Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _NAO 94    17/11/2013    1 recensioni
E se dalla guerra nascesse l'amore?
Quello strano e coinvolgente amore che ti porta quasi alla follia,che è come droga,da cui non puoi scappare,quell'amore di cui non puoi fare a meno...
La guerra è imminente:il momento di simulare è finito,ognuno ha deciso da che parte stare.
Anche chi sembrava essere perduto nel lato oscuro ha deciso di passare dal giusto.
Se tra il bene e il male si mettesse di mezzo Lei?
Se nascesse quello strano e folle amore grazie a Lei?
Se Lei riuscisse ad entrare nel cuore di tutti,stregandone uno e uno soltanto,il più difficile?
Se quegli occhi di ghiaccio si perdessero per sempre in quelli di Lei?
Se quello Strano Amore salvasse la guerra?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Mangiamorte, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
11 baci rubati
11- True Friend



- Benvenuta nella stanza dell'E.S.!- esclamò Potter appoggiando il sacco che portava in spalla su una delle sedie ai lati dell'immensa sala.
- Wow!- esclamò  Naomi guardandosi intorno in modo scrupoloso e dettagliato alzando poi il capo verso l'alto.
 La stanza era enorme, alta e abbastanza luminosa. Le pareti erano di un materiale simile a quello degli specchi, forse poco più opaco e trasandato, poteva vedere lei ed Harry semplicemente girandosi con lo sguardo da tutte le angolazioni.

Dall'alto soffito pendeva un grandissimo lampadario formato da milioni di pietre di vetro e minerali simili ai diamanti che riflettevano la luce ben diffusa in tutta la sala, anche grazie ai riflessi di luce che si scontravano con gli specchi tutti intorno, e notò anche la presenza di alcuni divanetti e tavoli in legno posti ai lati della sala. Sempre vicino ad uno degli angoli di relax, una bacheca di sughero alla quale la giovane Serpe si avvicinò: c'erano parecchie foto di studenti, alcuni articoli di giornale e foto decisamente più datate visto lo stato in cui si trovavano.
- Tutto il resto è per esercitarci.- le disse alle spalle il giovane Grifone.
- Bene.- si voltò lei sorridendogli - Quando vuoi iniziare maestro!- ghignò Naomi prendendolo un pò ingiro e regalandogli un breve inchino.
Harry piegò le labbra in un sorriso rassegnato scuotendo il capo, mentre indietreggiando senza darle mai le spalle, tirò fuori la sua bacchetta.
- Partirei col vedere cosa sai fare, che dici?- la invitò gentilmente iniziando a puntargli contro la bacchetta.
Già, Potter non era un tipo da teoria, preferiva la cruda manualità della faccenda.
Anche durante le esercitazioni dell'E.S. la pratica prendeva il sopravvento, perchè per quanto potessero studiare, lì fuori dal castello, faccia a faccia con qualcuno che ha intenzione di porre fine alla vita senza alcuno scrupolo le formule e le regole passano in secondo piano.
Ciò che conta è il sangue freddo, e la prontezza.
Naomi seguì i passi del ragazzo raggiungendolo fino al centro della sala e sfilando dal passante dei jeans chiari che indossava la propria bacchetta facendola tambureggiare contro il palmo della mano con cui non la impugnava.
- Pronta?- domandò Harry posizionandosi. - Concentrati, non pensare di avere me davanti, immagina che io sia un periocolo.- le disse concentrato cercando di farla entrare nell'ottica di una reale esigenza di usare la magia per difendersi.
Naomi lo imitò ghignando vogliosa di iniziare, tendendo il braccio con la bacchetta puntata contro Potter.
Un pò per la sua indole, un pò per la curiosità di usare la magia per uno scontro corpo a corpo, e un pò perchè amava dimostrare di essere in grado di fare ogni cosa, Naomi si sentì come invitata a nozze.
- Experlliamus!- iniziò il Grifo con un incantesimo abbastanza elementare, che Naomi riuscì ad aggirare con un altrettanto semplice incanto di difesa.
- Non trattenerti Harry!- sogghignò la Serpeverde facendo scoccare le labbra con aria di sfida - Stupeficium!- esclamò lei dando un colpo forte e deciso con la bacchetta.
- Protego!- si sentì di rimando dall'altro lato della stanza. Non appena l'incanto colpì la barriera questa si dissolse con un suono rumoroso riuscendo addirittura a spostare di pochi centimetri Harry, che riuscì a stento a mantenere l'equilibrio.
Si guardarono entrambi negli occhi, un pò straniti e forse piacevolmente sorpresi.
- Uo..- sospirò Harry ritrovando la posizione stabile - E' la prima volta che vedo uno schiantesimo distruggere una barriera e spostare chi la produce!Hai...hai una potenza strabigliante!- le disse veloce come se tutto quello lo affascinasse, con lo stesso entusiasmo che potrebbe avere una ragazza all'interno di un negozio di scarpe e un budjet illimitato.
- Davvero?- domandò lei tutt'altro che entusiasta, piuttosto dubbiosa e un pò titubante. - Non succede così di norma?- domandò cercando di capire il perchè di quella sua anomalia.
- No, ripeto, mai visto.- confermò Harry con lo stesso sorriso - Ma non essere dispiaciuta!Insomma hai più potenza!E' più che utile!- affermò notando sul volto dell'amica quella lieve sfumatura di dubbi e preoccupazioni che non era riuscita a trattenere.
Lei fece una smorfia facendo spallucce.
- Mi chiedo il perchè...- mormorò storcendo le labbra, mentre la sua mente iniziava a cimentarsi in assurde ipotesi e domande. - Continuiamo dai.- aggiunse annuendo decisa prima che Harry potesse insinuarsi nei suoi pensieri.
Lui sembrò capire, per cui annuì e insieme continuarono a sfidarsi con schiantesimi e incantesimi vari per una buona mezzoretta, tutto il tempo necessario per permettere alla giovana ragazza di interrogarsi sul fresco accaduto.
A differenza di Harry la cosa la preoccupava. Certo capiva l'utilità di essere più potente con gli incantesimi, ma che la sua maggiore potenza fosse un'anomalia non la lasciava per niente tranquilla.
Avrebbe potuto lasciare perdere quella faccenda e accoglierla di buon occhio come aveva fatto Harry, ma una piccola parte di sè  continuava a chiedersi semplicemente il perchè. Poteva essere irrilevante sapere il motivo, oppure no, chi lo sa, a questo non era in grado di rispondere neppure lei, e tanto meno aveva idea a chi potere esporre le sue sciocche e forse inutili preoccupazioni.

- Bene, basta!- esclamò dopo una sfida quasi a pari merito, mentre le faceva cenno di seguirlo verso il sacco che si era portato dietro. - Cambiamo esercizio.- le disse infilando le braccia dentro il sacco come se avesse dovuto farci un tuffo dentro.
Ne tirò fuori un fantoccio-mangiamorte alto più di lei, che posizionò poco distante da loro e sospeso per aria con la bacchetta.
- Al di là di schiantesimi e disarmanti esistono alcuni incantesimi che si usano nella vita quotidiana che durante lo scontro possono risultare molto utili. Può bastare un Levicorpus, un Pietrificus Totalum, un Reducto e così via..- iniziò il ragazzo tentando di essere il più chiaro possibile.
Naomi lo seguiva annuendo ogni tanto.
- Sì, ho capito. E... le maledizioni senza perdono?- domandò guardandolo negli occhi con cautela.
Le aveva scoperte non nel migliore dei modi, prima nei suoi sogni, poi su un libro e infine grazie all'influenza di Voldemort, che era a quanto pare riuscito a infilarsi nella sua testa, aveva anche rischiato di usarle contro Nott.

A sapere che Nott si sarebbe rivelato un tale idiota forse un pensierino lo avrei anche fatto.
Oh ma certo. Ascoltiamo un assassino, malvagio manipolatore del mondo che mi consiglia di uccidere le persone che non conosco. Sei decisamente geniale, davvero.
Infatti ho ben specificato SE avessi saputo che tipo era...un Crucio non glielo toglieva nessuno.
Sei...non ci sono parole! Tu stessa hai paura di quegli incantesimi!Come puoi dire una cosa simile!
Le persone e le circostanze ti fanno rivalutare le tue posizioni cara la mia Coscienza.

Harry la guardò inizialmente un pò perplesso. Non si aspettava quella domanda, glielo si poteva leggere in viso, ma le rispose comunque facendo appello anche alla sua esperienza personale.
- Non ho mai insegnato a nessuno ad usarle, e non ho intenzione di farlo. Sono incantesimi potenti, difficili e oscuri. Per quanto affascinanti per i loro risultati, non credo sia mai il caso di usarli.- sentenziò il Bambino Sopravvissuto con un'espressione seria in volto.
- Parli come se ne avessi usato uno.- azzardò lei fissandolo con il suo sguardo verde e in quel caso indagatore.
Lui abbassò il volto, annuendo appena, ricordandosi di quella sera al Ministero, alla morte di Sirius, e alla corsa dietro a Bellatrix Lestrange, quando aveva tentato di usare l'incanto cruciatus.
"Devi volerlo davvero..." sentì quasi la voce stridula di lei pizzicargli l'orecchio al ricordo e un brivido di orrore e rabbia pervadergli tutta la schiena.
- Sì, in una circostanza particolare. E' difficile, richiede una grande forza di volontà...- le rispose contro voglia perchè quel discorso lo aveva portato a ripensare alla morte di una persona a lui cara.
Una delle tante aggiunta alla lista di quelle che aveva già perso.
- Là fuori le useranno però.- disse lei a malincuore sapendo che non c'era bisogno della sua conferma.
- Sì, sicuramente. Sta a noi decidere...è una questione abbastanza personale a parere mio.- confermò annuendo grave.
Naomi annuì abbassando finalmente lo sguardo avendo ricevuto quanto fosse possibile, sapeva che Harry oltre non avrebbe detto.
- Quindi...- tentò lui di riallacciare il discorso dalla quale erano partiti - Prova con...reducto!- la incitò indicandole con la bacchetta il fantoccio sospeso per aria.
Naomi lo fissò mettendosi in posizione, con il braccio disteso lungo il corpo.
Il fantoccio era decisamente fedele ai mangiamorte originali: vestiti e mantello completamente nero, maschera in ferro nera... un'immagine fugace di Armando Lorence e Lucius Malfoy comparve nella sua mente, e quel semplice ricordo le bastò per farle ribollire il sangue nelle vene, così scattò il suo braccio e l'incanto le uscì dalle labbra con determinazione.
- Reducto!-
Un attimo che bastò a disintegrare del tutto il fantoccio-mangiamorte, di lui non rimasero altro che detriti e polvere depositati sul pavimento in pietra.
- Gratta e netta.- mormorò Naomi immediatamente quasi sentendosi in colpa - Mi dispiace Harry.- gli disse mortificata guardandolo.
- Woah.- commentò strabigliato spalancando gli occhi azzurri - Non fa niente tranquilla...- le disse sorridendole e dandole una pacca sulla spalla.- Questo lo ha già fatto Ginny qualche anno fa, non turbarti più di tanto.- le disse il bimbo sopravvissuto con un sorrisetto sulle labbra al pensiero della sua bella dai capelli di fuoco.
- Si?- chiese Naomi scettica. Era convinta lo stesse dicendo per non farla preoccupare come poco prima.
- Giuro. Beh a questo punto visto che  hai ucciso il fantoccio passiamo ad altro, vieni.- le disse ridacchiando, tornando a tuffarsi con le braccia nel sacco accasciato sulla sedia.
- Mary Poppins ti fa un baffo.- commentò la ragazza portando le braccia incrociate al seno.
Harry rise di gusto, ricordando il film babbano a cui aveva fatto riferimento l'amica.
- Probabilmente conosceva anche lei l'incantesimo di espansione!- esclamò impegnato a cercare un qualcosa di ancora sconosciuto, ma qualsiasi cosa fosse doveva pesare non poco, infatti non appena Harry lo agguantò il suo viso si piegò in una smorfia di dolore e i muscoli delle braccia si contrassero fino a che non ne tirò fuori un grande e vecchio baule, il quale fece un tonfo secco non appena sfiorò il pavimento.
- Cos'è questo?- domandò Naomi incuriosita chinandosi sulle ginocchia per potere osservare da più vicino il baule.
- Molliccio. Mai sentito parlare?- domandò Harry guardandola dall'alto.
- Si trasforma nelle mie paure, è giusto?- domandò lei saccente con un ghignetto sul volto.
- Esatto. Sicura che tu ed Hermione non siete sorelle?- scherzò lui porgendole una mano per aiutarla ad alzarsi, aiuto che accettò con un sorriso in volto.
- Non ho paura di niente io.- affermò lei spavalda gonfiando il petto - Non sono aracnofobica, claustofobica, non ho paura degli aghi o del sangue, o di altre cose strane, spiacente.- terminò facendogli la linguaccia.
- Non ne sarei così sicuro, questo essere è in grado di andare a cogliere anche il più subdolo dei ricordi, delle paure più banali magari. C'è solo un modo per scoprirlo, te la senti?-
- Certo.- ghignò lei prendendo posizione a qualche metro dal baule con la bacchetta già pronta tra le mani.
- Ok.- annuì il grifondoro posizionandosi al lato del baule, pronto ad aprirlo. - Pronta?- le domandò guardandola da lontano.
- Prontissima.- confermò lei decisa annuendo. Non sapeva per davvero cosa sarebbe potuto uscire da quel baule, non aveva particolari fobie, e le era stato sempre insegnato a non avere paura di niente e nessuno.

Tutti hanno paura di qualcosa...
Anche io? Non mi risulta, ci sto pensando, ma non mi viene in mente niente.
Solo perchè rimuovi o nascondi dai tuoi ricordi ciò che ti spaventa non significa che smette di esserci...potrebbe essere lì.
Cosa? Sembri sin troppo informata, sputa il rospo.
Le stesse cose che so io, le sai tu...

