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Autore: Disincanto294    19/11/2013    12 recensioni
Hermione lascia il suo lavoro al Ministero della Magia per occupare una cattedra libera alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts diretta dalla Professoressa Mc Granitt, diventata ufficialmente Preside dopo la morte di Albus Silente e la fine della Guerra.
Qui conosce alcuni nuovi insegnanti e ne ritrova di vecchi..primo fra tutti il cinico Professor Piton, miracolosamente sopravvissuto al morso del serpente Nagini.
Potrebbe nascere qualcosa tra i due colleghi?
Nuova Hermione/Severus dal rating variabile :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 3 - A modo nostro




 
10 Luglio 2001




Il cielo è limpido.
Pulito.
Le nuvole di cotone mi osservano.              
Chiare.
Gonfie.
Morbide.
Il sole alto mi scalda la pelle.
Mi fermo al centro del parco.
Accanto a me un prato verde.
Piccoli cespugli quadrati.
E rotondi.
Una piccola piscina.
Le ochette nuotano dietro la madre.
Sorrido a quella vista.
Poi sollevo la testa in alto.
E chiudo gli occhi.
Il calore dei raggi sul mio viso.
Mi brucia la pelle.
Ma l’aria fresca stempera quella sensazione.
Sono in bilico.
Tra il fuoco.
E il ghiaccio.
Sorrido.
Sorrido felice.
Sto per tornare ad Hogwarts.
Nella mia casa.
E insegnerò.
Insegnerò Trasfigurazione.
Sarà un compito difficile.
Molto difficile.
Dovrò farmi valere.
Dovrò far vedere chi è davvero Hermione Granger.
Serviranno a qualcosa gli anni passati a studiare?
Gli anni passati china sui libri.
In biblioteca.
O in Sala Comune.
I pranzi passati a rileggere le lezioni.
Le nottate trascorse a fare ricerche.
Tutti i testi letti e riletti.
Gli appunti presi.
I temi scritti.
Le 2 pagine in più che mi sfuggivano sempre.
Quelle che facevano infuriare Piton.
Già.
Piton.
Sarò collega di Piton.
Non solo di Lupin.
Di Vitious.
Di Hagrid.
Di Rüf.
Della Vector.
 E di tutti gli altri.
Sarò collega di Piton.
Di Severus Piton.
Dell’ex Mangiamorte.
Del bastardo.
E per ogni cosa dovrò chiedere a lui.
Per ogni minima cosa.
Per ogni problema.
Non ci credo.
Scuoto la testa.
Non ci credo proprio.
E ieri mattina l’ho anche incontrato.
E non l’ho trattato bene.
Per niente.
Ma se lo merita.
Per ciò che ha fatto.
E per ciò che farà.
Perché le cose non cambieranno.
No.
Non cambieranno.
Lui è sempre lo stesso.
Anzi, forse peggio.
Odia Harry.
Lo odia più di prima.
E perché lo odia?
Perché ha donato al mondo intero i suoi ricordi.
E’ ciò che gli ha chiesto lui.
Ma non immaginava di sopravvivere.
Certo che no.
Altrimenti non lo avrebbe mai fatto.
Mai.
Ma lui non pensava sarebbero andate così le cose.
Anzi.
Sperava di morire.
Voleva morire.
Scappare da quel mondo.
Scappare da se stesso.
Dalle sue colpe.
Dai suoi dolori.
E ritrovare quegli occhi.
Quegli occhi verdi.
Ed immergersi in essi.
Solo questo voleva.
Tornare dalla sua Lily.
Non restare qui.
Restare qui solo.
A scontare un ulteriore pena.
Avrebbe solo voluto morire.
Portare a termine il suo compito.
Mantenere la promessa.
Salvare Harry.
Salvare il mondo.
E poi morire.
In pace.
Finalmente.
E invece no.
E’ stato costretto a tornare qui.
La bolla in cui era rinchiuso è stata scoppiata.
L’ossigeno che ormai mancava è tornato.
E i suoi occhi si sono riaperti.
E Severus Piton è di nuovo tra noi.
Confinato in un mondo che odia.
Tra persone che odia.
Che lo odiano.
E che lo vedono ancora come un traditore.
Come se non avesse mai fatto nulla.
Come se non avesse fatto la spia per anni.
