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Autore: Miss_Slytherin    22/11/2013    6 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                                                          CAPITOLO 64

                                                                     Cassiopea's New Year's Eve


Lily decise di immergersi nello studio per non pensare a Scorpius, Scorpius di concentrarsi sul Quidditch per non pensare a Lily.

Erano trascorsi già sei giorni dal loro ultimo scontro verbale, e nessuno dei due sembrava intenzionato a cedere.

Gennaio si presentava freddo ed implacabile anche dal punto di vista meteorologico, e raffiche di pioggia alternate a nevicate sferzavano senza sosta le antiche mura di Hogwarts.

Quello era l'anno dei G.U.F.O, e Lily era ancora ben determinata ad avere il massimo dei voti in tutte le materie.

S'impegnò sempre di più in tutte le discipline, soprattutto in Trasfigurazione, arte con la quale aveva sempre avuto non poche difficoltà. Quel venerdì mattina, la professoressa Yung cominciò con un breve ripasso degli argomenti affrontati fino a quel momento, sia a Hogwarts che al Saint Patrick, e verso la metà della lezione chiese loro di esercitarsi con gli Incantesimi Evanescenti.

-Summers, distribuisci queste lumache...non fare quella faccia schifata, su- disse la professoressa consegnando a Melissa una vaschetta con una ventina di lumache, che la ragazza dovette consegnare a ciascuno dei Serpeverde e dei Tassorosso -Sissy Brown squittì disgustata nel ricevere la propria- che seguivano la lezione.

-Perché le lumache, perché? Mai che ci faccia esercitare con qualche animale meno ripugnante- si lamentò Glorya, suscitando una risatina in Cassiopea.

Lily accettò la propria senza lagnarsi, cosa abbastanza strana per lei, e subito cominciò a cercare di far svanire la propria cavia; ma, per quanto ci provasse, al quarto tentativo quella era a malapena pallida. Glorya e Cassiopea invece furono più fortunate, ed alla fine dell'ora erano riuscite ad Evanescere le loro chiocciole, cosa che indispettì abbastanza Lily.

Fortunatamente, a Pozioni si occuparono della Bevanda della Pace, pozione che rilassò Lily in tutti i sensi. Non ebbe difficoltà a eseguirla, e fu molto piacevole trascorrere due ore fra i rassicuranti fumi della soluzione.

-Adoro la Bevanda della Pace. Dovrei berne un po' ogni volta che mi viene il panico per Storia della Magia- commentò Cassiopea mentre travasava un po' del proprio composto dal calderone in una fialetta; sperava di indurre Lily a partecipare alla conversazione, ma quest'ultima era ostinatamente taciturna. Anche a pranzo fu di poche parole, nonostante Glorya e Cassiopea cercassero in tutti i modi di distrarla criticando questa o quella acconciatura e spettegolando di tutti quelli che passavano; erano appena riuscite a coinvolgerla in una discussione su quale fosse il miglior incantesimo per farsi le sopracciglia-, quando l'arrivo di Scorpius la fece di nuovo chiudere in un caparbio silenzio. Osservando il proprio fratello, che nonostante si fosse seduto molto distante da loro non riusciva a smettere di guardare Lily, e la propria amica che cercava in tutti i modi di evitare quello sguardo, Cassiopea decise che dovevano proprio smetterla di comportarsi così. Quindi, posando forchetta e coltello, esordì:

-Lily, questa situazione fra te e Scorpius è davvero assurda. Tu sembri affetta da un mutismo patologico, lui si comporta come se gli fosse morto il fidato cane amico di una vita. Perché non potete semplicemente mettere da parte quanto è successo e andare avanti?-

Glorya osservò Lily, chiedendosi se l'amica avrebbe risposto o se avrebbe fatto finta di non sentirla, ma infine Lily disse:

-Non si può “semplicemente” far finta di nulla. Lui mi ha trattata come se fossi una bugiarda di prim'ordine, una di cui non ci si può fidare...e non è solo questo. Mi ha parlato come ha fatto James, facendomi sentire una cinica senza cuore che calcola freddamente cosa le è utile e cosa no. E io non sono così...cioè sì -si corresse di fronte alle occhiate scettiche delle sue amiche, -ma non lo sono mai stata con lui. E che non l'abbia capito mi ferisce-.

