Ciao a
tutti!!! So che fino ad ora non vi ho mai lasciato neanche un
commentino prima
di ogni capitolo di questa mia storiella,ma non è mai troppo
tardi no?!
Sinceramente non avrei mai creduto di riuscire ad arrivare fino al
dodicesimo
capitolo!E’ davvero un bel traguardo per me!...Beh, che dirvi
di più…vi posso
annunciare che finalmente la nostra Ginny riceverà proprio
una bella e
romantica sorpresina..ma non vi dico nient’altro altrimenti
che sorpresa
sarebbe??...Già che sono qui, non mi resta che dirvi che
spero proprio vi
piaccia questa continuazione!...
Un
bacione
Pittina
*
Ok. Lo
ammetto.
In tutta
la mia carriera amorosa non sono mai stato così agitato per
un appuntamento.
Perché,in fondo, è solo un innocentissimo
appuntamento.
Assurdo.
Stupido,perché
lei neanche lo sa.
Mi viene
da ridere tanto mi sembra sconclusionata in questo momento
l’idea della
Granger.
Come ho
potuto accettare una cosa del genere?
Però,è
anche vero che, senza quel genio di ragazza, probabilmente a
quest’ora sarei
ancora qui imbambolato a martoriarmi e a cercare disperatamente un modo
per
risolvere l’immenso casino che sono riuscito a tirar su da
solo in così poco
tempo.
“
Dracuccio!!”
“
…Pansy…che sorpresa…”
“
Beh,non
mostriamo troppo entusiasmo eh?...Si può sapere che ti
prende in questi
giorni?”
“
Cosa
diavolo intendi Pansy?Ti avviso che non sono in vena di chiacchiere
inutili ”
“
Come
siamo scorbutici oggi!Dai fammi un bel sorrisino,ero solo venuta per
chiederti
una cosuccia piccina picciò…”
“
Pansy,una volta per tutte, piantala con queste smancerie!Mi fanno
venire la
nausea ”
“ E
va
bene…vengo al punto. Ecco,sai, per caso mi domandavo
se,magari, solo se vuoi
sia chiaro…”
“
Non
voglio,ma grazie tante lo stesso eh?”
“
Non dai,
aspetta un attimo…è una cosa
importante…”
“
… ”
“
Vedi,
pensavo che potremmo vederci oggi pomeriggio…tanto per stare
un po’ insieme. E’
da molto tempo che non parliamo di noi due e…”
“
Grazie
per l’invito,ma temo proprio di doverlo
rifiutare…ecco,ho già un impegno oggi
pomeriggio…molto importante ”
“ e
noi
due?...”
“
Sinceramente non capisco cosa avremmo ancora da dirci
Pansy…sarebbe solo una
perdita di tempo…”
“
Forse
hai ragione tu Draco...”
“
Dai,però,non guardarmi così!Sembra che ti sia
appena morto il gufo…”
“…veramente
sarebbe il gatto…”
“ E
che
caspita vuoi che me ne importi in questo momento?!Era tanto per
dire…”
“
Va beh
dai, c’e’ aria di litigata
qui…è meglio che me ne vada ”
“
Ok…”
“
Ah,Draco…per favore,almeno pensaci a quello che ti ho detto
poco fa…chissà che
magari non ne valga la pena…”
“
Intendi
ricominciare a frequentarci?”
“
Mah…” “Ci
vediamo!”
Che
strana Pansy. Non avrei mai creduto possibile che potesse tenerci
ancora a noi
due.
Prima,ad
un certo punto, è stato come se si fosse trasformata a miei
occhi…è stato come
avere davanti un’altra persona,completamente diversa.
Che idiota
che sono!Ho dimenticato il libro di pozioni nella sala
grande… e la lezione
inizia solo tra pochi minuti!
Corro
rapido diretto alla sala grande. Appena entrato, da lontano, riesco
subito a vedere
il mio libro dimenticato sul tavolo, e così mi affretto a
prenderlo.
