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Autore: Disincanto294    18/11/2013    15 recensioni
Hermione lascia il suo lavoro al Ministero della Magia per occupare una cattedra libera alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts diretta dalla Professoressa Mc Granitt, diventata ufficialmente Preside dopo la morte di Albus Silente e la fine della Guerra.
Qui conosce alcuni nuovi insegnanti e ne ritrova di vecchi..primo fra tutti il cinico Professor Piton, miracolosamente sopravvissuto al morso del serpente Nagini.
Potrebbe nascere qualcosa tra i due colleghi?
Nuova Hermione/Severus dal rating variabile :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 2 - Di nuovo a casa
 

 
9 Luglio 2001


 

Cammino.
Il passo veloce.
Il cuore batte forte.
Il respiro affannoso.
Lo stomaco chiuso.
Mi mordo incessantemente il labbro.
Si aprono piccole ferite.
E linee di sangue si formano su di esse.
Mi tormento le mani.
Scavo la pellicina delle unghie.
Sono agitata.
Sono molto agitata.
Sono a casa.
Ma non so cosa aspettarmi.
E continuo a camminare.
L’ufficio del Preside si fa sempre più vicino.
E io non so perché sono qui.
Perché sono stata convocata ad Hogwarts.
Percorro questi corridoi a me familiari.
Non ho dimenticato nulla.
Proprio nulla.
Nonostante non li vedessi da anni.
2 anni.
2 lunghi anni.
E sono cambiate tante cose qui.
Il castello primo fra tutti.
Dopo la battaglia era distrutto.
Totalmente distrutto.
Ma abbiamo lavorato.
Anche io ho aiutato.
Abbiamo lavorato tanto per rimetterlo in piedi.
Per ricrearlo uguale al passato.
Osservo le pareti intorno a me.
Le piccole crepe.
I quadri appesi.
Le armature.
I pavimenti.
Le scale che si muovono.
E direi che ce l’abbiamo fatta.
Tutto è tornato come prima.
O quasi.
Le discrepanze sono davvero minime.
E così Hogwarts è risorto.
Ma non tutto è come prima.
Non c’è più Silente.
C’è la Professoressa McGranitt al suo posto.
Ma a questo mi ero già abituata.
O meglio, me n’ero fatta una ragione.
Non potrò mai abituarmi.
Sono passati 5 anni dalla sua morte.
Dalla notte in cui il baratro lo ha portato via.
Da quella fatidica notte sulla Torre di Astronomia.
Brividi.
Rabbrividisco ogni volta che ci penso.
E un’altra immagine occupa la mia mente.
Involontariamente.
Ma succede sempre così.
Piton.
Il Professor Piton.
Se penso a Silente penso anche a Piton.
E’ una diretta conseguenza.
E’ stato lui a lanciargli l’Anatema che Uccide.
E’ stato lui a pronunciare quell’ “Avada Kedavra”.
E’ stato lui a spingerlo giù dalla Torre.
In quel buco nero.
L’ha fatto per puro senso del dovere.
Perché gliel’ha chiesto Silente stesso.
E so che non voleva farlo.
So che non avrebbe mai voluto farlo.
So che era fedele a Silente.
All’Ordine.
Ad Hogwarts.
So che lo è sempre stato.
Ma nonostante ciò non è cambiato nulla.
E io non riesco a vederlo in un modo diverso.
Per me è sempre un bastardo.
E’ irritante.
Cinico.
Fastidioso.
Sì, ha protetto Harry per tanti anni.
Ma non si è mai comportato bene con noi.
Con nessuno a dir la verità.
A parte i suoi amati Serpeverde.
Loro sì che lo amano.
Lo hanno sempre amato.
Ma noi altri?
Noi Grifondoro soprattutto?
Ci ha sempre trattati come pezze da piedi.
Come persone indegne di stare ad Hogwarts.
I bersagli preferiti delle sue battute.
Ha sempre amato deriderci.
Metterci in ridicolo.
Trattarci come miseri moscerini.
Anzi forse i moscerini valevano più di noi per lui.
E poi ci domandano perché non lo sopportiamo.
La domanda più logica sarebbe il contrario.
Con soggetto e oggetto ribaltati.
Perché lui non ci sopporta.
E le risposte sono una tante.
Una infinità.
Nemmeno le sappiamo tutte.
Solo lui lo sa.