-Tu hai ragione, ma devi considerare che magari ha parlato spinto dalla rabbia per Edward, senza pensare veramente a quello che diceva- provò a dire Glorya, ma Lily quasi la incenerì; spostò da parte il proprio piatto quasi pieno e replicò:

-Avrebbe dovuto pensarci, soprattutto perché sapeva che infondo ci sto male per la situazione con James...ha persino usato le sue stesse precise parole! E non aveva alcun diritto di prendersela con me, si è comportato come se fossi stata io a saltare addosso a Edward-.

-È vero, però...- intervenne Cassiopea, ma Lily la interruppe:

-Sta suonando la campanella, abbiamo Storia della Magia-.

Cassiopea gemette sentendo nominare la materia che odiava più di tutte, ma non aggiunse più nulla sull'argomento Scorpius e si limitò a seguire Lily insieme a Glorya.

Mentre le tre Slytherin si subivano una noiossisima lezione sulle guerre dei giganti, anche Derek stava cercando di far ragionare Scorpius, approfittando di un'ora buca che i due amici stavano trascorrendo in biblioteca in compagnia di un tema di Pozioni particolarmente difficile.

-Quando hai intenzione di smettere di avercela con Lily?- gli chiese a bruciapelo, non appena l'unico altro occupante della biblioteca se ne fu andato.

Scorpius sussultò appena per la schiettezza di quella domanda, e poi si limitò a rispondere:

-Quando ammetterà di aver sbagliato-.

-Ma sbagliato in cosa? Tu le hai fatto una domanda, e lei ti ha risposto con sincerità. Non te la puoi prendere se poi la sua risposta non ti è piaciuta- ribatté Derek, logico come sempre.

-Non è solo quello. Può comportarsi come una stronza arrivista con chi vuole, ma non con me. E il bello è che se io non mi fossi arrabbiato, non si sarebbe neanche accorta di star dicendo delle cose assolutamente assurde. Non avrebbe dovuto neanche pensare di non parlarmene- cercò di spiegare Scorpius, già spazientito.

-Per me ti stai attaccando ad una sciocchezza, e penso che lo sappia anche tu, solo che adesso non sai come riparare a quello che hai combinato. E poi ricordati che Lily è fatta così, lo è sempre stata e non ha mai cercato di nascondere la sua natura. E tu l'hai voluta nonostante questo. Ora non cercare di cambiarla- gli ricordò Derek e seppe di aver toccato un nervo scoperto perchè Scorpius sbottò, nervoso:

-Andiamo avanti con il tema o dobbiamo stare qui ad analizzare ogni singola sfaccettatura di questa faccenda?-

Derek, sapendo che se avesse insistito non avrebbe ottenuto nulla, si limitò a tacere e a sfogliare la sua copia di Pozioni Avanzate livello M.A.G.O; non aprirono più bocca fin quando non fu ora di andare ad Incantesimi, l'unica lezione di quel pomeriggio. Arrivati in aula, Derek dovette scegliere se sedersi accanto a Scorpius o a Edward, ma dato che aveva appena trascorso l'ora buca con il primo decise di accomodarsi accanto al secondo, che aveva un'aria decisamente abbattuta. Stava fissando Scorpius, che si era seduto accanto a Liam, con il quale andava abbastanza d'accordo. Come ogni volta che gli capitava di posare lo sguardo su di lui -e in quella settimana era successo spesso- sentì lo stomaco contrarsi per la vergogna ed il dispiacere.

L'attimo dopo aver baciato Lily si era reso conto della madornale cavolata che aveva fatto, ma ormai non c'era più modo di tornare indietro. Quel che era fatto era fatto, e poi anche se avesse voluto provare a chiedere a Lily di non dire niente a Scorpius non aveva avuto modo di farlo, dato che era stato lo stesso Scoprius in persona a beccarli. E così ora Edward provava una vasta gamma di emozioni diverse, tutte spiacevoli: un radicato senso di colpa e dispiacere nei confronti di Scorpius, soprattutto per via della rissa, desiderio verso Lily (suo malgrado, non aveva potuto evitare di esultare interiormente vedendo lei e Scorpius così distanti da dopo Capodanno), repulsione verso se stesso per quanto era accaduto ed infine una costante, sottile fitta di dolore al pensiero di Diana. Ma non era solo questo, a tormentarlo: quando aveva baciato Lily, lo aveva fatto in parte per capire se da qualche parte dentro di lui ci fossero ancora dei sentimenti per lei, ed aveva sperato che quel bacio lo avrebbe aiutato a fare chiarezza. E lo aveva fatto. Solo, non nel modo che lui avrebbe desiderato. Aveva immaginato che, nel posare le labbra su quelle di Lily, si sarebbe reso conto che lei era solo un capriccio dettato dall'alcol di quella sera e dalla delusione che provava per Diana. Ma non era stato così, anzi. Baciandola, Edward si era accorto che Lily non era solo uno sfizio, ma era ancora la ragazza che aveva desiderato -e perché no, anche amato- da sempre. E ora era ancora più desiderabile perché sapeva di non poterla avere. E questo desiderio aumentava in maniera spropositata il suo senso di colpa verso Scorpius, che lo ignorava, e tutto era diventato una spirale di dolore dalla quale non vedeva via d'uscita.