Il baule si spalancò non appena Harry lo liberò dal sigillo di ferro, e nell'esatto istante l'intera sala cadde nel più completo buio.
- Harry!- chiamò Naomi a gran voce alzando il viso in cerca del lampadario al soffitto che sembrava essere sparito, non c'era un filo di luce nell'intera sala, quando poco prima bastava a illuminare un intero piano!
Sentiva degli spostamenti ai suoi lati, rapidi passi e fastidiosi fruscii e la sensazione che qualcuno continuasse ad avvicinarsi sempre più a lei. Illuminò la punta della propria bacchetta voltandosi a scatti in ogni direzione in cui sentiva rumori o spostamenti d'aria. Non aveva paura del buio ovviamente, ma c'era qualcuno, o qualcosa che si muoveva lì in quella stanza, e non sapeva davvero cosa.
- Fatti avanti forza!- sputò lei con rabbia nella voce.
Non ottenne alcun tipo di risposta, silenzio più totale, finchè un boato e un fascio di luce attraversò l'oscurità andandola a colpire sulla gamba destra la quale cedette e la fece cadere subito al suolo.
Scoppiò una fragorosa risata, fredda, soddisfatta e vendicativa, rimbombava in tutta la sala come se rimbalzasse sulle mura e si espandesse ovunque.
Recuperò subito la bacchetta a qualche centimetro dal suo corpo. Si rialzò saltellando e facendo affidamento alla gamba sinistra, ma neanche il tempo di puntare la bacchetta dinnanzi a sè che un secondo fascio di luce la colpì nuovamente, questa volta ferendole l'altra gamba anche se di striscio.
- Dannazione!- esclamò furibonda stringedo tra la mano la bacchetta - Fatti vedere!- urlò provando a scrutare l'oscurità più totale.
All'improvviso dall'alto iniziò a materializzarsi una scia di fumo nero, che si allungava verso il pavimento e nonostante la luce della propria bacchetta fosse fioca riuscì a distinguere alla perfezione i lineamenti di quella figura, di quell'uomo. Come dimenticarli?
Impallidì tutto ad un tratto, gli occhi verdi si spalancarono a dismisura, il cuore iniziò a martellarle dentro al petto, si meravigliò di non vederlo uscire dalla gabbia toracica, in gola le si formò un nodo che le impediva di parlare, di urlare, di dire qualsiasi cosa.
L'uomo ghignò e sparì rapidamente, per materializzarsi a qualche centimetro a destra, questa volta incappucciato e con la maschera in ferro. Rideva, una risata priva di allegria, cattiva e spietata, la stessa che aveva sentito dopo il primo fascio di luce.
E sparì di nuovo, apparendo sempre più spostato di qualche centimetro a destra formando una sorta di cerchio intorno a lei, appariva e spariva ad alternanza con la maschera o senza, con quella terribile risata, finchè non si stabilizzò dinnanzi a lei. La guardava sempre con quel sadico ghigno sul viso, i lineamenti mediterranei distorti da quella smorfia, ma inconfondibili per lei.
- Pa..padre.- mormorò lei con un filo di voce, sorpresa, terrorizzata di trovarselo davanti.
Il ghigno sul suo volto sparì, lasciando posto ad un velo di serietà e durezza impressionanti,la guardava con rabbia e con un folle luccichio negli occhi.
Sfilò la bacchetta rapidamente, e iniziò ad avanzare verso di lei con quell'aria minacciosa e determinata, con quell'espressione terribile.
- No..- soffiò lei senza riuscire a dire altro. Le mancava il respiro, non riusciva a fare o dire niente. - No, no, no.- continuava a dire terrorizzata scuotendo il capo. Puntò dinnanzi a sè la bacchetta, la mano tremolante e insicura in un disperato tentativo di difendersi.
- Stupeficium!-
Scansò l'incanto con un abile gesto, quasi elegante, mentre sul viso le sue labbra s'increspavano nel ghigno di prima, se non più sprezzante.
- Harry..- lo chiamò con un filo di voce, incapace di alzarla.
Iniziò a strisciare all'indietro aiutandosi con le mani nel folle tentativo di sfuggirgli, nonostante sapeva che non ci sarebbe riuscita, mentre il panico si era ormai impadronito di lei, il terrore aveva preso ogni suo muscolo, ogni sua fibra o articolazione, non sapeva che fare, era come persa.
Un terzo fascio di luce le colpì una delle due gambe, questa volta provocandole più dolore, tanto da urlare.
- HARRY!HARRY AIUTO TI PREGO!- gridò infatti raccogliendo quel poco di voce che sembrava essersi incastrata nella trachea.
Armando Lorence, l'aveva ormai raggiunta, si trovava proprio sopra di lei, la sovrastava con la sua stazza e imponenza, la bacchetta tesa in aria.
Lo guardò terrorizzata prima di provare a farsi scudo con il suo stesso corpo, raggomitolandosi su sè stessa, nascondendo la testa tra i gomiti.
- Riddiculus!- urlò una voce che di certo non apparteneva a Naomi.
Il buio sparì come era venuto, risucchiato nel baule che Harry chiuse prontamente con un secco rumore.
Subito si precipitò a soccorrere l'amica, ancora piegata su stessa, impaurita e con le gambe ferite.
- Ti ha ferita.- constatò Harry guardando gli strappi sanguinanti nei jeans e nella carne di lei. - Naomi, ehi, guardami...- le si avvicinò al volto con tono rassicurante mettendole una mano sui capelli.
- Harry..- mormorò lei ancora con il viso nascosto.
- Sono qui, è tutto a posto, tranquilla.- continuava  a rassicurarla.
Lentamente si tirò su a sedere, abbandonando il suo guscio, si trovò a guardare nuovamente la sala illuminata, i mille specchi, il grande lampadario ed Harry.
Sembrava fosse stato uno dei suoi incubi, eppure questa volta aveva la certezza che era successo per davvero.
- Scusa, non... non ci sono riuscita.- si scusò subito abbassando lo sguardo affranta.
- Lascia stare, non è colpa tua. E' colpa mia, avrei dovuto intervenire prima.- ammise Harry più in colpa di quanto lo fosse lei.
Avrebbe dovuto interrompere quell'esercizio al primo fascio di luce, pensava che lei se la sarebbe cavata, e forse era più curioso di scoprire quale fosse la paura della sua amica. Si sentiva terribilmente in colpa.
- Comunque stai bene?- le domandò subito andando inevitabilmente a guardare le sue ferite.
- Credo di sì.- annuì lei seguendo lo sguardo di lui. - Avrei preferito una semplice aracnofobia.- sdrammatizzò amaramente.
- Tuo padre...?- andò a chiedere conferma Harry con poche parole per paura di essere troppo invadente o farla stare male.
Naomi annuì senza alzare lo sguardo, senza riuscire a realizzare come fosse potuto accadere, come una figlia potesse avere il terrore del padre in quel modo.
Ripensò a tutti gli scorsi, ai ricordi che spesso teneva chiusi, ai trattamenti che le riservava il padre, alle parole, ai gesti e tutto si fece più chiaro, trovò subito la risposta.
- Se così si può definire.- rispose poi ad Harry con tono grave e lo sguardo perso nel vuoto occupato a rivivere alcuni brutti momenti e ricordi - Lo odio, e a quanto pare lo temo.- mormorò scocciata di quel fatto purtroppo innegabile.
- Vorrei poterti dire che capisco, ma sarebbe una bugia.- le confessò Harry un pò a disagio e dispiaciuto di non poterle sollevare il morale, o quanto meno dirle qualcosa per farla sentire meglio.
- Tranquillo.- gli rispose facendo spallucce sempre con lo sguardo perso - Ci mancava scoprire che fosse un Mangiamorte, che potesse ferirmi anche con la magia.- aggiunse scuotendo poi il capo.
- A proposito..- provò ad inserirsi Harry accomodandosi seduto al suo fianco. - Ti ricordi quella sera a Londra?Conoscevi Malfoy, Lucius Malfoy intendo.- aggiunse Harry con la curiosità nella voce.
Lei annuì appena, piegando le labbra nell'ombra di un lontanissimo sorriso.
- Sì, lo conosco infatti. Faceva visita a casa nostra, si vedeva spesso con mio padre. Certo non sapevo fosse un mago, o un Mangiamorte, nè tanto meno che avesse figli o famiglia. Però mi è sempre piaciuto, devo ammetterlo. Sin da bambina, ha sempre saputo come prendermi, ha sempre saputo cosa dire, mi ha sempre fatto complimenti. E' sempre stato un uomo affascinante, e l'ho sempre stimato per quel poco che ho potuto conoscere..- confessò lei sincera avendo infondo dei buoni ricordi di Lucius.
- Sicura che stai parlando di Lucius Malfoy?- domandò Harry incredulo e forse anche un pò inorridito da quella descrizione lusinghiera.
- Certo che sì! Ho sempre più considerato lui come figura di riferimento paterna che il mio vero padre, e bada bene che lo vedevo poco e niente infondo. Però lo stimavo. Forse perchè mi dava l'impressione che lui stimasse me.- ammise abbassando lo sguardo colpevole.
Non le piaceva raccontare quel tipo di cose di sè, nè ricordare che considerava più uno sconosciuto che suo padre.
Harry annuì, tuttavia non aggiunse niente, anche in quel caso non sapeva cosa dire perchè quel dipinto di Lucius Malfoy era a lui del tutto estraneo, quasi surreale. Non poteva dirle che ciò che lei considerava un'ancora di salvezza lui la reputava feccia non degna di vivere.
- Dai, ti accompagno al dormitorio.- disse guardando l'orologio al polso che indicava ormai quasi le sei di pomeriggio.
- No, ce la faccio.- disse lei allontanando la sua mano mentre tentava di alzarsi. Inutilmente ovviamente perchè le ferite alle gambe e la stanchezza in generale non le permettevano di fare granchè.
- Smettila.- le disse lui serio guardandola negli occhi. Sapeva che fosse testarda ed orgogliosa, ma si rendeva benissimo conto che non era in grado di raggiungere i sotterranei in quelle condizioni. - Ti aiuto, e basta.- disse risoluto prendendola in braccio.
- Harry non mi trattare come una bambina!- esclamò lei tuttavia reggendosi al collo di lui.
- Ti tratto come una persona che ha due ferite fresche sulle gambe e che non è in grado di raggiungere i sotterranei.- le rispose lui tranquillo iniziando ad avviarsi all'uscita della stanza.
- Hai intenzione di farmi da baby sitter fino dentro i dormitori?- gli domandò lei scettica senza accennare ad abbandonare il tono offeso ed orgoglioso.
- Se mi risparmi di entrare là dentro mi farebbe comodo, ma se necessario ti porto anche dentro la tua camera.- le disse lui abbassando la maniglia della porta con uno dei gomiti, per poi chiuderla dietro di sè con uno dei piedi.
- Noioso.- sibilò lei mettendo su il broncio e incrociando le braccia sotto il seno. Detestava dipendere da qualcuno, anche se quel qualcuno non voleva altro che il suo bene.
- Ogni tanto...- sorrise Harry chinando il volto per guardarla, scoppiando subito dopo a ridere - Tu invece hai intenzione di tenermi il broncio fino ai sotterranei?- domandò divertito dalla sua espressione.
Lei in risposta gli fece la linguaccia, e voltò il capo dalla parte opposta affidandosi alle sue braccia.
Nonostante facesse l'offesa parlarono del più e del meno per quei pochi minuti insieme, come spesso accadeva loro iniziavano a parlare di una cosa dietro l'altra senza la più minima difficoltà, come se si conoscessero da anni!
Le loro libere chiacchere s'interruppero bruscamente quando alla rampa di scale precedente ai sotterranei incontrarono un gruppo di ragazzine Tassorosso, forse del terzo anno, che ovviamente non appena si videro davanti Harry Potter con in braccio una ragazza che non fosse la sua Ginny Weasley, non poterono fare a meno di iniziare a bisbigliare ardentemente tra di loro rivolgendo ai due malcapitati sorrisetti tutt'altro che promettenti.
- Ops.- commentò Naomi mordendosi il labbro inferiore non appena questi li sorpassarono. - Forse è il caso che mi metti giù.- disse ad Harry che era rimasto immobile a fissare le ragazzine abbandonare il corridoio.
- Ormai...- disse imprecando mentalmente - Se devono spettegolare lo faranno comunque.- aggiunse sospirando e riprendendo a camminare.
Sia Naomi che Harry sapevano che i Tassorosso erano dei pettegoli imbattibili, e quello che avevano visto, seppure innocente in sè, avrebbe potuto creare un bel pò di problemi.
- Ginny non mi sembra il tipo che...insomma, sono sua amica!- esclamò la Serpe cercando di credere che l'amica Grifondoro non se la sarebbe presa.
- Già questa mattina si è infastidita perchè ci siamo scambiati quei bigliettini.- rispose Harry smentendo subito le idee dell'amica - Appena ti lascio, vado a cercarla e le parlo.- disse tuttavia sorridendole per non tendere la situazione già tesa di per sè.
- D'accordo. Se ce n'è bisogno le parlo anche io. Infondo mi stavi portando in braccio per un motivo.- disse lei incredula che Ginny potesse arrabbiarsi per così poco.
- Non ti preoccupare, tranquilla.- le rispose Harry tuttavia senza farle davvero credere che fosse tutto ok. Si vedeva benissimo che era turbato, pensieroso e sicuramente voglioso di lasciare la Serpe davanti al dormitorio per potere correre da Ginny e dirle perchè la stava scortando in braccio.
Detto fatto, Harry scese le scale per arrivare ai sotterranei in un batter d'occhio trovandosi così nei freddi corridoi che precedevano il covo Serpeverde.
- Voglio riprovare comunque.- cambiò discorso Naomi il più seria possibile.
- Più in là.- annuì Harry guardandola con un sorriso rassicurante - Piuttosto sono curioso di sapere che ha da dirti di così importante la McGranitt! Credo avrebbe potuto fermarti in corridoio da sola e parlarti, senza un reale bisogno di convocazione!- esclamò il Grifone per cambiare discorso a sua volta.Un pò perchè non era sicuro di volerle fare provare nuovamente l'esercizio con il molliccio, e un pò per non lasciarla spaziare in ricordi e inutili viaggi mentali.
Quell'argomento gli sembrava più brillante di mollicci vari e Ginny in quel momento..
Naomi fece spallucce tenendosi sempre ferrea al collo dell'amico, chiedendosi effettivamente il perchè di tanta riservatezza per discutere solo di esami arretrati.
- Non ne ho idea. La cosa che più mi disturba è di dovere essere scortata da Malfoy.- rispose lei con una smorfia annoiata in volto.
- Immagino.- le disse lui comprendendo più che a pieno l'odio verso il biondino.
- Guarda, guarda chi si vede!- esclamò tutto d'un tratto una voce proveniente dalla destra del corridoio da sotto le colonne dei sotterranei, esattamente dal lato opposto dall'entrata dei dormitori.
- San Potter!- se ne uscì un altro ridacchiando.
- Ci mancavano..- mormorò Naomi alzando gli occhi al cielo, ancora tra le braccia di Harry. - Fammi scendere, è meglio.- gli disse poi prima che qualche genio a caso avesse iniziato ad insinuare assurdità.
- Spero di non avere interrotto niente cara.- continuò Nott avvicinandosi ai due, ovviamente affiancato da scimmione uno e scimmione due, mentre appoggiati alla parete erano rimasti Draco e Blaise, il primo con una sigaretta tra le labbra.
- Chiudi la bocca Nott!- esclamò Potter al posto della ragazza, porgendole una mano per aiutarla a sorreggersi da sola.
- Tranquillo Harry, non è niente.- mormorò lei gelida, fissando il ragazzo dritto negli occhi. - Grazie per avermi accompagnata, puoi anche andare.- gli disse poi girandosi con il viso per potergli sorridere.
- Pff, figurati. Non ti lascio da sola.- le rispose lui fissando nel peggior modo possibile Nott,Tiger e Goyle.
- Decisamente una splendida coppia, davvero.- continuava ad inferire il leader del gruppo, ruolo che un tempo spettava invece al biondino in disparte, tuttavia pronto ad intervenire se necessario.
Harry fece per scattare avanti contro al moretto, ma Naomi lo trattenne da una spalla scuotendo il capo.
- Lascia stare, è un'idiota.- disse lei sorridendo sorniona con la più massima tranquillità. - Vai, ricordi che devi fare una cosa?- gli disse con più insistenza ricordandogli che doveva assolutamente raggiungere Ginny e parlarle.
Harry non disse niente, tese la mascella indeciso sul da farsi. Non aveva intenzione di lasciarla da sola con quel viscidone di Nott, ma effettivamente sapeva che urgeva raggiungere Ginny prima che false voci la raggiungessero surclassandolo.
- Non c'è da preoccuparsi.- lo rassicurò lei sorridendogli e lanciando un fugace sguardo a Blaise e Draco nell'angolo, sguardo che seguì anche Harry trovando in particolare quello di Zabini il quale gli fece un lieve cenno.
- Potter, levati dai piedi e fai un favore all'umanità intera.- iniziò il bel biondino facendosi avanti, con quel suo fare annoiato, di sufficienza. - Forza. Sei ancora qui?- domandò poi indicando con il capo la strada del ritorno.
Non c'era che dire, Draco e Blaise avevano modi totalmente differenti per rassicurare una persona.
- Ok.- acconsentì solo dopo avere avuto la certezza che sia Blaise che Malfoy avrebbero tenuto la situazione sotto controllo.
- A dopo!- lo salutò Naomi con un piccolo sorriso, guardandolo sparire dal corridoio principale.
- Strano Malfoy, solitamente eri più per l'attaccare briga che per i convenevoli.- disse Nott osservando Potter che tornava sui suoi passi.
- Cosa intendi dire?- domandò Draco il più tranquillo possibile, aspirando dalla sua sigaretta, e sapendo già dove Nott volesse andare a parare.
- Intendo dire che un tempo sfottere Potter era un tuo divertimento.- rispose lui con un ghignetto tutto dire voltandosi per poterlo guardare negli occhi.
- E lo è ancora.- replicò prontamente Draco. - Quando voglio. Non sarai certo tu a dirmi quando devo o non devo fare qualcosa Nott.- aggiunse il più serio possibile, gelido e categorico con la stessa medesima espressione in viso.
Rimasero a fissarsi per qualche istante entrambi con uno sguardo che voleva dire tutto, ma al contempo niente. Tentavano entrambi di capire cosa pensasse l'altro tuttavia riuscendo solo a fare ipotesi. Una cosa era certa: la provocazione di Nott.
Quella frase poteva sembrare un'ingenua osservazione, tuttavia era molto di più. Era un rinfacciare il cambiamento di fazione, il tradimento, era una frecciatina provocatoria bella e buona. Il fatto che a scuola ogni tanto si facevano trovare tutti insieme come ai vecchi tempi era solo una situazione di facciata, tutto per non fare venire sospetti al resto delle persone, per non scatenare guerre premature, e anche per tentare di carpire informazioni l'uno dall'altro. Era tutta una tattica, tutto un gioco ed una strategia.
- Certo che no.- rispose con un sorriso falso quanto una cioccorana al caramello dopo quei pochi istanti che per i due erano sembrati minuti.
Nel frattempo Blaise si avvicinò a Naomi la quale era rimasta ad ascoltare rapita quello scambio di parole, capendo tutto nonostante non sapesse quasi niente di quello che c'era tra i due in passato.
- Che hai fatto?- le domandò riferendosi alle ferite ancora sanguinanti sulle gambe.
Naomi abbassò lo sguardo quasi dimenticandosi di essersi ferita, ormai non sentiva più alcun male, anche il bruciore sembrava essersi attenuato.
- Niente, tranquillo, ti spiegherò dopo.- disse lei pronta a sloggiare, pronta a seguire quel bricciolo di coscienza che continuava a suggerirle di lasciare correre senza fare come suo solito.
- Puoi spiegare anche adesso, noi saremo come invisibili.- s'inserì nuovamente Nott il quale invece non faceva altro che continuare a provocare.
- E' difficile fare finta che la tua brutta faccia non sia qui a disturbarmi.- rispose Naomi sorridendogli e abbandonando ogni qualsiasi idea pacifica. Se quel brutto ceffo provocava lei non si sarebbe certo tirata indietro, era fatta così, i suoi sforzi per tenersi lontana dei guai erano già minimi, bastava poco a farla tornare sulle sue ferme convinzioni.
Nott ridacchiò divertito scuotendo il capo e avvicinandosi a lei la quale non si mosse di una virgola, lo aspettò immobile portando le braccia incrociate sotto il seno.
- Non so più come dirtelo che ti conviene abbassare i toni.- le disse con il suo odioso ghigno storto.
- Pensa, io non so più come dirti che devi lasciarmi stare. Possiamo trovare un compromesso non trovi? Stammi lontano, così non avrai nessuno che sia in grado di rispondere alle stronzate che dici. Dopotutto essere circondato da esseri con un quoziente intellettivo pari a quello di un'ameba deve darti grandissime soddisfazioni. Facile fare il capo della situazione quando nesssuno dice "beh", vero?- iniziò lei riferendosi a Tiger e Goyle i quali presi in causa le si avvicinarono velocemente pronti a fare chissà cosa, prima che però Nott con un semplice gesto della mano li fermò dietro le sue spalle.
- Non sei tu a dettare legge tesoro. E non sarai sempre in compagnia.- mormorò lui ghignando e riferendosi ovviamente a Blaise e a Draco i quali arrivati a quel punto si scambiarono uno sguardo d'intesa e si schierarono dalla parte della ragazza. La recitazione di amicizia era terminata per quel giorno.
- Sei in una scuola Nott.- gli fece notare Blaise con la più totale calma - Non è il caso di dire certe cose, qualcuno potrebbe fraintendere.- terminò serio.
- Specialmente se casualmente le succedesse qualcosa.- aggiunse poi Draco con un ghignetto straffottente in volto.
- Può darsi.- ridacchiò Nott con non curanza, come se quello che i due avessero detto non avesse peso, come se lui avesse già messo in conto anche quello - Non è così importante, credetemi.- aggiunse infatti divertito.
- Non mi sembra che abbia bisogno per forza di compagnia Nott.- disse Naomi avvicinandosi ulteriormente al ragazzo il quale non si allontanò, ma soppesò attentamente le mosse di lei, la quale portò il suo sguardo sulle labbra del ragazzo, su un particolare segnetto che gli incideva il labbro superiore.
- Oh..- ghignò soddisfatta, andando a sfiorare le labbra di lui con l'indice. - Hai un ricordo di me.- aggiunse con lo stesso identico ghignetto in volto.
Nott le spostò le dita con un veloce e forte gesto delle mani ritraendosi e guardandola con astio e rabbia repressa.
Si ricordava di quella sera, di quel morso tanto forte da ferirgli sia la lingua che il labbro, lasciandogli addirittura una piccola cicatrice! Era una cosa che si era segnato di metterle in conto, ovviamente, non sarebbe passato impunito quel gesto ne tanto meno quella provocazione.
Lei invece cadde in una risata canzonatoria ritornando sui suoi passi al fianco di Draco e Blaise.
- Come sei permaloso.- gli disse ridacchiando divertita.
- Andiamocene.- sentenziò duramente Nott abbassando lo sguardo e facendo un cenno ai due scagnozzi di seguirlo. - Alla prossima.- disse prima di andarsene arrabbiato come poche volte, e intento a trattenere i suoi istinti che di norma avrebbe lasciato già correre da un pezzo. Naomi stava seriamente tirando un pò troppo la corda con Nott, chissà quanto sarebbe riuscito a trattenere prima di esplodere.
- Che è successo con Nott?!- domandò subito Blaise piazzandosi davanti a Naomi.
- Niente di importante.- disse lei facendo spallucce ed iniziando ad avviarsi al quadro porta.
- Lorence!- la raggiunse Draco piazzandosi tra lei e l'entrata. - Non siamo stupidi, sputa il rospo.- disse guardandola seriamente.
- Malfoy levati dalle palle!- esclamò lei cercando invano di oltrepassarlo.
- Quando è successo?!- continuò lui severo - Lo capisci o no che se rimani da sola con quello puoi rimanerci secca?!- iniziò ad alzare il tono della voce.
- Che palle, continuate tutti a starmi addosso, quando quello è un'idiota capace solo di parlare per dio!- rispose lei sbuffando. - Una sera, stavo tornando in dormitorio e mi ha bloccata sulle scale. Ha tentato di baciarmi, l'ho morso e sono scappata dritta in stanza da voi! Il risultato è che sono sana e salva e che lui ha una cicatrice, quindi levati e non rompere i coglioni!- disse tutto d'un fiato facendo più forza per entrare nel dormitorio.
Draco stava già per riprenderla e cantargliene quattro sulla sua sicurezza, sulla sua idiozia, e sul fatto che non si doveva permettere di rivolgersi a lui in quel modo, ma Blaise lo trattenne mettendogli una mano sulla spalla.
- Lasciala andare, l'importante è che non sia successo niente.-
- No Zab, un cazzo! Poteva succederle. Lo hai visto Theo? Sai com'è fatto, accumula solo perchè non gli si permette di esplodere, altrimenti non farebbe così tanto la spavalda! Non lo conosce!-
- Lo so, ma non possiamo rimanere per davvero tutto il tempo con lei, ci sarà sempre quel momento in cui la perdiamo di vista, e lei se la sa cavare infondo. Dalle un pò di fiducia.-
- Io non do fiducia a nessuno! Ci è stato detto che dobbiamo tenerla d'occhio e se per farlo sarà necessario legarla, imbavagliarla e buttarla in uno stanzino allora che si faccia!E' insopportabile dannazione!- esclamò Draco facendo un respiro profondo per potersi calmare. Il modo in cui se ne fregava quella ragazzina lo mandava su tutte le furie.
- Dra, calma.- sentenziò Zabini con un sorriso rassicurante - Stai prendendo davvero troppo sul serio questa faccenda.- ghignò il bel moretto.
- Zab non è il momento di insinuare cazzate.- lo fermò subito Draco con uno sguardo che per davvero non ammetteva controversie sulla questione.
- Già sai quel che voglio dire? Vedi ci pensi anche tu.- gli disse con un sorrisetto che lasciava dire tutto e di più, prima di entrare nel dormitorio pronto a fiondarsi in camera.
Draco riprese l'amico affiancandolo, dandogli una lieve spallata.
- Ci penso perchè è dalla prima volta che ci è tra i piedi che continui a dirle. E non fare insinuazioni se poi scappi per non sentire come ti smentisco Zab.- disse il biondino più serio che mai. - Te l'ho detto, è antipatica, saccente, insopportabile, acida!- iniziò a cercare insulti che le si addicessero con un'espressione disgustata in viso.
- Uhm si, già sentito. Hai omesso: non ha niente di femminile, è una racchia, una suora eccetera, eccetera. Tutti aggettivi sentiti le volte scorse, questo mi fa supporre che hai finalmente tolto le fette di salame dagli occhi. E' una bella ragazza, lo dimostra ogni giorno che passa, basta guardare all'ultima festa! Neanche pensavo fosse lei!- esclamò Blaise entusiasmato.


