Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: AskMeToBelieve    17/11/2013    3 recensioni
Lui e lei a Parigi, ad amarsi davvero. Per fuggire da quella realtà troppo opprimente per loro, che li ostacolava soltanto e che li costringeva a nascondersi.
Lui è il suo VERO amore, quello che la fa sentire viva, come mai era successo.
Lei il suo UNICO amore, quello tanto atteso e cercato, che lo ama davvero e non solo perché è una famosa popstar.
Lui le da un ciondolo come simbolo del sentimento che li lega, come una promessa che sfida il tempo.
Non potrebbero essere piu felici di così.
Poi... un incidente, che indietreggia il tempo e li fa ritornare all'inizio di tutto. Dove ancora niente era scritto, o forse si?
Lei in Italia e lui a Londra. Lui non ricorda nulla, lei si, e ha soltanto quel ciondolo come prova del loro amore surreale.
Nessuno dei due può permettersi di perdere tutto questo, eppure la sfida contro il tempo, per il ricongiungimento del loro destino, può concluderla solo lei.
Un amore senza tempo da rimettere insieme, due ragazzi che si amano, ma il tempo, si prende ancora gioco di loro.
Riuscirà lei con un semplice ciondolo a far ritornare tutto come l'ultima volta?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


                                                   



Un anno prima.



Sophia’s Pov

Destinazione: Londra. La nuova città della mia vita.    
Quella città magica dove tutto era possibile, dove tutti avevano un’occasione per ricominciare da capo, realizzando i propri sogni e, stavolta, lo avrei fatto anche io, senza voltarmi più alle spalle.
Come la maggioranza delle persone era disposta a scappare dal mondo per trovarne uno migliore, sentivo che, forse, il mio era lì, anche se non ne capivo ancora il perché. E per la prima volta nella mia vita, avevo deciso di fare un qualcosa di bello senza pensarci due volte. O almeno, senza riempirmi la testa di mille ‘se’.      
Il grande giorno tanto atteso era arrivato, e ancora stentavo a crederci. Preparavo i bagagli da settimane ormai.
Mi sarei trasferita lì per un bel po’ di mesi - quel po’ che bastasse per il mio praticantato – e per quanto riempissi le valigie, non mi sembravano mai riempite abbastanza. Al mio ritorno sicuramente sarebbero state piene di molte più cose, che sicuramente avrei conservato per sempre con me, come ricordi indelebili, foto sempre ben lucide, cd ascoltati milioni di volte o souvenir da conservare in una scatola, così da custodire un pezzo di Londra anche qui, in Italia. Nuove persone, nuova città, nuove conoscenze, nuove opportunità per essere felice.
Ogni cosa di cui avevo bisogno in quel momento, era lì, ed io la stavo andando a prendere.
Se ci fossi riuscita, allora la mia valigia sarebbe stata piena davvero. Ero tanto emozionata per quel viaggio e mi sorpresi di non averlo mai organizzato prima di allora. O di aver avuto paura anche solo di pensarlo, dato che non volevo lasciare quello che avevo qui a portata di mano. Ma lì avrei avuto una nuova vita e non potevo impedire al mio destino di condurmi, dove voleva che io stessi.
Sentivo un urlo dentro di me, e gridava che sarei dovuta andare lì. A qualsiasi costo.  
Mi guardai attorno sognante, per accertarmi di aver preso tutto prima della partenza, e vidi sulla scrivania quel foglietto di carta tanto piccolo quanto grande, che costituiva la mia vera possibilità per andare in quella città meravigliosa. Ed era grazie a lui se tra meno di due ore, avrei preso il primo volo per l’Inghilterra.
Stringevo tra le mani la borsa di studio di lingua inglese che mi aveva regalato l’accademia giornalistica – dati i miei ottimi risultati in giornalismo estero che avevo conseguito negli ultimi mesi – e avrei potuto praticare le mie due passioni lì, in un tipico college londinese. Chi non avrebbe desiderato una cosa del genere?
Migliorare il mio inglese lì, sarebbe stato più divertente del previsto e praticare giornalismo in varie sedi professionali, mi avrebbe permesso di ottenere livelli molto più alti. Avrei raggiunto la mia carriera molto più presto di quanto pensassi e avrei avuto del tempo da dedicare a me stessa in quella città di cui tutti parlano, e che io vivrò davvero per i prossimi sei mesi.                      
Ero su di giri. Si, tutto stava ruotando decisamente a mio favore.                                                   
Chissà cosa sarebbe successo una volta arrivata lì?                                                          
All’improvviso un colpo alla porta mi distrasse dai miei pensieri. 

