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Autore: Miss_Panda    17/11/2013    7 recensioni
Salve! Mi presento sono Miss_fairy e questa è la mia prima storia in questa sezione. Vorrei esporvi la storia di una ragazzina di nome Estele che è figlia di due giovani, Elinor e Nahor, innamorati da sempre l'uno della'altro, figli di due nemici giurati, scoprirà che la sua vita non è come sembra. L'atmosfera sarà sia romantica (se no non l'avei messa in questa sezione) che avventurosa che con alcuni lievi caratteri fantasy e tratterà sia le vicende della piccola Estele che quella dei suoi genitori.
ESTRATTO
(...) La mattina dopo Elinor si svegliò molto presto come al solito e per poco non si paventò nel vedere il viso del giovane a pochi centimetri dal suo. Si alzò piano e andò a controllare Estele che dormiva tranquillamente affianco a Rosille, poi andò fuori per riflettere su ciò che stava succedendo (...)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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LA MISSIONE 

 

Estele non parlava, non capiva la serietà di suo nonno in quel momento, non si era mai posto a lei in quel modo.

<< Prima che tu inizi a raccontare la tua avventura giornaliera, dobbiamo discutere della tua prima mansione importante: devi andare nell’accampamento di Aatos e scoprire tutto ciò che puoi su questa persona – le spiegò, passandole un foglio con un nome scritto in bella scrittura, Elinor, per poi continuare – partirai oggi stesso alle 12:00 e ti accompagnerà Rosille. Lei sa già cosa deve fare e tu sarai sotto il suo controllo, quindi non combinare casini o la missione salta. >> concluse l’uomo guardando la ragazza al suo fianco, che sembrava si chiamasse Nayana, la quale, con un accenno di testa, uscì dalla tenda silenziosa come si era presentata, per poi chiedere alla nipote cosa era successo per essersi fatta un bagno nel laghetto, ridendo anche a sentire la scena.

<< Nonno, ma papà lo sa? Glielo devo dire io? >> chiese dopo aver rubacchiato un biscotto dalla scatola sotto la scrivania (Aatai conosceva bene la nipote).

<< Non ti preoccupare per tuo padre, ci penso io! >> la rassicurò Aatai sorridendole e raccomandandole ancora, prima di uscire, di seguire la sua nutrice. E così, rassicurata su suo padre, si preparò e partì verso l’accampamento nemico dove non sapeva chela sua vita sarebbe cambiata per sempre.

Nel frattempo, Aatai aveva raggiunto la tenda del figlio per informarlo delle sue azioni che a Nahor non sarebbero piaciute.

<< Papà, dove sta Estele? A pranzo non l’ho trovata e nessuno sa dove sta. >> chiese preoccupato il giovane dopo aver visto entrare il padre, mettendosi a sedere sul letto. Sin da piccola, la bambina era solita scomparire ma ricomparire sempre nella grande tenda centrale per il pranzo; quindi, visto che lei non saltava nessun evento o incontro quando si trattava di cibo, si iniziò a preoccupare.

<< L’ho mandata in missione. Deve raccogliere informazioni su una persona. >> spiegò calmo l’uomo pronto alla predica che il figlio gli stava per fare.

<< Sei impazzito?! E poi chi sarebbe questa persona? E che dovrebbe fare di preciso? Mi chiedo se ci pensi all’incolumità di tua nipote prima di mandarla in missioni in cui lei potrebbe essere in pericolo! – iniziò  a esclamare Nahor alzandosi dal letto e iniziando a girare per il grande spazio rettangolare della tenda, per poi fermarsi davanti al padre e continuare, più nervoso – E poi dovevi avvisarmi. Lo sai benissimo che è sotto il mio controllo! E la prassi? Le regole che tanto segui? Te le sei scordate? >>

<< Si, è vero. Ti avrei dovuto avvisare ma non avresti accettato e lei è l’unica le cui caratteristiche sono adatte per questo compito! È vero che non ho rispettato la prassi, ma Estele è un caso diverso. Ho insistito con lei da quando ha iniziato a camminare e ha iniziato gli allenamenti molto prima degli altri bambini; quindi prima o poi dovevi aspettarti una notizia del genere. >> rispose lui con la sua solita calma.

