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Autore: GraStew    18/11/2013    6 recensioni
Martina è la classica ragazza acqua e sapone. Ha vissuto molte esperienze tristi, ma nonostante ciò non si lascia distruggere da niente. Tutto cambierà un giorno d'estate, quando il suo cuore verrà spezzato per l'ennesima volta. Questa è la storia di una vendetta, di un'amore che non porterà niente di buono. Questa è la storia di Martina, una ragazza che avrà bisogno dell'aiuto degli altri per riuscire a sopravvivere e per continuare ad amare.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Buonasera :) Dopo due mesi eccomi qua con un nuovo capitolo :3 Perdonatemi çwç grazie a chi vorrà leggere ancora la storia :3 Eravamo rimasti al punto in cui Martina e le sue amiche sono arrivate in Campania e la nostra protagonista invia un messaggio ad un ragazzo misterioso. Chi sarà? In questo capitolo scopriremo qualcosa in più e ci sarà un piccolo cambiamento in Martina. Che sia la volta buona per superare questo momento di crisi? Buona lettura :* 

 
Hurt Lovers
 
*Nuove amicizie*
 
-Nono capitolo-


 
 
Oscar Wild diceva: “Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore che dura una vita”.
Mi ritrovo ad annuire mentre, seduta sul bordo del letto, leggo il messaggio appena ricevuto da parte di mia sorella Greta. Ogni mattina m’invia una frase significativa; trova sempre le parole giuste per incoraggiarmi. Ho pensato molto a tutta questa situazione e ho preso una decisione: voglio godermi il viaggio senza pensieri, senza ragazzi, senza preoccupazioni.
Me lo sono imposta e non torno indietro.
Stamattina stranamente mi sono svegliata con il sorriso sulle labbra come se non fosse successo assolutamente nulla, come se non avessi lasciato a casa parte del mio cuore.
Alla fine ho diciotto anni e non posso essere depressa per due ragazzi. Non posso annientarmi alla mia età per altre persone, neanche se fossero le ultime due, rimaste sulla faccia della Terra.
Saprò andare avanti senza guardare indietro?
Devo assolutamente! Devo riuscire a godermi questo mese fuori di casa e al mio rientro prenderò le giuste decisioni. Con ancora il sorriso sulle labbra decido di andare in bagno per una bella doccia rinfrescante. Qui, in Campania, fa un caldo assurdo.
Non faccio in tempo ad aprire la porta della stanza da letto perché qualcuno lo fa al posto mio con una tale potenza che mi fa cadere a terra.  Urlo per lo per lo spavento e mi tocco il sedere tutto dolorante.
«E tu chi diavolo sei?» mi chiede il ragazzo che mi ha travolta. Riconosco il sul viso ricordandomi di averlo visto in foto la sera prima.
«Io sono Martina, genio. Tu sei?».
«Samuel» risponde porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi.
«Piacere. Potevi bussare però» ribatto acida scostandomi da lui. È davvero un bel ragazzo, penso tra me e me.
«Non credevo di doverlo fare per entrare nella mia camera. Non pensavo di trovare una ragazza mezza nuda». Mi guarda con sguardo curioso squadrandomi dalla testa ai piedi.
Abbasso il viso e sbianco quando noto di essere solo in canottiera e mutande.
«Non guardare, maiale» sbotto cercando di coprirmi abbassando la canotta. Tentativo assolutamente sbagliato dato che adesso si vede tutto il seno. «Okay, sparisci» gli dico con un cenno della mano, «anzi, vado in bagno».
Lo lascio allibito mentre scappo via. Che vergogna!
Scoppio in una risata liberatoria quando entro in bagno. Ogni volta devo essere sempre riconosciuta per le mie brutte figure. Ho dato del maiale ad un ragazzo senza che mi avesse fatto niente… devo assolutamente chiedergli scusa!
