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Autore: gwuncan99    18/11/2013    6 recensioni
Questa fanfiction parla di Gwen, una ragazza di 16 anni con un brutto passato alle spalle. Si è trasferita a Toronto e frequenta il Liceo Artistico, ed è lì che incontrerà la persona che cambierà la sua vita.
Storia DxG.
Estratto dal capitolo 36:
Mi lasciarono lì, in ginocchio, mentre le persone pian piano andavano tutte via.
L'ambulanza partì, e il suono delle sirene si perse nell'aria.
"MERDA!" sbattei i pugni a terra.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Geoff, Gwen, Trent | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Gwen
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Camminavo a testa bassa. Oltrepassai il cancello della scuola. Le parole di mia madre mi rimbombavano nella mente.
Avevamo pianto insieme, quel giorno. Il giorno in cui aveva trovato il mio test di gravidanza nel cestino. Bridgette mi consolava.
Mia madre mi capiva. Anche lei era rimasta incinta a 16 anni, ma lei era sola, abbandonata da suo marito, da mio padre.
No, io urlavo. Cercavo di autoconvincermi che Duncan non era così, e in effetti non lo era.
Sophie dice che sono ancora in tempo per abortire, ma io non voglio. Anche a costo di giocarmi la mia adolescenza. Mio figlio non morirà.
Ecco, un' altra volta la nausea.
Corsi nel primo bagno più vicino a me.
Certo, dovevo soffrire di nausea per mesi, di mal di schiena, di qualsiasi cosa. Ma questo e altro per mettere al mondo il mio bambino. O bambina.
"Gwen, sei tu?"
Tossii ripetutamente. "Bridgette?" urlai.
"Si...sono io."
Mi lavai la faccia ed uscii, abbracciando la surfista. 
"Come stai?" mi sussurrò dolcemente.
"Non lo so..." mi limitai a dire.
E' vero. Non sapevo nemmeno io come stavo. Ero felice al pensiero che dentro di me si muoveva un piccolo essere vivente, ma ero triste, perché, infondo, ero ancora una sedicenne...E poi dovevo vedere come l 'avrebbe presa Duncan.
"Il paparino lo sa?" cercò di farmi sorridere.
"Ancora no..." mormorai.
"E quando hai intenzione di dirglielo? E' passata una settimana da quando lo s-"
"Il più presto possibile...Dammi il tempo di riprendermi un po'..."

"Mmh...vediamo un po' chi possiamo interrogare oggi.." mormorò la professoressa guardando attentamente la classe.
Scorse col dito il registro, poi alzò lo sguardo, abbassando gli occhiali.
"Nelson." 
La squadrai.
"Hai studiato cara?" sorrise sadica.
"Più o meno." mi alzai, raggiungendo la lavagna.
"E anche...Smith!" 
Duncan sbuffò, e si alzò di malavoglia dalla sedia.
"Pronta per prendere 4?" mi sussurrò ironico.
Non risposi. La testa mi scoppiava. Rimasi con la mano sulla fronte per un po'.
"Allora, iniziamo con te Gwen." cinguettò la professoressa "Gwen?"
"Gwen!"

"M-ma...cosa?" balbettai. "Dove sono?" Mi guardai attorno spaesata.
"In infermeria..." Duncan era seduto accanto a me.
"Perché?"
"Sei svenuta poco fa, e per fortuna c'ero io che ti ho presa al volo." accennò un sorriso.
"Ah...grazie..." gli strinsi la mano. "Senti...c'è una cosa importantissima che devo dirti..."
"Dimmi tutto."
"Nelson, tua madre è arrivata." entrò l'infermiera, interrompendomi.
Stavo per farcela!
Mi alzai dal lettino. 
"Allora, parliamo oggi a casa tua?" disse Duncan aiutandomi.
"Sì..."
"Amooore!" urlò mia madre entrando in infermeria. Mi poggiò la mano sulla fronte "Scotti un po'. Hai la febbre!"
"Mamma. Andiamo?"
"Certo, devo portarti da una parte!" rispose.
"Ok, ciao Duncan." baciai sulla guancia il ragazzo, ed uscii con Sophie.

"Dove stiamo andando di preciso?" ruppi il silenzio che si era creato in macchina.
"Volevo portarti oggi, ma già che ci siam-"
"Dove però?!"
"In ospedale a fare l'ecografia, amore!" sorrise girandosi verso di me.
"Q-quindi...vedrò mio figlio?" a stento trattenevo le lacrime.
"O figlia!" precisò.
Abbassai lo sguardo, accarezzandomi il ventre. 
"Mamma..."
"Sì?"
"Avrei preferito avere anche Duncan vicino a me..." mormorai.
Sophie poggiò una mano sulle mie. "Può sempre vedere l'ecografia! La prima foto di vostro figlio!" accennò un sorriso, per farmi tornare il buon umore.
"Hai ragione..."
***

Ero nervosissima. Mangiavo biscotti da mezz'ora. Maledetta macchinetta.
"Gwen, mangiare troppo ti farà male!" mi sgridò Sophie.
"Ma adesso mangio per due!" 
Che scusa...
"Nelson Sophie e Gwen?" uscì dalla stanza una dottoressa.
"Sì, siamo noi!" mia madre si alzò prendendomi per mano.
Dalla porta uscì una ragazza, forse della mia stessa età, col pancione. Stringeva la mano ad un altro ragazzo, il suo fidanzato?
Vorrei averlo anch'io vicino a me...
"Allora ragazzina, pronta a scoprire il sesso del tuo marmocchio?" disse quasi scocciata l'obesa dottoressa che maneggiava un computer.
Sbuffai.
Mi fecero stendere sul lettino. Un'infermiera, credo sia più socievole dell'altra, mi passò un gel sul ventre, e poi poggiò la sonda.
Lo schermo avanti a me illustrò qualcosa. Mosse la sonda un po' su tutta la pancia.
Le infermiere fissarono l'immagine per qualche secondo, parlando tra loro, poi una di loro si girò verso di me.
"Gwen, giusto?" mi chiese.
"S-si..."
"Bene, Gwen." indicò il monitor "Questa, è tua figlia."
"E'...una femmina?" sorrisi.
La signora mi fece cenno di sì.
Sophie piangeva disperata. "Guarda, si sente già il battito del cuore!" commentò ammirando l'immagine.
Anch'io fissavo il monitor. Mia figlia...
Ho deciso. Oggi Duncan saprà tutto.

"Mi raccomando, mangia qualcosa al volo e poi vai a metterti a letto! Sennò la febbre aumenta!" 
Scesi dall'auto. "Si mamma."
"Tieni! Te la stavi scordando!" mi porse l'ecografia. "A dopo!" si allontanò con l'auto.
Mi avvicinai alla porta. Ammiravo l'ecografia, cercando di localizzare il feto.
"Che carina..." sussurrai sorridendo.
Il suono del cellulare mi risvegliò dai miei pensieri. Un messaggio, da un numero non registrato nella rubrica...

Finalmente. I miei avvocati ci sono riusciti a farlo uscire dal riformatorio!
Ops, forse sono stata troppo esplicita, ma ormai è troppo tardi.
-Courtney, sempre un passo avanti a te.

Cosa cazzo significa tutto questo?
Entrai a casa, buttando a terra lo zaino.
"Ciao Gwen."
Quella voce...
"S-Scott?!"

  
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