Fatto sta che ci odia.
E noi odiamo lui.
Anche se ora è un eroe.
Anche se è grazie al suo coraggio se ora siamo qui.
E se Hogwarts è salva.
Ha rischiato la sua vita.
L’ha rischiata per anni.
Ed è quasi morto.
Quasi.
Non si capisce bene come abbia fatto a salvarsi.
Nessuno è mai scampato ad un morso di Nagini.
Nessuno.
Tranne lui.
Il bastardo Serpeverde.
Severus Piton.
Non riesco ancora ad apprezzarlo.
Non completamente almeno.
Dopo tutto ciò che ha fatto per noi.
Non ci riesco.
Perchè mi torna in mente ciò che ha fatto contro di noi.
Respiro.
E basta pensare a lui.
Ho altro a cui pensare.
Per esempio al perché sono qui.
Perché la McGranitt vuole vedermi?
Sono curiosa di saperlo.
Sono davvero curiosa di saperlo.
Ma allo stesso tempo ho paura.
Tra poco avrò la risposta.
E forse allora il mio tormento interiore tacerà.
E così continuo a camminare.
Perché la strada è così lunga?
Non ricordavo che i Gargoyle fossero così lontani.
Respiro.
Respira, Hermione.
Vorrei calmarmi.
Vorrei davvero farlo.
Ma sembra impossibile.
Soprattutto quando vedo una persona.
Una figura mi viene incontro.
Il corpo avvolto nella spessa stoffa nera.
I capelli e gli occhi altrettanto neri.
L’aria severa.
Torva.
Il solito cipiglio.
Il passo deciso.
E svelto.
So chi è.
Purtroppo so bene chi è.
E non so se mi fa piacere rivederlo.
E’ proprio lui.
Colui che non riesco a rivalutare.
Il bastardo.
Severus Piton.
Si sta dirigendo proprio verso di me.
Continuo a camminare a testa alta.
Ma poi mi fermo.
Mi fermo quando si ferma lui.
Proprio di fronte a me.
-Professor Piton.- dico in segno di saluto.
-Granger!- risponde lui piegando leggermente il capo da una parte.
-Non ci vediamo da un po’ di tempo, Professore..
Continuo a guardarlo.
Il capo alto.
Il viso fiero.
Non mi fa paura.
Non mi fa più paura.
Non sono più una bambina.
Ho 21 anni.
E ho combattuto una Guerra.
Sono stata torturata.
E ho visto le persone che amavo morire.
Non sono più una bambina.
E lui non è più un mio professore.
Merita rispetto, sì.
Ma perché sono io rispettosa.
Non per altri motivi.
-E speravo potessero passare tanti altri anni prima di rivederti, Granger.- risponde ironico assumendo il suo solito ghigno.
-Sempre simpatico..- mormoro piegando leggermente le labbra in un finto sorriso.
Odio il suo sarcasmo.
L’ho sempre odiato.
-Sempre irritante..- risponde allora lui sempre reggendo il mio sguardo.
I suoi occhi sono sempre uguali.
Sempre neri.
Due profondi pozzi neri.
E’ impossibile leggergli dentro.
Impossibile.
Non fa trasparire nessuna emozione.
Nemmeno la più misera.
E io continuo ad osservarlo.
La sua pelle è sempre pallida.
Tendente al giallognolo.
Il naso adunco.
Si è tagliato i capelli.
Un periodo se li era fatti crescere.
Orribile.
Ora li porta come parecchi anni fa.
Ma non è cambiato molto, in generale.
E’ sempre lui.
-Come sta, Professore?
-Come sempre, Granger..- risponde con tono annoiato.
-Quindi uno schifo!?-esclamo volendomi prendere un po’ gioco di lui.
-Credo toglierò qualche punto a Girifondoro oggi..- commenta con la sua solita espressione.
-Bè, non sono più una sua studentessa quindi non può più levarmi punti!- esclamo con un sorrisetto, sicura di me stessa.
Fa un mezzo sorriso anche lui.
Uno dei suoi.
Fastidiosi.
E pericolosi.
Uno di quelli che ci facevano spaventare.
Che quando gli comparivano in viso era un cattivo segno.
E c’era da preoccuparsi.
-Posso però toglierli a qualche studente della tua stessa Casa..- mormora tra sé e sé.
-Non lo farebbe!- esclamo indispettita.