“Sophia!” esclamarono entrambe le mie amiche non appena mi videro.  
“Ragazze!” dissi andandole incontro per abbracciarle. “Cosa ci fate qui?” sorrisi.   
“ E ce lo chiedi?” rispose Charlie.                                                                                               
“Davvero pensavi che ti avremmo lasciata andare via senza salutarci un’ultima volta?” continuò Jen.

Ridacchiai divertita e mi venne istintivo sorridere con tutta la gioia che potevo. Erano venute a salutarmi, nonostante lo avessero già fatto la sera prima. Le adoravo con tutto il cuore! Charlotte e Jennifer erano le mie migliori amiche. Sarebbe stato davvero tanto difficile lasciarle qui, senza di me, ma non potevo fare diversamente purtroppo.
Le strinsi ancora più forte a quel triste pensiero, cercando di scacciare via la tristezza che minacciava di farsi spazio nel mio umore. Loro ricambiarono la stretta teneramente ed io rimasi lì immobile, ad immortalare quel momento nella mia mente, affinchè potessi riviverlo ogni singolo giorno anche se a migliaia di km di distanza.    

“Mi mancherete tanto ragazze!” dissi in modo ovattato, ancora ben salda nella loro stretta.  
“Anche tu! Sarà davvero difficile fare tutto questo via webcam” affermò Jen tristemente, una volta sciolto l’abbraccio di gruppo.            
“ma lo faremo comunque!” la rassicurai cercando di gestire il nodo alla gola. “E poi parto per sei mesi, ritornerò molto presto. Volerà il tempo, ve lo assicuro!” 
“Speriamo sia così. Ancora non sei fuori dalla porta che già ho voglia di farti ritornare!” scherzò Charlie.
Sorrisi compassionevole. “Dai, non dite così. Potete venirmi a trovare quando volete!  Vi aspetto per farci delle lunghe passeggiate per le strade di Londra eh?”
“e per un pomeriggio di shopping da Harrods!” affermò Charlie entusiasta. 
Scoppiai a ridere. “Affare fatto!” esclamai abbracciandola. “ Che ne dite di accompagnarmi all’aeroporto?” 
“Non avresti potuto farci più felici” dissero all’unisono. “Tra quanto hai il volo?” chiese Jen.                              
“Tra un’ora e mezza circa” dissi leggendo l’orologio da polso.   
“Allora dovremmo andare o faremo tardi. Il tragitto è lungo!”   
“D’accordo ragazze. Iniziate a scendere allora, mia madre è giù che ci aspetta! Io prendo le ultime cose”.

