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Autore: PeppaPig    17/11/2013    2 recensioni
Il destino era sempre stato un punto interrogativo per gli umani; affidarsi al destino, non crederci.. Eppure, che ci si credesse o meno, era sempre stato presente nelle vite di tutti. Rose Donovan credeva nel destino, pensava che ogni cosa che accadesse fosse stata già scritta.. Che le vita fosse come un filo che prosegue per un percorso già tracciato, che molte volte si scontra, si ingarbuglia o addirittura si annoda con altri fili. Con le vite di altre persone, che erano semplicemente destinate ad esserci.
Harry Styles, principe di Irsenof, sarebbe stato, secondo il destino, quel filo destinato ad annodarsi con quello della principessa Rose.
MOMENTANEAMENTE SOSPESA
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender
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Erano in viaggio ormai da due giorni, tra qualche ora sarebbe arrivata a Bristit, alla corte del Re di Irsenof e di suo figlio, il principe Harry. 
Si era sentito molto parlare del principino, lui era il valoroso combattiero, il principe dal cuore nobile e gentile, e altri vari complimenti.. Solo al pensiero Rose storse il naso e si girò a guardare il paesaggio che cambiava mentre loro continuavano ad avanzare con la carrozza. 
Rose non odiava il principe, era più un qualcosa di personale che aveva con il Re e la famiglia in generale. Solo una volta aveva avuto "l'onore" di incontrarli e purtroppo non ebbe una buona impressione. Vi era un incontro con tutti i Re dei vari regni di Irsenof e così, George Donovan, era stato richiamato a Bristit. Quel giorno portò con sè la figlia, tanto non si sarebbe dovuto parlare di nulla di importante, era un semplice incontro che si teneva ogni 3 anni.
Quel giorno Rosaline stava attaccata a suo padre, non lo lasciava un minuto, era molto piccola e davvero molto timida. Il Re, Marcus Styles, stava per raggiungere tutti gli invitati nella sala quando, accidentalmente, sbattè contro una serva che portava da bere nella sala. Tutto il contenuto che fino a poco tempo reggeva la serva cadde addosso al Re, il quale, fece un verso disgustato prima di dare un sonoro schiaffo alla serva e farla cadere a terra. 
Nella sala calò un silenzio tombale, fino a quando il Re non si girò verso i suoi invitati e, con fare tranquillo, disse una frase che Rosaline non scordò mai: " Servi sbadati, la peggior specie, non trovate? " si girò verso la serva che ancora stava a terra e tentava di raccogliere i cocci dei bicchieri rotti, invano, e disse: " Non scomodarti troppo, per quanto mi riguarda non lavori più qui, ora vattene,subito. "
Dopo di che la gente riprese a parlare tranquillamente, come se nulla fosse successo. 
" Rosaline, dobbiamo scendere, sono già tutti arrivati." 
Il padre la riscosse dai suoi pensieri e molto lentamente Rose lo seguì, fuori dalla carrozza, seguita dalla madre che le aggiustava il vestito bianco da dietro.
" Madre, vi prego, basta. Andrà tutto bene, perchè siete cosi agitata?" disse Rose girandosi verso la madre e prendendole le mani nelle sue. 
Corinne per un po' non disse nulla, si limitò a guardarla e per un lasso di tempo indefinito. Sua figlia era davvero bellissima.. Con quei capelli rossi che le ricadevano fino alla schiena e quel vestito bianco che le fasciava il corpo e la faceva sembrare una Ninfa.. Era davvero bella, e si, tutto ciò la spaventava, e se il principe l'avesse scelta?..
Si limitò ad abbracciarla teneramente e a schioccarle un bacio in fronte prima di spingerla leggermente a seguire il padre. Lei non sarebbe entrata al castello con loro, solo i padri potevano accompagnare dentro le principesse, e poi dopo un po' anche loro le avrebbero dovute lasciare. 
Rosaline si girò un'ultima volta verso la madre e le sorrise, un sorriso mirato a trasmetterle tranquillità e allo stesso tempo celava un "ti voglio bene" che raramentesi scambiavano.

