Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Birbi_alex    19/11/2013    3 recensioni
"- io non sono esattamente.. il ragazzo ideale, insomma ti punzecchio sempre, ti rincorro, ti faccio il solletico, ti faccio degli scherzi.. - cominciò a elencare anche lui strappandomi una risatina a ogni frase, portandomi a stringermi maggiormente alle sue spalle in un lieve abbraccio.
- e io non faccio lo stesso, scusa? - sbottai a quel punto per fargli capire il succo del discorso e riuscendo anche a zittirlo tanto che si girò verso di me confuso.
- il punto è che.. che non vorrei nient'altro se non quello che ho già. Anche io ti prendo a pesci in faccia a volte ma tu dovresti sapere che scherzo, che ti amo comunque - sussurrai riuscendo a vedere un sorriso emozionato tirarsi sul suo viso finché alle ultime parole agganciò gli occhi ai miei felice, guardandomi in un modo che avrebbe potuto bucarmi l'anima.
Qualcosa gli attraversò lo sguardo, quel qualcosa che compariva ogni volta che gli dicevo quelle due paroline importanti, poi come se non potesse farne più a meno si allungò verso di me posando le labbra sulle mie con ardore."
Questa FF è il seguito di "You're different than other else" ( http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1082168&i=1 )
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"You're incredible."

CAPITOLO 35
 
- Scarlett dai alzati – mi mormorò Louis all’orecchio dandomi una lieve gomitata che mi riportò alla realtà nello stesso momento in cui l’aula dell’università in cui eravamo venne illuminata dalle luci dei vecchi lampadari, segnando la fine dell’ora.
- mm? Sì – abbozzai ritirando nell’astuccio il cellulare col quale mi ero intrattenuta per tutta la mezzora passata, mandando messaggini alla mia migliore amica pur di non seguire la lezione di economia storica.
- ma ci sei? – borbottò ancora lui aspettando che mi alzassi dalla mia sedia per fare lo stesso, guardando distrattamente tutti gli altri studenti riordinare le proprie cose e uscire dalla larga porta in fondo alla stanza.
Annuii schiarendomi la voce e buttando alla rinfusa il notes rimasto intoccato e l’astuccio nella mia tracolla, alzandomi successivamente e spostandomi i capelli mossi sulla spalla destra.
Sentii una leggera fitta alla schiena sollevandomi e diedi la colpa alla posizione in cui ero stata tutta l’ora, chinata sul banco in silenzio.
- dai andiamo, dobbiamo raggiungere gli altri – mi ricordò il castano spostando la mia sedia e affiancandomi con prontezza, aggiustandosi il ciuffo di capelli ormai troppo lungo.
- sono sicura che Niall non morirà di fame se camminiamo tranquillamente invece di correre come due assatanati – commentai a mezza voce aggiustandomi la felpa verde scuro, avvicinandomi al mio amico e strappandogli un sorrisetto divertito.
- ma come? C’è anche Zayn, non vuoi vederlo? – mi stuzzicò riservandomi un’occhiata complice mentre percorremmo l’aula insieme a qualche altro studente in ritardo.
- lo vedo fin troppo, ti devo ricordare che viviamo nello stesso appartamento o la cosa ti è sfuggita? – ribattei con sarcasmo sistemandomi meglio la tracolla in spalla mentre Louis scosse la testa con ilarità.
- il tuo romanticismo mi uccide, davvero – abbozzò retorico portandosi una mano al cuore, girandosi a guardarmi con finto stupore.
- sì me lo dice spesso anche Malik – commentai prontamente inforcando un sorrisetto compiaciuto, facendo spallucce e ridacchiando poi solo quando vidi il ragazzo fare lo stesso con la coda dell’occhio.
- povero ingenuo – sospirò preoccupato per come potessi mai trattare uno dei suoi migliori amici quando invece con l’interessato ero più dolce di quanto potessi far intendere alle volte.
- ehi non difenderlo! – ribattei divertita dandogli una gomitata giocosa, sorridendo maggiormente quando incrociai i suoi occhi cristallini e tanti vivi.
Rise sommessamente e alzò le braccia con innocenza teatrale, barcollando appena per il colpo che gli avevo dato.
- Scarlett scusa? – sentii chiamarmi dalle spalle mentre lanciai uno sguardo amichevole a Louis, allora mi voltai subito senza però smettere di camminare verso la porta ormai vicina.
- posso parlarti un attimo? – mi chiese ancora con voce impostata il professor Finner, prendendosi la solita confidenza un po’ sinistra.
- ehm.. certo professore – risposi con gentilezza venendo però rimproverata da una smorfia severa del mio amico, che pregai di aspettarmi con un’occhiata d’intesa.
- so che c’è pausa pranzo adesso, non ti tratterrò troppo – si giustificò subito l’uomo riservandomi un sorriso cordiale che io ricambiai sebbene in modo un po’ forzato.
