Dopo l'incontro con Harry tornai a casa. Appena entrai la solitudine mi riaccolse. Cercai di non riaffondare nei ricordi e nella nostalgia, ma come se le mie gambe si muovessero da sole mi ritrovai davanti ad una foto riposta su una mensola nella "stanza della musica", o come io chiamavo la stanza dove componevo. Nella foto era raffigurata la mia famiglia. Io mia madre e mio padre. Non volevo ricordare quello che era successo. Volevo con tutto il cuore ritornare a casa ma nessuno mi ha voluta prima, tutta la colpa è stata sempre data a me. Le lacrime iniziarono a scendere. Tutti mi avevano abbandonata, chi prima chi dopo. Tutti avevano trovato qualcuno migliore di me. Io ero diventata la seconda, se non ultima, scelta di tutti. I flashback salivano in contemporanea alle lacrime che i miei occhi generavano. Basta. Avevo messo un punto al mio passato non potevo tornare indietro. Decisi di prendere un po' la chitarra. Adoravo quello strumento, quando lo suonavo riuscivo a calmarmi. Cantavo qualche canzone tanto per svagarmi. Fu la suoneria del mio telefono a risvegliarmi. Da Jade Allora come è andato l'appuntamento?! Mi devi raccontare tutto oggi! Ricordati che ci sono le prove in sala registrazione alle 18.00 a dopo xx Guardai l'ora e mi accorsi che erano già le 17.00. Mi rialzai e misi a posto la chitarra. Mi andai a preparare ed arrivai in studio in tempo. Quando arrivai davanti alla porta 488 mi accorsi che era chiusa a chiave. Strano, pensai. In questa stanza ci provavo praticamente sempre io perché era una delle più piccole e non si poteva raggiungere in ascensore anche se era all'ultimo piano. Non era quindi la stanza preferita da molti altri artisti ma a me piaceva perché non molta gente passava a disturbarmi qui. Mentre stavo per bussare sentii dei... Gemiti?. "Louis..."disse una voce strozzata, e poi sospiri. Capii che non era il caso di interrompere chiunque si stesse dando da fare li dentro. Mi sedetti in una delle sedie che erano poste al lato del corridoio. A quanto pare non ero io quella in ritardo quel giorno. Anche Thomas e Jade non erano ancora arrivati. Dalla stanza continuavano a venire "strani" rumori. Sinceramente mi imbarazzava stare li. Decisi di allontanarmi mentre mi stavo alzando però la porta si spalancò lasciando spazio ad un ragazzo moro dagli occhi color blu ghiaccio. Quando mi vide mi sorrise e potrei giurare di aver visto le sue guance diventare di un leggero rosso. Si grattò la nuca, era decisamente imbarazzato. Credo che avesse capito che io ero la fuori da un po' e che avevo sentito un bel po'. Per sciogliere quel strano momento di imbarazzo dissi "ehm... Io sono Agnes ." E gli porsi la mano regalandogli un sorriso sincero. "Piacere io sono Louis, e credo che questo studio fosse prenotato giusto?" Mi sorrise e mi strinse la mano. "In verità si ma non fa niente! Oggi sono tutti in ritardo" fece un espressione alquanto buffa, tra il sollevato e la... Felicità? Mi trattenni per poco dallo scoppiare a ridere. Quando stavo per riaprire bocca dalla porta uscii un altro ragazzo. Non potevo crederci... Era Harry. Quando si accorse di me strabuzzo gli occhi e subito dopo sbuffo come infastidito dalla mia presenza. Ora ero io quella in grave imbarazzo. Se avevo capito bene questo Louis è il fidanzato di Harry e quindi del mio finto fidanzato. Harry mi fissò come per richiamare la mia attenzione silenziosamente. Si portò l'indice sulle labbra e li capii che dovevo fingere di non conoscerlo. Sicuramente Louis non sapeva che Harry era stato costretto dai menager ad avere un finta ragazza. Decisi di assecondarlo, non era un mio problema quello, io non dovevo rendere conto a nessuno. "Oh eccoti Harry! Credo che tu conosca Agnes... Comunque la camera che... Stavamo usando era la sua." "Oh certo che la riconosco. Piacere Agnes." "Piacere mio Harry. Allora eravate qui per registrare con il resto del gruppo?" "Beh si... Infatti ora dobbiamo proprio andare siamo in ritardo a presto Agnes!" Mi salutò Louis con un gran sorriso. Ricambiai. Harry non mi degnò nemmeno di uno sguardo anzi sembrava sollevato dal fatto che si stesse allontanando da me. Lasciai perdere ed entrai nella camera. Sembrava tutto in ordine quando in un angolo vidi un piccolo sbrilluccichio. Era una collanina con un ciondolo a forma di aeroplanino di carta. Era davvero carina e mi sembrava di averla già vista. Ma certo! Era quella che portava sempre Harry! Decisi di metterla in borsa, gliela avrei ridata il giorno dopo quando lo avrei rivisto. ***************** NOTE DELL'AUTRICE******************* Cioaaaaaaaa :) allora questo capitolo non mi convince molto... Vediamo per la prima volta, nella storia, Harry e Louis insieme ;) che ne pensate del fatto che Louis non sappia ancora niente?secondo voi glielo dirà Harry o lo scoprirà a sue spese? Spero tanto che vi piaccia! Magari lasciate un piccola recensione, per sapere cosa ne pensate *fa la faccia da cucciolo* Al prossimo capitolo Oneds xoxo