No Zab, non quella sera, fanculo!
Cosa c'è? T'infastidisce ricordare come te la stavi mangiando con gli occhi? Zabini ha forse ragione?
Quella sera, il pomeriggio...
Ah si, di quel giorno ti sei scordato parecchie cose caro me. Non sei riuscito a dimenticare però quanto fosse carina.

- Capirai! C'è di meglio, evidentemente stare con una sola ragazza ha fatto crescere a te le fette di salame sugli occhi.- replicò il bel biondino non  negando che effettivamente iniziava a vederla molto più carina di come l'aveva sempre definita.
- Draco ti devo ricordare che vai ancora a letto con Pansy?- domandò Blaise con un broncio diverito.
- Pansy è sexy, ed è brava a letto.- replicò subito Draco in tutta sincerità.
- Sì, ma è appiccicosa, è innamorata di te, promessa a te e non ha granchè cervello.- gli rispose in tutta sincerità lui - Ero convinto ti piacessero le cose più difficili e complicate, almeno un tempo.- insinuò Blaise ghignando malizioso.
Draco si fermò sul pianerottolo delle scale bloccando Blaise con un braccio.
- No.- disse subito Draco guardandolo serio negli occhi - Ho capito cosa stai tentando di fare, e la mia risposta è no. Il tuo passo successivo era quello di fare una scommessa per caso?-
Zabini chiuse per qualche istante gli occhi sospirando, preso più che mai con le mani nel sacco.
- Lo sapevo. Beh, no, non farò nessuna scommessa con te, perchè so che andrebbe a parare sul "convincila a venire a letto con te", "falla innamorare di te", e chissà quali altre stronzate! No e poi no!- disse lui risoluto.
- Come te la prendi! Un tempo non vedevi l'ora che ti proponessi certe cose!- bofonchiò Blaise scocciato di essere stato sgamato prima del dovuto.
- Non con lei, non la sopporto. Punto e basta, fine del discorso.- terminò lui più serio che mai, fissandolo negli occhi prima di entrare in stanza.
La stanza era vuota, ma da dentro il bagno si sentiva il rumore del getto dell'acqua e la voce di Naomi che canticchiava sotto la doccia.
- Non la sopporti perchè è quasi l'unica persona che riesce a farti saltare i nervi Dra.- riprese tuttavia Zabini stendendosi sul proprio letto.
- Cosa non ti è chiaro di "fine del discorso"?- si voltò Draco scocciato guardando l'amico dall'alto della sua posizione.
- E' così. Non fa quello che dici, ti smentisce, ti sfida e ti provoca..-
- Mi irrita. Per questo non potrebbe esserci niente di niente con lei. Non credo riuscirei a sopportarla per più di dieci minuti!-
- E' così solo con te, se riuscissi a prenderla nel modo giusto credo la troveresti quasi divertente, sai?- lo provocò Blaise con un sorrisetto malizioso.
- Quello che ancora non ti è entrato in zucca è che non è mio interesse prenderla in nessun modo.- replicò gelido e serio come non mai.- E' mio dovere tenerla lontano dai guai, fine della storia.-  aggiunse infilandosi tra le labbra una delle sue amate sigarette, appoggiandosi alla finestra che si affacciava nell'oscuro Lago Nero.
- Verso che ora dobbiamo andare dalla McGranitt?-  domandò Naomi uscendo dal bagno già vestita e ignara che fino a quel momento stavano parlando di lei.
 Indossava dei jeans attillati neri che le fasciavano le sottili e slanciate gambe,un golfino con lo scollo a barchetta color panna e in testa aveva l'asciugamano ripiegato su sè stesso a formare una sorta di turbante.
- Dopo cena. Aspettami fuori dalla Sala Grande.- le rispose con la voce più indifferente del mondo il giovane biondino senza neanche girarsi per guardarla.
Naomi annuì, per niente infastidita dal suo comportamento, meno avevano a che fare meglio era.
- Dunque che hai fatto alle gambe?- domandò Blaise mettendosi a sedere sul proprio letto.
- Ah già.- mormorò Naomi ricordandosi dell'accaduto. - Oggi io ed Harry ci siamo un pò allenati. Ho avuto a che fare con un molliccio.- rispose lei annuendo tra sè e sè ovviamente omettendo le sembianze del molliccio. Tutto voleva tranne che ricordarlo.
Blaise annuì sorridendole, senza necessariamente interrogarla sul perchè e il per come. Se la conosceva abbastanza bene, ed era così, non era il caso di domandarle il tipo di molliccio, perchè sapeva che non avrebbe ottenuto una risposta.
- Tra poco dobbiamo andare.- ricordò Draco guardando i due e facendo sparire il mozzicone della propria sigaretta con un semplice gesto della bacchetta.
- Rispondo un attimo alla lettera di mia sorella e arrivo, se volete andare fate pure.-
Entrambi rimasero a guardarla scettici come non mai.
- Oh avanti è una lettera! So raggiungere la Sala Grande!- esclamò lei seccata.
- Blai...- iniziò Draco pronto a riniziare la sua tiritera su quanto fosse irresponsabile e viziata.
- Vai, rimango io con lei.- lo anticipò Blaise annuendo e indicandogli la porta con un cenno del capo. - A dopo.- lo salutò prima che uscisse dalla stanza.
- Malfoy è un rompicoglioni, potevi andare anche tu, so benissimo raggiungere la Sala Grande da sola.- commentò stizzita Naomi inziando a sedersi sulla scrivania in legno, prendendo piuma, inchiostro e pergamena per iniziare a scrivere alla sorella.
- Naomi, sai com'è la faccenda.- le ricordò paziente il moretto guardandosi allo specchio per aggiustarsi i capelli.
- E' una faccenda del cazzo allora.- bofonchiò Naomi allargando gli occhi e facendo una smorfia.


