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Autore: Pittina    29/04/2008    2 recensioni
“ Dunque…Considerando il fatto che sarebbe contro le regole uscire di notte dal castello e per giunta andare nella foresta proibita, senza contare poi i vari rischi che potresti correre, compreso quest’incontro con il misterioso individuo che mi sembra avere tutto compreso un non so che di non rassicurante…” “ … ” seguo ogni sua parola, ogni suo gesto, con la speranza di sentirmi dire quello che in realtà ho già deciso di fare. “…beh, credo proprio che dovresti andarci Ginny. ”
Genere: Romantico, Mistero, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!!! So che fino ad ora non vi ho mai lasciato neanche un commentino prima di ogni capitolo di questa mia storiella,ma non è mai troppo tardi no?! Sinceramente non avrei mai creduto di riuscire ad arrivare fino al dodicesimo capitolo!E’ davvero un bel traguardo per me!...Beh, che dirvi di più…vi posso annunciare che finalmente la nostra Ginny riceverà proprio una bella e romantica sorpresina..ma non vi dico nient’altro altrimenti che sorpresa sarebbe??...Già che sono qui, non mi resta che dirvi che spero proprio vi piaccia questa continuazione!...

Un bacione

Pittina

 

                                                                             *

 

 

 

Ok. Lo ammetto.

In tutta la mia carriera amorosa non sono mai stato così agitato per un appuntamento. Perché,in fondo, è solo un innocentissimo appuntamento.

Assurdo.

Stupido,perché lei neanche lo sa.

Mi viene da ridere tanto mi sembra sconclusionata in questo momento l’idea della Granger.

Come ho potuto accettare una cosa del genere?

Però,è anche vero che, senza quel genio di ragazza, probabilmente a quest’ora sarei ancora qui imbambolato a martoriarmi e a cercare disperatamente un modo per risolvere l’immenso casino che sono riuscito a tirar su da solo in così poco tempo.

 

 

“ Dracuccio!!”

“ …Pansy…che sorpresa…”

“ Beh,non mostriamo troppo entusiasmo eh?...Si può sapere che ti prende in questi giorni?”

“ Cosa diavolo intendi Pansy?Ti avviso che non sono in vena di chiacchiere inutili ”

“ Come siamo scorbutici oggi!Dai fammi un bel sorrisino,ero solo venuta per chiederti una cosuccia piccina picciò…”

“ Pansy,una volta per tutte, piantala con queste smancerie!Mi fanno venire la nausea ”

“ E va bene…vengo al punto. Ecco,sai, per caso mi domandavo se,magari, solo se vuoi sia chiaro…”

“ Non voglio,ma grazie tante lo stesso eh?”

“ Non dai, aspetta un attimo…è una cosa importante…”

“ … ”

“ Vedi, pensavo che potremmo vederci oggi pomeriggio…tanto per stare un po’ insieme. E’ da molto tempo che non parliamo di noi due e…”

“ Grazie per l’invito,ma temo proprio di doverlo rifiutare…ecco,ho già un impegno oggi pomeriggio…molto importante ”

“ e noi due?...”

“ Sinceramente non capisco cosa avremmo ancora da dirci Pansy…sarebbe solo una perdita di tempo…”

“ Forse hai ragione tu Draco...”

“ Dai,però,non guardarmi così!Sembra che ti sia appena morto il gufo…”

“…veramente sarebbe il gatto…”

“ E che caspita vuoi che me ne importi in questo momento?!Era tanto per dire…”

“ Va beh dai, c’e’ aria di litigata qui…è meglio che me ne vada ”

“ Ok…”

“ Ah,Draco…per favore,almeno pensaci a quello che ti ho detto poco fa…chissà che magari non ne valga la pena…”

“ Intendi ricominciare a frequentarci?”

“ Mah…” “Ci vediamo!”

 

 

Che strana Pansy. Non avrei mai creduto possibile che potesse tenerci ancora a noi due.

Prima,ad un certo punto, è stato come se si fosse trasformata a miei occhi…è stato come avere davanti un’altra persona,completamente diversa.

