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Autore: Kitsune Hatake    20/11/2013    0 recensioni
"Era bello stringerti e lasciarmi stringere, non avevo completamente voglia di staccarmi da quel contatto tanto casto quanto bello"
Piccola storia nata su facebook; in questo racconto posterò le role che facciamo assieme al mio partner. In un universo AU due personaggi totalmente diversi, l'affascinante e conquistatore Kakashi Hatake stringe un legame sentimentale con l'allegra e timida Kitsune Uzumaki. Tra l'imbarazzo generale, il batticuori e le rappresaglie per trovare la forza giornaliera per aprirsi sempre di più verso l'amato, questa storia si svolge in un contesto ben diverso dalla classica Konoha in cui Kakashi è un Jonin d'Alto Livello e Kitsune la Volpe a Nove Code di Naruto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Kitsūnē Nō-Kyūbi Uzūmākī


[Mamma che carino, guarda che occhi... Ma dove si trovano uomini cosi?]

-Un uomo tanto educato da porti la mano quando ti devi alzare, è una rarità di questi tempi. A contrario di quanto il mio imbarazzo poteva mostrare, quel gesto cosi tenero mi fece sorridere ancor più ampiamente. Dovevo confermare ciò che avevo pensato, eri realmente un vero gentleman.
Poggiai il capo sul tuo braccio, stringendo delicatamente la tua mano. Quella situazione era cosi strana eppure cosi affascinante, anche l'ambientazione cosi poetica rendeva il tutto più bello.
Ti seguì senza dire nient'altro, il mio sguardo vagava da parte a parte soffermandosi su qualsiasi cosa con un sorriso meravigliato. 
L'alberi. Quanto amava andarsi ad isolare tra di essi leggendo attentamente libri di fantasia, oppure cimentarsi come al solito nella scrittura. Quando la villetta scorse dal verdeggiare lussureggiante gli occhi della rossa brillarono per la meraviglia.-

La sua abitazione è degna di un libro fantastico, potrebbe essere la casa di un'affascinante conte che ha deciso di vivere da solo ribellandosi all'etichetta di corte. 

-Mi limitai a dire continuando a guardarla con aria di stupore, mi lasciai scappare un sospiro prima di seguire i cani avviarsi verso le cucce. Chinai il capo e mossi lentamente la mano salutandoli.-

Si andiamo!


Kakashì Hatàke


Dimmi bellissima, tu dove abiti ? 

-Sorrisi riprendendo a camminare, carezzandoti più volte la testa, socchiudendo gli occhi. 
Diamine quanto eri carina con quel tuo sorriso e quel tuo arrossire appena accennato è un qualcosa di unico: ti stringo ancora di più a me, continuando a camminare verso il gelataio, fischiettando.
Era bello stringerti e lasciarmi stringere, non avevo completamente voglia di staccarmi da quel contatto tanto casto quanto bello.-

Spero qui vicino, desidero stare a tuo contatto, magari farti trovare a casa mia in modo da poter stare insieme, che dici ? 

-Sussurrai continuando a camminare a passo lento, attraversando quella zona verde che copriva interamente casa mia, naturalmente ben nascosta.
Le mie mani erano ancora nascoste ed il mio sguardo puntava verso il paesaggio di fronte a lui, socchiudendo gli occhi.-


Kitsūnē Nō-Kyūbi Uzūmākī


Dove abito? Poco lontano dal parco, in un loft appena acquistato.. Vivo da sola e mi piace avere molto spazio in cui sbizzarmi. Se te lo stai domando si, sono una di quelle pazza scatenate che mette la musica a palla e balla in intimo sul divano cantando a squarciagola. No, ancora non mi hanno arrestato per atti osceni e schiamazzi nell'ora di riposo e notturni.

-Risposi ridendo divertita, non mi aspettavo di divenire cosi spigliata in quel momento. Camminai assieme a te, il fatto di poterti stringere a me mi faceva imbarazzare, mi era nuovo avere un contatto cosi stretto con un uomo della mia età e mi sembrava un'illusione.
Mi strinse ulteriormente a te, volevo accettarmi che era tutto vero.-

Per me non c'è nessun problema, anzi, mi farebbe un immenso piacere avere contatti con lei Sir Hatake.

-Alzai di poco lo sguardo, ringraziai vivamente che le spesse ciocche rosse che ricadevano sul volto riuscivano a nascondere la mia occhiatina sfuggente che ti diedi prima di tornare a guarda davanti a se. Chiuse gli occhi godendomi quel passeggiare cosi romantico.-

Le chiedo scusa se do l'impressione di comportarmi come una fidanzatina anziché da conoscente.


Kakashì Hatàke

Ba-Balla in intimo, sul divano..?

-Arrossì immaginandoti in reggiseno ed in mutande, sul tuo divano, muovendo i tuoi bellissimi capelli a ritmo di una canzone, diamine come potevi esser tenera e sexy. 
Continuai a camminare, ormai eravamo a pochi passi dalla gelateria e il pomeriggio passava in fretta; ti sorrisi, volgendo il mio sguardo verso di te, ispirando e sorridendoti, con un tono alquanto felice.-

Ti prego, non chiamarmi Sir, non sono un signore tanto anziano. 
Ed è divertente notare i visi delle persone che ci rimangono male, pensando ad una nostra relazione.

