Senza farlo apposta mi addormentai sul serio. Mi svegliai sperando che la figura di merda che avevo fatto fosse stata solo un sogno, ma non fu così: i quaderni di fisica erano ancora aperti disordinatamente sulla scrivania, il profumo di Niall arieggiava nella stanza . Scesi giù in cucina incuriosita da delle voci familiari, mi fermai contro il muro per sentire il discorso in corso..
 
-dici che ho fatto bene?’
-tranquillo, hai fatto la cosa giusta- gli rispose Fede
-non ne sono molto sicuro, non vorrei che lei si allontanasse perchè ho corso troppo-
-come ti ho già detto Giorgia non è una che scappa, vedrai che quando sarà pronta ricambierà. Lo sai benissimo che ha solo occhi per te e che ti ama. Deve solo essere sicura di potersi fidare ciecamente di te- ma quella ragazza mi legge nel pensiero.
-ormai credo di averle provato che si può fidare di me..-
-ci credo, intanto crea una romantica atmosfera per ripeterglielo, visto che prima non è andata molto bene-
-si ho notato, ho scelto il miglior momento devo dire. Ho il potere di far addormentare una ragazza dicendole di amarla. Vado a svegliarla per salutarla-
-siii, poi mandala giù- finita la frase mi precipitai in camera mia, inciampando molte volte per le scale e buttandomi sul letto. Sentii poco dopo Niall entrare sedersi sul letto e baciandomi delicatamente il collo, la guancia, mi svegliai per la seconda volta .
-amore, mi dispiace di essermi addormentata...- dissi
-non preoccuparti, io devo scappare ... Gio hai mai visto l’Irlanda?-
-no ma perchè me lo chiedi?-
-nel week-end ti rapisco e ti porto dalla mia famiglia-
-è? Cosaa? Perchè?? No no no non sono psicologicamente pronta...-
-non si discute, sarai perfetta ,fidati tesoro, ah la Fede ti aspetta di sotto-
-Niall io non credo che...-
-fatti trovare pronta sabato mattina, portati dei vestiti...-
-ma..- mi diede un bacio sulla fronte e scappò.
Non ero assolutamente pronta per incontrare la famiglia Horan, poi perché doveva proprio presentarmi a loro? Non sapevo che aspettarmi, ero terrorizzata solo al pensiero.
 
Sabato mattina.
Misi le ultime cose in valigia e andai fuori ad aspettarlo, poco dopo arrivò e partimmo in direzione dell’aeroporto.
-amore prendi i biglietti, sono nella mia borsa- disse
-ma non dovevi prenderlo anche per me, ci avrei pensato io..-
-non ci penso nemmeno, sei la mia ragazza e ti vizio quanto voglio io, poi sarai mia ospite..-
-ma dici che piacerò ai tuoi?-
-ti adoreranno- Il volo durò pochissimo, e una macchina ci stava aspettando fuori dall’aeroporto che ci portò fino a casa dei genitori di Niall.
-benvenuta a Mullingar-
-è tutto cosi..-
-verde?-
-esatto-
-la terra degli gnomi, dei quadrifogli, domani ti porto a vedere Dublino-
Presi i bagagli, una valigiona blu e ci incamminammo verso il vialetto, Niall bussò e ci aprì una graziosa signora.
 
-mamma ciao- disse baciandola
-tesoro, quanto mi sei mancato- disse Maura abbracciandolo forte. Mi sentivo un po’ fuori luogo in quella situazione -ti aspettavamo per oggi pomeriggio..-
-abbiamo preso il volo prima, non è un problema?-
-ma figurati, è sempre un piacere averti a casa, lei è Giorgia, giusto?-disse, guardando Niall, che annuì. Ora ero di fianco a lui, e non più dietro.
-è persino più adorabile di come me l'hai descritta- rispose sorridendo -è un piacere!- allungò la mano, e anch'io, e ci 'presentammo'.
-il piacere è tutto mio, avete una casa bellissima-
-oh grazie, entrate entrate, starete morendo di fame immagino-
-mi conosci troppo bene mamma-
-tesoro mentre vado ad aggiungere i piatti in tavola, mostra per favore la camera degli ospiti a Giorgia-
-certo- mi prese per mano e mi portò di sopra.
-non mi avevi detto che tua madre sapeva di noi, di me- dissi
-sorpresa! A parte gli scherzi le racconto sempre tutto. Poi non volevo che si trovasse delle sorprese appunto sui giornali.. ecco la camera è di fronte alla mia, quindi se ti serve qualcosa, chiedi pure..-
-ehmm okay, è strano essere a casa tua- dissi buttandomi sul letto, Niall mi raggiunse
-è una normalissima casa, ci siamo solo io e te, e questo conta- mi prese una ciocca di capelli e la spostò dietro all’orecchio per poi baciarmi, adoravo le sue dolci labbra.
-non vorrei interrompere ma il pranzo è pronto- disse Maura, mi staccai da Niall diventando tutta rossa.
-dacci un minuto e arriviamo- rispose Niall, tirai fuori l’essenziale dalla valigia, mi sistemai un poco e scendemmo.
Erano una bella famiglia, divertente e gentile, adoravo il loro accento anche se ogni tanto non capivo quello che dicevano. Per la mia visita anche il padre si unì a noi.
 
-Niall ci ha detto che sei qui per studiare la lingua vero?- mi chiese Bobby
-si, signore- risposi
-oh chiamami pure Bobby, come sta procedendo?-
-tutto bene finora, questo viaggio mi ha riservato molte sorprese- dissi e Niall cercò la mia mano sotto il tavolo -è un’esperienza fantastica e vorrei ancora ringraziarvi per ospitarmi qui-
-figurati, cosa pensate di fare oggi?- chiese Maura
-la porterò in giro per Mullingar..a proposito noi dobbiamo proprio scappare, altrimenti non facciamo in tempo a finire il giro..-
-ma il dolce?!-
-lascialo in forno, lo assaggeremo dopo-
 
Lo seguì in camera, presi il cappotto e uscimmo. Per tutto il pomeriggio mi fece vedere i luoghi che frequentava quando abitava qui, la sua scuola superiore, il solito bar, la palestra, il campo da calcio, l'asilo, e il suo posto preferito: un campo di fiori appena fuori la città.
-questo posto è bellissimo-
-sei la prima ragazza che porto qui-
-oh immagino, sarò la milionesima ragazza che porterai qui per farla cadere ai tuoi piedi..-
-ma smettila, piuttosto vieni qui e fatti baciar-lo baciai, prese i fiori più belli e me li porse. Era troppo dolce quel ragazzo.
 
Tornammo a casa, non avevo mai camminato cosi tanto in vita mia, cenammo da soli visto che la mamma era uscita per lavoro, ci aveva giù preparato tutto che dolce, guardammo un film e andai a letto presto perchè ero stanchissima.
-a stanotte, Gio-
-è?-
-vedrai-
 
Non capii cosa volle dire con quella frase, molto probabilmente il pollo gli aveva dato alla testa. Mi feci una doccia e mi infilai nel piumone e mandai un messaggio raccontando alle altre la giornata, per poi addormentarmi. Mi svegliai all’improvviso svegliata da degli strani rumori, guardai l’orologio ed erano le 00.36, i rumori non finivano mi stavo preoccupando, accesi la luce e vidi che la maniglia girarsi. Spensi la luce d’istinto, una sagoma entrò in camera.