-Hai l'aria di uno che sta pensando al suicidio- lo apostrofò la voce di Derek, tirando fuori la bacchetta ed il libro di Incantesimi.

-Ci sono quasi- ammise lui, in un vago tentativo di fare ironia. Derek come sempre era stato corretto nei suoi confronti, e stava cercando di dividersi fra lui e Scorpius anche se di certo la situazione gli causava imbarazzo; Edward in seguito gli aveva raccontato tutto.

-Dai, Ed. Cerca di reagire però- tentò di incoraggiarlo Derek.

-Ma come faccio? Ho fatto una grandissima idiozia, a causa della quale uno dei miei migliori amici probabilmente mi ignorerà fino alla fine dei nostri giorni. Diana mi ha mollato e quel che è peggio non so se sto più male per lei o perché sono ancora innamorato di Lily o perchè ho pestato Scorpius. Dio Derek, ho pestato Scorpius!- rispose Edward riassumendo i propri guai all'amico.

-Lo so, c'ero anche io. Non è una situazione facile, ma c'è ben poco che puoi fare: non puoi convincere Diana a tornare con te, sempre che sia questo quello che vuoi, e non puoi avere Lily, il che è evidente. Puoi solo cercare di farti perdonare da Scorpius, nonostante tutto- disse l'amico, saggiamente.

-Non credo lo farà mai- sospirò l'altro abbattuto, ma poi l'arrivo di Vitious pose fine alla chiacchierata.


                                                                        ******


Nonostante si fosse ripromesso di concentrarsi solo sul Quidditch, Scorpius non stava riuscendo a condurre l'allenamento di quel pomeriggio come avrebbe voluto. Era fondamentale che la squadra desse il massimo, soprattutto perché avrebbero dovuto affrontare i Tassorosso, che quell'anno erano riusciti a metter su una squadra davvero temibile. Ma per quanto si sforzasse non aveva la sua solita carica, e fu solo grazie a Brianna Aberfield e a Derek se l'allenamento non fu un completo fiasco. Dopo un'ora passata a cercare di volare sotto le raffiche di pioggia battente, tentando di passarsi la Pluffa senza farla cadere o di acchiappare almeno una volta il Boccino, Scorpius decise di congedare la squadra, che non aveva mai visto il proprio Capitano così svogliato. Rimasto solo a mettere a posto l'attrezzatura, Scorpius si accorse che c'era qualcuno seduto sugli spalti, un qualcuno che evidentemente aveva osservato tutto l'allenamento. Sperando che non fosse un Tassorosso venuto in ricognizione, Scorpius si avvicinò alla figura vestita di nero; solo quando fu a pochi passi vide che in realtà si trattava di Claire.

-Da quanto sei qua?- l'apostrofò sedendosi accanto a lei e notando che la pioggia era cessata proprio ora che lui aveva interrotto gli allenamenti. Quando si dice oltre il danno la beffa...

-Da quando avete iniziato a volare. Volevo vedere come ve la sareste cavata con questo tempaccio- rispose lei, con un'alzata di spalle. Scorpius la osservò, rendendosi conto che lei era davvero molto bella anche imbacuccata in un pesante mantello di pelliccia.

-Oggi non è andata un granché. Di solito facciamo meglio-.

-Lo spero per te. Ieri ho osservato anche l'altra squadra, sono bravi- lo informò Claire, confermando i suoi peggiori sospetti.

-Lo temevo. Sei venuta a guardarci perché ti manca il Quidditch o perché ti stavi annoiando a morte senza avere nulla da fare?- le chiese, contento di star parlando con qualcuno che non lo assillasse con domande su Lily.

Lei rise, poi rispose:

-Entrambe. Poi con questo tempo non c'è davvero molto da fare...sei migliorato, rispetto all'ultima volta che ti ho visto giocare-.

-È passato molto tempo- fu il commento di Scorpius.

-Già. A proposito di questo...credevo che ce l'avessi con me per come mi sono comportata- disse Claire, diretta come la ricordava lui.