Ma dopo
averlo afferrato,immediatamente mi accorgo che vi è uscito
fuori un piccolo
foglietto bianco. Ancora un po’ stupito lo raccolgo, e vedo
comparire una
scritta:
“
Mi
raccomando Malfoy. Ci conto sulla tua promessa ”.
Ah,piccola,diffidente
Granger.
“
Hey,Herm!”
“
Ginny!
Eccoti finlmente…stavo cercando proprio
te…”
“
Ah, e
come mai? Dato che è da ieri pomeriggio che non ti fai
vedere…”
“
Scusa
scusa scusa! Hai perfettamente ragione, ma ho avuto alcune cosucce da
sbrigare
e da organizzare…”
“
Cioè?”
“
Oh,
beh, niente di che…oggi non dobbiamo vederci in biblioteca
per studiare
insieme?”
“
Si, ma,
Herm, come mai mi sembri così particolarmente entusiasta? In
fondo, non
dobbiamo fare niente di così speciale…”
“
Mah…sai, non si può mai sapere!”
E’
arrivato il momento.
E ho una
paura a dir poco terrificante.
Se solo
ne avessi parlato con qualcuno…se solo mi fossi fatto
consigliare in qualche
modo. Ma io sono o non sono Draco Malfoy?
E,quindi,
devo necessariamente tenermi tutto chiuso dentro;ogni dubbio, ogni
dispiacere,ogni irrimediabile rimorso per tutte le idiozie che ho
commesso…
Però,è
anche vero che, alla fine, mi sono sempre,o quasi, sentito sicuro delle
mie
scelte. Ma con lei è tutto così diverso. Dovrei
dirglielo…Cosa ci vorrà mai?
Beh, caro
mio, questo è proprio il tipico caso in cui occorrerebbe
mettere spudoratamente
a rischio la propria faccia e buttarsi. Si, buttarsi. Senza farsi
troppe
domande e inutili paranoie.
E
così eccomi
qui.
Mi
ritrovo a camminare il più lentamente possibile verso la
biblioteca, cercando
in ogni modo di ritardare il fatidico incontro. In fondo, tanto lei non
sa
nulla; e quindi sarà assolutamente tranquilla e non si
starà facendo agitare da
un milione di preoccupazioni.
Povera
Ginny. Quanto l’ho fatta soffrire…
Ma anche
Pansy…e Ginny…e…ma che mi sta
succedendo? Cosa sto dicendo?
Incalzato
da questi pensieri, che via via andavano trasformandosi in convinzioni,
mi
avvicino sempre di più alla biblioteca.
Ma
è come
se sentissi una presenza, familiare, continuare a seguirmi. Mi giro
lentamente
e scorgo la Granger appostata come un segugio così da non
farsi vedere in
modo troppo compromettente. Chissà come le
sarà sembrato stupido il mio sguardo così
stupito,smarrito,improvvisamente
perso più di prima.
La vedo
farsi tutta seria e farmi un cenno con il capo, credo per
incoraggiarmi,
seguito da un furbo occhiolino quasi amichevole e comprensivo.
Quanto
sbaglia chi come me giudica sempre le persone in modo troppo
superficiale.
Appena
entrato la vedo subito.
E’
lì,
seduta ad uno dei tanti tavoli,tutta china e concentrata su
un’immensa pigna di
libri voluminosi. E ora che faccio?
Una
semplice, apparentemente semplicissima, domanda che, però,
ultimamente mi pongo
un po’ troppo spesso.
E intanto
continuo ad avvicinarmi inesorabilmente.
Quanto
avrei voglia di tenerla stretta stretta tra le mie braccia e riuscire a
dirle
tutto quello che provo.
Coraggio.
La vedo
continuare a guardarsi nervosamente intorno cercando la sua migliore
amica
che,però, oggi non sarà con lei.
Ma Ginny,
mia piccola Ginny, devi sapere che ora ci sono io con te.
Ma dove
diavolo sarà finita? Hermione è sempre
così puntuale e precisa, soprattutto
quando si tratta di non trascurare lo studio. Non riesco proprio a
capire.