Ciao Vale,
qui va tutto bene. La scuola è davvero bella come la descrivevano, e la magia è...non so neanche come descrivertelo!
Ogni più semplice incantesimo è meraviglioso, anche il più semplice, davvero! Sono contenta che dai Weasley vada tutto bene.
Cerca di scoprire per che cosa dovete essere pronte, più so meglio è. Hai fatto bene a dirmi la verità, lo apprezzo, grazie.
E ti prego informami su queste due...collane! Mi sembra assurdo, sai?! A cosa potrebbero servire? Per Natale sinceramente non ho ancora deciso.
Vi farò sapere il prima possibile, dopotutto mancano ancora due settimane!
Ah... Vale non ti azzardare più a scrivermi certi post scrittum!!Mr Platinato ha letto la lettera ed ha iniziato a gongolare come se gli avessi
fatto chissà quale proposta! Non lo sopporto, punto e basta, piantala di fare certe insinuazione dannazione!
Tuttavia... se può interessarti, ho conosciuto un ragazzo. Si chiama Mirko Mordon, è davvero molto carino ed è piacevole stare in sua compagnia.
Domani ho una sorta di... appuntamento credo. Ti terrò aggiornata, so che non vedi l'ora!
Spero a presto, baci.
 
                                                                                                                    Naomi.



- Finito.- mormorò la ragazza sospirando e iniziando a piegare su sè stessa la pergamena per poi infilarlo in una busta presa lì al suo fianco. - Mi presti il tuo gufo?- domandò poi al giovane moretto.
- Al momento è fuori.- disse Blaise che qualche giorno fa aveva spedito un documento al suo conto corrente alla Gringott - Puoi chiederlo a Draco.- le rispose tranquillo.
Naomi lo guardò alzando un sopracciglio scettica come non mai.
- Certo. Sicuramente me lo presterà.- mormorò ironicamente quella. - Mi arrangerò.- disse infatti risoluta annuendo tra sè e sè, infilando la lettera sotto il proprio cuscino.
- Andiamo?- chiese Blaise aprendo la porta.
- Andiamo.- confermò Naomi sorridendogli e uscendo dalla stanza con lui al seguito.


                                                                                                                                           ******

- Ed era un continuo parlare e parlare! Dannazione gli avrò detto come minimo un centinaio di volte che non mi interessa, che non voglio sapere un accidenti di lui!-
- Hai fatto colpo Daph.- ridacchiò Pansy sotto i baffi.
- Un colpo glielo do io a quell'idiota di un pezzente!- esclamò la biondina irritata mentre prendeva dal centro del tavolo una fetta di pane. - Mi chiedo come gli sia venuto in mente di rivolgermi anche solo la parola!Pff!- terminò sbuffando con il naso in maniera molto snob.
- Beh, non sai cos'è successo a me invece!- riprese Pansy con un ghignetto un viso. - Hai presente Rodrick?-
- Occhi verdi, capelli scuri, alto, muscoloso, attraente...? Quel Rodrick?!- si fece tutta orecchie spalancando gli occhi dalla sorpresa la compagna.
- Esatto proprio lui.- sorrise soddisfatta la moretta - Dal chiedermi una sigaretta, siamo andati a finire nella stanza delle necessità.- ridacchiò giuliva leccandosi le labbra.
A quell'ennesimo pettegolezzo Naomi distorse le labbra in un chiaro segno di disgusto, tentando di nasconderlo bevendo nel suo calice.
Blaise si era seduto vicino a Draco ed un altro ragazzo che sapeva si chiamasse Pucey. Parlavano di Quidditch, durante tutta la cena, per quello aveva distolto l'attenzione da loro e l'aveva gettata alla sua destra alla quale si trovavano le ragazze serpeverde.
- Ti vedo interessata.-
Naomi si voltò col vis alla sua destra ritrovandosi a guardare una ghignante Millicent Bulstrode.
- Sai dopo un pò ci si fa l'abitudine.- aggiunse lei riprendendo a punzecchiare il contorno nel suo piatto.
- Sarà...a me certe immagini fanno acapponare la pelle.- commentò Naomi del tutto seria.
Millicent ridacchiò, una risata divertita, ma al contempo composta e cristallina.
- Lo so, lo so. Anche io preferirei tenere certe cose in uno stretto circolo di orecchie...- disse lanciando un veloce sguardo alle amiche al suo fianco - Ma che ci vuoi fare? Dicono che il mondo è bello perchè è vario.- concluse bevendo dal suo bicchiere.
- Già, dicono.- commentò Naomi mettendo da parte la coppetta di budino al cioccolato - Tu non mi sembri come loro.- le disse in tutta sincerità.
- Pare sia un complimento.- ridacchiò nuovamente Millicent.
- Lo è.- confermò Naomi ghignando - Dall'apparenze traggo parecchie conclusioni.-
- Dipende se preferisci fidarti di ciò che c'è in superficie.- tornò seria la castana - Ma non mi sembri il tipo.- aggiunse sogghignando.
Naomi la guardò un pò sospettosa, mettendosi un pò sulla difensiva a quelle sue parole.
- Pare che tu mi abbia già inquadrato quindi.- le disse saccente e divertita,con una forte ironia.
- No, non ancora.- le confessò lei ghignando - Tuttavia quel che già so, non mi disturba affatto, anzi. Così su due piedi sembri una in gamba.- le disse annuendo lentamente in modo così serio e sincero da sembrare addirittura un'altra persona, quasi più umana e aperta. Aveva calato per qualche istante quella sua aria di mistero e compostezza di cui era così famosa.
- Pare sia un complimento.- sorrise appena Naomi utilizzando la frase detta poco fa da Millicent.
Lei rise appena scuotendo divertita il capo.
- Per l'appunto...in gamba.- riconfermò facendole l'occhiolino e ghignando appena.
- Milly!- la chiamò Pansy con la sua voce squillante, riservando un'occhiataccia a Naomi - Andiamo o no?- domandò mettendo una mano sul fianco spazientita e probabilmente infastidita dal fatto che Naomi avesse scambiato quattro chiacchere con Millicent.
La Bulstrode sorrise alla neo Serpe e si alzò dal tavolo seguendo le sue due amiche fuori dalla sala grande.
Naomi sospirò e decise anche lei di avviarsi all'uscita. Avrebbe dovuto aspettare Malfoy, e si erano dati appuntamento appena fuori dalla Sala Grande, quindi era inutile aspettare al tavolo.
Sistemò meglio la bacchetta nei passanti dei jeans neri che la fasciavano come fossero una seconda pelle e appena uscita dal caos della Sala si accomodò appoggiandosi  ad uno dei muri laterali adagiando le spalle contro la pietra fredda.
- Nao!- si sentì chiamare da una voce che riconobbe immediatamente.
- Ciao Herm.- salutò di rimando vedendosi uscire dalla Sala sia Hermione che l'inseparabile amica dai capelli rosso fuoco - Ciao anche a te Ginny!- aggiunse infatti la Serpeverde sorridendo ad entrambe.

Chissà se Harry le ha già parlato o cosa...

Si trovò a pensare immediatamente, cercando di capirlo dal comportamento di quest'ultima.
- Ehi! Che ci fai qui da sola?- domandò la rossa sorridendole.

Pare di no.

- Sto aspettando Malfoy.- disse lugubre e alzando gli occhi al cielo. - Questa mattina la McGranitt mi ha detto di andare al suo ufficio dopo cena, e visto che non posso fare più di due metri da sola, mi ha appioppato Malfoy che deve fare roba da Prefetto o Caposcuola, o quel caspita che è!- spiegò Naomi quasi isterica.
- La ronda.- dissero insieme Ginny ed Hermione ridacchiando.
- Si quella roba lì.- minimizzò con un veloce gesto della mano - Beh, che si dice dalle vostre parti?- domandò curiosa cercando di allontanare quanto più possibile Malfoy dalle sue discussioni.
- Mah, non c'è male.- disse Hermione facendo spallucce.
- Hai parlato con Blaise?- le chiese Naomi scrutandola in modo severo.
- Ovvio che no!- rispose Ginny al posto della riccia. - Mancano solo due settimane a Natale!-
- Lo farò!- disse seriamente Hermione. - Aspetto il momento giusto.-
- Questa sera io e Malfoy non ci siamo, mi sembra che sia un ottimo momento.- le ricordò Naomi mettendo le braccia incrociate sotto il seno.
- Vedrò...- rimase lei sul vago distogliendo lo sguardo.
- Herm..- la riprese Ginny pronta ad iniziare un nuovo monologo.
- Ho detto che vedrò, non ho detto di no.- la precedette annuendo seriamente e chiudendo così il discorso. - Piuttosto, Blaise mi ha detto che questa mattina a lezione hai rivisto una persona.- le disse sorridendo maliziosa.
Non stava tentando di cambiare argomento, proprio no.
- Chi?- domandò Ginny curiosa dalla punta dei capelli fino a quella dei piedi.
Naomi non riuscì a trattenere un sorrisetto a quelle parole e fece spallucce.
- Mordon, il ragazzo della festa.- rispose a Ginny ignara di tutto - Abbiamo solo un pò parlato, e credo mi abbia chiesto di uscire. Credo, cioè... lo ha fatto.- disse confusa e ridendo di tutto quel giro di parole. Lo credeva ancora strano, era da tantissimo tempo che non aveva un appuntamento e che non si sentiva libera di uscire con qualcuno.
- Come come?!- domandò Ginny allargando a dismisura gli occhioni azzuri. - E ce lo dici così?!- chiese quasi offesa dandole un colpetto sulla spalla.
- Come volevi ve lo dicessi, con un invito ricamato in oro e argento?- chiese ironicamente Naomi ridacchiando.
- Quando?- domandò Hermione sorridente.
-  Domani, alle 15.30.- ricordò annuendo a sè stessa - Se non fosse stato per l'impiccio con Malfoy aveva proposto anche per questa sera, però... quel dannato idiota ha sentito il bisogno d'intervenire senza farsi i cazzi suoi.- terminò Naomi sorridendo falsamente.
- Malfoy, tipico.- sentenziò Hermione facendo spallucce.
- Oh, Malfoy lo capisco, è più inspiegabile il comportamento di Blaise. Non capisco per quale motivo ad entrambi non piaccia Mirko. C'è qualcosa, lo so.- disse la Serpe seriamente ancora con l'appunto di scoprire per sè cosa nascondessero entrambi.
Hermione la guardò dubbiosa corrugando la fronte cercando di capire un qualsiasi motivo per la quale il Corvetto dovesse stare antipatico anche a Blaise, senza però raggiungere alcun tipo di conclusione.
- Parli del diavolo...- interruppe Ginny ridacchiando e dando una gomitata a Naomi indicandole con un cenno del capo un gruppetto di ragazzi davanti a loro.
Naomi seguì con il lo sguardo la direzione, a circa dodici metri da loro, corrugando il viso concentrata nel capire chi avesse addocchiato Ginny, e le ci volle meno di un secondo per vederlo.
Parlava con dei ragazzi, compagni di casa visti i colori delle sciarpe, lo poteva osservare di profilo e seppure non lo vedesse per bene il suo sorriso smagliante era lì bello e stampato sul volto.
Si ritrovò a sorridere a sua volta, e a sentirsi anche un pò scema per averlo fatto, desiderando tuttavia di poterci scambiare ancora qualche parola, o quanto meno di vederlo da vicino prima del loro fatidico appuntamento.

Dio...quanto diabete.
Prego..?
Vedo che sei troppo presa a sorridere e mangiarti quel povero ragazzo con gli occhi, però mi sto proprio riferendo al dolciume che ti ronza in testa. Avvisami, dopo anni e anni di cattiveria, freddezza e ostilità non sono più abituata a certe emozioni
Ma che...pff!Emozioni?!Non starai un pò esagerando dolcezza? E' un bel ragazzo, non so più come devo dirtelo!
Ed è per un bel ragazzo che sorridi come un'idiota?
Sorrido perchè non dico che mi rende felice, però la sua compagnia mi fa svagare, mi solleva. Quindi taci e fammi sorridere quanto mi pare e piace!
E perchè non vai da lui dunque?
Anche no. Figurati se io devo andare da lui. Sono ben visibile qua, se lo desidera.
Ma come?! E tutta la leggerezza? La simpatia, il ragazzo piacente...?!
Te l'ho detto di non sbilanciarti troppo con le zollette di zucchero.