Come se non avesse rischiato la sua vita.
Tra persone che lo osservano.
Sguardi di odio.
Di paura.
Terrore.
Di riconoscenza.
Consolazione.
Di pietà.
Commiserazione.
Capi che si abbassano.
Dita che indicano.
Deve sopportare ancora tutto questo.
La tortura per lui non si è ancora conclusa.
E io sono una delle persone che gli fanno questo.
Come se ancora non bastasse.
E continuo la mia Cruciatus contro di lui.
Dopo anni.
Dopo che ho saputo la verità.
Ancora non abbasso la bacchetta.
Continuo a giudicarlo colpevole.
Ancora.
Ancora e ancora.
E un po’ mi sento in colpa.
Sì.
Forse un po’ mi sento in colpa.
E’ giusto che soffra ancora?
No.
Credo di no.
Ma dentro di me non riesco ad accettare.
Ad accettare di aver sbagliato.
L’ho sempre considerato un “cattivo”.
Sempre.
Non mi sono mai soffermata ad osservarlo.
Mai.
Forse avrei capito qualcosa.
Se solo lo avessi fatto.
Ma non l’ho fatto.
Mi sono limitata a puntare il dito.
Anch’io.
E invece sembra che esista un altro Piton.
Non solo quello freddo.
Bastardo.
Spinoso.
Distaccato.
Sembra ne esista un altro.
Un Piton che ha amato.
E che ama.
Un Piton che ha sofferto.
E che soffre.
Sono questi i pensieri che affollano la mia mente.
Mentre il caldo continua a mescolarsi al freddo.
Mentre gli animali continuano a cantare.
E i bambini a urlare mentre giocano.
Poi una strana sensazione.
Una sensazione diversa.
Un corpo che mi avvolge.
Due forti braccia che mi stringono da dietro.
E una barbetta che mi punge il viso.
Sorrido.
So chi è.
Travis.
Sorrido.
-Mmmmh..- mugolo abbandonandomi alle attenzioni di quel dolce corpo.
-Buon Giorno mia dolce leonessa!- esclama quella dolce voce mentre allenta la presa facendo in modo che io possa finalmente voltarmi a guardarlo.
‘Mia dolce leonessa’.
Sorrido.
Mi ha sempre chiamata così.
Da quando ci conosciamo.
2 anni.
Da quando sono entrata al Ministero.
E amo quando mi chiama così.
Ma non amo lui.
Gli voglio bene.
Nutro un immenso affetto per lui.
Mi piace quando mi abbraccia.
Quando mi bacia.
Anche solo quando parliamo.
Il senso di protezione che mi da.
Le attenzioni che mi rivolge.
La sua premura.
Ma non lo amo.
Non so nemmeno io il perché.
Ma non lo amo.
E lui non ama me.
O almeno così dovrebbe essere.
Così avevamo deciso.
Stiamo insieme.
Sì.
Ma non ci amiamo.
Stiamo insieme per non stare soli.
Solo questo.
-Grazie di essere venuto..- mormoro posando dolcemente le labbra sulla sua guancia e abbracciandolo.
-Secondo te non venivo!? E’ da un sacco di tempo che non stiamo un po’ di tempo insieme noi due..- mormora col suo sorriso sornione stringendomi tra le braccia.
E’ vero.
E’ da un po’ che non stiamo insieme.
In intimità.
Al lavoro ci vediamo tutti i giorni.
Anche lui lavora al Ministero.
Da più tempo di me.
Lui è arrivato 6 anni prima.
E’ più grande.
Ha 28 anni.
Ma sto benissimo insieme a lui.
Forse sto così bene proprio per questo.
Mi da amore.
Affetto.
Protezione.
Ed è un ottimo ascoltatore.
Da buoni consigli.
Il migliore amico che tutti vorrebbero.
Migliori amici.
E’ proprio ciò che eravamo noi prima.
Prima di quel sentimento più forte.
Prima che quelle emozioni prendessero il sopravvento.
Prima di quella notte.
Sorrido.
Sorrido al ricordo.
E’ stata una gran bella notte.
Ma quei sentimenti si sono congelati.
Sono sempre lì.
Con noi.
Ma non c’è amore come in una coppia.
Io non amo lui.
Lui non ama me.
C’è solo un reciproco donarsi affetto.