- ho letto il documento che mi hai lasciato sulla cattedra l’altro giorno riguardo al mio libro e mi fa piacere che tu abbia trovato interessanti i miei spunti sull’economia nei vari periodi storici anche dei vecchi imperi, avevo molti dubbi su questo – spiegò e a quelle parole la mia mente si spostò dai capelli brizzolati del signore riportandomi a qualche notte prima, alle ore passate a scrivere la relazione al pc nonostante i continui lamenti di Zayn e i suoi tentativi di distrarmi.
- no è scritto bene e con molta cura per i dettagli, il mio giudizio è decisamente positivo professore – dissi a mia volta sebbene più di una volta avessi dato ragione al moro sul fatto che fosse in realtà un po’ noioso, ma non potevo comunque sottovalutare l’impegno dell’uomo che mi stava davanti.
- beh dopo tutto è solo la messa in pratica del mio mestiere, amo la storia e credo di aver capito che piaccia anche a te.. – cercò di fare conversazione sorvolando il mio complimento ma azzardando a farne uno a me.
- sì poi il suo corso è.. illuminante, lei spiega molto bene – mentii mantenendo però un sorriso convincente, pensando che l’unica cosa illuminante della sua lezione fosse stato il mio telefono.
- insegno per aiutare validi studenti e studentesse proprio come te, è un piacere! – ammiccò chiaramente e io deglutii in silenzio, sperando che il discorso finisse il prima possibile.
Annuii in imbarazzo, non riuscendo neanche più a trovare qualcosa di valido da dire, sotto lo sguardo vispo del professore.
- Scarlett? – mi richiamò una voce conosciuta dalla porta dell’aula ormai vuota, allora girandomi vidi Louis affacciato dal corridoio con evidente fretta.
Sia io che l’uomo ci voltammo a guardare il ragazzo ma solo io accolsi il suo richiamo con felicità – ehm.. mi scusi professore ma dovrei proprio andare adesso – mormorai con la massima gentilezza, sorridendo umilmente.
- certo puoi andare, scusa tu per il disturbo – ribatté l’altro forse con leggero fastidio, mostrandosi però cordiale – oh non si preoccupi. Arrivederci – borbottai regalandogli un sorriso che lo sollevò appena, cogliendo poi subito il momento per incamminarmi verso il mio amico in un sospiro.
- adesso ho tutti i motivi per correre come un assatanato – mi accolse Louis sulla soglia della porta allungandomi prontamente un braccio attorno alle spalle, lasciando che io gli circondassi la vita con uno dei miei prima di spostarci lungo il corridoio.
Strinsi anche la presa sui suoi fianchi pensando a come il gesto potesse risultargli indifferente, respirando il suo profumo frizzantino.
- il tuo caro ragazzo è a conoscenza della simpatia che Finner prova per te, vero? – mi stuzzicò appena ne ebbe la possibilità, parlando in modo schietto e costringendomi a uno sbuffo stanco.
- per quanto tu possa crederci sì, hanno già fatto conoscenza e ti prego no, non intavolare l’argomento – gli risposi sentendolo ridere contro il mio orecchio con stupore, lasciando penzolare una mano oltre al mio collo.
- uh e come hai impedito la rissa? Non dirmi che me la sono persa! – scherzò strappandomi un risolino mentre imboccavamo le scale che ci avrebbero portati alla caffetteria nell’atrio dell’edificio, dove probabilmente Niall e Zayn ci stavano già aspettando per mangiare qualcosa.
- non c’è stata nessuna rissa, Lou! – esclamai sgranando gli occhi con enfasi, ridendo e scendendo le varie rampe di scale velocemente.
- ma come? Lo lascia fare? – borbottò lui confuso, più vicino alla mentalità femminile di quanto credessi.
- no che non lo lascia fare, però io gli ho detto di stare tranquillo e lui lo sta facendo.. almeno credo – dissi semplicemente rimanendo però a pensare alle parole che avevo pronunciato.
A Zayn era bastata una volta per fidarsi completamente delle mie promesse e io dopo tutte le sue ancora non riuscivo a farlo.
- nah secondo me sta aspettando solo il momento giusto per intervenire – ribatté il mio amico con ilarità usando un tono ferrato e misterioso, portandomi a ridere di gusto.
Lasciai la testa all’indietro contro il braccio di Louis e mi concessi una risata sincera insieme a lui, raggiungendo ben presto il piano terra e quindi l’androne dove si ritrovavano la maggior parte degli studenti.
Molti stavano uscendo dall’edificio, altri erano seduti a ripassare varie materie e altri ancora stavano chiacchierando tranquillamente, e a noi toccò muoverci tra i presenti numerosi per raggiungere la caffetteria al più presto.
