Harry non è stupido.
Sa che a capodanno la ciliegina sulla torta, la cosa più importante, che lo caratterizza, sono proprio i fuochi d’artificio.
Non vorrebbe staccarsi per nulla al mondo dal corpo di Louis, ma ha bisogno di farglieli vedere, così si alza dall’acqua, tende una mano al castano e gliela stringe forte, trascinandolo a bordo piscina.
Vede il ragazzo tremare, vede i brividi sulla pelle leggermente più scura della sua.
Gli stringe le spalle in una specie d’abbraccio e lo trascina al piano di sopra, nella camera da letto in cui passeranno la notte.
Ha fatto tutto questo per Louis, ha affittato una villa in perfetto centro con una visuale da sballo solo per renderlo felice.
Si avvicina con lui alla finestra, sentendo con chiarezza le persone gridare il conto alla rovescia.
Socchiude gli occhi e gli stringe la mano, per poi schiudere le labbra e farci uscire un sussurro, bassissimo.
‘Dieci, nove, otto, sette, sei, cinque..’ apre gli occhi e fissa quelli di Louis, perdendosi completamente nei suoi diamanti azzurri ‘…quattro, tre, due, uno.’
I fuochi d’artificio esplodono nel cielo neanche mezzo secondo dopo, facendo sobbalzare il maggiore che ride e si porta una mano al cuore.
Harry accenna un lieve sorriso, un sorriso strano, un sorriso tipico di quella persona che in situazioni del genere, non sa come comportarsi.
Ha davvero paura di fare la cosa sbagliata, ed è la prima volta in vita sua che si sente così.
Però c’è un problema: se non lo fa rischia d’impazzire, quindi, meglio provarci ora che mai.
Solleva leggermente Louis e lo fa sedere sul davanzale della finestra, osservando i suoi riflessi illuminati dai fuochi d’artificio che ora, hanno le tonalità del rosso.
Accarezza il profilo del suo viso, beandosi dei suoi occhi che sembrano… spaventati.
‘Sta tranquillo piccolo, solo sta tranquillo.’
E Louis vorrebbe davvero esserlo, ma diamine, è completamente bagnato quando fuori ci sono gradi sotto lo zero e sta per succedere ciò che aspettava da mesi, da quando ha capito di non essere come tutti gli altri.
Allora sorride, si lascia andare, ad Harry porta la mano sul suo petto per sentire i battiti frenetici del cuore, che sembra quasi voler esplodere.
Gli lascia un leggero bacio sulla guancia, prima di proseguire verso il mento, verso l’angolo della bocca.
Louis sospira, stringe con dolcezza i capelli di Harry e chiude gli occhi.
Poi succede, improvvisamente le loro labbra si sfiorano, e dannazione, rischia davvero di poter svenire.
Passa la lingua sul labbro inferiore di Louis per chiedergli completo accesso alle sue labbra e poi c’è solo uno scontro di lingue, dolce, lento e passionale.
A Louis gira la testa, è troppo confuso per poter fare qualsiasi altra cosa, quindi continua a concentrarsi sulle sue labbra, per trasmettergli tutte le emozioni che sta provando.
Si staccano ormai senza fiato ed Harry sorride; ha le labbra ancora umide e rosse.
Abbraccia il corpo del ragazzo tentando di infondergli calore e gli bacia la guancia una seconda volta, allontanandosi poco dopo e notandogli il viso leggermente rosso.
‘Se vuoi lì c’è il bagno, puoi fare una doccia calda ed indossare la tuta che ti ho portato.’
‘Oh, si, grazie.’
Louis poggia le mani sulle spalle di Harry e scende dal davanzale, stando ben attento a non fissarlo negli occhi.
Si dirige in bagno completamente muto, e con qualche goccia d’acqua che gli cade dalle tempie.
Chiude la porta e si fissa allo specchio, scoppiando poi a ridere.
È assurdo, è assurdo che una persona abbia voluto baciare proprio lui, stringere proprio lui e fare tutto questo per lui.
Ed è assurdo anche il fatto che a farlo, sia stata una persona come Harry.
Una persona così bella che potrebbe schioccare le dita e far cadere centinaia di ragazzi o ragazze ai suoi piedi.
 
 
L’acqua scivola bollente sul suo corpo, lasciandogli qualche macchia rossastra su e giù per il ventre e per il collo.
Strizza gli occhi per alleviare il fastidio e cosparge il corpo con del bagnoschiuma alla vaniglia, probabilmente lo stesso che usa Harry visto che la villa, l’ha ‘riempita’ lui.
Si lascia inebriare da quel profumo delicato per qualche secondo e poi lo sciacqua via, massaggiandosi con attenzione.
Esce dalla cabina ed indossa un accappatoio bianco, in raso, disegnando poi sullo specchio offuscato un grosso cuore.
Sorride asciugandosi in fretta ed indossa la tuta che Harry gli ha lasciato su una specie di sgabello.
È di una, forse due taglie più grandi, quindi le maniche gli coprono senza sforzo le piccole e sottili mani.
Entra in camera trovando già Harry disteso sul letto, con indosso una tuta simile alla sua.
‘L’ho fatta nell’altro bagno la doccia’.
Batte poi la mano per incitarlo ad avvicinarsi, e lo fa, quasi intimorito.
Si distende sul letto e prende a fissare il soffitto, portandosi le mani incrociate al petto.
‘Stai bene?’
Harry imita una smorfia dopo avergli posto quella domanda e gli accarezza il viso, girandosi su un lato.
‘Il fatto è che… perché io, Harry?’
Si gira anche lui su un lato, prendendo a fissarlo negli occhi.
‘Perché io cosa?’
‘Perché fai tutto questo per me?’
Harry sorride e si avvicina per l’ennesima volta al suo viso, sfiorandogli le labbra e portandosi il corpo del maggiore sul suo, stringendolo forte.
‘Perché mi piaci, Louis.’


 

yeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeah.
harry si è diciamo confessato omg, il bacio, si sono baciati.
sclero.
magari fosse vero.
scusatemi se è corto, però la scuola non mi permette di fare altro, comunque spero che vi piaccia (:
potete lasciarmi una recensione e farmi sapere cosa ve ne pare? un bacione aw x
♥