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Autore: Dzoro    23/11/2013    3 recensioni
In un mondo abitato da manichini meccanici, dominato dai Vampiri e con seri problemi di immigrazione aliena, succede un evento impensabile: Carmilla, una bambina vampiro, torna umana. Il compito di proteggerla viene affidato ad un improbabile eroe, il medico-manichino Verzetti. Riuscirà a salvarla dalle grinfie del perfido tenente Controcazzi e a conquistare il cuore di Samanta, la bella manichina dal morbido seno di Seitan, e a pagare l'affitto?
Storia in pausa natalizia, ci vediamo a gennaio!
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tre

- Porco brodo!- balbettò Verzetti, riprendendo il controllo.
- Sconvolgente, vero?- chiese Dracula, in lontananza. Verzetti, senza rispondere, gattonò fino alla sua borsa, e la frugò in cerca dello stetoscopio: lo trovò dentro la scatolina di cartone in cui lo aveva comprato, aperta solo una volta dopo l’acquisto. L’attrezzo era ricoperto di raganatele, e una famiglia di aracnidi dal corpo nero e arancione scappò a gambe levate non appena il coperchio venne alzato. Verzetti scrollò lo stetoscopio dai fili e dalla polvere, lo infilò nei due buchi auricolari sulle sue tempie e si avvicinò di nuovo alla bimba.
- P…posso?- le chiese.
Lei annuì, con l’espressione innocente e perplessa che fanno i bambini davanti ad un adulto che si comporta in modo strano. Verzetti appoggiò lo stetoscopio, e lo sentì di nuovo. I bum cadenzati della punta di un cuore che batte contro la cassa toracica di un essere umano vivo.
Verzetti si alzò di scatto, corse fuori dalla stanza e, appena raggiunto Dracula, lo agguantò per il bavero:
- Ma è viva!
- Beh, è quello che le ho detto al telefono. Incredibile, no? Mai vista una cosa del genere. Succede spesso, dottore? È curabile?
Verzetti balbettò qualche parola senza senso, in preda allo stupore: possibile che quell’idiota non capisse la gravità di quello che era successo?
- Curabile? Curabile?- gli gridò in faccia, scuotendolo come un sapiens avrebbe shakerato il suo martini.
- Cosa succede dottore? È grave?
- Sua figlia è tornata UMANA! Come ha fatto a procurarsi un modulo di regressione? Come l’ha pagato?-
Dracula fissò Verzetti con i suoi occhi ottusi e acquosi. Era evidente che non aveva idea di cosa stesse parlando. Lo mollò, e barcollò fino ad una sedia, sulla quale si accasciò senza forze.
- Dottore? Si sente bene?- chiese Dracula.
- Una favola.-
- Quindi… è malata, no? È il morbo di Cullen?- chiese, citando la più famosa malattia nel mondo dei pipistrelli.
- No, mi sembra che le sue capacità intellettive fossero nella norma. Brilla esposta alla luce?
- No, non penso…
- Allora non lo è.- Verzetti rispose per inerzia, la domanda era stupida, in una situazione normale non l’avrebbe nemmeno considerata. Si ricompose, cercò le parole, e infine disse:
- Lei sa che cos’è una Regressione?
- Vuol dire… tornare sapiens, no?
- Esatto. Di solito è appannaggio di qualche ricco eccentrico che ha voglia di bere sangue sapiens. È una procedura lunga, bisogna estrarre tutto il sangue dal corpo, immetterne di nuovo pulito, riavviare il cuore con un defibrillatore a pila atomica, e anche così si ottiene solo un surrogato di sapiens, non… non quello che si trova in quella stanza! Non è possibile che a sua figlia sia successo e basta!
- Beh… è successo.- rispose Dracula. Sorrise. Sorrise alzando le spalle, come a dire che si fa?
Verzetti guardò di nuovo l’ingresso della stanza: sentì la bambina, dall’altra parte, che canticchiava.
- Vado a parlarle. Devo aver sbagliato qualcosa, farò altri test.-
- Grazie mille! Le posso preparare un po’ d’olio caldo?
- Sì, va bene.
- Lo prende zuccherato?
- Due cucchiaini, macchiato con aceto.
Verzetti barcollò stordito attraverso l’ingresso della cameretta, come se ce l’avesse lui l’etilite. Chiuse la porta.
- Carmilla, senti…- iniziò a dire. La bambina lo guardò con le guance gonfie di biscotti, riuscendo ad assomigliare in modo impressionante al suo criceto.
- Hai fatto qualcosa di strano ultimamente? Mangiato qualcosa, bevuto sangue di mutante?- lo chiese, anche se l’ipotesi che la piccola Carmilla si fosse attaccata alla giugulare di un troll alto due metri era perlomeno improbabile.
Carmilla rise:
- Bere il fangue? Ah ah!- inghiottì il biscotto – Mica sono un vampiro!-
- Ma sì piccola, sì che lo sei!- Verzetti si sedette accanto a lei sul bordo della bara – Mi sa che sei confusa.-
- Non prendermi in giro! I Vampiri non esistono!- ride ancora lei. Verzetti rimase senza parole.
- Come dici?- fece. Poi, la parete esplose.

Ciao belli! Scusate la brevità dei capitoli, vi prometto che ne metto su un paio alla settimana almeno. Vedo che siete in tanti a seguire le brave gesta del dottor Verzetti, quindi domo arigato, che in giapponese vuol dire salsa di soia. Mettete la storia tra le seguite e restate mitici così come siete adesso!
Se avete suggerimenti, o qualcosa che vorreste vedere nella storia ditemelo pure! Inserirò qualsiasi cosa, a patto che non entri nella seguente lista:
  • partite di quidditch
  • mr. mime
  • cotechini
  • vostra nonna
​ed è tutto. Besos!
Dzoro
 
   
 
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