- se può consolarti, almeno sei insieme a una ragazza e a me è permesso arrivare in ritardo – commentai a un certo punto facendo ridacchiare Louis, lasciando la presa sul suo corpo solo quando dovetti farmi spazio tra un gruppo di ragazzi allungandomi poi verso la maniglia della porta del piccolo bar pronta ad aprirla.
Aspettai che Louis mi affiancasse per spingere sull’uscio ed entrare nel locale raccolto e accogliente come sempre, che subito mi regalò un po’ di calore e familiarità.
Ci guardammo intorno e dopo qualche secondo io per prima scorsi a un tavolino poco distante i nostri due amici, il moro a darci le spalle e il biondo intento a raccontare qualcosa di divertente all’altro.
Feci per chiamarli ma Lou mi posò una mano sulla spalla facendomi intendere di lasciarlo fare, poi mi superò muovendosi verso i suoi amici ma catturando subito l’attenzione di Niall che si aprì in un sorriso luminoso almeno finché il castano non gli indicò di far finta di niente, avanzando davanti a me e scoccando infine uno schiaffetto dietro il collo di Zayn che sussultò in una smorfia di dolore.
Subito l’irlandese scoppiò a ridere di cuore e quando il ragazzo dolorante si voltò verso Louis con fare intimidatorio gli arrivai anche io da dietro tirandogli uno scappellotto giocoso sulla parte di collo che era rimasta illesa poco prima, strappando a Niall ulteriori risate sentite.
Il moro subito si girò anche nella mia direzione con sguardo duro, portandosi una mano sotto la nuca, ma poi quando mi riconobbe rilassò appena i tratti aggrottando le sopracciglia.
Nel frattempo gli altri continuarono a ridacchiare per la scena e io presi posto su una delle sedie libere accanto a Zayn mantenendo in viso un ghigno compiaciuto.
- ciao luce dei miei occhi – mormorai con divertimento posando la tracolla sotto il tavolino, sedendomi poi in un sospiro stanco sotto lo sguardo attento del ragazzo alla mia sinistra.
- buongiorno eh – rispose lui con un velo di sarcasmo quando io alzai gli occhi ai suoi pronta a ribattere – veramente stavo dicendo a Niall.. – commentai per scherzare allungando una mano ad accarezzare la spalla al mio migliore amico, facendolo ridere nuovamente mentre invece il moro si piegò in un espressione confusa e stupita.
- andiamo stavo scherzando, non ci sei rimasto male vero? – lo accolsi quando notai il suo sguardo perdersi a osservarmi con riservatezza, lasciando perdere Louis che si era seduto come tutti.
Mi stiracchiai appena contro lo schienale della sedia e quando lo vidi poggiare i gomiti sul tavolino in un sospiro indecifrabile allentai il sorrisetto sbarazzino che portavo, guardando il ragazzo con comprensione posandogli una mano su un ginocchio con confidenza.
- sei una guastafeste – disse appena presi ad accarezzargli l’interno della gamba senza malizia, solo per farlo tranquillizzare – avrei voluto parlarvi di una cosa importante.. – aggiunse con finto risentimento, alzando il capo a scrutare l’aria ma abbozzando un sorriso orgoglioso.
- certo e io ho rotto l’atmosfera, mm? – gli domandai retorica, aspettando che si smascherasse e che tornasse in sé, appoggiandomi col braccio libero al tavolino.
Lo osservai spostare lo sguardo nel mio più volte, squadrandomi e mordendosi l’interno della guancia, guardandosi poi intorno come in cerca di una risposta adeguata.
- nah l’aveva già rotta Niall prima – disse infine con tono neutro ma facendomi rilassare, voltandomi poi verso l’interessato che sgranò gli occhi indignato strappandomi un risolino.
- ehi stavamo solo parlando della qualificazione del Manchester! – esclamò in sua discolpa e a quelle parole Zayn alzò gli occhi al cielo proprio come faceva quando ne parlavo io, e a quel punto seppi solo allungare la mano destra a battere il cinque al biondo con complicità, vedendolo fare lo stesso poi anche con Louis.
- no vi prego non cominciate! – si lamentò il moro facendomi ridacchiare, sentendosi circondato.
- non comincio solo se ti decidi a dirci quella cosa importante di cui parlavi prima.. – commentai prontamente voltandomi verso il mio ragazzo con lo sguardo acceso da una nuova curiosità, chiedendomi cosa potesse ancora succedere.
Lui mi guardò a lungo con indecisione, passandosi la lingua sulle labbra, finendo poi per annuire in un sospiro leggero.
Mi scambiai un’occhiata adrenalinica con Niall e Louis e poi tornai a portare attenzione a Zayn che abbassò una mano a giocare con un tovagliolino di carta.
Tossii rumorosamente dopo qualche secondo di altro suo silenzio, dandogli due pacche sulla gamba e sperando così di smuoverlo.