Finalmente
vedo di sfuggita una figura attraversare l’ingresso della
biblioteca.
Sento un
incessante rumore di passi lenti e cauti dirigersi verso di me.
Così,
mi
giro ancora un po’ scocciata, pronta a rimproverare quella
ritardataria della
mia migliore amica,pur sapendo che presto l’avrei
già perdonata.
“
Herm,
ma si può sapere…”
“
…Ginny…”
“
D-Draco…ma tu…”
“
Sì,lo
so che non stavi aspettando me, e che, probabilmente, sono anche
l’ultima persona
che ti andrebbe di vedere in questo
momento…”
“ Io…”
“
Ginny,
ti prego, fammi finire perché altrimenti giuro che questa
volta potrei impazzire…Sai,
è da molto tempo ormai che
avrei tanto voluto avere quel coraggio per riuscire a chiederti,
innanzitutto,
scusa per averti fatta soffrire così
tanto…”
“
Ma tu
che ne sai di quello che ho passato io? Che cosa pretendi di poter
capire?
Credi davvero che basti venire qui, all’improvviso,
e…”
“
No
Ginny…so che,molto probabilmente, ci vorrà del
tempo per rimettere a posto ogni
cosa ”
“
Draco,
io voglio delle spiegazioni. Perché tutti quei misteri
all’inizio, perché
quegli incontri clandestini senza mai potersi vedere e parlare alla
luce del
sole, e perché poi il nulla, il silenzio più
totale? Perché Draco, perché? Io
ho bisogno di sentirmelo dire…”
“
Sai,
immaginavo che, trovandomi di fronte a te,non sarei mai riuscito a
trovare le
parole giuste…però,spero che questa possa
chiarirti almeno in parte quello che
davvero provo per te ”
Lo vedo
tirar fuori dalla tasca una busta. Una lettera, e darmela tra le mani.
Sento
ancora il suo calore sulla pelle.
“
La apro
ora…” gli chiedo sussurrando un po’
imbarazzata.
“
Leggila
qui, con calma, da sola. E poi, beh, se sarò stato in grado
di farti capire
almeno un pochino quello che penso veramente, potremmo rincontrarci
qui,questa
sera,prima della chiusura della biblioteca. Senza più
misteri, senza paure,
senza inganni…solo se tu lo vorrai...” “…ciao
Ginny…”
“ A
te che sei l’unica al mondo, l’unica ragione, per
arrivare fino in fondo ad ogni mio respiro quando ti guardo dopo un
giorno
pieno di parole senza che tu mi dica niente tutto si fa chiaro.
A te io canto
una canzone perché non ho altro, niente di
meglio da offrirti di tutto quello che ho, prendi il mio tempo e la
magia che
con un solo salto ci volare dentro all’aria come bollicine.
A te che sei,
semplicemente sei, sostanza dei giorni miei,
sostanza di giorni
miei.
A te che sei
se il mio grande amore ed il mio amore
grande,a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di
più,a te che hai
dato un senso al tempo senza misurarlo, a te che sei il mio grande
amore ed il
mio amore grande.
A te che ti
ho visto piangere nella mia mano, fragile che
potevo ucciderti stringendoti un po’,e poi ti ho visto con la
forza di un
aeroplano prendere in mano la tua vita e trascinarla in salvo.
A te che mi
hai insegnato i sogni e l’arte
dell’avventura,a te che credi nel coraggio e anche nella
paura,a te che sei la
miglior cosa che mi sia successa,a te che cambi tutti i giorni e resti
sempre
la stessa.
A te che sei,
essenzialmente sei, sostanza dei sogni miei,
sostanza dei giorni miei.
A te che hai
reso la mia vita bella da morire, che riesci
a rendere la fatica un immenso piacere.
A te che sei
il mio grande amore ed il mio amore grande, a
te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più, a
te che hai dato un
senso al tempo senza misurarlo, a te che sei il mio grande amore ed il
mio
amore grande.
A te che
sei,semplicemente sei, compagna dei giorni miei,
sostanza dei sogni miei ”*
A te, Ginny