- Sta venendo qui.- bisbigliò Hermione sorridendo entusiasta.
- E sì!- confermò Ginny ridacchiando.
- Nao?- domandò Hermione vedendo che l'amica aveva lo sguardo fisso di fronte a sè, e pareva non avesse capito.
- Ou!- la richiamò Ginny - Corvo a ore dodici!- sibilò tra i denti.
Solo in quel momento Naomi parve riprendersi dai propri pensieri, e neanche il tempo di imprecare che se lo trovò davanti.
- Ciao.- salutò educatamente il giovine guardando tutte e tre le ragazze.
- Ciao.- ricambiò Ginny con un grande sorrisone.
- Come ti stavo dicendo, io e Ginny dobbiamo andare. I ragazzi ci aspettano. Ci sentiamo domani.- inventò di punto in bianco la riccia. - Ciao, ciao.- salutò entrambi prima di sparire trascinandosi dietro la piccola grifondoro.
- Buonasera.- salutò Naomi ghignando appena.
- Sera a te.- ricambiò lui sorridendo. - Stavi praticando il famoso processo di stalking o era una mia impressione?- domandò lui arricciando appena le sottili labbra.
Si riferiva al fatto che poco prima Naomi lo stava fissando da un pezzo, ma figuriamoci se lo avrebbe ammesso con lui, faticava ad ammetterlo a sè stessa!
- Non so a cosa ti riferisci.- rispose infatti lei ghignando con saccenza.
- Io credo proprio di sì invece.- ridacchiò lui avvicinandosi appena di più a lei.
- Eppure...- disse la Serpe appoggiandosi meglio contro la parete - ...non sono io che mi sono allontanata dalle mie amiche.- gli fece notare subito ghignando e guardando quegli occhi così belli da vicino.
Erano particolari davvero, verde chiaro e marrone nocciola, un misto di colori raro, occhi rari, occhi che in quel bel viso dai tratti così morbidi e al contempo definiti stavano bene da morire.
Lui aprì bocca per controbattere, ma la richiuse senza potere aggiungere altro, lo aveva zittito facilmente.
- Ok forse hai ragione tu.- le concesse sorridente - A proposito, quelle erano mica Hermione Grenger e Ginny Weasley?- domandò curioso inclinando il capo di lato.
- Sì.- annuì lei tranquillamente - Perchè?- domandò a sua volta.
- Sono Grifondoro, forse le Grifondoro per eccellenza.- constatò lui semplicemente - Tu sei loro amica, quindi è insolito che una Serpeverde abbia certe amicizie.-
- Se è per questo sono molto amica anche con Harry.- lo spiazzò lei con tutta tranquillità.
- Potter?- domandò lui sgranando gli occhi incredulo.
- Si, lui.- confermò lei divertita dalla sua espressione - Non ti conviene basarti solo su semplici stereotipi con me.- disse scoccando le labbra con forse una punta di malizia.
- Già...lo dimentico sempre.- ammise lui cercando di ignorare il modo in cui aveva fatto toccare le sue labbra carnose - Per questo voglio conoscerti di più.-
- Solo per questo?- lo provocò lei mantenendo sempre quella pericolosa linea maliziosa.
- Non mi viene in mente altro.- scherzò lui ridacchiando subito dopo. - Dopotutto quale altre motivo avrebbe un ragazzo di avvicinarti se non per sapere qual'è il tuo colore preferito, il tuo libro preferito, se ti piace la burrobirra o meno?- mormorò lui avvicinandosi ulteriormente con il volto a quello di lei.
Questa volta lei non si ritrasse e non solo perchè il muro alle sue spalle non glielo concedeva, bensì perchè quella vicinanza non le dava per niente fastidio.
Lei aveva iniziato a gettare quel filo di malizia e lui lo stava raccogliendo anche se più cauto, e a questo, in un modo o nell'altro, era più che abituata. Se desiderava divertirsi o umiliare un ragazzo l'approccio principale era quello.
- Preferisco qualcosa di più forte della burrobirra.- gli rispose divertita ghignando.
- Whisky?- domandò lui guardandola negli occhi smeraldini a quella distanza così ravvicinata.
Lei annuì lentamente, ghignando appena e beandosi di quella distanza violata che le permetteva di osservare i suoi bei lineamenti da vicino.
Lui le sorrise, e si limitò a ricambiare quello sguardo che saettava da un particolare all'altro, e lui faceva lo stesso: ammirava il bel verde dei suoi occhi, la pelle olivastra e liscia, quelle belle labbra carnose che tanto avrebbe voluto assaggiare. Ma avrebbe dovuto aspettare, non era ancora il momento di scoprire le sue carte.
- E il mio libro preferito probabilmente non lo conosci.- aggiunse lei mormorando a quei pochi centimetri dalle labbra di lui, anche se ovviamente parlare del suo libro preferito non era quello che avrebbe voluto fare.
- Ti offendi se ti dico che al momento non m'importa?- le domandò lui divertito senza allontanarsi di una virgola da lei.
In risposta Naomi ghignò maliziosa, andando a giocare con una ciocca di capelli che le cadevano sulla spalla.
- Tantissimo. E in realtà mi deludi. Credevo che un Corvo impiccione come te, volesse scoprire anche le più piccole banalità- lo stuzzicò lei allargando a dismisura il ghignetto sul suo volto.
Lui sorrise sghembo, affascinante con malizia e al contempo incredibilmente genuino. Nonostante rispondesse a ghigni, o con frasi maliziose, era difficile guardarlo senza pensare a lui come ad un ragazzo semplice e vero.
- Non credere che sia un Corvonero come tutti gli altri. Oltre ad essere curioso ho altri interessi.- le rispose alludendo alle sue stesse parole di poco fa.
Lei sorrise compiaciuta della risposta ricevuta, ma prima che potesse controbattere con una bella provocazione s'intromise un terzo alla loro intima conversazione.
- Detesto rovinare certi momenti...- alzò la voce Malfoy avvicinandosi ai due, che inevitabilmente ripresero le normali distanze e si voltarono nella sua direzione per guardarlo mentre si posizionava poprio di fianco a loro. - Ma è proprio ora di andare cara.- aggiunse il Serpeverde avvolgendo le spalle della ragazza con il suo braccio, e guardando Mordon con straffottenza e un ghignetto malizioso. - Non vorrei finire troppo tardi.- continuò scoccando le labbra fissando il corvo negli occhi.
- Piantala!- esclamò immediatamente Naomi con una smorfia seccata in volto e scrollandosi di dosso il biondino.
- Non ascolare questo idio...- iniziò lei rivolta a Mirko cercando di giustificare le uscite di fantasia di Malfoy, che ovviamente erano false.
- Lo so, tranquilla.- la interruppe subito sorridendole rassicurante guardando solo e soltanto lei, come se Malfoy neanche fosse lì. - Continueremo domani.- aggiunse con una punta di malizia strizzandole l'occhio.
Lei parve tranquillizzarsi dopo essersi assicurata che non avesse frainteso, e in risposta annuì sorridendogli appena.
- Bene.- infatti rispose sollevata.
Lui le si avvicinò al viso per darle un lieve e veloce bacio sulla guancia destra prima di guardarla negli occhi per poterla salutare.
- A domani Naomi.- le sorrise lui.
- A domani.- ricambiò lei cercando di nascondere quanto avesse trovato piacevole quello sciocco e breve contatto con le sue labbra.
Mirko attese che Naomi ricambiasse il saluto dopodichè sorpassò Malfoy riservandogli nient'altro che un'occhiata di sufficienza, che dall'altra parte si trovò ricambiare.
- Malfoy devi smetterla...- mormorò sospirando la ragazza non appena il corvo scomparve dal corridoio. Sembrava esasperata, sapeva che il tragitto dalla Sala Grande all'ufficio della McGranitt sarebbe stato una tortura di per sè, ci mancava solo che si metteva a fare l'idiota.
- Di fare?- domandò lui facendo spallucce e guardandola con una smorfia mentre iniziava ad incamminarsi verso le scale, senza curarsi che lo seguisse o meno.
Naomi spalancò gli occhi a dismisura, non voleva davvero credere che fosse così faccia tosta da negare l'evidenza.
- Hai anche il coraggio di domandarlo?- gli chiese ironicamente al biondino stando benissimo dietro al suo passo. - Devi smetterla di fare allusioni su me e te con Mirko!- esclamò serissima affiancandolo.
Draco increspò le labbra infastidito e le rispose senza neanche guardarla.
- Credo debba ancora nascere qualcuno che deve decidere cosa devo o non devo fare Lorence.-
- Non m'interessa quello che fai, m'interessa quello che fai con me e con ciò che mi riguarda!- ribattè lei seria quanto mai guardandolo.
In risposta Malfoy si trovò a fare un lieve mugolio annoiato, e continuò a non degnarla di uno sguardo.
Naomi sospirò tentando di calmarsi, finchè di colpo non gli si piazzò davanti bloccandogli la strada.
- Adesso ascoltami bene... non ho intenzione di litigare più del dovuto con te, meglio rimaniamo in contatto meglio è, quindi a meno che non ci sia un reale motivo per cui tu o Blaise dovreste tenermi alla larga da lui, smettila.- gli disse seriamente. - M'interessa conoscerlo, e m'infastidisce parecchio il tuo comportamento! Direi quasi...-

...che tu sia geloso. terminò la frase nella sua mente, si pentì anzi di averla anche iniziata a pronunciare.

- Cosa?- domandò lui duramente quasi sprezzante capendo ciò a cui stesse alludendo lei.

Ahia. Mi sa che la ragazzina avrebbe dovuto usare altre modalità per dire certe cose..

- Niente...- scosse il capo lei abbassando per un istante il volto, sentendosi un po' stupida ad avere anche solo pensato quella cosa. - Sembra che ti dia fastidio che ci esca, e visto che nè tu e nè Blaise volete spiegarmi il perchè, almeno tu smettila! Perchè sembri giusto un pelino geloso, ed è assurdo!- terminò riacquisendo il suo tono deciso e sicuro.
Draco la guardò duramente, quasi offeso, e in realtà anche lievemente schifato.

Un Malfoy geloso! Puah! Mai successo, e mai accadrà.
Non sei un indovino. Non puoi averne la massima certezza..
Come osa? Chi si crede di essere?!
E' solo un suo pensiero...e in realtà non riesco a capire neanche io il motivo di questa ossessione verso Mordon. Ossessione verso Mordon con Naomi, pardon correggo.
Non esiste nessunissima ossessione!
A volte pare tu  dimentichi che io sono la tua coscienza, e anche se mi dici A, io so con certezza che non sarà mai A!
Non sono geloso!

- Cosa?- domandò incredulo lui assottigliando gli occhi schifato - Io geloso? Di te?-domandò sprezzante guardandola da capo a piede.
- Senti..- tentò lei di rispondere a tono al suo modo così ostile, ma lui non glielo permise.
- No senti tu. Non sono geloso, non sono geloso di nessuno tanto meno di te. Forse non ti è chiaro con chi hai a che fare: io sono Draco Malfoy, un Malfoy non è geloso di niente e di nessuno, tanto meno di un'irritante e stupida ragazzina come te!-
- Allora caro il mio Draco Malfoy...- disse lei calcando il tono di voce sul suo nome - ...lascia stare le mie relazioni personali. Vuoi fare il bodyguard? Va bene, fai quello che ti pare, ma non t'impicciare nelle mie questioni private.- ribattè lei ignorando apparentemente gli appellativi che le aveva affibiato e il tono con cui li aveva proferiti.
In realtà l'avevano infastidita, e una strana sensazione si era impadrinita di lei nel guardare quello sguardo così cupo e schifato. Non avrebbe saputo neanche descriverla, era quasi come se il suo cuore si fosse staccato da ogni arteria e nervo e fosse precipitato nel vuoto.
Non bella come sensazione.
- Non dirmi quello che devo fare!- Draco si trovò ad alzare la voce nel bel mezzo del corridoio, attirando l'attenzione dei personaggi nei quadri appesi alle mura.
Naomi tacque per un istante, sorpresa di quel suo tono. Spesso litigavano e bisticciavano, ma mai era arrivato al punto di urlarle contro.
- Urlami un'altra volta addosso e giuro quanto è vero che mi chiamo Naomi che ti rovino.- sibilò lei assottigliando lo sguardo minacciosa.
- Sto tremando di paura.- ribattè lui alzando le soppraciglia provocatorio. - Siamo in ritardo, ho già perso abbastanza tempo.- le disse poi sorpassandola e dandole una lieve spallata.
Lei chiuse gli occhi per un istante stringendo i pugni lungo il corpo, tentava di darsi un controllo, perchè altrimenti era la volta buona che gli metteva davvero le mani addosso.
Riprese subito le distanze, si affiancò al biondino e camminò mantenendo il suo passo senza mai sfiorarlo con lo sguardo, neanche per sbaglio.

Non lo sopporto, lo detesto.
Non essere così cattiva suvvia...
Prima fa lo stupido quando c'è Mirko, sembra fare la parte dello spasimante geloso e poi quando glielo fai notare scoppia come un palloncino! Idiota!
Magari stai esagerando tu...magari è una tua impressione che faccia lo stupido solo quando c'è Mirko, magari tu vuoi che sia così.
Cosa?! IO? Ma mai nella vita! Due volte lo ha fatto!Ben due volte! Gli ha fatto credere che dovessi andarci a letto! A quale scopo secondo te?!
Magari solo per farti un dispetto...
Sicuramente,ma avrebbe potuto trovare mille altri modi per farlo! Perchè proprio quello?
Perchè è geloso?

Io geloso! Pff! Stupida idiota!
Non credi di avere un po' esagerato?
No, per niente! Almeno forse si ricorderà di non dire più stronzate!
Magari tu smetterai anche di farle.
Prego?
Da come ti sei comportato sembra normale pensare che tu sia geloso.
Anche tu! Dannazione no! Non me ne frega niente di lei, nè di Mordon!
Allora perchè ogni volta che sono insieme fai l'idiota?

Per darle fastidio ovviamente!
Ne hai di fantasia per trovare cose che la facciano impazzire,e ti limiti ad un banale equivico con una sua possibile storia?

Certo! E' geloso! Voleva farmi qualche dispetto? Può darsi, ma ha mille modi per farlo, perchè limitarsi ad una cosa così scontata?
Non tutti sono macchiavellici come te tesoro.
Vero, ma lui si. Lui è quasi macchinatore e vendicativo come me, questo lo posso dire con certezza.
E va bene, ammettiamo che sia geloso. T'importa davvero così tanto? Mi sembra tu ti stia scaldando un pò troppo per una cosa del genere. Se davvero non t'interessa come dici perchè alzare tutto questo polverone?