- allora.. – mormorò a quel punto inchiodandomi con uno sguardo complice che mi fece ridacchiare – stamattina finalmente mi è  arrivata una certa chiamata importante, che aspettavo da un po’ – aggiunse con tranquillità osservandoci tutti di sottecchi ma lasciandomi lì confusa dato che non sapevo di cosa stesse parlando.
- quale chiamata? – domandai a mezza voce cercando di trovare velocemente un possibile mittente.
- non lo sai, ma un paio di settimane fa sono andato un po’ in giro a informarmi in diverse agenzie per trovare un’occupazione migliore del.. fare il barista, e ho lasciato in diverse sedi i miei dati – spiegò e io spalancai gli occhi colpita, non aspettandomi nulla del genere.
- ti hanno preso da qualche parte? – esclamò subito Niall sorridente, tagliando l’aria con i suoi occhi color oceano.
- ecco.. la chiamata che mi hanno fatto prima è stata per fissare un colloquio la prossima settimana – rispose sereno e sentendo quella notizia presi a sorridere orgogliosa, stringendogli la presa sul ginocchio.
- e dove? – ribatté Louis stendendo le braccia sul tavolino e sporgendosi verso il moro.
- quella che mi ha contattato è un’agenzia specializzata in Web che.. cerca un tirocinante per l'aspetto di marketing e comunicazione. Dovrò occuparmi della gestione di alcuni dati e canali social, l’analisi di frequenze e altre cose in cui non dovrei avere troppi problemi. A questo punto devo solo sperare che mi prendano – prese a parlare mentre noi tre restammo in silenzio ad ascoltarlo, stupiti dalle sue parole precise.
- certo che ti prenderanno, su! – sbottò Niall battendo le mani sul tavolo con adrenalina, contagiando tutti a un sorriso spensierato quando io non smisi un secondo di guardare il profilo di Zayn, sentendomi tanto fortunata.
- ..perché  non mi hai detto che eri andato a cercare lavoro? Avrei potuto aiutarti – mormorai senza quasi accorgermi di aver parlato davvero, catturando l’attenzione del ragazzo che riversò lo sguardo pieno nel mio.
- perché non sapevo neanche se qualcuno mi avrebbe dato una possibilità, non volevo.. deluderti credo – affermò con un po’ d’imbarazzo alla fine, causando un mugolio stanco da parte di Niall che mi fece sogghignare.
- ma è fantastico! Perché avresti dovuto deludermi? – esalai in ogni caso, come se fossimo stati da soli, accennando un sorriso emozionato prima di allungarmi verso di lui in un sorriso allegro.
- giuro che se si baciano me ne vado – borbottò il biondo prontamente quando mi vede avvicinarmi al viso di Zayn, portandomi a sorridere divertita prima di premere le labbra su quelle del ragazzo velocemente.
Tornai poi subito ad appoggiarmi allo schienale della sedia ormai rossa in viso probabilmente e vidi con la coda dell’occhio Niall alzarsi teatralmente dalla sua, diretto verso la porta d’uscita prima che allungandomi potessi afferrarlo per la felpa chiara causando l’ilarità di tutti.
- dove vorresti andare tu, sentiamo? – gli chiesi con sarcasmo tenendo stretto il lembo del tessuto, fermando il mio amico e guardandolo in modo ilare.
- in qualsiasi posto non rischi di vedere i vostri sbaciucchiamenti – ribatté a tono facendo ridere Louis e meritandosi una mia occhiata bruta.
- che c’è, ne vuoi uno anche tu? – scherzai ammiccando fintamente nella sua direzione e sentendo addirittura Zayn ridere sommessamente in sottofondo.
- no grazie, non sia mai che mi attacchi i germi infetti di Zayn – disse a sua volta il biondo facendo scoppiare a ridere me quella volta, colta di sorpresa da quell’uscita divertente tanto che la felpa del mio amico mi scappò dalle dita goffamente.
- ah già, tu preferisci i germi infetti di Stephanie – commentai alzando le sopracciglia con enfasi, tirandomi dietro gli ululati degli altri due ragazzi del tavolo fino a far arrossire Niall.
- già, non sai che ti perdi.. – se ne uscì con ilarità piegandosi in un’espressione furba che portò tutti noi a ridere, come se fossimo ancora dei ragazzini.
 


Entrai in casa che erano ormai le otto e mezza, finito il mio turno ad Harrods e passata a fare un po’ di spesa, chiudendomi la porta alle spalle in un sospiro stanco.
Subito Marion mi corse incontro da un angolo del salotto dove notai esserci il televisore acceso ma nessuno a guardarlo, come anche la luce della cucina oltre la porta dal vetro opaco.
Salutai la cagnolina con qualche carezza e poi avanzai verso la stanza alla mia destra spingendo la porta socchiusa, sicura che dentro ci fosse Zayn.