Un’ora più tardi quando esco dal bagno già vestita e pettinata mi scontro con Elisa che mi guarda scoppiando a ridere.
Aggrotto le sopracciglia senza capire il perché di quel gesto, ma quando faccio mente locale, capisco che ride perché sicuramente il cugino le avrà rivelato la brutta figura di prima.
«Oh, Martina! Sei sempre unica. Hai dato del maiale a Samuel» sghignazza tenendosi la pancia con le mani. «Non ci credo! Come faceva a non guardarti se eri mezza nuda? Dovresti chiedergli scusa» continua a infierire la mia amica.
Abbasso lo sguardo dalla vergogna e annuisco solamente facendole anche la linguaccia.
«Lo sanno già tutti? Sei una stronza e tuo cugino poteva tenerselo per lui» obietto ora arrabbiata.
«Dai non te la prendere Marti. Mio cugino me l’ha raccontato senza doppi fini. Sono io che sono scoppiata a ridere quando ti ho vista. Mi sono immaginata la scena e non potevo non farlo. Scusa, scusa, scusa» mi dice unendo le mani a mo di preghiera.
«Va bene, va bene. Ora per scusarti vai a preparare la colazione» propongo facendole l’occhiolino.
«Già fatto, mia cara».
«Oh, che amica. Grazie».
Le schiocco un bacio sulla guancia e affamata mi dirigo in cucina cercando di ricordarmi la strada.
Per fortuna non sbaglio e quando entro trovo Chiara e Samuel intenti in una chiacchierata molto ravvicinata.
Mi schiarisco la voce, ma non danno segni di cedimento. Possibile che la mia amica riesca a rimorchiare in neanche un’ora?
«Buongiorno!» esclamo a voce alta percorrendo il breve tragitto verso il tavolo e quindi verso di loro. Non avrei voluto disturbarli, ma ho davvero fame.
Chiara notandomi, si scansa velocemente dal ragazzo e mi corre incontro per salutarmi.
«Ciao amica» mormora rossa per l’imbarazzo. «Lui è…». Non la faccio finire di parlare per evitare un’altra volta le presentazioni.
«Sì, sì. Samuel ciao! Ci siamo già conosciuti prima in una situazione davvero spiacevole e molto imbarazzante. Non gliel’hai raccontato? Come mai?» chiedo rivolgendomi al ragazzo che mi guarda con occhi sbarrati.
«Lo faccio io perché non voglio darti un’altra soddisfazione. Ero mezza nuda e lui è entrato in camera mentre ero dentro. Gli ho dato del maiale e l’ho lasciato là», spiego alla mia amica che scoppia a ridere insieme a Samuel.
«Ma che avete tutti da ridere?» sbotto afferrando nel frattempo un cornetto al cioccolato.
«Mio fratello ha fatto colpo vedo» interviene quello che credevo fosse Samuel, ma che a quanto pare mi sbagliavo.
«Fratello? Non sei tu Samuel?» chiedo scuotendo la testa per la vergogna e per la seconda brutta figura della mattinata.
Lui di tutta risposta scuote la testa e ride di gusto. «No, io sono Daniele. Piacere di conoscerti» afferma allungando la mano per presentarsi.
Faccio lo stesso, anche se sto per morire dall’imbarazzo. «Piacere mio e scusami» dico cercando di non far caso al calore che ha invaso il mio viso.
«Avrei tanto voluto la scena. In una situazione del genere a me avresti potuto dare del maiale, ma a Samuel no. Lui è il gemello buono» ammette scoppiando a ridere.
«Ho capito. Gli chiederò scusa» dico a voce alta sorridendo.
Proprio l’interessato entra in cucina insieme ad Elisa.
«Chiedere scusa a chi?» domanda curioso. Sa benissimo che mi sto riferendo a lui, ma vuole girare il dito nella piaga.
Sbuffo e guardandolo negli occhi gli chiedo scusa per averlo chiamato in quel determinato modo.
«Non ti preoccupare Martina. Me l’ero già dimenticato».
«Non ci credo, ma comunque grazie».
Lui mi fa l’occhiolino e tra una risata e l’altra consumiamo la colazione preparata da Elisa.
Credo proprio che queste due settimane qui a Napoli saranno intense e divertenti. Proprio quello che mi serviva.
 