Dopo aver acconsentito, le mie amiche si allontanarono dalla stanza, chiudendo la porta e facendomi rientrare,di nuovo, in quello stato di contemplazione, che avevo abbandonato al loro arrivo.  
Se n’erano andate, ed io rimasi nuovamente sola in quella stanza, adesso troppo vuota. Le mensole che ero abituata a vedere stracolme, adesso erano spoglie, senza più nessun libro, cd o qualsiasi altra cosa sopra che di solito mi teneva compagnia.
La scrivania non aveva più nessuna foto che la rendessero allegra e familiare. Nulla. Tutto sembrava volermi ricordare che era arrivato il momento di partire: sarei andata a Londra e avrei realizzato i miei sogni. Proprio adesso che aspettavo un cambiamento.       
Chiusi la valigia entusiasta e la presi appoggiandola delicatamente sul pavimento, quando cadde un piccolo diario a terra che catturò la mia attenzione. Cosa ci faceva quel diario sul mio letto? Non ci scrivevo sopra da anni ormai, due precisamente. Ma ricordavo che in quel periodo ci annotavo tutto su di un ragazzo che mi aveva rubato il cuore, senza che l’avessi mai visto davvero. Cantava in una band, ma non appena lo vidi, scomparvero immediatamente tutti gli altri componenti, avevo occhi solo per lui. Fu un colpo di fulmine, come se fosse stata una persona che avevo esattamente accanto a me ogni giorno. Era come se mi avesse legata con un filo indissolubile, e non riuscivo a fare più a meno di lui.
Non appena lo notai, capì che aveva qualcosa che appartenesse anche me. Qualcosa che entrambi avevamo perduto, e ambivamo a trovare disperatamente. Non sapevo perché ebbi quella sensazione proprio con lui, ma ero certa non si trattasse solo di una semplice supposizione.
Per tutto quel tempo, pur non scrivendo più nulla sul diario, il ricordo di quel ragazzo era sempre dentro di me. Lo pensavo ogni giorno e ancora oggi, se immaginavo i suoi occhi verdi cristallini guardare ipoteticamente i miei, mi venivano i brividi. Era brutto amare qualcuno, pur sapendo di non poterlo mai incontrare, abbracciare, guardarlo negli occhi e urlargli che è l’unica persona in grado di averti capita, pur non avendoti mai detto nulla.
Era un paradosso bello e buono, ma ogni volta che pensavo a lui, mi sentivo così. Come se fossi più leggera.   Raccolsi quel piccolo quadernino lilla dal pavimento, e dopo averlo rigirato tra le mani insistentemente, decisi di darci un’occhiata. Scorsi le pagine velocemente, fino a quando non ne trovai una con due iniziali sopra – la mia e la sua – scritte a caratteri cubitali. Si, era quella la pagina che stavo cercando.

Nati nel posto sbagliato, ma al momento giusto. Ce la possiamo ancora fare a cambiare il mondo insieme, a rimetterlo apposto, e a sistemarlo affinchè le nostre strade possano ricongiunsi ed unirsi per sempre. 
Il libro è ancora aperto, possiamo ancora voltare pagina e stravolgere la storia, prima che sia troppo tardi. Possiamo ancora scrivere i nostri nomi sulla parola “lieto fine” e ti dimostrerò che potrai amarmi senza paura, come io amo te. E se non puoi venire tu da me per capirlo, allora un giorno, se necessario, verrò io da te.  
E lì ci incontreremo, ci guarderemo per davvero e ci ameremo… per sempre. Te lo prometto.’

Lo lessi lentamente e analizzando tutto, parola per parola. Improvvisamente feci un largo sorriso non appena mi resi conto che io, involontariamente, da quel ragazzo, ci stavo andando sul serio. Che stavo mantenendo quella parola e che avrei davvero realizzato tutti i miei sogni una volta arrivata lì, a partire da lui. 
Richiusi il quadernino speranzosa e lo misi in valigia, perchè non potevo proprio lasciare qui questa parte di me.
E ringraziavo il cielo per averlo trovato in tempo, anche se non lo stavo cercando. Ma forse, qualcosa voleva che lo vedessi.
Destino? Probabile, ma Londra sarà la mia risposta. Lui la mia certezza.
Mi avvicinai alla porta contando i passi che pian piano mi separavano dalla mia casa e facendo il conto alla rovescia per il mio arrivo a destinazione. Lasciai la mia stanza dandole un ultimo saluto mentale e raggiunsi mia mamma e le mie amiche in macchina, per raggiungere l’aeroporto e prendere quel primo volo tanto atteso. Adesso capivo perché sentivo che Londra fosse il mio posto migliore da raggiungere, c’era lui ad illuminare quella città, ed immediatamente fu tutto più chiaro: l’Italia, per quanto fosse la mia terra, era il posto sbagliato, per inseguire quell’amore.                 
Il mio posto era lì, con lui.