<< Dimmi almeno che non l’hai mandata da sola! >> esclamò stendendosi sul letto nuovamente con un braccio sugli occhi.

<< No, è andata anche Rosille con lei. >> disse Aatai  prima di uscire dalla tenda e lasciare da solo il figlio.

Nahor era molto preoccupato non solo per la presenza della figlia in una missione di cui lui non sapeva il grado. Le missioni erano segnate da gradi: di solito le prime missioni consistevano in incarichi facili come andare a prendere viveri pregiati (come le Bacche di luna, bacche gialle che servivano come medicinali, chiamate così perchè crescevano solo nelle notti di luna piena, o i Semi bianchi, che si usavano per la produzione del veleno) o qualche pietra preziosa, e queste missioni andavano dal grado A al grado G. Successivamente si passava a quelle in cui si portavano i prigionieri da interrogare, queste erano dall’H alla M. Ultime, ma non meno importanti, erano le più pericolose e virtuose nell’accampamento: andare come infiltrato in territori nemici a raccogliere informazioni; qui ci sono le missioni in cui le informazioni erano su una situazione generale e quelle su un soggetto particolare. Proprio quest’ultime erano le più pericolose perché se la copertura saltava, si veniva uccisi.

Ritornando a Nahor, lui si chiedeva il perché di quell’azione tanto sconsiderata del padre. Secondo la prassi, il tutore, che di solito era il genitore residente nell’accampamento, doveva essere prima convocato e, se dava il permesso, il ragazzo poteva partire. Questo doveva avere un’età minima di sedici anni e nei casi più estremi si poteva scendere a quattordici, ma non si era arrivati mai a dodici. Nella mente dell’uomo sopraggiunse involontariamente l’episodio di Keller, un ragazzino di appena quattordici anni che venne inviato con il padre in una missione di spionaggio; tornarono lui morto e il padre i fin di vita, morì due ore dopo tra atroci sofferenze. Nahor decise che, non appena Rosille sarebbe tornata al l’accampamento per il resoconto obbligatorio, le avrebbe chiesto informazioni e, se fosse stato necessario, sarebbe andato a prendere la figlia, anche contro le proteste del padre e della ragazzina stessa (sicuramente non sarebbe stata buona).

Con il cuore pesante, decise di riposare un po’, con la sua piccolina sempre nei suoi pensieri e suoii suoi sogni.

 

Salve! Rieccomi con il primo capitolo della storia: da qui tutto inizia! :D Allora, prima di levarmi fuori dalle... volevo spiegarvi un po di cose. Avrete notato che ci sono delle parti di spiegazione nella narrazione, ma in verità ora vorrei spiegarvi sia la struttura dell'accampamento perchè molti si chiederanno se è un campeggio! La risposta è ni, ora vi spiego: l'accampamento che ho immaginato è tipo quello romano ma le tende che fanno da abitazione e sale comuni sono dei veri e propri tendoni, personali nel caso dell'abitazione (soprattutto quelli di Aatai, Nahor, Estele e Rosille), struttura ben differente da quella di Aatos (che vedrete prossimamente). Ora, i nomi. I nomi sono un miscuglio molto variegato; sotto vi elencherò i vari significati e lo farò nel caso in un capitolo compiaiono nuovi nomi:

- Aatai, inventato (lo so che non è un bel nome ma non sapevo come chiamarlo)

- Nahor, origine aramaica, significa luce, lampo

- Estele, origine elfica, significa speranza

- Elinor, origine arabica, significa il mio dio è la mia luce

- Rosille, origine elfica, significa rosa

- Aatos, origine finlandese, significa pensiero

- Nayana, origine hindu, occhi

- Keller, origine gaelica, significa compagno

Ora vi lascio, un bacio! :* 

ps mi raccomando lasciate un commentino! :)

  
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