Entrata dentro il castello Rose restò senza parole. Era quanto di più maestoso avesse mai visto. Entrando si poteva ammirare una grande sala adorniata con varie statue ritraenti il Re e quadri a mai finire. Un poì più sul fondo, poi, vi era una grande scalinata che portava al piano superiore, dal quale, proveniva il suono di una musica soave. 
Dei servi si avvicinarono a Rose e al padre togliendogli i cappotti e furono accolti dal Re in persona qualche minuto dopo. Rose si stava ancora guardando in giro stupefatta. 
" George, che piacere rivederti! Benvenuto nella mia casa, lei deve essere tua figlia..? " lasciò la frase in sospeso aspettando che Rose intervenisse e si presentasse, ma questo non accadde.
Lei lo odiava, per lei era solo un signore con la puzza sotto il naso che non meritava la sua attenzione. Con quel sorriso saccente e quei capelli neri e lisci che gli incorniciavano il volto. 
Sarebbe anche potuto essere un bell'uomo penso Rose, slanciato, occhi azzurri, gran bel sorriso.. Che peccato per lui.
" Rosaline. Era impaziente di conoscerti, è solo un po' timida" rispose per lei George lanciando una frecciatina piena di significato a Rose.
" Non ha motivo per esserlo, una così graziosa ragazzina. Vogliate seguirmi, vi porterò dagli altri ospiti, dovremmo quasi essere al completo. " finì Marcus girandosi in direzione delle scale e, con passo veloce, salendole. 
George gli camminava proprio di fianco e, insieme, intrattenevano discussioni che, a suo avviso, erano troppo poco interessanti da ascoltare. Così mentre saliva le scale iniziò a girare lo sguardo verso il castello, era grandissimo e ad ogni piano dovevano esserci almeno un centinaio di stanze per tutti i servi che avevano. Ma sapevano come si chiamavano? Erano trattati bene? Chissà se alle volte il principe intratteneva discussioni con loro.. 
Fra i suoi pensieri Rose si perse e non vide più suo padre e il Re, aveva iniziato a seguire una melodia, diversa da quella che proveniva dal piano di sopra e iniziò a camminare verso quella parte. 
Sapeva di non poterlo fare, sapeva che era sbagliato e che non si può girare così tranquillamente per il castello del Re, ma non riuscì a fermarsi. Così arrivo di fronte una porta, socchiusa, nell'ala est del castello pensò, e si fermò proprio lì davanti. 
Non conosceva quella melodia, ed era davvero strano perchè aveva una cultura molto ampia in ambito musicale. 
Per sbaglio, o per suo volere, spintonò un po' troppo la porta che si aprì lasciando intravedere un giovane, pressapoco della sua età, seduto al piano. Quando il giovane si accorse di Rose subito smise di suonare e si alzò repentino. 
" E voi sareste? " disse con un misto di sopresa e acidità nella voce. 
Rose apparve inizialmente delusa, voleva sentirne ancora e ancora di quella melodia, non voleva finisse di suonare.. Subito dopo, riprendendosi, si indispettì non poco per l'acidità del ragazzo. 
" Io sono Rosaline Donovan, chi siete voi piuttosto. Il Re sarebbe non poco innervosito dal fatto che qualcuno suoni di nascosto nel suo castello. " disse Rosaline rossa dalla rabbia e tremando leggermente. Sapeva di stare sbagliando, quel ragazzo poteva essere chiunque, anche un parente del re o il fratello di una principessa venuta oggi che era entrato a ficcanasare proprio come lei aveva fatto. 
Al ragazzo scappò un ghigno divertito e guardò a terra. Due fossette gli si formarono agli angoli della bocca e con una mano si sistemò i capelli ricci. Era uno dei ragazzi più belli che lei avesse mai visto.. Ma tutto ciò non la intimorì.
" La faccio ridere per caso? " continuò Rose entrando nella stanza e avvicinandosi al ragazzo. 
" Non sapete quanto. " rispose il ragazzo sostenendo lo sguardo della principessa. 
" Ebbene, per questa volta sarò magnanima e ora me ne andrò sopra e non riferirò l'accaduto con il Re. " disse Rose arrossendo quando vide il ragazzo sorridere nuovamente. 
" Molto bene, la ringrazio principessa."  Rispose allora il giovane avviandosi verso l'uscita. 
" Ma.. Un momento. " iniziò Rose fermandolo così a metà stanza. 
"Ebbene? " disse lui girandosi e puntando i suoi occhi verdi divertiti in quelli della principessa.
" Che.. Che cosa stavate suonando.. prima? Non ho mai sentito una melodia del genere." disse insicura Rose abbassando lo sguardo, incapace di sostenere quello del ragazzo. 
" Principessa, ora devo proprio andare, se mi vedesse il Re si seccherebbe non poco. Magari un giorno la sentirà di nuovo? Arrivederci. " disse il ragazzo prima di lasciare la stanza e lasciare Rose là dentro, sola e confusa.

" Sei stata via venti minuti Rosaline. Venti minuti durante i quali il Re ha fatto un discorso importante e tu gironzolavi per il suo castello, ma dove credi di essere?! Qui non siamo acasa, sei una principessa, per l'amor del cielo, comportati da tale."  la rimproverò George quando finalmente si sedettero a un tavolo ad ascoltare il Re parlare. 
" Mi dispiace padre.. Lo so, ho sbagliato, davvero sono mortificata. " sospirò per quella che sembrava la ventesima volta Rose, girandosi poi verso il centro della stanza e prestando ora attenzione al Re.
"..ma basta con le chiacchere adesso! Siamo tutti qui riuniti per un motivo, mio figlio, il principe, sceglierà quali principesse dovranno restare, perchè tra di esse si cela la prossima principessa di Irsenof. " Disse il Re guardando tutte le principesse sedute ai tavoli e sorridendo. Rose si guardò anche attorno e rimase stranamente disgustata, sembravano tutte felici e contente, come se volessero essere scelte. Era davvero l'unica che non vedeva l'ora di tornare a casa? Sarebbe stato più semplice del previsto. 
" Signori e Signore, mio figlio, il principe Harry. " annunciò il Re e subito dopo entrò un ragazzo. Il ragazzo. 
Si sentirono vari schiamazzi da parte delle principesse sedute ai tavoli ed Harry passò a salutare tutte con il bacio nella mano, mentre i padri si erano ormai alzati e parlavano con il re. 
Arrivato da Rose le sorrise saccente e le prese la mano per baciarla e poi sussurrò piano in modo che solo loro due potessero capirsi: " Ci rivediamo principessa. " 

Il mio angolo;
Ve lo giuro, sono così mortificata.. Sono passati tre mesi dall'ultimo aggiornamento, sono uno schifo di persona, lo so lo so.. Ma non c'è stato giorno durante il quale non pensassi a questa storia. Ho avuto davvero un blocco assurdo, non sapevo cosa scrivere, come scrivere.. Brutto periodo. Fortunatamente è tutto passato e spero di potermi fare perdonare con questo capitolo, non riaccadrà più, è una promessaa!!
Grazie mille a chi ha continuato a seguire questa storia, significa davvero molto per me. 
Al solito fatemi sapere con una recensione, se non mi dovesse seguire più nessuno sarebbe anche inutile continuare. Una buona domenica a tutte!
Nico.



  
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