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Autore: MagikaMemy    19/11/2013    0 recensioni
Ma sembrava non bastasse. Perchè poi le era sufficiente incontrarlo, vedere quei suoi stupidi, stupidi capelli rossi anche solo da lontano, per risentire quel familiare nodo allo stomaco.
-Fic partecipante al contest "Quando Glee Incontra Harry Potter"
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lavanda Brown
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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FANFICTION PARTECIPANTE AL CONTEST "QUANDO GLEE INCONTRA HARRY POTTER" organizzzato da Isobel Mary Weasley (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=403812)

*Nella tana dell'autrice*

Ciao a tutti! Dopo parecchi mesi di assenza sono tornata a scrivere, yeah! Dunque, è la mia prima song-fic e il mio primo contest. Ergo, non ho la minima idea di cosa sia venuto fuori, ahah XD. Credo che il personaggio di Lavanda Brown sia molto interessante sotto diversi punti di vista, e ho scelto il pacchetto sul suo personaggio perchè era una bella sfida scrivere di qualcuno che nell'opera originale non è altro che 'una comparsa'. E ovviamente pechè volevo rendermi le cose ancora più difficili, datesi che, oltre ad essere autolesionista, sono anche un po' scema (uhuh.) Buona lettura <3

La canzone è Get It Right, dalla seconda stagione di Glee. La parte in corsivo ne riporta il testo.

To Get It Right

What can you do

when your 'good'...

...isn't good enough?


Il corridoio di Hogwarts non le era mai sembrato così stretto, affollato e silenzioso allo stesso tempo.

Ogni studente aveva evidentemente una meta precisa, in quel caos; chi correva alle lezioni pomeridiane di Trasfigurazione, chi già pregava che gli allenamenti andassero bene in previsione della partita di Quidditch, chi si lamentava dello scarso tempo a disposizione per lo studio correndo verso la biblioteca.

Qualcuno, tuttavia, se la prendeva comoda.

Perfino Lavanda fino a pochi minuti prima camminava tranquilla, senza una meta precisa, esaltata dalla lezione mattutina di Divinazione e convinta che quella si sarebbe rivelata presto un'ottima giornata.

Le era bastato voltare l'angolo per ricredersi in un istante, rintanandosi poi di getto dietro il muro appena superato.

Impiegò qualche istante prima di riuscire a regolare il respiro, perso per un momento.


...lei ci stava provando, davvero.

Ci stava mettendo tutta sé stessa; si esaltava per le cose più sciocche, passava interi pomeriggi a spettegolare e ridere con Calì, studiava perfino più del solito, riempiendo la sua testa e i pomeriggi di noiose nozioni e incantesimi verso cui si sforzava di provare interesse.

Ma sembrava non bastasse.

Perché poi le era sufficiente incontrarlo, vedere quei suoi stupidi, stupidi capelli rossi anche solo da lontano, per risentire quel familiare nodo allo stomaco.


Perché le mie migliori intenzioni

continuano a incasinare le cose...

Voglio solo riparare in qualche modo.

Ma quante altre volte ci vorranno

prima di farne una giusta?


Il muro cui era poggiata le sembrava terribilmente insignificante ora, mentre le risate di Ron e della Granger, per quanto lievi e soffocate, le giungevano all'orecchio come la più potente delle sparatorie.

E ogni risata, ogni parola di amichevole scherno che i due si scambiavano le faceva raggelare il sangue.

Il suo istinto le disse di scappare, di correre il più lontano possibile e dimenticarsi di entrambi.

Ma Ron... l'immagine di Ron, a così poca distanza, solo con Hermione, le appannava la vista.

O forse erano le lacrime che tentava invano di ricacciare indietro, difficile a dirsi.

Sapeva soltanto che non riusciva a muovere un passo, ironicamente incantata dalle loro risate riecheggianti nel corridoio.

Risate sincere, calde, intime, che si disperdevano nell'aria come note di una sciocca canzone d'amore.

Sollevò lo sguardo, stringendo a sé il libro di Divinazione, abbracciandolo come fosse un sostegno.

… Ron aveva mai riso così, con lei?


Can I start again

with my faith shaken?

'Cause I can't go back

and undo this

I just have to stay

And face my mistakes.


Sapeva di aver sbagliato, con lui.

Sapeva di essersi comportata da egoista, di averlo ascoltato poco, di non aver rispettato i suoi spazi.

...ma non era stata del tutto colpa sua.

L'amore, ora se ne rendeva conto, tende a farti uscire di senno.

Lei si era buttata, con lui, in un mare di pretese e affetto.

E in quel momento, in quel corridoio, la schiena contro un muro di mattoni freddo e vuoto, si rese conto di quanto fosse stata sciocca, sin dall'inizio.

Perchè si era accorta -stupida, stupida Lavanda- di come Ron guardava Hermione.