Anche nell’intimità.
Ma siamo entrambi impegnati.
Molto impegnati.
E abbiamo tralasciato anche quello.
-Hai ragione! Scusami!- esclamo portandomi le mani al viso e scuotendo la testa.
-Stupidina, non ti devi far perdonare proprio di nulla!- esclama lui prendendo le mie mani e spostandole delicatamente dal viso. -Ti va un’aranciata?- domanda sorridendomi.
-Naturale!- esclamo prendendolo a braccetto.
Camminiamo un po’.
Cerchiamo un bar per sederci.
C’è molto caldo.
E sembra che i posti all’ombra siano tutti occupati.
Non c’è un tavolo libero.
Ma continuiamo a muoverci.
E finalmente lo troviamo.
Alla fine veniamo sempre qui.
Il nostro bar preferito.
“No Tie”.
“Senza Cravatta”.
Al centro di Londra.
Ma nascosto in una stradina secondaria.
E’ poco frequentato.
E per questo si sta bene.
Un posticino comodo.
Intimo se vuoi parlare di cose importanti.
Nessuno ti scoccia.
E non hai gli occhi puntati su di te quando entri.
Senza Cravatta, appunto.
Qui a nessuno importa chi sei.
Chi sei stato.
E cosa hai fatto.
Basta che quando consumi poi paghi.
Ma questo è normale.
Sorrido.
I nostri piedi ci portano sempre qui.
Sempre.
Ci sediamo in un tavolino.
In disparte.
Il Signor Bennet a prendere le ordinazioni.
Un tipo basso.
Grassoccio.
Sulla sessantina.
E con grossi baffi grigi.
Sempre pronto ad accogliere i clienti.
Ordiniamo le nostre due aranciate.
Sfizi del mondo babbano.
-Ti devo dire una cosa..- dico mordendomi le labbra agitata.
-Mi stai mollando, per caso?- domanda lui con tono falsamente triste.
-No!- esclamo io indignata dandogli un pugno al braccio.
Poi sorrido.
Ci riteniamo una coppia.
Anche se non lo siamo.
O meglio, non siamo una coppia normale.
Sorrido.
-Ahi!- esclama lui premendosi il braccio. -E allora cosa è successo?- chiede curioso.
-Bè..mi hanno offerto un lavoro..importante..- mormoro abbassando il capo. -..e io ho accettato..
-Un nuovo lavoro?- chiede leggermente interdetto.
-Sì..- rispondo tenendo sempre gli occhi bassi.
-Ehi! Mi guardi!?- esclama lui divertito sollevandomi il mento con un dito.
I suoi occhi.
Amo i suoi occhi.
Blu intenso.
Perforanti.
E magnetici.
Conosco solo altri due occhi così.
E sono neri.
Neri come la pece.
E non mi danno quella sensazione di calore.
Per niente.
Sono gli occhi di Piton.
Gli occhi gelidi di Piton.
-Sei arrabbiato, vero?- esclamo sconsolata. -Dovevo parlarne con te prima di accettare! Invece mi sono fatta prendere dal momento e ho accettato senza pensarci due volte!
Sembro una bambina.
Quando faccio così sembro una bambina.
Ma non voglio ferirlo.
E nemmeno deluderlo.
No.
Non voglio.
-Non sono arrabbiato, Hermione..- mormora sorridendomi e accarezzandomi la guancia. -Dimmi di che si tratta, però, sono curioso!
Sorrido.
Grazie.
Grazie perché mi stai vicino.
Grazie perché mi capisci.
Grazie.
-Insegnerò ad Hogwarts!- rispondo con sorriso fiero e occhi lucenti.
-Cosa!? Ad Hogwarts? Scherzi!?- esclama incredulo.
-No no, non scherzo! La Professoressa McGranitt mi ha offerto la cattedra di Trasfigurazione!
-La McGranitt? Il suo posto!?- domanda ancora sconcertato alzandosi dalla sedia emozionato.
-Sì, sì!- dico convinta. -Il precedente Professore è andato in pensione e lei pensa che io possa essere la persona giusta per sostituirlo.
-Per Merlino, ma è fantastico!! Certo che sei la persona adatta! Sei una dannatissima secchiona!- esclama ridendo prendendomi in giro.
-Taci tu!- esclamo con tono infastidito dandogli un altro pugno sul braccio.
