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Autore: sesshy94    17/11/2013    3 recensioni
"La guerra era finita, era finalmente terminata. Ma…ma nessuno aveva voglia di festeggiare. Troppo dolore da sopportare, troppe lacrime da versare.
Più mi guardavo intorno, più vedevo i miei compagni e amici piangere i loro cari morti, più mi sentivo in colpa e in qualche modo responsabile di tutto quel dolore..."
Genere: Guerra, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Camminavo e ad ogni passo una nuvola di polvere si alzava, andandomi negli occhi. Ma ormai neanche ci facevo più caso; ero solo intento a guardarmi intorno, lasciando vagare lo sguardo sulla desolazione che regnava sovrana.

La guerra era finita, era finalmente terminata. Ma…ma nessuno aveva voglia di festeggiare. Troppo dolore da sopportare, troppe lacrime da versare.

Più mi guardavo intorno, più vedevo i miei compagni e amici piangere i loro cari morti, più mi sentivo in colpa e in qualche modo responsabile di tutto quel dolore.

So che era un pensiero stupido e irrazionale, ma non potevo farci niente. Mentre camminavo vidi Hinata piangere sommessamente stringendo il corpo di Neji; poco più avanti Ino piangeva sulla spalla di Choji, mentre Shikamaru se ne stava dritto in piedi con i pugni stretti.

Per l’ennesima volta sentii una stretta al cuore e le lacrime minacciarono di uscire fuori; sapevo che dovevo andare da loro, fargli capire che gli ero vicino, ma qualcosa mi tratteneva: forse il semplice fatto che restando in disparte avevo l’illusione che nessuna di quelle persone era realmente morta.

Si esattamente, non volevo accettare la realtà dei fatti, non volevo accettare il fatto che delle persone a me care fossero morte per me.

Di nuovo un’ondata di tristezza e rabbia minacciò di sopraffarmi; le lacrime mi annebbiarono la vista, ma le ricacciai indietro. Che diritto avevo io di piangere?

“Naruto…” una voce a me ben nota, mi riscosse dai miei pensieri. Alzai lo sguardo e incontrai due occhi verde acqua.

“Gaara…” mormorai. Ritrovarmelo lì davanti sporco e affaticato, mi fece tremare le gambe e rischiai di cadere.

Ma lui fu veloce e mi afferrò prima che toccassi terra. Si passò un mio braccio intorno alle spalle e mi aiutò a tirarmi su.

“Vieni, devi andare in infermeria.” Mormorò, cominciando a camminare.

“No io…sto bene…veramente…” provai a ribattere, ma un suo sguardo mi zittì subito. Sospirai. Gaara sapeva, meglio di chiunque altro, quanto in realtà non stessi bene. Oh non erano le ferite fisiche, grazie al chakra di Kurama guarivo in fretta; no erano le ferite dell’anima, che preoccupavano Gaara.

Camminammo per un po’ e pian piano ci allontanammo dal campo di battaglia; in realtà ci allontanammo quasi da tutti, perché ad un certo punto mi resi conto che non sentivo più voci nè avvertivo presenze.

Mi guardai intorno e vidi che ci trovavamo in una piccola radura, leggermente nascosta agli occhi degli altri.

Non sapevo perché mi avesse portato lì o forse sì; lo guardai negli occhi, e dentro vi lessi le stesse cose che angosciavano me: l’aver perso delle vite. Gaara era il Comandante Generale, aveva sulle sue spalle tutta la responsabilità di quell’enorme esercito che era stato l’Alleanza.

Ci guardammo per minuti interminabili, scambiandoci in silenzio la nostra tristezza, la nostra angoscia. Ma sentivo che il semplice stare lì in silenzio a guardarci non mi bastava; quasi istintivamente presi la sua mano, poi successe in fretta: ci abbracciamo stretti, lasciando libero sfogo alle nostre lacrime.

Non so per quanto tempo rimanemmo così, a consolarci a vicenda e neanche mi importava, sapevo solo che sentirlo li tra le mie braccia, sentirlo che si stringeva a me, mi ridava un po’ di calore e alleviava leggermente il male che sentivo all’altezza del cuore.

Dopo minuti che parvero ore, sciogliemmo quell’abbraccio e ci posammo una mano sulla spalla. Ci guardammo ancora a lungo, questa volta con rinnovata energia. Entrambi sapevamo che la strada verso la tranquillità e la felicità era ancora lunga, ma almeno per il momento eravamo riusciti ad alleviarci l’un l’altro il dolore.

“Gaara…grazie.” Gli sussurrai. Sapevo cosa aveva fatto per me, sapevo che era riuscito a mettere a tacere tutte le discrepanze fra le varie Nazioni e Villaggi, e tutto solo per proteggermi.

Un leggero sorriso increspò le sue labbra.

“Per un amico farei questo ed altro.” Mi rispose.

Sorrisi a mia volta. Poi entrambi, senza dirci una parola, ci incamminammo nuovamente verso il campo di battaglia, pronti ad affrontare nuovamente il dolore, consapevoli che avremmo potuto contare sulla presenza l’uno dell’altro.

ANGOLO AUTRICE
Mah che dire….per come la penso, alla fine di questa dannata Quarta Guerra, ben pochi avranno da festeggiare. O meglio, i festeggiamenti arriveranno, ma dopo, quando il dolore per le perdite subite si sarà placato. E soprattutto, non penso che Naruto sarà così euforico al termine di una guerra che è stata fatta per proteggere lui. E poi c’è Gaaraa….che dire è il giovane Kazekage, che si è ritrovato Comandante Generale. Insomma il commento sta diventando più lungo della ff, quindi vi lascio!!! Oh ancora una volta devo ringraziare la mia cara betatrice (ormai lo coniato sto termine!), senza la sua supervisione ste storie non sarebbero pubblicate!!

Fatemi sapere che ne pensate!!! sesshy

  
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