E' trascorsa una settimana da quando ho preso in affitto questa camera d'albergo nella periferia di Sacramento. Non ho mangiato quasi nulla, non mi sono mai rasato e indosso sempre gli stessi vestiti.
L'uomo che vedo riflesso nello specchio del bagno non sono io, non voglio neppure guardarlo. Con un pugno violento lo infrango.
Il sangue sgorga copioso dalla ferita che mi sono procurato e tinge di rosso il lavabo. Un insopprimibile senso di nausea mi costringe a vomitare nel water.
Come ti stai riducendo, Patrick Jane...
Mi lascio scivolare lentamente lungo la parete del bagno e mi ritrovo rannicchiato, la testa affondata tra le braccia, i gomiti sulle ginocchia...
E d'un tratto inizio a piangere, in silenzio, di un pianto che non riesco a controllare, come non si può fare con un'ondata di piena.
Non mi succedeva da molto tempo.