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Autore: bluecoffee    24/11/2013    1 recensioni
Tre parole che descrivono la persona che ti piace.
Lui era diverso.
Lui era misterioso.
Lui era sempre pronto a farle la battutina quando entrava in negozio e che le strappava un sorriso.
Lui era lui stesso.
Tre parole che descrivono la persona che ti piace.
Lei era strana.
Lei era ancora una bambina.
Lei era sempre pronta a salutarlo con un piccolo inchino ed uno sguardo di rimprovero quando non spegneva la sigaretta prima di entrare.
Lei era lei stessa.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il sole era spesso alto a San Francisco, come l'aria calda che alieggiava in tutta la California, difficilmente attaccata dal freddo che durante la vacanza dei tredici anni, Bente aveva incontrato a Londra.
Bente raccolse i capelli biondi in una coda di cavallo e sbuffò, osservando l'armadio davanti a lei che sembrava non voler farle trovare quel santissimo costume che aveva cercato tutta la mattinata con scarsi risultati. Bente sospirò di nuovo e tolse dalla propria stampella una semplice polo bianca. Il suono del forno rieccheggiò in tutta casa, seguito dall'imprecazione poco educata e femminile di Mia che si continuava a dare della stupida per non essersi ricordata di guardare prima i biscotti, ora completamente bruciati e da buttare.
La bionda sospirò, guardò l'orologio da parete che segnava le tre del pomeriggio ed indossò la polo. Mentre scendeva le scale la porta di casa si aprì e sua madre, appena la vide, si allargò in un sorriso, "Ciao, amore."
"Ciao mamma. - sorrise la ragazza, sistemando una ciocca di capelli attorno l'elastico non troppo tirato. - A Mia si sono bruciati i biscotti ed io non trovo il costume rosa. Se vado ad aiutare Mia mi cerchi il costume?" domandò innocentemente, mentre sua madre scoppiava a ridere, perché anche se Bente aveva diciotto anni era ancora un disastro.
La donna tolse la giacca gessata blu notte ed allentò la cravatta rosa pallido. "Vai da tua sorella e cerca di salvare qualche biscotto che ho fame, ti cerco io il costume."
"Grazie mamma!" sorrise Bente, dopo aver stampato un bacio sonoro sulla guancia truccata della madre.
Patricia Browning era una donna sulla quarantina, i capelli castani dall'età di diciassette anni e gli occhi troppo grandi e troppo azzurri che avevano ereditato le figlie solamente per metà, ma le andava lo stesso bene, perché Bente era bellissima con gli occhi azzurri e Mia con gli occhi grandi e scuri.
Bente entrò in cucina con la polo indosso e le gambe magre scoperte, si avvicinò alla sorella che le sorrise con i capelli mossi e corti davanti il viso e che soffiò verso una ciocca che le sfiorava il naso, dandole fastidio per il lieve solletico che provocava. 
"Mi si sono bruciati i biscotti." ammise, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi e sospirando afflitta. 
Bente osservò la teglia davanti a sé e storse il naso quando vide tutti i biscotti completamente bruciati, poi si alzò e raggiunse la sorella dall'altra parte dell'isolotto al centro della cucina. "Proviamo a cercare di salvarne qualcuno, dai. E' arrivata mamma e ha detto che ha fame" la scostò piano con una botta con il fianco e prese le due presine abbandonate sulla superficie liscia e bianca.