-Avrai avuto i tuoi buoni motivi e, come ho già detto, è passato molto tempo- replicò Scorpius, sentendosi i suoi occhi verdi addosso.

-Quindi non mi porti rancore- constatò lei, seria.

-No, adesso no. Quel che è stato è stato, e ho smesso da tempo di interrogarmi sul perché sei sparita di punto in bianco-.

-Ne sono contenta. Eravamo buoni amici prima di...-.

-Prima che tu mi seducessi e abbandonassi- terminò lui al posto suo con un sorriso, per stemperare la tensione che avvertiva fra loro.

-Esatto, ho corrotto la tua anima innocente e ne vado fiera- scherzò lei, pensando che le sembrava passato pochissimo tempo da quando trascorreva le estati con lui, ridendo e scherzando; prima di tutto, Scorpius era stato suo amico, e lei rivoleva quell'amico a tutti i costi. Anche se, osservando il suo bel profilo, gli occhi chiari ed i capelli biondi ancora spettinati per via del vento, si disse che forse non era solo amicizia quella che voleva da Scorpius. Questo pensiero le fece venire in mente la ragazza dai capelli rossi che lui le aveva presentato come sua fidanzata.

-E così hai una ragazza. State insieme da molto?- gli chiese, ben decisa a informarsi su quella Lily; lo vide irrigidirsi e pensò che non le avrebbe risposto, ma invece lui disse:

-No, appena un mese. Ma abbiamo impiegato molto a capire che ci volevamo-.

-Capisco. Non avrei mai detto che fossi un tipo da relazione seria. E le voci che ho sentito da quando sono qui mi danno ragione- lo stuzzicò Claire.

-Non lo ero. Ma Lily è....particolare- si limitò a dire lui, rabbrividendo appena per il freddo di gennaio.

-Ho sentito parlare anche di lei. È molto popolare, da queste parti- commentò, stringendosi a sua volta nel mantello per ripararsi dal gelo.

-Già, sa farsi notare. Ma, se non ti spiace, non mi va di parlare di lei. Anzi, dovremmo rientrare se non vogliamo morire ibernati- tagliò corto Scorpius, alzandosi.

-Hai ragione. Non so come facciate a sopravvivere con queste temperature così rigide- convenne Claire alzandosi a sua volta e decidendo di lasciar perdere la questione “fidanzata”.

Chiacchierando di argomenti più leggeri, rientrarono al castello insieme, cosa che non passò inosservata, e si separarono solo nei sotterranei, dato che Scorpius doveva togliersi la tuta. Prima di allontanarsi, Claire gli disse:

-È stato bello parlare con te oggi, Scorpius. Mi ha ricordato le nostre estati-.

-Anche per me. Ci si vede, allora- replicò sinceramente Scorpius, che non ricordava quanto Claire sapesse essere divertente e spumeggiante; negli anni aveva demonizzato la sua figura, ricordandola solo come la ragazza che gli aveva spezzato il cuore. Ma Claire non era stata solo questo, e quella chiacchierata glielo aveva rammentato.

La sala comune era quasi vuota a quell'ora, dato che la maggior parte dei Serpeverde era già andata a cena, ma Scorpius trovò Lily seduta su un divanetto, intenta a leggere un libro. Scorpius non poteva sapere che in realtà lei stava aspettando Glorya e Cassiopea, le quali avevano passato il pomeriggio rispettivamente con Liam e Shane e si stavano ancora cambiando per la cena.

Osservandola non visto, si accorse di quanto lei fosse bella, così concentrata ed ignara della sua presenza. Il tiepido fuocherello che scoppiettava nel camino le disegnava giochi di luce ed ombra sul viso e conferiva riflessi fiammeggianti ai suoi capelli lasciati liberi sulle spalle; teneva accavallate le lunghe gambe fasciate in un paio di jeans, e dondolava piano un piede senza accorgersene. Scorpius avrebbe voluto solamente sedersi accanto a lei, prenderla fra le braccia e baciarla. E, anche se gli costava ammetterlo, Derek aveva ragione: ripensandoci, forse aveva sbagliato a prendersela con Lily, dato che la colpa di tutto quel pasticcio era di Edward. Stava appunto cercando la maniera giusta per introdurre un discorso di riappacificazione con lei, quando Lily chiuse di scatto il libro, alzò gli occhi e lo vide fermo accanto all'ingresso. Scorpius si sentì il suo sguardo penetrante addosso, mentre lei squadrava la tuta macchiata di fango, le scarpe da ginnastica rovinate che usava per giocare e i capelli scombinati; Lily in realtà non aveva notato quei particolari, ma stava pensando che era semplicemente meraviglioso e che sarebbe bastato così poco per poterlo toccare.