-Dissi arrivando di fronte alla gelateria, schioccandoti un bacio sulla fronte, abbassando di poco la maschera: avevano capito che stavamo insieme, no ? 
Onde evitare che qualcuno si avvicinasse troppo, volle affermare quella supposizione generale.-


Kitsūnē Nō-Kyūbi Uzūmākī


Si, adoro ballare... Mi sento libera, sopratutto musica orientale... K-Pop, Rock, Disco... Anche se principalmente mi piace la musica tradizionale.

-Alzai di nuovo lo sguardo, guardando incuriosita la tua reazione. Infondo non era strano sapere che una persona balla con la lingerie in casa; eppure tu sembri spiazzato o meglio imbarazzato da quel che ti avevo detto.
Continuai a camminare, arricciando il naso si poteva sentire il profumo tipico della gelateria e questo mi esaltò molto; ma ciò non mi bloccò di continuare a guardarti sbattendo le palpebre un paio di volte cercando di capire, o almeno intercettare nel tuo sguardo ciò che provavi. Ma la tua voce mi fece sorridere, sentirla in una chiave cosi felice di rallegrava il cuore.-

N-Non volevo insinuare ciò! Anzi, lei è molto giovane! Avrà si o no la mia età! Le chiedo venia se le ho donato l'idea di darle dell'anziano.
Devi essere un uomo molto richiesto da quel che noto. Anzi, bramato dire...

-Risposi portando lo sguardo davanti a me, guardando che le ragazze rimanevano a guardarti con un'aria appena stizzita. Più che altro un misto tra l'esser spiazzati e appena innervosita.
Chiuse appena gli occhi, sospirando lievemente ma subito mi ripresi quando sentì quel bacio che, questa volta, spiazzò me.-


Kakashì Hatàke

-Ti strinsi maggiormente, guardando i ragazzi intorno a loro: le aprì la porta, lasciandola entrare, seguendola subito dopo. 
Ti strinsi maggiormente, pensavo che ormai aveva capito le mie intenzioni, avevo un bisogno fisico di stringerti, era quasi involontario: ti portai verso il bancone, sorridendo al gelataio, sussurrandoti.-

Prenditi ciò che vuoi, Kitsune-Chan, pago io. 

-E mi voltai nuovamente verso gli altri uomini in sala, ringhiandogli praticamente contro, volgendo di tanto in tanto lo sguardo verso una ragazza così bella, inclinando di poco il viso e tenendo la mano libera dentro la tasca.-

E non preoccuparti, non mi sono mica offeso. 
Hai detto che hai la mia età ? Diamine, allora sei un'adulta fantastica, sono contento di averti conosciuta!


Kitsūnē Nō-Kyūbi Uzūmākī

-Anche se ero imbarazzata non lo davo a vedere. Riabbassai immediatamente lo sguardo, ero molto più che imbarazzata un pochino a disagio oserei dire.
Mi accoccolai ulteriormente a te, non ero abituata ad avere cosi tanti sguardi addosso. Di solito passo facilmente inosservata e catalogata come "una rossa volgare", ti segui senza dire niente se non cercando ulteriormente quel contatto fisico che mi rassicurava.-

Ma io... Signorino Hatake, lei è molto cordiale solamente che desidererei pagare da me la mia parte...

-Non mi smentì più di una volta, il mio volto brillava dinnanzi al bancone colmo di vari gusti, i miei occhi scarlatti andavano da una parte all'altra mentre un sorrisone si apriva sul mio viso quasi in estasi. Quando portai lo sguardo verso di te, notai il tuo sguardo voltarsi verso un'altra ragazza... Cavolo se era carina, ma non potei fare a meno di mostrargli denti. Beh, sarò pur'umana ma i miei canini sono piuttosto sviluppati dando alle persone come l'impressione di essere 'un'animale'.-

Ti chiedo ancora scusa...
Si, io ho 25 anni, immagino che lei sia un mio coetaneo. O erro?

Kakashì Hatàke

No, ho cinque anni più di te. 
Inoltre, ho detto che pagherò io, perciò non cominciare a tartassarmi con il fatto che dovrai pagare tu. 

-Ti sorrisi stringendoti, portando una mano verso la tua, poggiandola e guardando il commesso con aria alquanto soddisfatta: diedi la mia ordinazione, mentre aspettavo la tua. 
Presi il portafoglio dalla tasca anteriore, estraendo un'ingente quota che fosse abbastanza per poter pagare i due gelati.-

Mi raccomando, compra i gusti che ti vanno, non m'importa se lo lascerai. 

-Dissi sorridendoti, tenendoti stretta a me, iniziandoti a coccolare appena finita la sua ordinazione, infischiandomene di un tuo probabile rifiuto.
Mi piaci, non ho problemi a dimostrarlo, neanche di fronte a tutte le persone presenti nella gelateria.-

Ehi, hai un viso così morbido, lo sai..?
  
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