Samantha stava sistemando i propri vestiti dentro lo zaino, eccitata dalla festa sulla spiaggia di Louis, un po' perché sarebbe stato un buon pretesto per dimenticare Dominic, un po' perché Zayn era finalmente tornato quello di prima, un po' perché sperava di rivedere la biondina del negozio, che era bella anche con gli zigomi arrossati dalla vergogna, Zayn aveva ragione. Il problema era che proprio Zayn, però, che aveva passato l'intera mattinata sopra i libri per non restare indietro con le lezioni e per tenere occupata la mente dall'idea della ragazza alla festa.
Samantha sospirò, lanciò lo zaino a terra ed uscì dalla propria camera, con indosso un vestito decisamente da Samantha, che le lasciava le gambe magre scoperte e le spalle magre anche. Bussò alla porta di Zayn e la aprì senza aspettare alcuna risposta.
Il ragazzo, sdraiato inerme sul materasso, borbottò qualcosa con la faccia contro il cuscino e Samantha scoppiò a ridere: "Giuro, Zayn, mi sembri mio fratello quando la mattina di Natale non vuole andare a Messa, perché non ne ha voglia e vuole dormire ancora un po'."
Zayn alzo il viso dal cuscino e guardo l'amica con gli occhi semichiusi e l'espressione seria. "Io non ci vengo alla festa di Lou."
"Che vuol dire che non vieni?" domandò strillando, togliendosi un infradito e lanciando alla pancia scoperta del coinquilino, che si piegò lievemente a causa del dolore, ma che si riprese subito dopo.
"Non ho voglia di venire. Devo studiare, devo aiutare mia madre in negozio, ho il pranzo di famiglia che facciamo sempre e che sembra essere molto importante questa volta. Per non parlare di mia sorella che ha la febbre e che deve trovare qualcuno che la sostituisca al bar, non posso venire Sam, mi dispiace."
Samantha sbuffò e scosse la testa sorridendo: "Sai chi mi sembri Zayn?"
"Chi?"
"Un adolescente alla sua prima cotta. - si sedette sul letto e guardò l'amico con l'espressione di chi la sa lunga, e Samantha, su Zayn, la sapeva lunga quanto bastava. - Tu non vuoi venire perché c'è Bente, perché insieme a lei c'è l'amichetto biondo che le sta sempre appresso e perché hai paura. Sei uguale ad un adolescente e ti ricordo che hai ventun'anni, non quindici!"
Zayn sospirò e nascose nuovamente la faccia sul cuscino del letto, perché Samantha aveva fottutamente ragione. Il suo problema era rivedere Bente dopo quella lettera, rivederla dopo due mesi e, magari, poterci veramente parlare e lui non si sentiva pronto, anche se aveva ventun'anni, qualche esperienza con qualche ragazza ed aveva passato la fase adolescenziale già da un po'.
Samantha passò una mano sul braccio del ragazzo, si alzò dal materasso e prima di uscire sospirò un: "Preparati, tu vieni alla festa e stai zitto."
Zayn sospirò di nuovo, si alzò dal letto e prima di iniziare a prepararsi si soffermò ad osservare la grafia di Bente, che ci avrebbe scommesso l'oro, in quei momenti se la sarebbe ritrovata ricurva sulla scrivania, concentrata, mentre cercava di scrivere il più leggibile possibile e malediva la pessima scrittura che aveva imparato ad usare a tredici anni e che non aveva più cercato di modificare per la troppa pigrizia.
E mentre indossava il costume e la maglietta se la immaginava con il costume, che giocava nell'acqua come una bambina piccola e lui non poté non sorridere e trovare la voglia di andare alla festa di Louis, agitato sì, ma anche veramente felice di poter, finalmente, conversare veramente con Bente, che sarebbe stata davanti a lui, la felpa indosso perché la sera faceva sempre freddo e gli occhi chiari impiantati nei suoi scuri.
Zayn si vestiva e Samantha, intanto, seduto sul divano dell'appartamento, sorrideva, perché Bente era una buona motivazione per portare Zayn alla festa. Bente era sempre una buona motivazione per spingerlo a fare qualsiasi cosa, e lei ne era felice, perché un po' di felicità vera sentimentale, la meritava anche lui.













e sì gente, non sono un miraggio!
ho finalmente ripreso a scrivere questa storia regolarmente e un po' mi sento in colpa, perché sono tre giorni che ho pronto il capitolo, ma essendo stata il fine settimana da mio padre, senza il computer e senza il capitolo nella chiavetta che ho sempre appresso, non ho potuto aggiornare.
cooomunque, tralasciando gli intoppi vari, posso dire che nel prossimo capitolo ci sarà la festa sulla spiaggia!
((((e vorrei essere anche io in spiaggia a festeggiare, perché ho il raffreddore e sempre freddo!))))
vi lascio un piccolo spoiler, giusto perché vi amo ahahahahaha
nel prossimo capitolo avremo una vera conversazione Bente/Zayn, e non vedo l'ora di scriverla!
dato, che il mio amor proprio è andato perso un po' di tempo fa, vi spammo la mia ultima cazzata:  Five Hours.
(((e se avete tempo, ma soprattutto pazienza! vi lascio anche il link di due one shot alle quali col tempo mi sono affezionata:  abbracci  -  who I am)))
ora, prima di diventare pesante, ringrazio tutte coloro che recensisco e che tengono la storia tra le seguite/ricordate/preferite, anche dopo mesi e mesi di assenza <3 <3
al prossimo aggiornamento :)

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underthemistletoe



 

  
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