-Perché sei così manesca? Spiegamelo!
E ridiamo.
Ridiamo di gusto.
Insieme.
Le mie giornate con lui sono così.
Passano veloci.
Tra una risata e l’altra.
Tra una carezza e un abbraccio.
E stiamo bene.
-Sono manesca quando tu fai lo scemo! Lo sai che potrei schiantarti da un momento all’altro!- lo minaccio ridendo.
-Certo! Ora non vantarti di essere brava nei duelli solo perché hai combattuto contro Voldemort, perché anch’io l’ho fatto e sono molto più abile di te!- esclama anche lui ridendo e incrociando le braccia al petto.
-Un giorno ci sfidiamo allora, così vediamo se il nostro Tassorosso è così abile come dice di essere!- propongo sfottendolo.
-Sicuramente più abile della Grifoncina riccioluta che siede di fronte a me!- dice sporgendosi dalla sedia e baciandomi dolcemente le labbra dopo aver preso il mio mento tra le dita.
Questi sono i nostri baci.
O meglio, i suoi baci.
Non l’ho mai baciato di mia iniziativa.
Non so realmente il perché.
Forse perché mi imbarazza.
Ho paura che gli dia fastidio.
Anche se in realtà so che non è così.
E ogni bacio è una carezza.
Una fantastica carezza.
E vorrei che non finisse.
Ma finisce sempre.
E allora non posso fare altro che guardarlo.
Lo guardo con gli occhi lucidi.
Mentre lui mi sorride.
-Quando inizi?- mi domanda risedendosi composto sulla sedia e sorseggiando la sua aranciata.
-Il 1 settembre, come sempre! Devo mandare la lettera di licenziamento al Ministero..
-Sì, vedi di farlo presto perché lo sai come sono, si lamentano per ogni cosa!- mormora sbuffando.
-Già..stasera la scrivo e la spedisco subito!
-Brava! Sei contenta di questo incarico? Se la McGranitt te lo ha chiesto è perché si fida di te, lo sai? In fin dei conti stai prendendo anche il suo posto..e da quel che ricordo è sempre stata particolarmente attaccata alla sua cattedra!
-Sono molto contenta ma ho anche paura..proprio perché dovrò prendere il suo posto! Non voglio deluderla!
-Io so per certo che non la deluderai..- mormora sorridendomi e prendendo la mia mano. -Ma, potrò venire a trovarti qualche volta?
-Penso di sì..dai non credo che la McGranitt farà storie se qualche volta verrai a trovarmi! Naturalmente prima dovrai passare ad assaggiare i suoi biscotti, lo sai che altrimenti si offende!- esclamo ridendo mentre ripenso a quella mattina.
-Se non mi da il permesso la Preside entrerò di nascosto! Intanto avrai una stanza tutta per te e non ci sarà uno stupido scivolo ad impedirmi di venire da te!
Rido.
Il famoso scivolo.
All’entrata del dormitorio femminile.
Noi ragazze potevamo andare dai maschietti.
Mentre loro da noi no.
Bella trovata quella dei Fondatori.
-Non infrangeresti mai le regole!
-Certo! Contaci mia dolce leonessa!
-Mmm..mi devo aspettare qualche intrusione notturna?
-Potrebbe essere..- mormora sorridendomi.
-Comunque è strano tornare ad Hogwarts..- mormoro perdendomi a guardare il riflesso del vetro di una bottiglia sul bancone. -Insegnerò a dei bambini..sarò collega dei mie ex insegnanti..potrò girare per il castello dopo il coprifuoco senza la paura di incontrare Gazza..
-Per Merlino!- esclama poi Trevis riscuotendomi dai miei pensieri.
-Che c’è?
-Sarai collega di Piton!
-Oh per favore non ricordarmelo!- dico sconsolata mettendomi le mani tra i capelli. -L’ho pure incontrato ieri mattina e tra l’altro la McGranitt mi ha assegnata a lui quindi per ogni problema o qualsiasi domanda dovrò chiedere a lui!
-Certo che la Preside non poteva trovare persona più adatta!-commenta ridendo.
-Non ridere, è seria la cosa!