-Credi?- domanda ironico. -Pensavo che ormai mi conoscessi, Granger!
-Nessuno la conosce veramente, nonostante Harry abbia raccontato dei suoi ricordi..- dico cercando di spostare l’attenzione su un altro argomento.
Non voglio che tolga punti a Grifondoro.
E non voglio che li tolga a me.
-Potter!- esclama schifato, poi assume nuovamente la sua solita compostezza. -Comunque sarebbe meglio se ti muovessi ora, la Preside ti sta aspettando.
-Sì, direi che è meglio!- esclamo allontanandomi.
Poi però mi fermo.
Mi blocco in mezzo al corridoio.
Mi volto velocemente.
Anche lui se ne sta andando.
Lo chiamo prima che sparisca.
-Professor Piton!
-Che c’è ancora, Granger?- esclama frustrato voltandosi verso di me.
-Lei sa perché sono qui?- domando un po’ titubante.
-Certo che lo so.- risponde voltandosi e riprendendo a camminare.
Lui lo sa?
Lui lo sa e io no?
-Professor Piton!- lo chiamo nuovamente, ma lui non si volta.
Continua a camminare.
Mi da le spalle.
Il mantello nero svolazza alle sue spalle.
Mi muovo cercando di raggiungerlo.
-Non è che me lo potrebbe dire!?- domando fermandomi a pochi passi da lui.
Finalmente si ferma.
E si volta verso di me.
Di nuovo uno dei suoi sorrisi.
-Fammi pensare..- mormora pensieroso portandosi l’indice alle labbra. -No, direi di no!- esclama divertito riprendendo a camminare.
Due passi veloci.
Ed è scomparso dietro l’angolo.
Stronzo.
Sei ancora uno stronzo.
Ma era chiaro che non me l’avrebbe detto.
Lo sapevo.
Perché avrebbe dovuto farlo?
Non sono mica una Serpeverde io.
No, proprio no.
Sospiro.
Mi volto.
E riprendo a camminare.
La destinazione è vicina.
Sono quasi arrivata.
E infatti vedo in lontananza i Gargoyle di pietra.
Mi fermo.
Mormoro la parola d’ordine.
E salgo.
La scala a chiocciola è bella come la ricordavo.
E così l’Ufficio di Silente.
O meglio, della McGranitt.
Ma quello rimarrà sempre l’Ufficio di Silente.
E così vuole anche la Professoressa stessa.
E’ seduta su di una poltroncina.
Non quella su cui sedeva Albus Silente.
Un’altra poltroncina.
Sta dietro la scrivania.
Una scrivania.
Non quella che apparteneva al vecchio mago.
Un’altra.
-Hermione cara, accomodati!- esclama la Professoressa McGranitt alzandosi e indicando la poltroncina di fronte a me.
-Grazie, Preside!- rispondo con un caldo sorriso.
-Sono contenta che tu sia potuta venire così presto!
-Se mi ha fatta chiamare è perché è qualcosa di importante, dunque ho cercato liberarmi appena ho potuto!
-Sì, in effetti, è qualcosa di molto importante..- commenta la donna. -Ma, prima dimmi, come stai?- domanda avvicinandomi al naso una scatola di latta.
-Oh no grazie!- esclamo rifiutandone il contenuto.
-Prendi un biscotto, Hermione!- dice con tono un po’ minaccioso spingendo la scatola verso di me.
Ne prendo uno.
La McGranitt è fissata con i biscotti.
E’ fissata con questi biscotti.
Non so cosa ci trovi di così speciale.
Sono dei biscotti.
Semplicissimi biscotti.
-Grazie, Preside!- dico alzando leggermente il biscotto. -In ogni caso, sto molto bene anche se lo stress al Ministero è parecchio!
-Oh lo immagino! E’ proprio per questo motivo, infatti, che ho chiesto di vederti!
-Ah..sì?- esclamo stupita.
Non so ancora perché sono qui.
E non ne ho la più pallida idea.
Sono qui per alleviare il mio stress?
A me sembra il contrario.
L’incontro con Piton ha peggiorato il mio stress.
Non l’ha migliorato.
Per niente.
-Sei qui perché vorrei offrirti la cattedra di Trasfigurazione!- esclama sicura la donna con il suo tono serio.
Cosa?
Cosa?
Cosa? Cosa? Cosa?
Sgrano gli occhi.