Si guardarono per un lungo attimo, poi Lily ruppe il silenzio:

-E così la Lewis non ha perso tempo, a quanto ne so-.

Sbalordito, Scorpius si chiese per un attimo come facesse a sapere già che lui e Claire avevano passato del tempo insieme, ma poi si ricordò che nulla accadeva in quella scuola senza giungere immediatamente alle sue orecchie.

-Mi eviti, eppure sai tutto quello che mi succede- osservò lui, infastidito dalle insinuazioni che la frase di Lily sottointendeva.

-Credevo fossi tu ad evitare me- lo rimbeccò lei, tagliente.

-Smettila con questi giochetti, non ci portano da nessuna parte- sbottò lui, nervoso.

-E tu smettila di trattarmi come se avessi una A scarlatta cucita sul petto. E ammetti di aver sbagliato appieno a prendertela con me quella notte- replicò Lily, perentoria quanto lui.

Scorpius tacque, indeciso fino all'ultimo se darle ragione o continuare a portare avanti quel litigio insensato, ma poi, l'orgoglio ebbe la meglio, forse anche per l'aria di superiorità che Lily ostentava:

-Aspetta, devo ragionarci. Forse se mi conviene lo farò- disse, sarcastico.

Lily fece due respiri profondi prima di mettersi ad urlare come una pazza scriteriata, si calmò e ribatté:

-Questo, non ci porta da nessuna parte-.

L'arrivo di Glorya e Cassiopea impedì a Scorpius di dire alcunché, e le due ragazze guardandoli in faccia capirono subito che si erano appena scontrati nuovamente; cercando di far finta di nulla, Cassiopea lo salutò con un bacio sulla guancia, Glorya gli sorrise e poi seguirono Lily che era già uscita fuori.

Scorpius rimase lì ancora un attimo, rigirandosi in mente le parole di Lily, poi con un sospiro si diresse verso il dormitorio maschile.

                                                                          ******


Quella sera le tre Slytherin andarono a dormire piuttosto tardi, a causa di tutti i compiti che avevano ancora da fare, ma quando si misero a letto si accorsero di non aver per nulla sonno. Lily si girava e rigirava pensando a Scorpius, Glorya giaceva con gli occhi spalancati fissi sul soffitto e Cassiopea si era incantata a guardare le gocce di pioggia che scivolavano lente lungo il vetro della finestra accanto al suo baldacchino; Melissa ed Isabelle ronfavano già da un pezzo, come suggerivano il leggero russare della prima ed i borbottii senza senso biascicati dalla seconda.

-Perché non stiamo dormendo?- domandò Cassiopea dopo circa mezz'ora di inutili tentativi di addormentarsi.

-Non lo so. Eppure dovremmo essere stanche morte- replicò Glorya, infastidita dalla propria insonnia.

-Tu stai dormendo, Lily?- domandò poi, ottenendo un verso sprezzante in risposta:

-Macché, sono sveglissima. Ma voi due che cos'avete? Io almeno ce l'ho qualche buona ragione a non farmi chiudere occhio-.

-Beh io...sto pensando a Shane- ammise Cassiopea, dopo un attimo di esitazione.

-Oh Merlino, sei così piena d'amore da non riuscire a smettere di pensare a lui?- la derise Lily, ironica.

-Ma quanto sei scema! No, non è quello...è solo che...lui si aspetta certe cose da me- rispose Cassiopea, meditabonda.

-Ma cosa intendi?- volle sapere giustamente Glorya, perplessa.

-Aspetta, prima bisogna fare una cosa...Pietrificus Totalus o...?- fece Cassiopea all'indirizzo di Lily.

-Ma cosa...- iniziò a dire Glorya perplessa, ma Lily replicò:

-Muffliato? Mm meglio andare sul sicuro con queste due. Te ne occupi tu, Cass?-

-Con grande gioia- annunciò Cassiopea, poi dopo aver recuperato la propria bacchetta dal comodino, si mise a sedere e la puntò su Melissa:

-Pietrificus Totalus!-

Dopo di che, prima che Glorya avesse modo di dire alcunché, ripeté l'incantesimo su Isabelle e poi disse, soddisfatta:

-Ecco, ora sono più tranquilla. Dunque, a Capodanno sono rimasta sola con lui, dopo che erano andati quasi tutti via. Ricordi che ci hai lasciato camera tua, Glorya?-

-Sì, io mi ero presa quella di mio padre- confermò la Zabini, ancora interdetta per le misure preventive adottate da Cassiopea.