- ricordami esattamente da quando non paghiamo la corrente, dato che hai lasciato la tv accesa di là – esclamai con sarcasmo entrando in cucina e ritrovandomi davanti anche Liam oltre al moro, entrambi intenti ad aprire una lattina di birra ciascuno.
- oh ciao Liam – mormorai poco dopo presa in contropiede quando i due ragazzi alzarono il viso a guardarmi, regalandomi dei sorrisi caldi e familiari.
- qualcosa mi dice che lei non sapeva niente della partita.. – abbozzò lui verso il suo amico con complicità, facendomi aggrottare le sopracciglia leggermente.
- sono così stanca che potrebbe anche avermelo detto ma non me lo ricordo – risposi in un sospiro quando invece ero abbastanza sicura che Zayn non mi avesse accennato nulla su una qualche partita quella sera, ma lasciai perdere dal principio dato che non avevo niente in contrario.
Lasciai sul tavolo il sacchetto con la parte di spesa che avevo fatto in modo veloce e buttai su una sedia la tracolla con i libri, sospirando rumorosamente.
- ora vi dico come sarà la mia serata: adesso andrò a farmi una doccia, mi metterò il mio morbido pigiama e poi probabilmente mi chiuderò in camera da letto ad ascoltare un po’ di sana musica. Alla fine forse verrò a tenervi compagnia, ma non vi prometto niente. Domande? – esclamai tenendo il conto dei vari punti su ogni dito, sfilandomi la giacchetta di pelle distrattamente sotto lo sguardo attento dei due ragazzi che presero a sogghignare colpiti.
- in ogni caso la partita inizia tra dieci minuti, hai tutto il tempo che vuoi – disse Zayn aprendo la sua lattina e sorseggiandola appena, lasciandomi lì a osservarlo come una bambina quando mi lanciò un’occhiata veloce.
- ho tutto il tempo che voglio per evitare di vedere il Liverpool stai dicendo? – lo stuzzicai vedendolo poi scuotere la testa divertito, alzando poi la mano in saluto ai due prima di uscire dalla stanza un po’ barcollante e stanca.
 


Era passata quasi un’ora da quando ero arrivata a casa e in quel tempo ero riuscita a darmi una rinfrescata, prendermi un po’ di tempo per me e rilassarmi dalla giornata faticosa.
Avevo lasciato Zayn e Liam a guardare chissà quale partita del Liverpool in salotto e io ero entrata nella cucina ormai silenziosa per mangiare qualcosa.
Canticchiai il ritornello di una delle ultime canzoni di Ellie Goulding che avevo ascoltato fino a poco prima e, con indosso dei comodi leggins e una vecchia maglia di mio fratello, mi allungai verso un’anta della credenza dove sperai trovare qualche snack veloce e poco impegnativo.
Rovistai tra alcuni barattoli di caffè e altri pacchi di biscotti fino a scorgere un sacchetto praticamente pieno di pistacchi che doveva aver messo lì il moro per caso, allora lo afferrai con soddisfazione facendo per uscire dalla stanza.
Spensi la luce della cucina ed entrai in salotto notando i due ragazzi seduti comodamente sul divano largo, con Marion accucciata ai piedi della poltrona calma nonostante il volume del televisore fosse abbastanza alto.
Catturai la loro attenzione solo quando passai davanti allo schermo sgranocchiando velocemente qualche pistacchio, osservando in un sospiro il tavolino pieno di carte di cibo.
- Liam perché non hai detto anche a Cam di venire? – chiesi a quel punto pensando a come mi sarei potuta intrattenere con la mia migliore amica invece di guardare la partita.
- è l’unica cosa che ti è venuta in mente in quest’ora? – borbottò Zayn divertito, pronto a lanciarmi qualche frecciatina, alzando lo sguardo a me.
- no, ho anche pensato di prendere questi – risposi prontamente indicando vittoriosa il pacchetto che avevo tra le mani, strappando un sorrisetto al moro che rallegrò anche me.
Raggirai velocemente il tavolo e mi lasciai andare a sedermi sul divano al fianco destro del ragazzo, sospirando rumorosamente e facendomi più vicina a lui.
Appena mi appoggiai appena al suo corpo Zayn prontamente allungò il braccio passandomelo attorno alle spalle con protezione, portandomi a sorridere timidamente quando posai la testa sulla sua clavicola in un gesto condizionato.
Aprii maggiormente il sacchetto di pistacchi e continuai a mangiare distrattamente, vedendo anche il moro allungare la mano libera e fare lo stesso ogni tanto.
- gliel’ho chiesto, ma Camille ha detto era indietro con lo studio e che.. – spiegò Liam in risposta alla mia domanda di poco prima quando però io feci caso alle quattro lattine di birra aperte sul tavolino – ma sei pazzo?! Quante ne hai bevute? Ma sei serio? – esclamai interrompendo il mio amico e rivolgendomi a Zayn esterrefatta, allungandomi velocemente a controllare se fossero ancora piene o vuote.