 
****
 
 
Il mio cellulare segna l’arrivo di un messaggio proprio mentre stiamo per entrare all'interno della famosa e meravigliosa Reggia di Caserta. Dopo aver mangiato, siamo partiti verso Caserta tutti insieme. Samuel e Daniele hanno accettato molto volentieri di accompagnarci e così dopo aver fatto i biglietti eccoci qui.
Desideravo visitarla proprio da tanto e ora che sono qui non mi sembra vero.
Un altro messaggio mi fa sussultare.
Ho davvero timore a cliccare quel maledetto tasto, quello che mi consente di sapere se il messaggio di ieri sera ha avuto risposta.
«Non leggi i messaggi?» mi chiede Samuel che, vicino a me, sta assistendo alla scena.
«Dovrei, in effetti» ammetto con un’alzata di spalle.
«Ti conviene farlo ora, prima che la guida inizi a parlare. Sai com’è, non vorrei che ti perdessi qualche dettaglio».
«Lo so, ma non ho il coraggio di leggere».
Lui, ovviamente, mi guarda aggrottando le sopracciglia. «Un ragazzo?» domanda curioso.
«Due» rispondo secca.
«Brutta storia».
«Già. È una storia lunga e non è il momento di raccontarla» confesso rabbuiandomi.
«Non c’è fretta, Martina. Comunque non c’è scritto da nessuna parte che devi farlo».
«Credo che mi farà bene avere l’opinione di una persona esterna. Non ora però» ammetto guardandolo.
«Stasera» dice solamente.
«Vada per stasera. Adesso vediamo un po’ cosa dicono questi messaggi» gli dico inspirando profondamente.
«Ti lascio da sola, va bene? Raggiungo gli altri».
«Grazie» mormoro annuendo e sorridendo.
Il primo messaggio è di mia sorella che m’informa di come stanno andando le cose a casa. Marta è sempre a lavoro insieme a suo fratello, mentre Ryan tra due settimane riparte per Londra poiché il padre sta poco bene.
Gli rispondo chiedendole cos’abbia e se lui partirà da solo. La risposta secca e concisa arriva subito come un fulmine a ciel sereno. Mia sorella mi ha appena detto che Marta andrà con lui perché conosce il padre e vuole salutarlo.
Sento le gambe cedere e il cuore battere velocemente.
Non so cosa stia succedendo a casa, ma sento che mi stanno nascondendo qualcosa. Avete presente quel momento in cui sapete che c’è qualcosa che non va, nonostante gli altri insistono nel dire che procede tutto bene?
Io sento che Marta e Ryan stanno combinando qualcosa e non mi garba questa cosa, non mi piace per niente.
Adesso come faccio a resistere lontana da casa? Scuoto la testa per riprendere il controllo di me e per ricordarmi che mi sono promessa di godermi questo viaggio fino in fondo. Devo farlo; altrimenti tutte le accuse che mi sono rivolta da sola, tutte le domande, tutti i dubbi non avranno una risposta.
“Auguragli buon viaggio e in bocca al lupo per suo padre” digito velocemente e premo invio.
“Stai tranquilla. Sarà fatto. Tu goditi Napoli e dintorni anche per me”.
Ha ragione! Devo assolutamente togliermi dalla testa le mie inutili paranoie.
Con il cuore in gola apro l’altro messaggio, quello che mi ha fatta rimanere con il fiato sospeso.  
“Sono ancora arrabbiato con te, ma mi manchi da impazzire anche tu” dice ed io scoppio a ridere e a piangere nello stesso momento fregandomene di attirare l’attenzione delle altre persone.
“Mi dispiace per tutto. Se puoi perdonami Ale” scrivo e invio dopo essermi asciugata le lacrime.
Sono davvero contenta che mi voglia ancora bene.
Vengo raggiunta dalle mie amiche che mi guardano curiose. «Stai bene?» mi chiede Chiara.
Annuisco e le faccio leggere il messaggio di Alessio. «Leggi anche tu Eli» dico porgendo il cellulare alla mia amica.
«Lo sapevo che non sarebbe riuscito a stare lontano da te» è l’unica cosa che mormora Elisa.