-Esatto. E diciamo che quella notte Shane era parecchio... insistente-.

-Poi sarei io quella che deve farsi tirare fuori le parole con le pinze. Vuoi vuotare il sacco o devo venire lì a farti il solletico?- la minacciò Lily, incuriosita.

-Oddio no, il solletico no! E va bene, racconto tutto!- si arrese Cassiopea, tremando al pensiero di Lily che la torturava fino alle lacrime.


Casa Zabini era tranquilla, ora che quasi tutti gli ospiti erano andati via. La maggior parte di loro aveva usato la Metropolvere, compresi Thomas e Edward, che Glorya e Derek avevano rattoppato, e Lily e Scorpius, che erano corsi via come due furie senza dare spiegazioni, a circa un quarto d'ora l'uno dall'altra.

La villa aveva otto camere da letto, così Glorya aveva riservato per lei e Liam quella di Blaise, aveva dato a Cassiopea e Shane la sua e infine aveva sistemato Derek e Rose in una delle stanze per gli ospiti. Con l'avvicinarsi del momento di andare a letto-il che era paradossale, dato che era quasi l'alba- Cassiopea cominciò a sentirsi sempre più nervosa. Era la prima volta che dormiva con Shane, e nonostante avesse deriso Glorya per il suo desiderio di rimanere sobria in quella particolare occasione, ora poteva capire benissimo le sue ragioni. Shane invece era rilassatissimo: si era già spaparanzato sul letto di Glorya come se fosse a casa sua, dopo che con estrema disinvoltura si era tolto jeans e camicia davanti a lei per mettersi un paio di pantaloni di una tuta ed una vecchia maglia. Cassiopea lo aveva guardato sbalordita, senza sapere cosa dire; non sapeva se fosse stata la vista del corpo statuario di Shane a toglierle la parola o la naturalezza con cui lui si era denudato davanti a lei.

-Beh? Tu dormi vestita così?- l'apostrofò, vedendola lì impalata.

-No, certo che no. Vado a...cambiarmi- gli rispose, poi, con gesti maldestri, estrasse dalla propria pochette (Incantata come quella di Lily) un pesante pigiama di flanella, blu con una serie di pecorelle bianche.

-Posso ridere?- le chiese solamente Shane, con le spalle già scosse da sussulti irrefrenabili, causatigli dalla vista della mise di Cassiopea.

-Non ti permettere- lo avvisò lei con grande dignità, poi sparì in bagno per cambiarsi. Ci impiegò mezz'ora ad uscirne, e non perché improvvisamente avesse perso le capacità motorie necessarie ad infilarsi un pigiama; semplicemente, era troppo nervosa per poter andare di là. Alla fine, quando Shane stava per andare a vedere se per caso non fosse svenuta, si decise a tornare in stanza.

-Ehi, non ti sarai mica offesa per il pigiama. Io scherzavo, lo trovo adorabile- le disse lui quando la vide ricomparire, sapendo che a volte Cassiopea poteva essere davvero permalosa.

-Ah, no, tutto a posto, tranquillo- lo rassicurò lei, senza accennare a raggiungerlo nel grande letto di Glorya.

-Bene- Shane la osservò preoccupato,-allora vieni? Qui si sta comodissimi-.

Senza dire nulla, Cassiopea si avvicinò e salì sul letto, accoccolandosi accanto a lui.

-Beh, è stata una nottata movimentata, non c'è che dire- commentò lui leggero, circondandole le spalle con un braccio per indurla a posare la testa sul proprio petto.

-Già. Vorrei davvero sapere che cosa è successo in quel capanno. Mio fratello di solito non è un tipo violento, e per arrivare alle mani deve aver avuto le sue ragioni- replicò Cassiopea, alla quale non erano sfuggite le manovre di Shane.

-Mm, se lo dici tu che lo conosci...- fece lui, che non avrebbe definito Scorpius un tipo proprio tranquillo.

-Fidati, Edward deve averlo provocato in qualche maniera. Appena potrò torchierò Lily per farmi raccontare tutto-.

-Oh, quasi mi dispiace per lei- disse Shane, estremamente serio.