 

Che idiota che sono!Ho dimenticato il libro di pozioni nella sala grande… e la lezione inizia solo tra pochi minuti!

 

 

Corro rapido diretto alla sala grande. Appena entrato, da lontano, riesco subito a vedere il mio libro dimenticato sul tavolo, e così mi affretto a prenderlo.

Ma dopo averlo afferrato,immediatamente mi accorgo che vi è uscito fuori un piccolo foglietto bianco. Ancora un po’ stupito lo raccolgo, e vedo comparire una scritta:

“ Mi raccomando Malfoy. Ci conto sulla tua promessa ”.

 

Ah,piccola,diffidente Granger.

 

 

“ Hey,Herm!”

“ Ginny! Eccoti finlmente…stavo cercando proprio te…”

“ Ah, e come mai? Dato che è da ieri pomeriggio che non ti fai vedere…”

“ Scusa scusa scusa! Hai perfettamente ragione, ma ho avuto alcune cosucce da sbrigare e da organizzare…”

“ Cioè?”

“ Oh, beh, niente di che…oggi non dobbiamo vederci in biblioteca per studiare insieme?”

“ Si, ma, Herm, come mai mi sembri così particolarmente entusiasta? In fondo, non dobbiamo fare niente di così speciale…”

“ Mah…sai, non si può mai sapere!”

 

 

 

E’ arrivato il momento.

E ho una paura a dir poco terrificante.

Se solo ne avessi parlato con qualcuno…se solo mi fossi fatto consigliare in qualche modo. Ma io sono o non sono Draco Malfoy?

E,quindi, devo necessariamente tenermi tutto chiuso dentro;ogni dubbio, ogni dispiacere,ogni irrimediabile rimorso per tutte le idiozie che ho commesso…

Però,è anche vero che, alla fine, mi sono sempre,o quasi, sentito sicuro delle mie scelte. Ma con lei è tutto così diverso. Dovrei dirglielo…Cosa ci vorrà mai?

 

 

Beh, caro mio, questo è proprio il tipico caso in cui occorrerebbe mettere spudoratamente a rischio la propria faccia e buttarsi. Si, buttarsi. Senza farsi troppe domande e inutili paranoie.

 

 

E così eccomi qui.

Mi ritrovo a camminare il più lentamente possibile verso la biblioteca, cercando in ogni modo di ritardare il fatidico incontro. In fondo, tanto lei non sa nulla; e quindi sarà assolutamente tranquilla e non si starà facendo agitare da un milione di preoccupazioni.

Povera Ginny. Quanto l’ho fatta soffrire…

 

Ma anche Pansy…e Ginny…e…ma che mi sta succedendo? Cosa sto dicendo?

 

 

Incalzato da questi pensieri, che via via andavano trasformandosi in convinzioni, mi avvicino sempre di più alla biblioteca.

Ma è come se sentissi una presenza, familiare, continuare a seguirmi. Mi giro lentamente e scorgo la Granger appostata come un segugio così da non farsi vedere  in modo troppo compromettente. Chissà come le sarà sembrato stupido il mio sguardo così stupito,smarrito,improvvisamente perso più di prima.

La vedo farsi tutta seria e farmi un cenno con il capo, credo per incoraggiarmi, seguito da un furbo occhiolino quasi amichevole e comprensivo.

 

Quanto sbaglia chi come me giudica sempre le persone in modo troppo superficiale.

 

Appena entrato la vedo subito.

E’ lì, seduta ad uno dei tanti tavoli,tutta china e concentrata su un’immensa pigna di libri voluminosi. E ora che faccio?

Una semplice, apparentemente semplicissima, domanda che, però, ultimamente mi pongo un po’ troppo spesso.

E intanto continuo ad avvicinarmi inesorabilmente.

Quanto avrei voglia di tenerla stretta stretta tra le mie braccia e riuscire a dirle tutto quello che provo.

Coraggio.

La vedo continuare a guardarsi nervosamente intorno cercando la sua migliore amica che,però, oggi non sarà con lei.

Ma Ginny, mia piccola Ginny, devi sapere che ora ci sono io con te.

