21/11/2013
3 recensioni
XVI – During their morning rituals
“Walk with me somewhere where I can run until no end.
Hands held tight and no one is looking for me this night.
Look with me someplace where the sky is as endless as the rhythm of the sea”.
(Katie Costello – My anywhere's place)
Odiava la mattina, decisamente.
Per Peter non c'era cosa più odiosa che alzarsi al mattino, abbandonando il suo letto.
Era un'idea che proprio non riusciva a concepire ma ormai i raggi del sole avevano letteralmente invaso la sua camera e si erano proiettati dritti sul suo viso, costringendolo ad aprire gli occhi.
Emise un mugolio frustrato e si rigirò nel letto, schiacciando il viso contro il cuscino e dando le spalle a quel dannato sole che lo aveva ridestato dal sonno.
Peter si comportava in quel modo tutte le mattine e continuava a rimanere nel suo letto, fin quando non arrivava Wendy che lo trascinava letteralmente fuori anche in maniera burbera, senza preoccuparsi di farlo finire per terra.
Peter si comportava in quel modo tutte le mattine e continuava a rimanere nel suo letto, fin quando non arrivava Wendy che lo trascinava letteralmente fuori anche in maniera burbera, senza preoccuparsi di farlo finire per terra.
“Dovresti alzarti”, disse una voce fin troppo familiare e non molto lontana da lui.
Peter riaprì gli occhi e osservò Wendy che gli dava la schiena: aveva i palmi aperti sulle lenzuola e indossava una sua maglia larga della quale sembrava essersi appropriata.
In risposta, il ragazzo si esibì in un altro mugolio che lasciava ben intendere il suo rifiuto a voler abbandonare il materasso morbido, e poi tirò il lenzuolo sopra la sua testa.
Wendy rise e dovette constatare quanto il suo ragazzo ricordasse quei bambini che al mattino si rifiutavano di voler andare a scuola. Decise di provare a convincerlo con le buone quel giorno.
Spostò via il lenzuolo e vide il viso di Peter immobile con le palpebre chiuse e le labbra serrate.
“Peter”, lo richiamò lei, alzando gli occhi al cielo. “So che sei sveglio”.
Lui non rispose, così Wendy cominciò a torturare il suo viso con le dita, ma il ragazzo continuava a rimanere impassibile, come fosse una statua di marmo. Non voleva proprio saperne di alzarsi.
Wendy sbuffò sonoramente e decise di passare alle cattive. Lo spinse con forza verso il bordo del letto, così da farlo cadere per costringerlo definitivamente ad alzarsi.
Solo che Wendy non aveva capito che Peter aveva intenzione di fargliela pagare per tutti i risvegli traumatici che aveva subito da quando stavano insieme; così, mentre Wendy lo spingeva, lui la tirò per un braccio, facendo rotolare entrambi sul pavimento.
“Questo è per tutte le cadute che mi hai riservato”, esclamò il ragazzo, mentre Wendy rideva come una bambina con le braccia ancora serrate attorno alla sua vita.
“E questa la chiami vendetta?”, lo rimbeccò Wendy con un sorriso malizioso, depositandogli un veloce bacio, per poi alzarsi. “Hai ancora tanto da imparare, caro mio”.
Wendy uscì velocemente dalla stanza, mentre Peter rimase ancora per terra con i gomiti poggiati sul pavimento. Purtroppo non gli rimaneva altro da fare che alzarsi.
Angolo dell'autrice
Eccomi con il prompt di oggi :)
Credo di esserci andata giù pesante con il fluff ma mi giustifico dicendo che siamo in un universo alternativo, quindi mi rifarò con l'angst, promesso. Intanto, spero che questa flash vi sia piaciuta!
Alla prossima e grazie a tutti coloro che stanno seguendo la raccolta <3