Il biscotto quasi mi va di traverso.
Tossisco.
E ingoio in tutta fretta.
Non credo di aver sentito bene.
O forse ho sentito bene.
Ma non ho capito.
Non ho afferrato il concetto.
La cattedra di Trasfigurazione?
Io?
Insegnante di Trasfigurazione?
Insegnante ad Hogwarts?
Cosa?
-Cosa?- domando sconcertata.
-Hai sentito bene..- mormora sorridente. -Il Professor Hottind ha svolto un ottimo lavoro in questi anni, al mio posto, ma il suo era solo un impiego provvisorio data la sua età ormai avanzata..per questo motivo è andato in pensione lasciando un posto vacante che io desidero venga occupato da te, Hermione!
-Ma io..io non posso!- esclamo impietrita. -Non sono in grado!
Non potrei mai farlo.
Non ne sono in grado.
Ho avuto la McGranitt stessa come insegnante.
L’insegnante perfetta.
Non riuscirei mai ad arrivare al suo livello.
Mai.
E sarei una sciocca se solo pensassi di poterlo fare.
E’ impossibile.
No.
No.
Non sono all’altezza.
-Certo che puoi farlo! Sai quanto tengo a quella cattedra..ho insegnato Trasfigurazione per tanti anni e voglio che il mio posto venga occupato da una persona qualificata e che abbia voglia di lavorare. Il Professor Hottind è stato un più che valido insegnante, ma vista la sua decisione, mi trovo costretta a trovare una nuova persona..e io penso, cara Hermione, che tu sia perfettamente in grado di adempiere a questo compito.
-Io..Io sono senza parole..- rispondo puntando il mio sguardo dietro la spalla della Preside.
I quadri di fronte a me sorridono.
Tutti mi guardano.
E sorridono.
Uno in particolare.
Un vecchio mago.
Gli occhiali a mezzaluna.
La barba lunga.
Argentea.
Gli occhietti azzurri.
Felici.
Orgogliosi.
Mi sorridono come le labbra.
Sorrido anch’io.
La mia gratitudine in un sorriso.
Concentrata tutta lì.
E’ Silente.
Sorrido.
-So che hai un importante incarico al Ministero della Magia, Hermione, ma saremo tutti contenti di averti qui tra noi..
Io sono ancora incredula.
La ascolto.
Ma la mia testa è altrove.
Insegnante di Trasfigurazione.
Sorrido.
Insegnante di Trasfigurazione.
Sorrido ancora di più.
-Crede davvero che io possa essere all’altezza di questo compito, Professoressa?- chiedo titubante.
-Mai stata più sicura!- esclama contenta. –Hai sempre eccelso nella mia materia, come in tutte le altre d’altronde, sei stata la migliore studentessa di Hogwarts per tanti anni e, se si guardano i risultati conseguiti dagli studenti negli ultimi tre anni, da quando tu hai preso i M.A.G.O. per intenderci, possiamo notare come nessuno abbia raggiunto il tuo livello..neanche sfiorato a dir la verità!
-Io..
-Sei una ragazza responsabile, hai affrontato una Guerra e sei una eroina..hai tutte le carte in regola per poter fare questo lavoro.- dice rincarando la dose. -Sei giovane, è vero, ma hai tanta forza di volontà e sono sicura che non avrai problemi a farti rispettare dai ragazzi..
I ragazzi.
Gli studenti.
Già.
Riuscirei a farmi rispettare?
Sono giovane.
Alle prime armi.
Una cosa era aiutare Harry e Ron coi compiti.
Una cosa è insegnare veramente.
Accompagnare dei ragazzi in un percorso di crescita.
Dei ragazzi.
Dei bambini che diventeranno ragazzi.
E poi uomini.
Sono davvero in grado di farlo?
Mi rispetteranno?
Forse sì.
In fin dei conti le persone mi conoscono.
Io sono Hermione Granger.
La ragazza che ha aiutato Harry Potter a sconfiggere Voldemort.
Potrei farcela.
Sì.
Potrei..
C’è un altro problema però.
I colleghi.
Molti sono miei ex insegnanti.
Sono persone molto più grandi di me.
Insegnano da una vita.
Hanno le loro abitudini.
Le loro convinzioni.
I loro caratteri.
E non sono per niente facili.
Piton.
Mi viene in mente Piton.