Di come i loro bisticci fossero sempre stati velati di innegabile interesse reciproco, di come lui avesse preso per anni le sue difese in qualsiasi contesto (che si trattasse di una disputa con Malfoy o di una battutaccia di Piton), di come entrambi fossero pronti ad attaccare chiunque osasse mettersi contro l'altro, nonostante tutti e due non avesse mai perso occasione di scontrarsi tra loro.

Lavanda, ironicamente, lo capì solo in quell'istante.

E d'improvviso si sentì persa, lontana da Hogwarts e da sé stessa, ma allo stesso tempo profondamente conscia della verità.

… Ron non l'aveva mai amata.

Probabilmente non l'avrebbe mai fatto neppure se fossero rimasti assieme.

Questo pensiero le bloccò le lacrime che le rigavano le guance da quando si era nascosta dietro quello stupido muro, che ora le sembrava più consistente che mai.

Non l'avrebbe mai amata, e non perché non fosse abbastanza carina, divertente o dolce.

Semplicemente, perché lei non era Hermione Granger.


But if I get stronger and wiser

I'll get through this.


So I trhow up my fists,

trhow a punch in the air,

and accept the truth

that sometimes life

isn't fair.


Consapevole di ciò, alzò lo sguardo dritto davanti a sé e si asciugò le guance arrossate.

Prese un respiro profondo e si sforzò di sorridere, poi finalmente svoltò l'angolo.

Hermione e Ron, ancora scossi dalle risate, cambiarono totalmente espressione quando la videro arrivare, del tutto inconsapevoli del lungo lasso di tempo durante il quale la ragazza era rimasta in ascolto.

Ma Lavanda era troppo stanca di nascondersi, e in fondo quella era anche la sua scuola e Ron, che Hermione lo accettasse o meno, era comunque stato il suo ragazzo.

Ron distolse visibilmente lo sguardo quando Lavanda gli passò accanto, ma Hermione la osservò senza nascondersi.

I loro sguardi si incontrarono per un breve istante, poi la ragazza proseguì, diretta in qualunque posto del castello che non fosse quel corridoio.

Si lasciò alle spalle Hermione, Ron e il loro inconfondibile sentimento inespresso.

Basta con le occhiatacce, con la rabbia, con le battutine crudeli.

Era ora di lasciare che le cose andassero come dovevano andare, e accettarlo senza ostinazione.

Sentiva la gola bruciare, ma pensò che era giusto così.

Chissà, forse con il prossimo ragazzo sarebbe andata meglio.

Lavanda sorrise ancora, stavolta per sé stessa, e sospirò.

“La prossima volta.” si disse.

“La prossima volta sarà sicuramente quella giusta.”


How many times will it take

for me

...to get it right?

*Nella tana dell'autrice, di nuovo*

Spero con tutto il cuore che non abbiate considerato la lettura di suddetto lavoro una totale perdita di tempo, eheh. Vi allego i voti che mi sono stati dati sulla fanfiction. So che Lavanda è un personaggio poco amato, e temo quindi di partire un pò svantaggiata... ma sono abbastanza soddisfatta del risultato. Ah,ovviamente non mi sono basata su quella cosina inutile creata da Yates nel sesto film, no.

Grazie per aver letto :D

VOTI RIPORTATI DA Isobel Mary Weasley


Grammatica: 9.7/10

-0.1: alla fine del periodoOgni studente aveva evidentemente una meta precisa, in quel caos;” non va il punto e virgola, ma i due punti, perchè subito dopo incominci un elenco.

-0.2 per l’uso (spesso) improprio dei tre puntini.

Stile e Lessico: 9/10

Lo stile della storia lo è perfetto, scorrevole e non troppo complicato. L’ho trovato adatto al personaggio di Lavanda, perchè trovo che nemmeno lei sia troppo complicata. Non ti ho dato il massimo punteggio solo perchè non lo dò mai, se non a qualcosa di veramente eccezionale!

Originalità: 4/5

Ti ho dato 4 perchè, per un pacchetto così semplice, mi aspettavo che fosse un po’ più sviluppato dal punto di vista dell’originalità. Non ho tolto di più, comunque, perchè di storie in cui Lavanda si comporta come un’umana e non quella specie d’ochetta stereotipata che ormai tutti usiamo.

Aderenza al tema proposto: 9.5/10

Anche qua come per la parte dello stile. Non dò mai il punteggio pieno, perchè non esiste alcuna canzone che si leghi perfettamente ad un personaggio. Per il resto, hai usato perfettamente il testo.

Caratterizzazione ed IC personaggi: 9.7/10

Anche qui c’è qualcosa che non mi convince nel comportamento di Lavanda, ma la caratterizzazione è pressochè perfetta.

41.9/45

   
 
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