Perchè sforzarmi tanto quando so che così va su tutte le furie?
Perchè a te piace sforzarti tanto! Sei troppo calcolatore per limitarti allo scontato. Specialmente con lei che ti tiene testa!
A cosa vuoi arrivare?

A cosa vuoi arrivare quindi?

- Ferma.- mormorò Draco tutto un tratto tendendo un braccio verso di lei per bloccarla.
- Che c'è?- domandò lei guardandolo sorpresa. Era sovrappensiero, che cosa aveva sentito?
Lui portò un dito esile sulle labbra, indicando con il capo una porta sul lato del corridoio.
Naomi tese l'orecchio e sentì il rumore di un vaso in frantumi.
Guardò Draco corrucciando la fronte, e in risposta lui sfilò la bacchetta dal pantalone.
- Stai qui.- le disse avvicinandosi silenziosamente alla porta.
- No!- mormorò lei seguendolo pronta già con la sua bacchetta.
Stava per mettere mano sulla maniglia, ma Naomi lo tirò dal cappuccio della divisa.
 - Non chiedermi di fare il palo!- sussurrò inviperita.
Draco alzò gli occhi al cielo.
- Fai quel che ti pare, per Salazar!- esclamò esasperato puntando la bacchetta contro la porta. - Ventus!- esclamò poco dopo, e la porta si spalancò con un secco tonfo.
L'aula era poco illuminata da una finestra che andava sul giardino innevato del castello, e il biancore del tappeto erboso sembrava irradiare una luce candida, seppure lieve, anche in quell'aula così cupa.
Sulla cattedra vi erano seduti due giovani ragazzi, che spaventati si erano messi in piedi all'istante. Ai loro piedi un vaso rotto.
- Bene bene bene.- iniziò Draco beffardo con un ghignetto in volto tambureggiando la bacchetta contro il palmo della mano - Cosa abbiamo qui?- domandò ironicamente.
- Noi...- provò il ragazzino a giustificarsi, con la voce tremolante.
- Taci!- gli intimò Draco serio. - Due giovani grifonfessi che si danno da fare, vedo. Oltre il coprifuoco!- disse lanciando un'eloquente sguardo alla ragazzina con le guance già arrossate, che alle parole del Serpeverde s'imporporarono ancora di più. - Direi che ciò mi autorizza a togliere venticinque punti a testa.- terminò beffardo.
- Ma, ma...!- tentò nuovamente il ragazzino spalancando gli occhi terrorizzato.
- Vogliamo fare cinquanta a testa?- domandò ironico Malfoy.
- Malfoy, credo tu stia esagerando.- gli fece notare Naomi dietro le sue spalle. Era rimasta in silenzio fino ad allora, e davanti a questo abuso di potere di certo non sarebbe riuscita a portare avani il suo silenzio.
- Se qualcuno s'intromette ancora facciamo anche cento!- disse voltandosi verso la sua compagna di casa.
- No!- esclamarono entrambi i grifondoro. - Adesso andiamo in dormitorio, promesso!- disse la ragazzina e prendendo per mano il compagno scapparono letteralmente dall'aula.
Malfoy li guardò divertito, e con il solito ghignetto in viso uscì dall'aula soddisfatto.
- Sei proprio un'ipocrita.- disse Naomi guardandolo di sbieco chiudendo la porta dietro di sè.
- Prego?- domandò Malfoy non capendo a cosa si riferisse.
- Terrorizzi due ragazzini che pomiciavano di nascosto punendoli come se avessero commesso chissà quale peccato capitale, quando probabilmente tu per primo t'infili nelle aule a fare questo ed altro.- spiegò lei tranquillamente. - Ah senza contare il tuo spropositato abuso di potere.- aggiunse sospirando rassegnata.
- Io sono sempre stato abbastanza furbo da non farmi beccare Lorence.- rispose lui con un piccolo sorrisetto.
- Oh certo, allora puniamo due poveri disgraziati che si stavano solo baciando perchè non sono stati abbastanza furbi come me.- disse lei avvicinandosi a lui con le mani incrociate al petto. - Davvero molto maturo.- terminò con una smorfia a qualche centimetro da lui.
- Presumo sia molto più maturo che vantarsi di avere lasciato una cicatrice su un potenziale pericolo per la mia incolumità, non credi?- controbattè lui deviando del tutto argomento.
Naomi scoppiò a ridere a quella sua frase di cui aveva ovviamente capito il chiaro riferimeno al suo incontro notturno con Nott.
- Ancora questa storia! Non ci credo!- esclamò divertita riprendendo a camminare, perchè non voleva sentirsi fare altre paternali.
- La storia andrà avanti all'infinito se non capisci l'effettivo pericolo.- rispose Draco tranquillamente raggiungendola e guardandola seriamente.
- Oh avanti Malfoy!- esclamò lei divertita - Credi davvero che Nott sia pericoloso? Davvero ci credi? E' solo un pallone gonfiato, tutte chiacchere e nessun fatto. Tipi come lui li conosco alla perfezione, e so metterli tutti al loro posto.- aggiunse seriamente e determinata.
Sapeva come difendersi e aveva sicurezza nelle sue doti, nessuno poteva azzardarsi a toccarla.
Malfoy l'afferrò da un polso, fu una presa decisa, ma non le fece male. La fece girare verso di sè e si ritrovò a riversare le sue iridi argentee in quelle verde smeraldo di lei.
- Theo...non lo conosci.- mormorò serio come non mai - E' capace di accumulare quanto più possibile, quando si lascia andare è lontanamente paragonabile ad un essere umano. Credimi, io lo so.- aggiunse mentre nella sua mente riaffioravano ricordi e immagini sulla questione.
- Anche se così fosse, io so difendermi da sola.- disse lei scuotendo il capo non afferrando tanto seriamente ciò che le disse il biondino. Il suo sguardo poi cadde sulla mano di lui stretta attorno al suo polso, non le dispiacque così tanto quell'insignificante contatto ad essere sincera, però la sorprese parecchio.
Poco prima si stavano quasi sbranando, avrebbe voluto toccarlo solo per potergli stringere le mani al collo, eppure in quel momento da un'idiozia stavando andando a parare sul solito argomento: la sua sicurezza.

Accidenti, devo prepararmi sull'argomento "perchè tiene alla mia incolumità", oltre che alla gelosia che vorrei provasse nei miei confronti?
E rieccoci con la falsa del "un Malfoy porta a termine ogni incarico". Non esiste che un Malfoy prenda a cuore il suo incarico?

N
o...non è vero.
Assolutamente....non esiste.

Anche lo sguardo di Draco andò sulla propria mano che cingeva il polso di lei, e a quel pensiero partorito dalla sua coscienza la ritrasse immediatamente, distolse lo sguardo da quello smeraldino di lei e fece cenno con la testa di proseguire. L'ufficio della McGranitt ormai era vicino.
Naomi lo seguì annuendo, senza fiatare, la sua coscienza parlava già troppo.



"toc toc"
- Avanti!- 
- Buonasera professoressa McGranitt..- salutò entrando Naomi con un sorriso accennato,seguita da Malfoy, decisamente molto meno felice di quella visita.
- Buonasera signorina Lorence...- disse abbozzando un sorriso stanco.
Poi il suo sguardo vagò su Malfoy, e il suo tono di voce cambiò radicalmente
- Signor Malfoy...- salutò sinteticamente - ..stranamente è in orario per la ronda. Forse dovrei affiancarla alla signorina Lorence così arriverebbe in orario anche alle mie lezioni.- aggiunse seria come non mai guardandolo da sopra gli occhiali da vista.
Draco non rispose rimase a guardare la prof con sguardo impassibile, anche se nella sua mente tante di quelle maledizioni e imprecazioni stavano volando verso la megera.
Naomi si voltò con lo sguardo per guardare Malfoy e ghignò felice che fosse stato rimproverato. Amava essere premiata ed elogiata, essere al si dopra degli altri. Specialmente se si trattava di dare uno smacco al caro giovane Principe delle Serpi.
- Ma non perdiamoci in futili chiacchere siamo qui per un motivo preciso.- minimizzò comunque la professoressa con un veloce gesto della mano- Naomi accomodati pure.-
Naomi seguì il consiglio e si mise su di una poltrona dinnanzi alla professoressa.
Malfoy invece rimase dietro di lei, guardandosi pigramente intorno.
Nell'ufficio della McGranitt era tutto rosso ed oro,e sui muri erano appesi vari quadri e vittorie della casata griffata.
Sul suo perfettissimo viso si fece spazio un'espressione disgustata.
- Bene signorina Lorence ora le elencherò....- non finì perchè Naomi la interruppe con un colpo di tosse.
- Sì?- chiese accigliata Minerva.
- Ehm, Malfoy deve stare qui?- chiese Naomi sentendo la sua presenza dietro di sè.
La professoressa guardò il ragazzo che si era accomodato con con le gambe spalancate su di una poltrona nera di pelle.
- Si, perchè la signorina Grenger e il signor Zabini stanno facendo la ronda al settimo piano, Ginny Weasley e il fratello al quinto piano, mentre Hanna Habbot e Mirko Mordon controllano il quarto e il terzo piano...-
Naomi sentendo pronunciare il nome del caro Corvetto sorrise inevitabilmente. L'indomani lo avrebbe rivisto, nel loro fatidico appuntamento.
- E...?- chiese Naomi tralasciando le sue fantasie sul suo appuntamento, cercando di capire che ruolo avesse Malfoy lì nell'ufficio.
- E le ronde si fanno in due, in questo caso manca una persona, che dovrebbe essere Pansy.- rispose Malfoy al posto della McGranitt. - Dov'è Pansy?- chiese infatti corrucciando la fronte interrogativo.
- Infatti. La signorina Parkinson rimarrà in punizione per un paio di settimane, quindi non potrà fare la ronda.- spiegò molto spiccia Minerva - Per questo dopo aver parlato dei G.U.F.O. signorina Lorence farai la ronda con Malfoy.- aggiunse rivolgendosi a Naomi.
Nonostante apparentemente nessuno dei due sembrava essere stato turbato dalla notizia entrambi stavando maledicendo la vecchia per la sua folle decisione di tenerli a contatto più del dovuto.
- Io? Per due settimane?- domandò Naomi incredula - Ma io non so neanche cosa devo fare!- esclamò Naomi scuotendo appena il capo.
- A questo porrà rimedio il signor Malfoy, però tornando a noi.- chiuse immediatamente l'argomento pronta ad aprirne un altro -
Trovo che la sua proposta per recuperare i G.U.F.O sia appropriata, naturalmente dobbiamo stabilire una data.-
- Il mese prossimo per me andrebbe bene...- disse Naomi interrompendola.
Draco e Minerva rimasero interdetti.
- Il mese prossimo?Non crede di esagerare?Insomma ci sono molte cose da studiare...- disse costernata la prof.
- No, va benissimo per me, ho già recuperato tutte le materie, e quando avrò finito anche di recuperare babbanologia, potrò fare delle attività extra...- disse soddisfatta. - E inoltre ci saranno le vacanze di Natale di mezzo, avrò abbondantemente studiato tutto.-
- Sigorina Lorence, nella mia materia va benissimo, ma è sicura di andare bene anche nelle altre?-
- Indubbiamente...- disse sicura, anzi quasi offesa dalla diffidenza dell'insegnante.
- Beh, questo caso è da segnare nella storia!- esclamò ridendo appena - Lei è l'unica Serpeverde che vada bene in tutte le materie....- disse con tono accusatorio verso Malfoy, che ignornadola imprecò a denti stretti.
Naomi sorrise soddisfatta.Lei amava essere al di sopra degli altri, l'ho già detto vero?
- A questo punto direi che fisseremo la data il primo del mese prossimo...il programma è tosto, ma sono sicura che  se avesse bisogno di aiuto, Hermione Grenger,la studentessa più brillante di Hogwarts, potrà aiutarla.- puntualizzò la bravura di Hermione quasi fosse figlia sua.
Naomi annuì, mentre Draco dovette stringere le mani intorno al bracciolo della poltrona per non dire niente sulla mezzosangue zannuta.
- Professoressa, dopo avere pareggiato il programma, potrei iniziare a partecipare ad attività extra scolastiche....tipo il quidditch?- chiese Naomi speranzosa che la risposta fosse un chiaro e limpido SI.
- Naturalmente. Se non sbaglio all'inizio della stagione vi serviva un nuovo cacciatore, giusto Malfoy?- chiese la McGranitt interessata.
-  Per ora la squadra è al completo, ma avevo intenzione di cambiare un cacciatore. Devo parlarne con il resto della squadra.- rispose impassibile e diretto.
- Quindi è tutto da vedere.- riferì a Naomi, la quale annuì pensierosa. Desiderava imparare il quidditch da quando Harry e Ron le avevano raccontato i più piccoli dettagli di quello sport, e in realtà voleva volare, volare per davvero! Nel suo mondo questo era impossibile, solo fantasia e troppi libri fantasy.