- Scar ne ho bevuta solo una, su – rispose quando però io ne afferrai una dalla sua parte piena per metà, guardandolo con disappunto.
- quasi due, volevi dire – lo corressi con sarcasmo scuotendo appena la lattina e facendogli sentire il suono del liquido, portando Liam a ridacchiare colpito.
- è la stessa cosa – mormorò Zayn con superficialità, dato che effettivamente era lucido e sveglio.
- sei irrecuperabile – commentai in un sospiro divertito scuotendo la testa, voltandomi verso il castano quando lo sentii ridere maggiormente.
- ehi vale anche per te, voi due insieme siete pericolosi – abbozzai storcendo la bocca con ilarità puntando un dito contro Liam e successivamente contro il ragazzo che mi accarezzò il fianco.
- e ora questa la prendo io – me ne uscii poi portandomi alla bocca la lattina mezza vuota non mettendoci troppo a finire la poca birra che era rimasta, sotto le proteste dei due che cercarono di fermarmi con qualche pizzicotto.
- ah e poi dici a noi! Sei incredibile.. – sbottò Zayn con divertimento sgranando gli occhi e trovando un nuovo pretesto per punzecchiarmi, tirandosi a sedere eretto e osservandomi mentre posai la lattina ormai vuota sul tavolino nuovamente.
- sì lo so, è dura essere così incredibili ma qualcuno deve pur esserlo in questa casa – ribattei alzando le sopracciglia con enfasi, sedendomi più comodamente sul divano.
- uh ringrazia che c’è Liam, se no te la farei pagare cara per quest’affronto – rispose a tono lui cercando di parlare come me e finendo per strapparmi un’espressione fintamente colpita.
- ah non vuoi che veda la tua sconfitta, mm? – lo stuzzicai come facevamo sempre, vedendo il suo sguardo accendersi di adrenalina.
- a me basta non vedervi fare.. cose vostre, per il resto non sono molto impressionabile – commentò il diretto interessato facendomi arrossire mentre Zayn scoppiò a ridere sorridendo radioso, illuminando la stanza più del televisore.
- visto? Ha detto che non è impressionabile, perciò.. – disse a quel punto il moro voltandosi a guardarmi di nuovo con complicità, muovendo velocemente le sopracciglia e puntando lo sguardo su di me in modo pericoloso.
- giuro che se mi fai qualcosa tu non ci arrivi a domani matt.. – feci per dire lanciandogli uno sguardo bruto prima che potesse allungare le braccia a solleticarmi lo stomaco, strappandomi subito un urletto rozzo.
- cos’è che vuoi fare? – mi chiese retorico continuando a muovere velocemente le dita sul mio ventre, sicuro dei miei punti deboli che aveva imparato a conoscere col tempo.
Continuai a ridere implacabile urlacchiando ogni tanto e cercando di fermarlo con le mani, finendo però per cadere stesa lungo il divano vedendolo poi anche alzarsi per potermi fare più solletico.
- io ti ammazzo – sibilai tra le risate sentendo quasi il fiato mancarmi, provando a scalciare senza però buoni risultati, avvertendo le dita di Zayn corrermi su tutto il corpo senza sosta.
Mi dimenai tra i cuscini mentre il ragazzo continuò a torturarmi con soddisfazione, costringendomi solo ad aspettare che finisse quell’agonia.
Lo vidi ridere di gusto e per un attimo mi parve quasi di essere tornata a sedici anni, a tutti quei giochi e scherzi che non ci facevamo comunque mai mancare.
- Suárez, oh oh guarda! – sbottò Liam ad un certo punto tirandosi a sedere in avanti piegando le ginocchia e guardando il televisore con attenzione.
Zayn dopo qualche richiamo si voltò verso lo schermo e anche io potei notare uno degli attaccanti del Liverpool avanzare col pallone verso la porta avversaria, a quella visione il ragazzo fermò le mani sulla mia pancia dandomi respiro e puntando gli occhi al giocatore.
- dai su, dai che lo fa – borbottò Liam con trasporto contagiando anche il moro che sussurrò qualche incitamento che io mi persi, intenta a riprendere respiro e vedere il risultato della loro squadra.
L’intera casa si fermò per quei secondi e sentii i due ragazzi tremare quando l’attaccante caricò il tiro spedendo il pallone in area di porta, finendo però per prendere la traversa miseramente causando parecchi sospiri di delusione.
- ah! Ben ti sta! – esclamai all’istante riprendendomi e tirando uno schiaffo sul sedere a Zayn, seguito anche da un calcio giocoso che lo fece barcollare.
- adesso vedi.. – continuai incattivita alzandomi velocemente dal divano tirandogli uno scappellotto sulla nuca prima che il ragazzo potesse indietreggiare divertito, cercando di parare con i palmi i miei schiaffetti continui.