 

 

 

Ma dove diavolo sarà finita? Hermione è sempre così puntuale e precisa, soprattutto quando si tratta di non trascurare lo studio. Non riesco proprio a capire.

Finalmente vedo di sfuggita una figura attraversare l’ingresso della biblioteca.

Sento un incessante rumore di passi lenti e cauti dirigersi verso di me.

Così, mi giro ancora un po’ scocciata, pronta a rimproverare quella ritardataria della mia migliore amica,pur sapendo che presto l’avrei già perdonata.

 

“ Herm, ma si può sapere…”

“ …Ginny…”

“ D-Draco…ma tu…”

“ Sì,lo so che non stavi aspettando me, e che, probabilmente, sono anche l’ultima   persona che ti andrebbe di vedere in questo momento…”
“ Io…”

“ Ginny, ti prego, fammi finire perché altrimenti giuro che questa volta potrei  impazzire…Sai, è da molto tempo ormai che avrei tanto voluto avere quel coraggio per riuscire a chiederti, innanzitutto, scusa per averti fatta soffrire così tanto…”

“ Ma tu che ne sai di quello che ho passato io? Che cosa pretendi di poter capire? Credi davvero che basti venire qui, all’improvviso, e…”

“ No Ginny…so che,molto probabilmente, ci vorrà del tempo per rimettere a posto ogni cosa ”

“ Draco, io voglio delle spiegazioni. Perché tutti quei misteri all’inizio, perché quegli incontri clandestini senza mai potersi vedere e parlare alla luce del sole, e perché poi il nulla, il silenzio più totale? Perché Draco, perché? Io ho bisogno di sentirmelo dire…”

“ Sai, immaginavo che, trovandomi di fronte a te,non sarei mai riuscito a trovare le parole giuste…però,spero che questa possa chiarirti almeno in parte quello che davvero provo per te ”

 

Lo vedo tirar fuori dalla tasca una busta. Una lettera, e darmela tra le mani.

Sento ancora il suo calore sulla pelle.

 

“ La apro ora…” gli chiedo sussurrando un po’ imbarazzata.

“ Leggila qui, con calma, da sola. E poi, beh, se sarò stato in grado di farti capire almeno un pochino quello che penso veramente, potremmo rincontrarci qui,questa sera,prima della chiusura della biblioteca. Senza più misteri, senza paure, senza inganni…solo se tu lo vorrai...”   “…ciao Ginny…”

 

 

 

 

 

“ A te che sei l’unica al mondo, l’unica ragione, per arrivare fino in fondo ad ogni mio respiro quando ti guardo dopo un giorno pieno di parole senza che tu mi dica niente tutto si fa chiaro.

 

A te io canto una canzone perché non ho altro, niente di meglio da offrirti di tutto quello che ho, prendi il mio tempo e la magia che con un solo salto ci volare dentro all’aria come bollicine.

 

A te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza  di giorni miei.

 

A te che sei se il mio grande amore ed il mio amore grande,a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,a te che hai dato un senso al tempo senza misurarlo, a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande.

 

A te che ti ho visto piangere nella mia mano, fragile che potevo ucciderti stringendoti un po’,e poi ti ho visto con la forza di un aeroplano prendere in mano la tua vita e trascinarla in salvo.

 

A te che mi hai insegnato i sogni e l’arte dell’avventura,a te che credi nel coraggio e anche nella paura,a te che sei la miglior cosa che mi sia successa,a te che cambi tutti i giorni e resti sempre la stessa.

 

A te che sei, essenzialmente sei, sostanza dei sogni miei, sostanza dei giorni miei.

 

A te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a rendere la fatica un immenso piacere.

 

A te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande, a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più, a te che hai dato un senso al tempo senza misurarlo, a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande.

 

A te che sei,semplicemente sei, compagna dei giorni miei, sostanza dei sogni miei ”*

 

 

 

A te, Ginny

 

 

 

 

*Da "A te",canzone di Jovanotti, secondo singolo estratto dal suo album Safari uscito nel 2008.
  
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