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Autore: Piccola Alex    06/11/2004    1 recensioni
Cosa accadrebbe se, compiuti vent’anni, avendo vinto un consistente premio ad un concorso, vi ritrovaste a convivere in due monolocali uniti su due piani con i vostri due amici più intimi? Forse azzardereste un “Che figata!”… eh sì… proprio come pensarono questi tre ragazzi prima di arrivare nell’appartamento e cominciare una nuova avventura, colma d’imprevisti divertenti, pericolosi e …insoliti.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lentamente, la porta d’ingresso venne aperta

Casa nuova, vita nuova

 

Lentamente, la porta d’ingresso venne aperta.

Tre visi curiosi guardarono sorridendo la prima stanza accessibile.

Un pavimento ricoperto di polvere ed intonaco bianco scrostato dalle pareti.

Muri color bianco sporco… disordine. Una stanza completamente spoglia, vuota.

Solo una porta-finestra a vetri, con la tapparella abbassata per metà, in un angolo della stanza, illuminava di luce fioca la sala d’ingresso.

Davanti a loro, infondo alla stanza, una porta in legno verniciato e maniglia lucidata conduceva al cucinotto collocato dietro alla sala, nel quale si trovava un’altra porta-finestra che collegava, per via di un balconcino, la sala d’ingresso.

-Io apro la finestra …- annunciò prontamente Camilla, raggiungendola, dopo aver appoggiato le valige in un angolo.

Luca avanzò in direzione del corridoio, carico di valige.

Micol si chiuse la porta alle spalle per poi seguire Luca.

Il rumore della tapparella, che veniva ritirata e lasciando entrare la luce del giorno, irruppe per qualche secondo nel silenzioso appartamento, seguita dal rombo di una moto passante per la via e la sirena di un’ambulanza chissà quanto distante.

Camilla, con le mani ai fianchi, osservò poi la sala d’ingresso sbuffando…e pensando a quanto lavoro avrebbero dovuto ancora fare prima di rendere completa la loro nuova casa.

-Per fortuna che manca solo questa sala, da verniciare…-commentò tra sé e sé.

Intanto, Luca raggiunse la sua stanza.

Aprì la porta, ritrovandosi davanti ad una camera con finestra, sufficientemente larga per ottenere un buono spazio proprio.

Il letto si trovava alla sua destra, proprio dietro la porta.

Sulla branda era appoggiato solo un materasso.

-Aaah! Casa nuova, vita nuova!….che figata…!- esclamò entusiasta.

A differenza della sala d’ingresso, le pareti, come nel resto dell’appartamento, erano ben verniciate di bianco pulito e il parquet era sistemato e appena lavato.

Sotto la finestra, vi era una bella scrivania affiancata ad un grande armadio.

Il biondino raggiunse in fretta la cassettiera, cercando di individuare nuovi possibili nascondigli…(ehm…coscienza pulita…eh, Luca?…*commento dell’autrice*)

Micol salì la scala a chiocciola nera metallica, raggiungendo quella che era la soffitta, tramutata da loro in un secondo piano abitabile, dove sarebbero state collocate le camere delle ragazze.

Il secondo piano, era piuttosto piccolo (essendo un’ex soffitta…) e comprendeva due stanze accessibili dal breve corridoio che terminava con una porta chiusa e mimetizzata con la parete che i tre ragazzi avevano incontrato per errore cercando il giusto piano, prima di entrare nell’appartamento.

Le camere delle ragazze erano molto simili a quella di Luca…

Spettava ai tre personalizzare le proprie stanze.

Trasportarono ciascuno le proprie valige nelle rispettive stanze, per poi ritrovarsi in sala d’ingresso.

-Uff…. raga…qui c’è troppo casino, è meglio se lo arrangiamo un po’… domani arrivano i mobili…- disse Camilla incrociando le braccia e cercando nello sguardo dei due amici un segno d’approvazione.

Con aria leggermente svogliata i due annuirono.

-Arg! Mi stavo dimenticando… l’auto è in sosta vietata!! Torno subito!-

-Vai, corri, Camy!!-

La ragazza uscì in fretta dall’appartamento, chiudendosi la porta alle spalle.

Luca osservò la scena… e quando si voltò, trovò Micol con due scope in mano, una delle quali stava porgendo all’amico.

-Eh….al lavoro…-

 

 

 

 

  
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