Finimmo per rincorrerci tutto intorno al tavolino e fui certa che non avrei mai smesso di fare certe cose con lui, neanche se fossero passati ancora altri anni.
 


Sistemai nell’armadio della camera la giacca che avevo lasciato in cucina qualche ora prima, portandomi i capelli sulla spalla sinistra e chiudendo poi le ante nella semi oscurità della stanza, illuminata solo dalla luce della lampada sul mio comodino.
Liam se n’era andato da venti minuti dopo aver visto la partita che era finita con un pareggio e aver scherzato un po’ con noi, lasciandoci da soli non prima della mezzanotte.
Mi rigirai a osservare Zayn già steso nella sua parte del letto a pancia in giù e con la schiena libera senza nessuna maglietta, coperto però dal piumone.
Teneva la testa affondata nel cuscino e le braccia ripiegate a infilare le mani sotto al guanciale, con gli occhi chiusi e i tratti rilassati.
Sarei rimasta a guardarlo per ore se non fosse stato già tardi, allora lentamente mi infilai sotto la morbida coperta sentendo la temperatura più calda e capendo come facesse il ragazzo a stare col petto scoperto.
- Zayn? – mormorai sperando non si fosse già addormentato, cercando di attirare la sua attenzione quando mi sorse una domanda in mente.
- ehi? – lo chiamai ancora a mezza voce tenendo lo sguardo fisso sul suo viso affilato, trovando un pretesto per stare sveglia quando i suoi occhi si aprirono lentamente e si puntarono nei miei dopo qualche secondo.
- mm? – mugugnò muovendo appena la testa sul cuscino, spettinando i capelli mori.
- possiamo parlare di una cosa o hai sonno? – gli domandai stendendomi a pancia in su accanto a lui, tenendo il capo voltato verso il suo sperando poi di non essere io quella che si sarebbe addormentata.
Il ragazzo aggrottò le sopracciglia e strinse gli occhi confuso, muovendosi sotto il piumone.
- di cosa dobbiamo parlare? – borbottò sperando di non aver fatto niente di male, osservandomi in attesa di una risposta.
Abbassai lo sguardo e sospirai leggermente, sentendomi la debole della coppia in quel momento – hai già dato una risposta a Felicity? Vuoi andare alla sua festa? – chiesi cercando di sembrare più rilassata e ragionevole possibile, senza intimidirlo.
- no, non le ho ancora risposto – disse semplicemente dopo aver preso respiro – e ti ho già detto che non ci vado senza di te – aggiunse poi con sincerità e tono fermo.
- ma tu cosa vuoi fare? Vuoi andarci? – ripetei ancora cercando di trovare un punto di incontro tra i nostri pensieri, pronunciando quelle parole a bassa voce.
Guardai il ragazzo storcere la bocca un attimo e alzare lo sguardo a un punto vuoto, illuminato solo dalla debole luce che proveniva dalle mie spalle.
- Scar è solo una festicciola, non è niente di pericoloso, perché ti interessa tanto? – mi rispose lasciando leggere tra le righe che non ci avrebbe trovato nulla di male.
- perché sarà a casa di Felicity e.. il solo pensiero che sarai lì da solo mi fa.. – mormorai cercando di essere sincera come lui stava facendo con me, non usando mezzi termini.
- allora vieni con me – mi interruppe subito con voce sicura, catturando la mia attenzione – andiamoci insieme, è da un po’ che non andiamo da qualche parte a divertirci.. – continuò a dire cercando come me di trovare un compromesso, allungando poi una mano fino alla mia vita dolcemente stendendo il braccio nudo fino a incontrare la mia pelle.
- divertirci? A casa di Felicity? – abbozzai non molto convinta, alzando un sopracciglio e sfiorando con le dita quelle di Zayn sopra il mio stomaco distrattamente.
- che c’è, dubiti delle mie capacità di festaiolo? Devo ricordarti come ti facevo ballare un tempo? – se ne uscì per alleggerire la tensione, riuscendo a strapparmi un sorrisetto ilare finché spostai gli occhi a osservare i cerchi immaginari che stavo tracciando sul dorso della sua mano, dove c’era una piccola rondine.
- non dubito di te, dubito di lei – ammisi con più tranquillità di quanto mi sarei aspettata, giocherellando con le dita sopra al piccolo tatuaggio stilizzato.
- credi che proverà a sedurmi? – la tirò sul ridere il ragazzo, alzando le sopracciglia e accennando un sorrisetto divertito, tirando su il capo dal cuscino.
- ne sono abbastanza sicura, già – gli diedi corda annuendo con enfasi, osservandolo sollevarsi e tenersi con il gomito del braccio libero, rafforzando la presa sulla mia vita tirandomi appena a sé.