-E perché, scusa?-

-Non potrà mai resistere alle torture verbali di Cassiopea Malfoy, la Ragazza Che Non Sa Accettare Un No- la prese in giro Shane, guadagnandosi un pugno ma facendola ridere allo stesso tempo.

-Cretino- aggiunse poi Cassiopea, per buona misura.

-Hai sempre degli appellativi dolcissimi per me- ironizzò Shane, divertito. Poi, prima che Cassiopea decidesse di utilizzare ancora i suoi piccoli pugnetti su di lui, pensò bene che fosse il caso di addolcirla con un bacio. Cassiopea rispose con entusiasmo, così Shane, sempre più preso, le si stese sopra con delicatezza, senza interrompere il contatto fra le loro labbra. Cassiopea si fece di colpo guardinga, sentendolo sopra di sé, ma non fece nulla. A quel punto Shane decise di abbandonare la sua bocca per cominciare a deporre una scia di caldi baci a partire dal mento, scendendo sulla gola, proseguendo sulle clavicole...e portò lentamente una mano ad accarezzarle un fianco, mano che cominciò a risalire su un seno...

Cassiopea era nel pallone. Da quando stavano insieme quella era la prima volta che si trovavano da soli in un letto, senza il rischio che arrivasse qualcuno ad interromperli. Aveva il cuore che batteva a mille, inondandole il viso di sangue e colorandole le guance; il tocco di Shane era così piacevole, così infiammante che Cassiopea non volle bloccarlo neanche quando lui le sollevò la maglia del pigiama per andare a baciarle la pancia. Non lo fermò neanche quando lui le fece alzare le braccia per togliergliela.

-Dio Cassiopea, sei così bella...- mormorò Shane con voce roca, prima di chinarsi ancora a sfiorarle la punta dei capezzoli con le labbra. Cassiopea aveva il fiato corto: nessuno l'aveva mai vista senza reggiseno, e tanto meno nessuno aveva mai posato le labbra sui suoi seni! Cercando di calmare il furioso galoppare del proprio cuore, Cassiopea affondò le mani fra i capelli di Shane, così morbidi fra le sue dita, mentre lui continuava la sua opera su di lei.

Avrebbe voluto che non smettesse mai. Non sapeva dove avesse imparato ad usare le labbra in quel modo, ma doveva aver avuto una brava insegnante. Fu quel pensiero, unito al fatto che ora Shane stava giocherellando con l'orlo dei suoi pantaloni con il chiaro intento di cominciare a toglierglieli, ad indurre Cassiopea a posargli le mani sulle spalle per fermarlo e a dire:

-Shane...fermati...-

-Che c'è, piccola? Non ti piace?- le domandò lui premuroso, sollevandosi appena dal suo petto.

-No, non è quello...è solo...dai, stai fermo!- lo esortò, dato che lui era tornato all'esplorazione del suo corpo dalla vita in su.

-D'accordo- l'accontentò lui con uno sbuffo, tornando a sdraiarsi accanto a lei.

-Qual è il problema?- le chiese, mentre Cassiopea si sistemava la maglia.

-Ecco...mi sei sembrato abbastanza esperto, in queste...pratiche- esordì, lieta del fatto che la penombra della stanza nascondesse il suo rossore a Shane.

-Ehm...sì. C'è qualcosa di male?- rispose Shane, chiedendosi dove volesse andare a parare Cassiopea.

-No, è solo che...hai avuto tante ragazze, prima di me?-

-Qualcuna, una sai anche chi è- replicò lui, sempre più perplesso.

Cassiopea si stava odiando per le fitte di gelosia che avvertiva nei confronti delle sue ex, non era da lei sentirsi così, ma questo non le impedì di andare avanti con l'interrogatorio.

-E voi avete...cioè, tu hai fatto...sesso, con loro?-

-Solo con tre. Cassiopea, se c'è qualcosa che vuoi dirmi, dilla e basta. Non girarci attorno- la invitò Shane, suo malgrado divertito dalla situazione.

-Okay. Non so che cosa ti aspetti da me, ma io...sono vergine- confessò alla fine Cassiopea.

-Oh- fu l'unico commento di Shane.

-Già-.

-Quindi quando mi hai detto che non avevi avuto molti ragazzi prima di me, intendevi in tutti i sensi- volle chiarire lui.

-Esatto- confermò Cassiopea, cominciando a preoccuparsi.

-Capisco-.

-Beh, dì qualcosa!- lo esortò lei, dopo che furono trascorsi alcuni minuti carichi di silenzio.