«Siete fatti per stare insieme» continua Chiara con gli occhi sognanti.
«Sai che io non lo amo. Per favore!» sbotto alzandomi di scatto. Perché non capiscono che sono innamorata di Ryan? Perché non possono accettare la cosa?
«Scusaci. Lo sai che noi siamo team Alessio».
«Smettetela con questi team».
«Va bene, va bene. Adesso basta chiacchiere, basta musi lunghi, basta lacrime.  Andiamo a divertirci» interviene Chiara sorridendo.
Annuisco e le seguo con ancora in mente le parole delle mie amiche. Si credono di essere come in Twilight che eravamo divise in team Jacob e team Edward. Inutile dire che io fossi il secondo e loro il primo. È sempre così tra noi. Loro preferiscono una cosa, io un’altra.
Samuel vedendomi pensierosa mi prende sottobraccio facendo finta di essere lui la donna. Ovviamente scoppio a ridere all’istante.
Grazie al suo intervento sono riuscita a godermi l’intero itinerario all’interno della Reggia.
Mi sono incantata guardando i quadri, i soffitti maestosi, tutti gli oggetti appartenuti alle famiglie regali del passato.
Mi sono innamorata della struttura così simile alla Reggia di Versailles e di ogni minimo particolare posto dentro le camere lussuose.
Non ho capito le dimensioni o il numero di stanze che la compone, ma non importa perché tutto il resto l’ho inciso dentro di me.  
Mi sono innamorata perdutamente anche dei giardini che la circondano. Sono curati alla perfezione e sono di un verde brillante.
Una grande cascata zampilla da un'immensa vasca posta alla fine del grande prato. L’acqua scorre fino all’inizio del percorso mediante altre vasche, abitate da pesci bellissimi. Ogni vasca ha un nome e ognuna di essa è rappresentata da varie statue.
È un incanto e sono davvero felice di averla visitata.
Sono sicura che resterà dentro di me per sempre e poi le migliaia di foto che abbiamo fatto mi aiuteranno di sicuro in quest’impresa.
«Meravigliosa, bellissima, maestosa» mormora Chiara sorridendo come un ebete.
«Concordo» ammetto girandomi un’ultima volta prima di uscire.
«Fa sempre questo effetto la prima volta. Adesso però smettetela. Ho fame» sbotta Daniele in grande stile.
Tutti noi lo guardiamo con gli occhi sbarrati fin quando, notando la sua faccia confusa, scoppiamo a ridere come dei cretini.
«C’è una pizzeria qui vicino. Ci sono stato una volta» propone Samuel facendo strada.
«Vada per la pizza» intervengo raggiungendolo.
Credo proprio che diventeremo amici molto presto. Certo, abbiamo avuto un primo impatto davvero imbarazzante, ma sono sicura che è davvero una bella persona.
Non mi resta che scoprirlo in queste due settimane.
Camminiamo tutti vicini rispondendo a turno a qualche domanda fin quando non entriamo in pizzeria.
Occupiamo uno dei tavoli vicino la finestra e tra una battuta e l’altra mi dimentico di Ryan, di Marta e perfino di Alessio.
Finalmente la vacanza sta prendendo la piega giusta.
 
 
 
*****
 
Sì, ciao. Oddio, non ci credo che sto aggiornando Hurt Lovers. Ho avuto, ed ho tuttora, un periodo di cacca. Mille pensieri e problemi non mi hanno dato la forza di continuare a scrivere. Ora eccomi qui :3 spero di continuare così e di non ricadere negli abissi.
Ringraziate Roberta per questo capitolo ahahahah è lei che oggi mi ha spinto a scrivere minacciandomi ahahahah
Comunque tornando serie xD che mi dite di questo capitolo? Vi aspettavate che il messaggio fosse per Alessio? E il viaggio di Ryan e Marta? Che ne pensate?
Fatemi sapere e spero che il capitolo vi sia piaciuto :3
Un bacio e un abbraccio <3
 
 

 
 
 
   
 
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