Zayn non lo volesse più si girò per andarsene, ma quest'ultimo gli prese il polso e tornò sulle labbra morbide del biondo. Stesse emozioni, anzi erano ancora più intense per entrambi i compagni di band. Senza staccarsi si diressero sul divano del moro e vi si sdraiarono sopra. Niall era sotto al corpo caldo di Zayn. Ogni tanto smettevano di baciarsi, ma solo per togliersi le magliette. Negli occhi di entrambi si leggeva un irrefrenabile desiderio d'amore. L'emozione scoppiava all'interno di quei due corpi nudi a stretto contatto tra loro. Le loro eccitazioni pulsavano, desiderose di essere soddisfatte. Zayn si staccò dalle labbra del biondo e cominciò a baciargli il torace. A Niall scoppiò un urletto di eccitazione, ricordò per un attimo il sogno erotico che aveva fatto molto tempo fa, ma era così felice che fosse la realtà questa volta. Le emozioni erano talmente più intense che era impossibile che fosse immerso nel mondo dei sogni. Nel frattempo il moro con la lingua scendeva sempre più e si concentrò soprattutto sullo strato di pelle sopra l'orlo dei jeans blu dell'irlandese. Velocemente glieli sfilò insieme ai boxer e il membro del biondo era pronto per essere soddisfatto. Più duro che mai. Se lo portò alle labbra e lo baciò lentamente, dopo aver sentito i versi di piacere strozzati di Niall se lo infilò in bocca e al biondo scoppiò un enorme gemito. Non si aspettava proprio una tale emozione, ma era tutto vero, stava accadendo sul serio. Intanto il suo membro bruciava al contatto con la lingua del moro che intanto stava accarezzando il ventre del biondo. Dopo poco tempo tornò sulle labbra dell'altro, desiderose di essere baciate. Niall chiese a Zayn accesso alla sua bocca e dopo averlo ottenuto un'altra emozione lo estasiò. Le loro lingue danzavano creando continui vortici di passione. Nel frattempo il moro si levò di dosso i pantaloni della tuta e i boxer e iniziò a sfregare la sua eccitazione con quella del biondo sotto di lui. Subito dopo Niall si girò a pancia in giù e Zayn preoccupandosi di non fargli troppo male, entrò sempre di più nel suo corpo, piano. All'inizio Niall provò una strana sensazione di dolore, ma poco dopo che il moro aveva cominciato a spingere sempre più velocemente, il dolore sparì lasciando posto solamente alla passione e all'emozione. I loro gemiti riempivano la stanza e il battito dei loro cuori li accompagnavano per tutta la durata di quella notte di passione.

Niall era fra le braccia forti di Zayn, entrambi nudi e coperti solamente da una finissima coperta azzurra. Entrambi sorridevano, avevano appena superato le loro sofferenze, i loro problemi e avevano fatto pace nel migliore dei modi. Ce l'avevano fatta ormai, erano riusciti a fare ciò che volevano fin dall'inizio. Il biondo si avvicinò al moro e gli baciò le labbra con passione, lasciando l'altro un attimo sorpreso, convinto che stesse dormendo. Si baciarono a lungo e dopo essersi staccati:

'Finalmente, lo desideravo da tanto di quel tempo che non hai idea. Ti amo Zayn' Niall pronunciò questa frase con un tono di voce stanco, ma felice. Gli aveva appena detto 'Ti amo' e non poteva essere più felice di così.

'Ti amo anche io' Il moro rispose all'irlandese, rendendolo ancora più felice di prima, un ultimo bacio e quest'ultimo infilò la testa nell'incavo del collo dell'altro ed entrambi si addormentarono. Tutti e due abbracciati nel loro mondo, tutti e due erano chiusi fra le braccia del loro vero amore.

 
 
THE END.
 
 
 


 
Ciao a tutte. Prima di parlarvi della storia ringrazio di cuore jamesismine, Euly_Chan e Naru_Sasu per avermi recensito lo scorso capitolo. Grazie davvero.
Allora, eccoci qua. La storia è finita, bene direi. Finalmente Niall e Zayn stanno insieme e questa cosa la aspettavamo fin da subito.
Dopo tanti problemi e sofferenze, direi che era ora. Si sono baciati, hanno fatto l'amore e si sono detti 'Ti amo'. Aww mi commuovo da sola. Sono davvero la dolcezza quei due.
Uff mi mancherà aprire il computer e continuare a scrivere per questa ff. Vi giuro, adoravo scriverla, ogni capitolo lo scrivevo sempre con amore.
Ma d'altra parte sono contenta di aver finito per la prima volta nella vita una vera ff. Sono orgogliosa di me stessa *si stringe la mano da sola*
Comunque vi dico, che ho in mente un'altra Ziall che pubblicherò il prima possibile! Ahahah dico sul serio, è da un po' che ce l'ho in mente ed è ora di scriverla.
Beh detto questo vi dico ciao e ringrazio tutte le dolcissime persone che mi hanno recensito, preferito, seguito e ricordato la storia.
Grazie davvero, vi amo! 
  
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