Harry’s Pov

“Oh dannazione!” urlai decisamente arrabbiato, attirando l’attenzione dei miei amici intorno a me.    
“ Che succede amico?” disse Zayn appoggiando il braccio attorno al mio collo in modo amichevole. 
“Guarda tu stesso…” affermai seccato porgendogli il telefono, in modo che potesse vedere il display.  
“ Merda!” esclamò lui sorpreso quanto me. “Questa non ci voleva!” continuò guardandomi, adesso, dispiaciuto.
                                                     
L’ennesimo gossip con il mio nome scritto sopra, l’ennesima notizia finita sulla bocca di tutti, e per di più, utile ai carnefici dei paparazzi che non facevano altro che monitorare e manipolare la mia vita, come se fossi una marionetta.                                        
Grazie alla loro ingannevole abilità, erano riusciti a farmi apparire agli occhi di tutti come se fossi un donnaiolo, un ragazzo senza cuore che si divertiva a cambiare ragazza ogni notte, lasciandole andare via perché non più soddisfatto. Ma non era così. Evidentemente si divertivano tanto a creare falsi miti e distruggere la vita innocente delle persone. Io non ero un donnaiolo, e mi sentivo scomodo in quelle vesti che mi erano state prepotentemente attribuite. La verità, era che loro sceglievano di andarsene, perché erano riuscite ad ottenere un qualcosa da “Harry Styles” e non resistevano ad andare a raccontarlo al mondo intero, lasciandomi così da solo, con i miei echi interiori, a pentirmi di essermi fidato per l’ennesima volta.   
E la cosa che mi faceva più rabbia, era che quando mi ripromettevo di cambiare, non ci riuscivo mai per davvero.
Avevo bisogno di qualcuno che mi stesse vicino, che mi volesse bene per quello che ero, che sapesse andare oltre la mia notorietà e vedere qualcos’altro di bello, oltre a quello. Perché anche se avevo tutto, mi mancava la cosa più importante: una ragazza da amare, da stringere tra le mie braccia per sempre,da vivere ogni giorno, non perché amava il mio personaggio, ma me… nient’altro che me, Ma questa maledetta fama mi circondava soltanto di persone false, e per me le delusioni, erano solo di routine. Proprio come adesso.
L’ennesima ragazza si era avvicinata a me per il successo e per potersi vantare di aver trascorso del tempo con me, per poi abbandonarmi con una scusa e spifferarlo a mezzo mondo. Facendomi diventare l’ennesima prima pagina di giornali o siti web. Ero davvero stanco di tutto questo, fottutamente stanco. Quand’è che mi avrebbero trattato come una persona con dei sentimenti, e non come un mostro senza cuore, dotato di soldi e fama?

“Cosa c’è Zayn?” disse Liam, mentre tutti gli altri aspettavano una sua risposta curiosi e preoccupati.   
“ Skyler Smith…” si limitò a rispondere lui disgustato. 
“ La ragazza con cui Harry si stava sentendo?”
“ Esatto” mugulò Zayn digrignando i denti.   
“ Oh, no. Cos’ha fatto?” chiesero tutti all’unisono.  
“ Ha reso il suo tempo con Harry, un nuovo scoop da copertina. Con tanto di foto, giusto per non far mancare nulla” affermò lui ironico, porgendo loro il telefono.                                              
“ Oh no!” esclamarono dispiaciuti ed arrabbiati. “Anche lei?” mi guardarono, aspettando che io li rispondessi. 
                                                              
Scrollai le spalle rassegnato, non potevo farci nulla. L’ennesimo schiaffo mi aveva colpito in pieno viso e lacerato il cuore, ma ci ero abituato ormai. L’idea di avere una vita normale, ormai era un sogno lontano. Iniziavo ad odiare questa situazione, ero all’estremo, non sarei riuscito a sopportare ancora per molto.    
Volevo soltanto poter guardare una ragazza negli occhi e vedere me stesso specchiato nel suo riflesso, non la falsa visione di me. Volevo non avere sempre quella maledetta paura di essere mentito, di essere considerato diverso. Perché non lo ero, ero come loro, una persona che cercava soltanto di trovare qualcuno in cui immedesimarsi. Davo parte di me a chi non mi meritava, ed io stavo cadendo a pezzi dentro di me, non avevo più nemmeno un cuore integro che potesse farmi forza. 
Alla loro domanda, cercai di mostrarmi distaccato, come se la cosa non mi avesse ferito nemmeno un po’, anche se avrei voluto urlare con tutta la voce che avevo.