Se accettassi sarebbe dura.
Veramente dura.
-Professoressa la ringrazio per tutti i complimenti, davvero..
-Ma..? Sento che c’è un ‘ma’..
-..ma..gli altri Professori come la pensano? Non crede che potrebbe esserci qualche problema?
-Oh, non ti devi preoccupare di questo! Tutti i professori si sono mostrati assolutamente d’accordo con la mia scelta!
‘Tutti i professori..’
Impossibile.
E’ impossibile che siano tutti d’accordo.
-Tutti tutti?
-Sì, Hermione..anche il Professor Piton!- esclama sorridendomi bonariamente. -Tra l’altro lui stesso è diventato professore a quell’età!
Piton.
Anche lui aveva 21 anni quando ha iniziato.
E’ strano pensarlo.
Ma è vero.
Sorrido.
Posso farlo.
Sì.
Posso farlo.
-Sarà una dura convivenza..- commento distogliendo lo sguardo dalla donna e portandolo al ritratto di Silente alla parete.
Sorride ancora.
E sono felice di questo.
-Hai deciso di accettare l’incarico?
-Sì.- rispondo secca.
-Non hai bisogno di un po’ di tempo per pensarci?
-Assolutamente no! Sono felicissima di tornare ad Hogwarts e, se lei crede fermamente che io ce la possa fare, non ci sono problemi! Provvederò ad avvisare subito il mio capo in modo da essere il prima possibile disponibile.
-Sono contenta della tua decisione! La scuola come sai inizia il 1 Settembre quindi ti aspetto quella mattina per la riunione con gli altri docenti così farai la conoscenza dei nuovi arrivati e potrai ritrovare anche i tuoi ex insegnanti.
-Grazie, Preside, per questa opportunità!
-Sono sicura che non deluderai le nostre aspettative! Inoltre il Professor Paciock è molto contento di avere lei come nuova collega!
-Neville! E’ vero! Insegna Erbologia al posto della Professoressa Sprite adesso, giusto?
-Proprio così, ha iniziato l’anno scorso e si è subito ambientato! Avendo lui vicino avrai un ulteriore appoggio! Il Professor Paciock è stato assegnato al Professor Lupin, che insegna di nuovo Difesa Contro le Arti Oscure, e tu invece, per qualsiasi problema, potrai rivolgerti al Professor Piton!
-Al Professor Piton? Oh, bene!
Bene.
Proprio bene!
Per ogni problema dovrò chiedere a lui.
Fantastico.
Proprio fantastico!
-Non fare quella faccia Hermione!- esclama divertita. –Il Professor Piton è contento di aiutarti!
-Oh sì, immagino!- esclamo poco convinta.
-Bene bene..allora Hermione ci vediamo il 1 Settembre!
-Arrivederci Preside, e grazie ancora!- dico salutandola e lasciando la stanza.
Sarò insegnante.
Insegnante ad Hogwarts.
La mia casa.
Torno nella mia casa.
Ancora non ci credo.
Sembra tutto un sogno.
Mi do un pizzicotto sul braccio.
Svegliati Hermione!
Ma non succede nulla.
Proprio nulla.
Non è un sogno.
Sorrido.
Professoressa di Trasfigurazione.
Sorrido ancora.
Torno ad Hogwarts!
Professoressa di Trasfigurazione.
Sorrido ancora.
Torno ad Hogwarts!






Ciaooo :D Eccomi di nuovo qui!
Vi è piaciuto il capitolo?
Come potete vedere alla fine ho deciso di narrare le vicende al presente e di inserire le date degli avvenimenti in alto in modo che possiate seguire la narrazione senza incasinarvi:)
Spero, invece, di non aver fatto casino con le date e con il conteggio degli anni etc etc! Sono sempre stata una frana in matematica! Inoltre ringrazio crissy11 per avermi dato una mano! Ho deciso di far tornare alla luce il nostro carissimo REMUS LUPIN che sarà il Capo Casa di Grifondoro :D Come non ho accettato la morte di Severus, non ho accettato nemmeno la sua! Spero vi faccia piacere rivederlo!:)

Bè, cosa ne pensate?? Me lo dite o no???? Aspetto tante recensioni e ringrazio ancora chi ha letto e recensito e chi ha solo letto lo scorso capitolo!:) 
Spero di non deludervi!
Baci
Dis294

   
 
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