-Lo so che non ti sta molto simpatico però vedila così, ora siete colleghi e potresti conoscerlo un po’ meglio..potresti scoprire qualcosa di interessante! Non precluderti questa possibilità solo perché si tratta di lui! E te lo dico io che, non è che lo odiassi, però..qualcosa di simile! E lui chiaramente non sopportava me!
-Forse hai ragione Trevis! Però lo sai lui com’è..è così..così..
-Stronzo?- risponde lui al mio posto.
-Esatto! Stronzo!
-Sì, è vero..e ricordo benissimo quella volta, al terzo anno, quando mi sfuggì un fagiolo sopoforoso e gli andò dritto dritto nell’occhio! Eh, quante risate quel giorno..
-Estremamente divertente!- dico ridendo. -Ma immagino che poi si sia imbestialito!
-Macchè mi ha solo tolto 30 punti e messo in punizione per una settimana! Mi vanto di aver pulito ben 62calderoni in 7giorni!
-Per Merlino! E’ stato proprio stronzo!- esclamo a bocca aperta.
-Abbastanza! Però, dai..aveva ragione! In ogni caso non riesco più ad avercela con lui, sono passati troppi anni..e dopo tutto ciò che è successo non gli do più tanto le colpe per quei suoi atteggiamenti!
Lo guardo.
Lo guardo affascinata.
Lo guardo con ammirazione.
Ha sempre una parola buona per tutti.
Proprio tutti.
Anche per Piton.
Sei un ragazzo meraviglioso, Trevis.
Davvero meraviglioso.
-Come fai ad essere così..
-Meraviglioso?- esclama con un sorriso che lascia scoperti i denti.
-Stavo pensando ‘fantastico’ ma credo che anche meraviglioso possa andare bene!
-Grazie, grazie! Ma che ne dici ora di andare a far ammirare anche agli altri un po’ della mia fantastica e meravigliosa persona!?- propone alzandosi dal tavolino e andando al bancone a pagare.
-Sei sempre il solito!- esclamo scuotendo la testa divertita.
Usciamo dal locale.
E camminiamo.
Il sole che ci brucia la testa.
E il venticello che ci rinfresca il viso.
Siamo sorridenti.
Felici.
E abbracciati.
La sua mano sul mio fianco.
E le mie a stringerlo in un abbraccio.
Camminiamo così.
Vicini.
Stretti.
Come due fidanzati.
Come due perfetti innamorati.
E magari è proprio quello che vorremo essere.
Ma che non siamo.
O che magari siamo solo in parte.
O a modo nostro.





Salve a tutti carissimi lettori!:) Cosa ne pensate di questo capitolo??
In questo capitolo non compare il nostro Severus in carne ed ossa ma come vedete viene spesso e volentieri nominato!:)

Ho voluto utilizzare questo capitolo per mettere un po' in chiaro una parte della vita di Hermione..e presentarvi il suo "ragazzo".
Trevis è un ragazzo di 28 anni, ex studente di Hogwarts appartenuto alla Casa di Tassorosso, e collega di Hermione al ministero. Lui è fantastico e mi sono divertita tantissimo ad inventarmelo perchè è un po' il mio ragazzo perfetto..non mi sono soffermata sull'aspetto fisico perchè lo commenterò in un altro capitolo, forse anche nel prossimo, non ho ancora deciso :)
Trevis è molto legato ad Hermione, proprio come Hermione è legata a lui, e ciò che sente per lei è un sentimento davvero profondo. E' molto protettivo ma allo stesso tempo dolce, premuroso e sensibile..a modo loro si amano :) Sono una coppia, ma non di fatto, e non si amano come due fidanzati..forse la loro situazione è come se fossero degli scopa-amici ma in realtà la loro "relazione" non si basa sul sesso..anzi, i momenti di intimità tra loro sono vera e propria passione affettiva, e non carnale. Quando stanno insieme fanno l'amore, non fanno sesso..sono degli "scopa-amici" un po' particolari perchè tra di loro c'è un rispetto reciproco e un affetto che davvero è molto profondo.

E' il mio nuovo personaggio, e amo questo mio nuovo personaggio :) Mi dispiacerebbe davvero tanto se voi lo odiaste perchè è davvero un personaggio buono :) e non dovrebbe creare problemi nella storia..dico "dovrebbe" perchè in verità non lo so XD ma Trevis è nato come personaggio buono e spero di mantenerlo così sino alla fine :)

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