-Cassiopea, tu mi piaci davvero, lo sai. E non farei mai nulla che potrebbe metterti a disagio, o farti stare male. Ti desidero tanto, e credo tu te ne sia accorta, ma non andrò più oltre i baci finché non sarai tu a chiedermelo. Sei d'accordo?- disse alla fine Shane, girandosi su un fianco per poterla guardare negli occhi. Cassiopea si sentì immensamente sollevata, sentendolo parlare così, e le venne naturale accoccolarsi nuovamente sul suo petto.

-D'accordo. E per la cronaca...anche io ti desidero-.


-Beh, si è comportato da cavaliere, non c'è che dire- commentò Lily alla fine del racconto, -qual è il problema, allora?-

-Il fatto è che anche se quella sera mi ha detto quelle cose, oggi mi è sembrato che se le sia scordate- rispose Cassiopea, attorcigliandosi ossessivamente un ricciolo intorno ad un dito.

-Cioè? Che cosa è successo?- indagò Glorya.

-Oggi sono stata al dormitorio di Grifondoro...non guardatemi così!...e siccome nella sua stanza non c'era nessuno ci siamo sdraiati sul suo letto...e lui si è comportato come se l'altra volta io non gli avessi detto nulla!- spiegò Cassiopea, un po' infervorata.

-Ah. Quindi o soffre di amnesia, oppure vuole convincerti ad andare oltre anche se non sei ancora pronta- riassunse Glorya, logica.

-Esatto. E la cosa mi fa arrabbiare, ma mi fa anche piacere...insomma, non ci capisco più nulla!- affermò Cassiopea, confusa.

-Allora non ti resta che vedere come si comporta la prossima volta che vi trovate da soli. Se va di nuovo all'attacco vuol dire che non gli importa poi così tanto di quello che vuoi tu, ed in quel caso non nessuno ti biasimerà se deciderai di castrarlo- le consigliò Lily, pratica come sempre.

Glorya e Cassiopea ridacchiarono a quelle parole, poi la prima domandò:

-Invece cosa vi siete detti tu e Scorpius in sala comune, prima?-

-Ah, niente di che. Penso che si sia accorto di aver sbagliato con me, ma non sa come rimediare- replicò Lily, ripensando all'espressione che aveva colto sul viso di Scorpius alla luce del fuoco.

-Probabile. Lui prima agisce e poi pensa, come quella volta che ti ha detto che ti considerava un trofeo, poi si è reso conto che forse, e dico forse, non era la cosa giusta da dire- convenne Cassiopea, soffocando uno sbadiglio; parlare con le sue due vipere riusciva sempre a calmarla, in un modo o nell'altro.

-E scommetto che non hai intenzione di rendergli agevole la via della redenzione- insinuò Glorya, che la conosceva molto bene.

Lily sbuffò, poi rispose:

-Non lo so. Non sono fatta di ghiaccio, sapete-.

A quelle parole ottenne solamente due versi sprezzanti, così aggiunse, indispettita:

-Davvero! Lui...mi manca- ammise, quasi in un sussurro.


Note dell'autrice:


Salve gente!!! :) lo so che siete stupiti di trovarmi qui dopo soli otto giorni dall'ultimo capitolo, ma dato che lo avevo già finito ieri sera non aveva senso aspettare a pubblicarlo. Spero che ne sarete contenti e che mi premierete con taaante taaante belle recensioncine *.*

Venendo al capitolo, spero che vi piaccia. Lo so che speravate in una riconciliazione fra Lily e Scorpius, ma per quella mi sa che dovrete attendere il prossimo capitolo. È vero che non hanno litigato per un motivo grave, ma orgogliosi come sono entrambi devono prima trovare il coraggio per scusarsi, e non è una cosa facile :P

Poi abbiamo anche il racconto di Cassiopea. Spero che il lungo flashback non vi abbia annoiato, d'altra parte mi sembrava giusto dare un po' di spazio anche alle altre coppie. Se vi può interessare, nel prossimo capitolo (già in fase di scrittura) è previsto anche il racconto di Glorya.

E infine....Claire. Lo so che la detestate già, e il fatto che lei stia allungando le mani non vi farà piacere, immagino XD


Beh, anche per oggi ho detto tutto. Come sempre grazie a tutti quelli che leggono, seguono, ricordano e preferiscono la storia, ma soprattutto grazie alle 11 meravigliose persone che hanno recensito. Le risposte a breve, come sempre :)


A presto, sempre Vostra,


Miss


Ps. oggi ho aggiornato anche Breathe of Eternity. Così, a titolo informativo :D

  
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