- lascia che ti dica una cosa.. – sussurrò con teatralità inforcando un sorriso sghembo, guardandomi ormai senza stanchezza ma con lucidità e brio – ..non mi piacciono le bionde, preferisco le more – finì la frase portandomi ad alzare un angolo della bocca con ilarità, prima che potessi vederlo allungarsi verso il mio viso e posare le labbra piene sulle mie, ridestandomi dallo stato di stanchezza in cui ero stata fino a quel momento.
- e preferisco di gran lunga anche le ragazze sarcastiche, – continuò a dire dandomi vari baci per poi cominciare a spostarsi lungo la mascella, costringendomi ad arrossire e ridacchiare – sveglie, - aggiunse ancora dandomi un bacio nell’incavo del collo – e anche melodrammatiche – disse per farmi ridere ancora, lasciandomi un altro bacio più rumoroso sulla gola che mi fece partire una scarica di brividi per tutta la schiena.
- hai dimenticato cocciute – esalai a tono sorridendo e portando una mano a infilarsi tra i suoi capelli scuri.
- no, ho dimenticato di specificare il nome Scarlett Megan Jonson – ribatté facendo accelerare il mio cuore come un treno, usando quelle frasi tanto scontate ma tanto efficaci, risalendo a mordicchiarmi il collo fino al viso che riprese a baciare dolcemente.
Sentii l’aria sotto al piumone scaldarsi ma inconsapevolmente mi strinsi più al suo corpo cercando forse ulteriore calore, quello che sapeva darmi solo lui, continuando ad arrossire.
- non avevi sonno? – lo stuzzicai con imbarazzo avvertendo le sue labbra sfiorarmi le guance per dirigersi nuovamente verso la mia bocca, che però non toccò subito.
- e tu non avevi detto che ti saresti fidata ciecamente di me? – disse con prontezza allungando una mano a spegnere la lampada sul mio comodino, facendo piombare la camera nel buio in cui però riuscii a distinguere bene i suoi lineamenti marcati.
- no credimi, questo non l’ho mai detto.. bisogna sempre tenerti d’occhio – risposi lasciandomi a una risatina alla quale si unì poi anche Zayn, baciandomi e continuando a sorridere sulle mie labbra ingordo.
- se il tenermi d’occhio include sempre questi tuoi scatti di gelosia ci sto, amo tutto questo – concluse ridacchiando sommessamente lasciando il naso a incrociare il mio, puntando gli occhi profondi nei miei anche nel buio della notte.
- ti piace sentirti desiderato? – scherzai sentendo il suo respiro regolare sulle guance ora libere di arrossarsi senza timore.
- da te, sì – precisò con voce più bassa stendendosi sopra di me con leggerezza, tenendomi stretta tra le sue braccia come se fossi la cosa più preziosa che aveva.
Non riuscii a non sorridere e piegai il viso da un lato sentendomi troppo vulnerabile, riconoscendo la sensazione delle mie guance arrossarsi ulteriormente.
Solo quando avvertii il naso di Zayn solleticarmi lo zigomo chiusi gli occhi in un sospiro tremolante, continuando a sorridere nel buio.
Il rumore del suo respiro tagliò il silenzio, proprio come fece anche il leggero schiocco del bacio che mi lasciò sulla guancia come se mi fossi potuta rompere in mille pezzi sotto una maggiore pressione.
E forse era così, perché non avrei potuto reggere altro se non quel ragazzo cocciuto almeno quanto me che mi stava stringendo con tanta attenzione.






















Buonsalve!
Ho aggiornato a quest'ora perchè cercando una gif da inserire ho trovato una marea di foto e altre gif di Zayn ieri sera alla signing e ho sofferto non poco ahahahahahah poi ho guardato video e tutto il possibile e mi è venuto il magone per i ragazzi, ma dettagli ora sono qui! *I'm here*
Finita la sofferenza ho cominciato a scrivere questo spazio autrice, poi mi sono ricordata delle canzoni del nuovo album ed è ricominciato il dolore AHAHAHAHHAH no seriamente, amo Midnight Memories, le canzoni mi piacciono praticamente tutte! Sono follemente innamorata di Right Now, poi anche Strong e You & I. I ragazzi sono migliorati tantissimo vocalmente e sono tanto fiera di loro sfhjkl 
CHIUUUSA PARENTESI
Ho finito questo capitolo l'altro giorno e non mi fa proprio impazzire ma la parte finale da una parvenza di decenza (?) quindi let's go ahahah
Aggiornerò martedì 26 si spera, dato che la prossima settimana sarò sommersa di interrogazioni e verifiche.. ma farò del mio meglio come sempre, I swear!
Il prossimo capitolo sarà anche Pov Zayn, yo!
Bene adesso vado a mangiare e a soffrire di nuovo con delle gif di ieri mentre ascolto Right Now, addio ahahahahah
Un bacione!
P.S. se non mi faccio più viva dite ai 1D che li ho sempre amati tanto!
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Birbi_alex