Prese qualche scartoffia da scarabocchiare, mentre i ragazzi rimasero a guardarla in attesa di un suo congedo.
Lei alzò lo sguardo lentamente fissando ognuno di loro negli occhi.
- Beh? Potete anche andare! Dovete dare un occhio al primo e al secondo piano, su forza!- esclamò indicandogli la porta.
I ragazzi si alzarono e se ne uscirono senza proferire parola.
- La proffa è tutta andata...- disse Naomi tra sè e sè.
- Ma che intuito....- disse sarcastico Malfoy incominciando ad avviarsi verso il secondo piano.
- "ma che intuito"... - gli fece il verso Naomi sfoderando la bacchetta.
Lontani dall'ufficio della prof,  le candele appese ai muri illuminavano i quadri e le pareti grigiastre. Il secondo piano solitamente non godeva di così tanta vita, erano tutte aule o sgabuzzini.
- Ma che cazzo dobbiamo fare di preciso in queste ronde? - chiese Naomi giocherellando con la bacchetta e tenendo il passo di Malfoy.
Lui non rispose.
- Ehi?- 
Nessuna risposta.
- Che cazzo mi senti?- urlò Naomi.
- Ma chi osa parlare in questo modo?!- gridò una voce.
Naomi e Draco si girarono e videro un uomo di mezza età vestito in camicia da notte, che accigliato si affacciava da un quadro appeso alla parete.
- Ragazzina ti sembra l'ora e il modo appropiato?!-
- Ragazzina a chi?!- domandò Naomi offesa osservando da più vicino l'omino del quadro.
- Siamo anche arroganti?!Non è modo di una fanciulla parlare in quel modo, con quel vocabolario sporco!-
- Fatti i cazzi tuoi te!- disse Naomi arrabbiata,e così se ne andò seguita da Malfoy che ghignava.
- Non usare vocaboli sporchi ragazzina!- la prese in giro il ragazzo che sogghignava con le mani nelle tasche.
- Ahaha molto divertente,voglio vedere se riderai ancora quando entrerò nella squadra di quiddtich...- ridacchiò Naomi straffottente.
- Tu cosa?- disse sarcastico.- Non entrerai MAI nella MIA squadra!- disse serio guardando dinnanzi a sè.
- Lo dici tu!-
- Certo, sono il capitano della squadra.- ghignò lui compiaciuto.
Naomi lo guardò male, purtroppo lo sapeva, infatti già da subito aveva capito che entrare in squadra sarebbe stato più difficile del normale.
- Tuttavia viviamo in un regime democratico caro, l'assolutismo monarchico lo abbiamo salutato da un pezzo.-  gli rispose a tono lei.
- Se la metti cosi allora dimmi: hai mai cavalcato una scopa?- domandò lui annoiato guardando dinnanzi a sè.
- No, ma...-
- No, appunto. Hai mai provato a tirare una pluffa in un anello?- domandò nuovamente.
- Non ancora, però...- tentò lei nuovamente, ma venne interrotta comunque.
- Un altro no. Secondo la democrazia che tanto vanti saresti impossibilitata ad entrare in quanto non sai un accidenti di quidditch!- giunse ad una quasi giusta conclusione il biondino.
- Ma ho intenzione d'imparare!- controbattè lei guardandolo dal basso con gli occhi allargati dall'emozione, in quanto per davvero non vedeva l'ora d'imparare.
- Bisogna essere portati. E non è come studiare su un libro, la pratica è un'altra storia miss voglio recuperare i G.U.F.O. perchè non ho niente di meglio da fare che studiare tutto il giorno.- la prese in giro.
- Non studio tutto il giorno! Studio quanto basta!- si difese lei.
- Sarà.- rispose poco convinto lui ricordandosi della prima interrogazione della giovane a cui aveva assistito.
Era riuscita ad imparare il programma di quattro anni per un'intera e unica interrogazione!
Probabilmente aveva superato gli standard della mezzosangue zannuta!
Rimasero per qualche minuto in silenzio, ognuno pensava ai fattacci propri, ogni tanto gettavano un occhio nelle aule o stanze socchiuse, il tutto però era abbastanza tranquillo e anche noioso, tanto che ormai erano arrivati al primo piano senza alcun impiccio.
- Che noia essere Prefetti.- sbuffò Naomi coprendosi con la mano uno sbadiglio ribelle.
- A volte...- confermò Draco facendo spallucce - Però ha i suoi pregi.- aggiunse con un ghignetto.
- Tipo?-
- Puoi togliere o aggiungere punti: verso fine anno si rivela una buona carta. Hai orari di coprifuoco diversi, e cosa che più preferisco puoi accedere al Bagno dei Prefetti.-
- Un bagno?- domandò Naomi poco convinta con una smorfietta di dissenso sulle labbra - Il bello di essere potente è un Bagno?- domandò ancora meno convinta di prima.
Draco sogghignò appena scuotendo lievemente il capo.
- Diciamo che è un bagno particolare.- minimizzò lui ricordando invece le tante volte che quel bagno gli aveva fatto da sfondo per le sue uscite "romantiche" - Non puoi capire, finchè non lo vedi.- aggiunse comunque rimanendo con la mente lì presente.
- Uhm. Sono curiosa, andrò a vederlo.- affermò lei annuendo tra sè e sè.
- Aspetta.- si fermò all'improvviso Draco corrugando la fronte.
- Theodore, aspetta! Vogliamo sapere che cos'altro ti hanno riferito!- si sentì la voce inconfondibile di Goyle, rauca e in qualche modo impastata, sembrava rispecchiare in pieno la sua persona.
Naomi guardò Draco in cerca di una conferma, e lui annuì facendole cenno di fare silenzio.
- Stai zitto, idiota!- esclamò Nott alzando la voce. - Ti sembra il modo di urlare certe cose in corridoio?!- rimproverò lo scimmione.
- Goyle, come me, vuole solo essere messo al corrente. Siamo stufi di fare ciò che dici senza avere spiegazioni!- intervenne Tiger.
Sia Draco che Naomi videro le ombre dei tre dietro al muro che faceva angolo, c'era Nott che continuava a camminare avanti e indietro, e i due ragazzoni uno di fianco all'altro che attendevano pazientemente.
- Non qui nel bel mezzo.- disse infine mentre iniziava a muovere qualche passo in direzione degli altri due serpeverde.
Naomi spalancò gli occhi dando una gomitata a Draco per chiedergli tacitamente cosa dovessero fare.
Rimanere lì e fare il loro dovere?
Sì, però così si sarebbero persi il dialogo tra i tre.
Draco infatti, che tutt'altro aveva in mente che perdersi importanti informazioni, prese Naomi per mano e la trascinò con se ad una piccola porta che aprì il più veloce possibile e vi s'infilò con la ragazza altrettanto velocemente. Era un dannato sgabuzzino di vecchie scope, di pessima fattura oltretutto, occupavano quasi tutto lo spazio, infatti i due erano letteralmente appiccicati. Draco aveva le spalle contro il muro e Naomi era appoggiata contro il suo petto, se faceva un passo indietro c'era il rischio di fare cadere tutte quante le scope.
- Cazzo! Un posto più comodo no?!- sussurrò quella contro il suo petto.
- Sta zitta Lorence!- disse Draco lasciando una piccola fessura dello sgabuzzino aperta, giusto per potere vedere quando i tre sarebbero passati lì davanti.
Infatti eccoli lì, si fermarono proprio all'angolino del muro, Nott si guardava intorno guardingo, attento che non ci fosse nessuno lì nei d'intorni, ovviamente ignaro di essere osservato da Naomi e Draco.
- Allora?- domandò Goyle.
- Dobbiamo continuare a tenerla d'occhio.- iniziò Nott tenendo la voce bassa.
- Ancora?!- esclanò Goyle scocciato - Che cazzo vogliono da quella stronzetta?-
- E' sempre in compagnia oltretutto.- aggiunse Tiger - Non la lasciano da sola un attimo.-
Nott all'improvviso spinse Goyle contro il muro e gli puntò un gomito dritto al gozzo, facendovi pressione, tanto che il ragazzone faceva fatica a respirare.
- Non alzare la voce idiota!- gli urlò contro lui per primo.
Naomi ebbe un lieve sussulto osservando la scena, non perchè si era spaventata, bensì perchè non se lo aspettava, tanto che andò a cercare lo sguardo di Malfoy, che trovò subito e pareva chiaramente dire: "ora mi credi? Hai visto com'è fatto?".
Mollò la presa solo quando vide la pelle biancastra arrossarsi, e la bocca annaspare in cerca di aria.
- Hai ragione Tiger.- disse passandosi una mano tra i capelli cercando forse di ricomporsi. - La tengono tutti d'occhio: Potter, i Weasley, la Grenger, e anche quegli sporchi traditori di Zabini e Malfoy.- aggiunse sputando per terra all'elenco di tutti quei nomi.
- Non potremmo semplicemente togliere di mezzo...- iniziò Goyle ancora agonizzante, con la voce schiacciata.
- No.- lo interruppe Nott subito. - Salterebbe all'occhio la scomparsa di circa sei studenti, stupido!- lo insultò scuotendo il capo esasperato.
- E quindi che si fa?- domandò Tiger.
- Dobbiamo tenerla d'occhio e continuare la falsa con Malfoy e Zabini, potrebbero farsi sfuggire qualcosa di utile, e fino a contro ordine sono intoccabili.- sputò quasi di malavoglia, evidentemente scocciato di non rivalersi sui traditori.
- Non capisco perchè ci ordinano di non fargli nulla! Sono traditori!- esclamò Goyle dando voce agli stessi pensieri di Theodore.
- Lo so.- confermò infatti il capo dei due - Per ora, faremo così. Per quanto riguarda la Lorence, tra poco ci saranno le vacanze di Natale, e molto probabilmente rimarrà qui al castello.-
- Dobbiamo fermarci anche noi?- domandò lievemente contrariato Tiger.
- Sì.- rispose Nott scattando verso di lui - Qualcosa da ridire forse?- domandò piazzandosi a qualche centimetro dal grande visone del ragazzo.
Tiger si limitò a scuotere il capo abbassando lo sguardo colpevole.
- Dobbiamo solo sperare che tutti gli altri vadano via.- aggiunse Goyle.
- Sarà sicuramente così. Via la mezzosangue, via anche Blaise. Il resto del circo solitamente torna alla sudicia Tana.-  disse Theo con non curanza guardando l'orologio che teneva al polso.
- E Malfoy?- chiese Tiger.
Sul volto di Theo comparve un largo ghigno, cupo e cattivo come pochi.
- La scomparsa di uno studente salta meno all'occhio.- si limitò a dire, compiacendo gli altri due.
Naomi sentì i muscoli di Malfoy irrigidirsi, osservò dal basso il suo volto e ne vide i nervi del viso contratti.
Capiva perfettamente la sua reazione, lei per prima avrebbe voluto uscire da lì e massacrarli con le sue mani uno ad uno, anzi ancora si chiedeva quale strana forza le impediva di farlo.
Risalì con la mano che aveva adagiato sul petto di lui fino dietro al collo, e gli fece voltare il viso verso il proprio. Draco la guardò con la fronte increspata, gli occhi curiosi e ridotti nel tentativo di capire che stesse facendo.
- Stai tranquillo.- sussurrò lei, la voce impercettibile, quasi assente, Draco la capì solo seguendo il movimento delle sue labbra.
Rimase a guardarla negli occhi verdi per un tempo che parve non finire più, lei ricambiò lo sguardo, tentava di fargli capire che anche lei fremeva dalla voglia di spaccargli tutte le ossa a quegli idioti, ma che non era il caso, non in quel momento probabilmente.
Se dava fastidio a lei, capiva quanto potesse dare fastidio a lui visto che a quanto pare con Theo aveva dei trascorsi in passato.
Draco annuì poco dopo, rilassando i muscoli del viso e tornando a guardare fuori dalla fessura offerta dalla porta socchiusa.
Naomi si lasciò scappare un lieve sorriso, e rimase invece a guardare il profilo del ragazzo. Era incredibile come riuscisse a placare gli altri, e non sè stessa, era incredibile anche essere riuscita ad avere un contatto fisico con quel ragazzo che non fosse violento, arrogante o di sfida, bensì rassicurante, quasi tenero.

Tenero...non esageriamo!
Lo è stato, qualsiasi cosa tu dica.
Lo capisco, e mi è venuto spontaneo tranquillizzarlo...da quel che ho capito le sue cicatrici con quel beota sono ben più profonde di quel che fanno intendere.
E hai proprio sentito il bisogno di rassicurare una persona che neanche un'oretta fa ti ha insultata?

Naomi a quel pensiero, ritrasse la mano da dietro al collo di lui e cercò di tenerla quanto più possibile attaccata al proprio corpo, con il risultato che si trovò comunque schiacciata al petto di lui.
Draco si accorse solo in quel momento dell'assenza di quel contatto caldo dietro la nuca, e abbassò il viso per scrutare quello di lei, in cerca del motivo per cui si fosse allontanata, senza tuttavia leggere nulla nelle sue iridi.

C'è  da chiedersi anche il perchè abbia tentato di fare una cosa gentile per te visto che poco fa l'hai pesantemente insultata.
Già, non credo l'avrei fatto. Anzi non l'avrei fatto proprio.
Uhm, chissà!Con questa ragazzina ogni certezza diventa un incognita.
Non iniziare con le insinuazioni del cazzo...
No, no figurati! L'importante è che tu sia rimasto lì senza fare strage di neo-mangiamorte. Ringraziamo Naomi, dai.
Non esagerare. Mi ha fatto piacere, ma non sbilanciamoci.
AH!L'HAI DETTO!
Che?
Ti ha fatto piacere!
Ah...si beh, e allora? Mi ha impedito di farmi prendere dall'impulsività, per forza mi ha fatto piacere, altrimenti come si sarebbe spiegata la strage del giovane- e -già -sulle bocche- di- tutti Malfoy? Mi chiedo piuttosto per quale motivo si sia allontanata, mica mordo!
Colgo della lieve ironia, sai?

-
Stanno andando via.- mormorò ancora Naomi vedendo i due che si avvicinavano al loro nascondiglio.
- Shh.- disse Draco facendosi ancora più piccolo in quel nascondiglio, appiattendosi del tutto contro la parete, e trascinando dietro di sè la ragazza la quale gli si appiccicò letteralmente afferrando le spalle muscolose di lui.
Li videro passare e oltrepassare la porta in cui si erano nascosti, ma attesero che il rimbombare dei loro passi fosse del tutto assente prima di uscire allo scoperto.
- Wow Lorence, come mi stringi.- mormorò Draco all'orecchio della ragazza che aveva stretta addosso.
Effettivamente il loro nascondiglio li aveva messi in condizioni di addossarsi l'uno all'altro. Lui era stretto talmente tanto contro la parete che sentiva l'umidità delle mura entrargli nelle ossa, e lei talmente appiccicata a lui da sentirne il calore del corpo muscoloso, a sentire il profumo di menta e muschio mista a quella di fumo delle sue sigarette.
- Potrei dire la stessa cosa.- disse riferendosi alle sue mani sui propri fianchi.
- Beh, ma quella pudica sei tu, non io.- gli fece candidamente notare Draco ghignando.
Malfoy di certo non si faceva problemi a stringere a sè qualche ragazza, anzi, diciamolo, si spingeva ben oltre e anche in condizioni estreme come quelle.
Naomi alzò il viso in cerca di quello di Draco, e lo guardò con aria diverita scuotendo appena il capo.
- Malfoy sei tu quello convinto che sia pudica.- ribattè riversando il proprio sguardo verde in quello grigio di lui, sentendone il respiro sulla propria fronte.
- Vorresti farmi credere il contrario?- domandò lui divertito e ironico, facendo intendere che trovava il contrario quasi impossibile.
- Non ho alcun interesse a farti credere il contrario in realtà.- gli rispose lei con saccenza e impassibilità, quasi offesa da quel suo pensiero.

Io pudica! Pff! Si vede che non mi conosce per niente.
Su questo sono pienamente d'accordo con te.

Per forza! Solo perchè non gli ronzo intorno e non mi vesto da ochetta significa che io sia pudica? Schifoso pervertito!