“ Così sembra.” risposi noncurante “Almeno i giornalisti avranno pane per i loro denti anche stavolta” sussurrai guardando basso, allontanandomi da loro per deviare i loro sguardi troppo compassionevoli, ma il mio tentativo di isolamento fallì, dato che mi seguirono, cercando di calmarmi. 
“ Non sa cosa si perde, Haz” disse Niall. “Non sa quale ragazzo perfetto ha lasciato andare!”                             
“ E la pagherà per quello che ha fatto, vedrai che un giorno troverai qualcuno disposto ad amarti per ciò che sei!” continuò Liam.     
                                                                                          
Sorrisi amaramente a quell’affermazione. Ormai avevo smesso di crederci perfino io.
La verità era che quella carriera di cantante, oltre che la mia gioia, era anche al mia condanna.
E ora capivo perché ogni cosa bella, doveva sempre fare male.

“ Non so se la troverò Liam” gli dissi malinconico.   
“ Certo che si! Non dire stupidaggini!” si intromise Louis. “E se sta tardando così tanto ad incontrarti, è perché forse da qualche parte del mondo ti sta cercando disperatamente, che ne sai?” 
“ Può darsi, ma l’unica cosa che so, è che sono nato nel posto sbagliato. Magari se adesso fossi in un paese diverso, avrei una vita differente, o almeno avrei più considerazione per quello che sono. Voglio ricominciare, voglio poter svegliarmi la mattina senza che il mio sorriso svanisca in meno di cinque minuti, perchè consapevole che qualche falso scoop è già in circolazione là fuori, senza che potessi controllarlo”. Affermai con occhi lucidi.

Coronare il mio sogno, era stata la giusta cura per la scarsa autostima che avevo. Ma non appena sembravo essere più contento di me stesso, mi rendevo conto della realtà, e tutto si disintegrava, per l’ennesima volta.

“Ma, ci siete voi qui. E questo rende questo posto, un po’ meno sbagliato.” Dissi fissandoli intensamente, notando le loro espressioni lusingate. “Io l’aspetto questa ragazza perfetta, e se esiste davvero, spero solo faccia presto a salvarmi da tutto questo. Perché non ce la faccio più! Fino ad allora, però, bastate voi, e vi ringrazio per avermi confortato”. continuai abbattuto.
          
I ragazzi mi raggiunsero abbracciandomi silenziosamente e soltanto in quel momento, mi sentì un po’ meglio. 
      
“ Andiamo alle prove?” chiese Zayn cercando di cambiare argomento.             
“ D’accordo!” rispondemmo in coro, avviandoci presso l'auditorium. 




Writer's Pov
Saaaalve! Scusate se vi ho fatto attendere un pò per scriverlo, ma giuro che ci ho messo anima e cuore in questo capitolo per recuperare. Spero ne sia valsa la pena. Volevo ringraziarvi di cuore, perchè fino ad oggi, solo il prologo ha avuto più di 150 visite! E.... non so che dire davvero. <3
Grazie a queste 150 persone che hanno letto quello che avevo da raccontare, grazie a coloro che mi hanno recensito, e grazie a chi mi ha messo tra i seguiti, ricordati e preferiti! :) Ho le lacrime agli occhi, giuro! Spero che recensirete, ed apprezzerete anche questo capitolo, ed io sono sempre qui, ad aspettarvi! Grazie! :)

- Alex. :)


P.S: Posso chiedervi un favore? Già che ci siete, se vi va, passate a dare un'occhiata a questa ff, la sta scrivendo una mia amica: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2274429
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: AskMeToBelieve