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Autore: Dragone97    17/11/2013    3 recensioni
Immaginate che 24 personaggi morti nelle loro storie d'appartenenza, venissero trasportati in un arena in cui il vincitore potrà ritornare in vita.
Crossover di Hunger Games, Harry Potter, Mondo Emerso, Eragon, Percy Jackson, Cronache di Narnia, Game of thrones, Mistborn, Resident Evil, Matrix, X-Men e I guardiani della notte.
Non vi resta che leggere e vedere che cosa succederà...
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Violenza
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Bellatrix rise, guardando la sua avversaria, Molly, lanciare l’anatema che uccide, come poteva sperare quella strega da quattro soldi di sconfiggere lei, la preferita dell’oscuro signore? Ma quando il raggio verde la colpì in pieno petto la sua ilarità si tramutò in rabbia per il suo fallimento. Solo una cosa le fu di consolazione, il suo ultimo pensiero era rivolto a colui che lei realmente amava per il quale era fiera di morire.

La sua fede era più grande della maledizione della sua avversaria. Si ripeteva Rekla, mentre tentava di opporsi al suo massacro. Dubhe, la sua più grande nemica, era diventata la bestia e la stava aggredendo con una forza tale da impedirle ogni contromossa. La guardia dei veleni morì piena di desiderio di vendetta per colei che la aveva battuta per troppe volte.

Drogo si era sempre considerato un uomo forte, come era naturale che un vero kahal fosse. Per questa ragione trovava la sua morte non dignitosa, morire per una ferita infetta, aggravata da una maegi! Aveva sempre immaginato la sua morte in battaglia. Tossì, e pensò a sua moglie Daenerys, l’unica donna che avesse mai amato in tutta la sua vita e che non voleva abbandonare.

Anche Finnick, mentre morì, pensò alla sua Annie e al loro bambino che non avrebbe mai conosciuto. In quel istante si chiese quale senso avesse avuto la sua vita, morire così sbranato dagli ibridi, quando avrebbe potuto essere nel suo distretto con la donna che amava. L’ultima cosa che sentì fu un forte profumo di rose.

Igor si strinse ad Alisa, profumava di mare come il giorno in cui la aveva uccisa. Quando aveva scoperto che la sua amata apparteneva alle tenebre, per rabbia la aveva sfidata a duello e disincarnata. In seguito anche lui per stare con lei aveva optato per la disincarnazione, per starle vicino. Purtroppo, i due erano rimasti prigionieri del crepuscolo, costretti a vivere una mezza vita, fino alla liberazione finale.

Rain sentiva dolore in tutto il corpo, il virus-T stava avanzando, ma lei era un soldato non avrebbe ceduto o almeno così voleva credere. Non sarebbe diventata una di quelle cose, non lo avrebbe mai permesso… lei era un soldato… lei… aveva fame. Una fame incontrollabile. Di colpo i suo compagni divennero prede e Rain vide solo bianco.

Jadis fissava attonita Aslan, con una faccia bianca di terrore e meraviglia. Il leone in un attimo le fu addosso e la regina di Narnia, imperatrice delle isole solitarie e prima ancora regina delle regine di Charn, comprese che era giunta la sua fine. Venne uccisa dallo stesso nemico che aveva già eliminato e comprese che tutti i suoi sforzi per ottener il potere si erano rivelati vani.

Kurt accettava la sua fine, credeva nel suo Dio e credeva in Hope. Quando andò incontro alla morte per salvarla, lo fece senza obbiettare, mentre il braccio meccanico di Bastion gli si era conficcato nel petto, ebbe il tempo di dire alla giovane messia mutante la verità.

Brom non ebbe mai il coraggio di dire la verità al figlio Eragon, per quanto lo volesse, aveva paura di perderlo e inoltre, considerando le circostanze poteva dire che la sua fosse una bella morte accanto a colui che amava, il quale non smise per un momento di vegliare su di lui. Il vecchio cavaliere era certo che un giorno, il ragazzo lo avrebbe reso orgoglioso

Trinity diede un ultimo bacio a Neo, l’uomo che amava, era stato il destino ad unirli, da quando l’Oracolo le aveva rivelato che si sarebbe innamorata dell’eletto aveva preso parte alla sua ricerca, ma mai avrebbe immaginato di provare un amore così forte. Con questo pensiero chiuse gli occhi.

Kelsier, il sopravvissuto di Hatshin, poteva anche morire ma quello che rappresentava, la speranza, era invincibile. Sapeva bene che il suo sacrificio sarebbe stato necessario perché gli skaa, trovassero la forza di ribellarsi. Penso ai membri della sua banda e soprattutto a Vin, la figlia che lui e Mare non avevano mai avuto. La ragazza era proprio come la donna che si era sacrificata per lui, doveva soltanto capirlo. Così avrebbe potuto raccogliere la sua eredita.

Bianca strinse la statuetta di Ade e la porse a Percy, dicendogli di darla a suo fratello Nico, la persona più importante del mondo anche ora che era una cacciatrice di Artemide. Poi attirò l’attenzione di Talo per distrarlo dai suoi compagni ed entrò all’interno del mostro meccanico. In seguito sentì solo un’esplosione.
 
-Ho selezionato i primi dodici tributi. – Disse la prima voce
-Ottimo! – Rispose la seconda.
-Capo, però non capisco una cosa… -
-Ovvero?
-Perché questi Death Games? –
-Per dare una seconda possibilità a tutti. Ed ora va a prelevare i tributi mancanti –
-Emh fantastico… D’accordo, capo. -
 
  
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