- Infondo non mi dispiace scoprirlo da me.- mormorò lui con voce bassa e maliziosa stringendola maggiormente sui fianchi.
- Ma come?- domandò Naomi con una fortissima ironia nella voce - Mi è parso di capire che hai già le idee ben chiare su come sono fatta, perchè indagare troppo?- domandò accigliata iniziando a scaldarsi - E poi non sono mica un'irritante e stupida ragazzina? Perchè prenderti troppo disturbo?- domandò guardandolo provocatoria, con il tono chiaramente più forte di come lo stavano mantenendo per celare la loro presenza.
Draco capì il riferimento agli insulti che le aveva gentilmente dedicato poco prima, e la sua prima reazione fu quella di ridersela, una risata ovviamente divertita e canzonatoria.
- Come siamo permalose!- esclamò infatti ghignando e risalendo con le proprie mani dietro la schiena di lei percorrendola dal basso fino alla base del collo con gesti appositamente lenti ed esperti.
Naomi sentì un brivido percorrerla, e la pelle d'oca iniziare ad affiorare ai gesti lenti e studiati del ragazzo, ed iniziò per questo ad agitarsi.
- Non sono permalosa!- esclamò infatti irritata - E piantala!- aggiunse subito prenendo le mani di lui e allontanandole dal proprio corpo muovendosi un pò troppo e facendo cadere un paio di scope dietro di sè. - E poi perchè siamo ancora chiusi qui dentro!?- esclamò sempre più irritata mentre si aggrappava chiaramente alla maniglia come via di salvezza. - Dannate scope!- borbottò uscendo dal buco in cui si erano nascosti.
Dietro di lei uscì Draco palesemente divertito, con la calma più totale.
- Che hai da ridere?- domadò Naomi sistemandosi i capelli legati in una coda alta.
- Ti agiti per poco e sostieni di non essere pudica.- ghignò lui scuotendo il capo.
Naomi assunse un'espressione corrucciata, parve non capire immediatamente.

Credo sostenga che la tua agitazione deriva dal fatto che ti sono estranee certe carezze...povero, quanto si sbaglia.
Ma! Guarda che idiota! Cosa gliene frega poi?!
Beh sempre meglio che dirgli la verità,no?
Cioè?!
Che ti sei agitata per come ha reagito il tuo corpo a quella "carezza".
Che?Ma...dai!
....
Vabbè! Ok, è per quello, va bene! Non sono tranquilla con lui nei paraggi ok? Mi mette confusione, è troppo ambivalente questo idiota! Prima mi sbrana e m'insulta poi torna a fare il pervertito in calore! Non voglio averci niente a che fare ok?
Si beh, concordo infondo. Dopo la serata della festa è meglio evitarlo.
...Dovevi per forza ricordarmela?! Cazzo!

- Non mi agito per quello idiota!- esclamò lei rassegnata - Come se avessi fatto chissà che cosa! Pallone gonfiato...mi agito perchè non voglio avere niente a che fare con te, hai sicuramente avuto un attaccamento ambivalente o insicuro, perchè non sei molto a posto!- iniziò a straparlare di cose studiate nella Londra babbana, tanto che Draco la guardava senza capire granchè.
- Non ho idea di quello che tu abbia detto, ma rimango comunque della mia idea.- si limitò infatti a commentare sorpassandola con un ghignetto sulle labbra.
Naomi lo guardò malissimo lasciandosi sfuggire un versetto isterico dalle labbra.

Tanto non m'interessa quello che pensa!
Infatti,noto come sei tranquilla e in pace con te stessa.


- Sbrighiamoci a finire questa ronda, che mi sembra sia durata anche troppo.- borbottò Naomi raggiungendo il biondino e stringendosi nelle spalle.
Aveva decisamente freddo, dopotutto indossava solo un jeans e un golfino per di più con una scollatura a barchetta, ed essendo agli inizi di dicembre e con un'abbondante distesa di neve proprio lì fuori nel cortile di certo non era stata una scelta intelligente la sua. Dopotutto non aveva messo in conto di rimenere in giro per i corridoi fino a tardi.
- Hai freddo?- domandò Draco guardandola con la coda nell'occhio frizionarsi le mani nel tentativo di scaldarsi.
- No.- rispose secca Naomi mentendo ovviamente - Cosa farai per Natale, quindi?- domandò di punto in bianco.
- Come?- chiese Draco non capendo cosa centrasse.
- Nott!- esclamò Naomi come se quel nome dovesse giustificare tutto. Infatti Draco capì immediatamente: si riferiva al fatto che Nott e company contassero che lui rimanesse lì al castello per fargli la festa.
- Non so ancora.- rimase comunque sul vago, non sapendo davvero che fare. Una parte di lui, dopo quello che aveva sentito, gli suggeriva proprio di fermarsi a prescindere da quello che avrebbe fatto Blaise per il semplice motivo di avere l'opportunità di rifarsi con quei tre. L'altra gli suggeriva candidamente di riflettere ed evitare il pericolo, anche se purtroppo veniva poco calcolata dal biondino.
- Come non lo so?!- domandò esterrefatta Naomi - Sapevo che eri stupido, ma non fino a questo punto!- aggiunse ricevendo un'occhiataccia dal diretto interessato - Non mi guardare così, è ovvio che non puoi rimanere qui al castello.- giunse alla più ovvia conclusione.
- Uh!- esclamò facendo spallucce - Per tua informazione sono perfettamente in grado di badare a me stesso. Non saranno sicuramente quei tre a farmi scappare con la coda tra le gambe.- sputò con arroganza.
- Io l'avrei presa più per una ritirata intelligente e dispettosa, pensaci: dicono che devono rimanere qui al castello per tenermi d'occhio giusto? E contano che probabilmente ci rimarrai anche tu. Pensa quando dopo avere scelto di rimanere qui tu fai bagagli e te ne vai! Vorrei vedermi le loro facce.- pregusta con la sola immaginazione le reazioni sconcertate e infuriate di Nott, Tiger e Goyle.
Draco inizia a pensare all'idea della ragazza, allettando quella parte di bontà che poco prima gli suggeriva di evitare il pericolo.

Mi piace la pensata della ragazza: approvata.
Uhm...sostengo sia comunque uno scappare. Io non scappo da nessuna parte...anche perchè non ho davvero nessuna parte.
Beh Blaise...
Blaie seguirà sicuramente la Mezzosangue, non voglio metterlo nella condizione di scegliere, non sarebbe giusto, lui non se lo merita. Ed io non ci penso neanche di tornare alla Tana! Meno lo vedo quel posto meglio è.

- Tu invece?- domandò cambiando subito argomento, prima che si andasse a parare sul fatto che non aveva alcun luogo in cui andare - Ti ricordo che il loro obbiettivo sei tu, non io. E non mi stancherò mai di chiedermi il perchè.- aggiunse serissimo.
- A chi lo dici.- mormorò Naomi non capendo lei per prima per quale motivo Nott, e i Mangiamorte in generale volessero tenerla d'occhio. - Non lo so, davvero. In realtà stavo proprio pensando di rimanere qui.- ammise scocciata di essere stata così prevedibile anche per Nott.
- Credo che dovresti rivedere i tuoi programmi.- commentò ironicamente Malfoy - Abbiamo finito finalmente.- aggiunse giunti alla fine del grande corridoio del primo piano.
- Torniamo subito in dormitorio, che non vedo l'ora di toccare il letto.- esclamò felice Naomi stringendosi nuovamente nelle spalle per il freddo. - Dovrò pensarci..- aggiunse comunque lasciando cadere il discorso.
Draco la guardò dall'alto e alzando gli occhi al cielo, si sfilò la mantella della divisa Serpeverde e gliela porse.
- Non ho freddo.- mentì nuovamente davanti l'evidenza scuotendo il capo.
- Piantala Lorence di fare la bambina.- ribattè lui scocciato - Ci manca poco che ti metti a tremare, non ho intenzione di portare in dormitorio un pezzo di ghiaccio. Tieni senza fare troppe storie prima che ci ripenso.- aggiunse guardandola negli occhi quanto mai serio.
Lei guardò la mantella nelle sue mani con diffidenza: di fronte ai suoi continui cambiamenti di umore nei suoi confronti, non sapeva mai come comportarsi. Rifiutarla per fare l'orgliosa e congelare fino ai sotterranei, o accettare di buon grado quello sprazzo di bontà?
- Grazie.- disse gentile afferrando la mantella e indossandola.
Le stava un pò larga, un pò tanto forse, ma era indubbiamente calda e profumata di lui. Sentì nuovamente il suo profumo di fumo misto a quello di muschio e menta pervaderle le narici come se fosse ancora nello stanzino aggrappata alle sue spalle muscolose, sentiva quel profumo così forte da sentire il bisogno di inebriarsi solo di quello senza dovere necessariamente respirare l'aria. Aveva decisamente un buonissimo profumo, si chiese come aveva fatto a non notarlo prima visto che vivevano nella stessa stanza.
- Non avrai freddo tu?- domandò poco dopo mentre camminavano - Non vorrei sentirmi rinfacciare la cosa.- aggiunse svelta prima che potesse farle qualche battutina sul fatto che si preoccupava della sua salute.
- No.- fece spallucce, prendendo dalla tasca dei pantaloni il suo pacchetto di sigarette - Sono abituato.- aggiunse infilandosene una tra le labbra sottili.
Naomi annuì senza aggiungere altro.
Rimasero in silenzio entrambi per buona parte del tragitto, ognuno immerso nei propri pensieri e dubbi, senza essere capaci di parlarne l'uno con l'altra anche solo come buoni confidenti.
Ogni volta che aprivano bocca c'era il rischio di sbranarsi o cadere nel sensuale.
- Ehi fermi! Aspettate un po'!- esclamò una voce loro familiare prima che prendessero le scale verso i sotterranei.
- Blaise!- salutò Naomi voltandosi nel vederlo corrergli incontro.
- Zab.- lo salutò Draco sbuffando il fumo sorpreso di vederselo lì di fronte - Pensavo avessi già finito la ronda.- aggiunse per spiegare la sua sorpresa.

E che saresti rimasto dalla Mezzosangue per la notte. aggiunse mentalmente.

- Nono, io ed Hermione abbiamo finito abbastanza presto.- spiegò lui tranquillo mettendosi le mani in tasca, senza specificare cosa avessero finito di preciso.
- Ah, avete parlato di qualcosa?- domandò Naomi per capire se l'amica avesse avuto il coraggio di invitarlo a casa dei suoi per il Natale.
- Uhm...- ci pensò su il moretto corrugando la fronte - Niente di particolare in realtà. Perchè? Sai qualcosa che io non so?- domandò curioso guardando la castana negli occhi.
Naomi scosse subito il capo facendo finta di niente.
- Nono, solo che Hermione è stressata per gli esami, pensavo ne aveste parlato.- trovò subito una scusa plausibile.
- Uh, capito.- mormorò Blaise per niente convinto in realtà. - E voi che ci fate ancora in giro? Insieme? Dov'è Pansy?- domandò a raffica vedendoli insieme e soffermandosi sull'indumento, troppo largo per essere suo, che indossava proprio Naomi.
- La Megera è più fuori del solito.- sputò Draco contrariato riassumendo tutte le domande di Blaise in quella sintetica risposta.
- Pansy sarà in punizione per circa due settimane, quindi mi ha incaricato di sostituirla.- spiegò meglio Naomi guardando male il biondino. - Ed io avevo freddo.- aggiunse notando lo sguardo indagatore di Blaise sulla mantella che indossava.
Blaise rimase qualche minuto a fissarli in silenzio, poi con un sorrisetto fece spallucce e annuì assecondandoli.
- Abbiamo fatto degli incontri particolari questa sera.- buttò lì Draco sbuffando fumo.
- Cioè?- domandò curioso il moretto.
Naomi e Draco si scambiarono un veloce sguardo d'intendimento e raccontarono la conversazione di Nott con gli scimmioni che avevano origliato.
- Figli di puttana.- sputò tra i denti Blaise quasi schifato - Qualsiasi cosa io faccia, tu vieni con me.- aggiunse subito dopo Blaise riferito a Draco.
- Zab, non ho bisogno della balia. E ti ricordo che grazie a Salazar i miei interessi vanno oltre ai confini della tua dolce metà.- sputò serio e sinceramente un pò seccato.
- Va al di là della Tana!- rispose serissimo Blaise capendo benissimo l'allusione del suo amico - Non ti lascio in mano ai quei tre.-
Naomi si sorprese di non essere stata neanche nominata nel discorso di Blaise. Si preoccupava solo ed esclusivamente della salute di Draco, ma non si era per niente offesa, anzi ammirava sinceramente il rapporto di vera amicizia che a quanto pare legava i due. Anzi si chiedeva come Blaise potesse tenere così tanto a quell'idiota di Malfoy.
- Blaise calma.- intervenne infatti Naomi stranamente in difesa del biondino arrogante - Mancano ancora due settimane, c'è tempo di valutare e decidere.- disse cercando di essere il più diplomatica possibile.
Il moretto non era per niente d'accordo, lo si vedeva dall'espressione cupa in viso, ma annuì in silenzio, e ci rimase finchè non arrivarono tutti e tre nella loro stanza.
- Io e te faremo un discorso prima o poi.- saltò fuori di punto in bianco additando minaccioso Draco il quale chiudeva la porta dietro di sè.
Malfoy annuì seppure scocciato, sapeva benissimo cosa volesse dirgli l'amico, e sapeva che prima o poi il discorso sarebbe dovuto arrivare.
- Uhm uhm.- s'intromise Naomi con un colpo discreto di tosse togliendosi la mantella di dosso e porgendola al biondino. - Grazie.- aggiunse respirando per l'ultima volta l'odore di menta e muschio.
Draco l'afferrò appoggiandola ai piedi del proprio letto.
- La prossima volta copriti di più, non devi impressionare nessuno.- le disse senza neanche guardarla.
Naomi si guardò da capo a piede con occhio critico, non capendo che stesse dicendo.
- Ho un jeans, ed un maglioncino, chi s'impressiona per così poco?- replicò indignata sbuffando e dirigendosi al proprio letto. - Un prego sarebbe bastato comunque!- esclamò guardandolo storta borbottando e iniziando a prepararsi per la notte.
Draco, di spalle, si lasciò sfuggire un piccolo ghignetto divertito.
Dopotutto quella serata non era stata così tragica come aveva previsto.


LOSSO.
Sono una persona malvagia e cattiva, ma finalmente dopo non so quanto ho postato.
Però spero di farmi perdonare dato che questo capitolo è bello luuuungo.
Sinceramente come avrò già detto non vedo l'ora di arrivare al periodo Natalizio, dove il lavoro di restauro diminuisce ed è meno faticoso, e dove ho intenzione di aggiungere nuovi avvenimenti decisamente più faighi!
quindi...sperando che non mi odiate profondamente, aspetto qualche commentino anche critico (me lo merito >.<)
Già ora sto scrivendo il nuovo capitolo spero di postarlo il 30 Novembre! Purtroppo la quinta, e vari impegni mi uccidono.__.
besos

NAO94










  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _NAO 94