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Autore: ireland93    25/11/2013    0 recensioni
"E se per una volta non fossi la ragazza che tutti si aspettano?"
Qualcosa stava cambiando. Qualcosa era cambiato. Qualcosa stava per cambiare.
Schiava del proprio stesso motivo di sopravvivenza.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gli obbiettivi però non sempre sono facili da raggiungere.
A volte è quasi impossibile raggiungerli.
Come nel mio caso;
Feci ancora un paio i sedute dalla psicologa, che mi consigliò di prendere un paio di pillole (simili a quelle antidepressive) al giorno, qualora avessi avuto una ricaduta.
Smisi di frequentare la scuola, e mio padre venutolo a sapere, smise a sua volta di inviarmi i soldi per comprarmi il cibo, costringendomi così a trovarmi un lavoro...Era davvero spregevole da parte sua e inizialmente mi trovai spiazzata, andai nel panico totale.

Presi un paio di pillole e dopo avere riletto per l'ennesima volta la lettera in cui mio padre mi spiegava le sue "più che ragionevoli" motivazioni per avermi tolto ogni piccolo aiuto finanziario, stracciai quel pezzo di carta, lasciandolo bruciare tra le fiamme del caminetto. 
Dovevo assolutamente trovare qualche impiego per racimolare dei soldi, o sarei stata costretta a tornare a studiare, cosa che non volevo assolutamente fare.

Quella sera, afferrai il computer e cominciai a cercare un annuncio che facesse al caso mio:
-cercasi baby sitter disposta a..-
"Assolutamente no. Odio i bambini."

-Cercasi donna per le pulizie...-
"Nemmeno questo. So a malapena rifarmi il letto"

-Cercasi dog-sitter...-
"Nah meglio i no..."

-cercasi ragazza, alta, capelli lunghi, di bell'aspetto, come posatrice...-
"Questo..." mi si illuminò il volto.
"Questo potrebbe fare al caso mio..."

Cliccai sul sito dell'annuncio, informandomi un po sul mio presunto nuovo lavoro.

-Cercasi ragazza alta, capelli lunghi e di bell'aspetto come modella per un'artista. La ragazza non deve per forza avere qualche precedente lavorativo di alto livello, basta che sia "portata fisicamente" per questo lavoro.
Se siete interessati, potete contattarmi tramite il mio indirizzo e-mail, o tramite il mio numero di telefono riportato a fondo pagina.
Grazie per il vostro tempo. [Harry Styles]


"Sembra...un bell'affare, insomma fare la modella potrebbe aiutarmi molto, visto anche il pagamento molto sostanzioso"
Decisi di contattare Styles la sera stessa, scrivendogli una mail.

'Salve sig. Styles, sono Silvia Darko e la vorrei contattare per risponderle all'annuncio che aveva postato qualche giorno fa. Sono disposta a fare da modella, 7 giorni su 7, 24 ore su 24. La prego di richiamarmi il prima possibile e di farmi sapere. Grazie mille e scusi per il disturbo.'

Beh era abbastanza decente come richiesta di lavoro? Cordiale e distaccata. Quasi perfetta direi.
Nemmeno il tempo di andare a prendermi un bicchiere d'acqua che mi arrivò una notifica dal computer;

|| messaggio da: HarryStyles@hotmail.com ||
'Ciao! Innanzitutto grazie per avermi contattato, te ne sono grato!
Secondo, potrei avere una tua foto? Vorrei vederti prima di darti l'ok.'


Lessi il testo con un groppo alla gola...dove potevo trovare una ma foto decente nel giro di pochi minuti?
Accedetti a Facebook e decisi di utilizzare l'immagine del profilo che avevo...non la cambiavo da un po, però non era malaccio, ed era ritoccata minimamente. 

|| messaggio da: HarryStyles@hotmail.com ||
'Beh sei perfetta! Non c'è che dire sei davvero stupenda...signorina Darko, mi può trovare domani alle 9:45 al Pichadilly Circus n°233, nel salone sotto il mio nome. Muoio dalla voglia di vederla di persona...buonanotte! :)'


Risposi ringraziandolo e gli diedi la buonanotte, chiedendo poi il computer.
Harry Styles.
Suonava bene, e forse l'avevo già sentito da qualche parte.
Volevo informarmi un po sul suo conto, ma visto l'orario (11:00 p.m.) capii che forse avrei dovuto farmi una doccia visto l'appuntamento del giorno dopo.
Mi lavai e andai a dormire, anche se mille pensieri affollavano la mia mente, troppo impegnata a realizzare l'accaduto per poter riposare.

Avevo trovato un lavoro! Ero elettrizzata all'idea di ricominciare...finalmente avrei potuto autogestirmi, sarei riuscita a cavarmela da sola.

Fare da modella...non era da me essere al centro dell'attenzione. Per niente. Ma dovevo sacrificarmi se volevo guadagnarmi da vivere.

Mi buttai sul letto con ancora i capelli bagnati, e mi misi a leggere il libro che avevo sul comodino.
Lo avevo trascurato per un po di mesi, eppure lo adoravo. Era il mio libro preferito fino a qualche tempo fa...non capii subito del perché non avessi più continuato a mangiare con gli occhi quelle pagine, poi però dei brividi mi percorsero la schiena. 
Girai il libro, aprendolo alla fine.
E lì ci trovai una macchiolina d'inchiostro, e nascosto ben piegato, un piccolo foglietto ingiallito...era il disegno di Louis.

Gettai il foglio tra i rifiuti.
Esitai un secondo, ma poi chiusi gli occhi e mi misi a dormire.


********************************************************************************************************************************


'Harry Styles' Pensai, prima di premere il campanello di un grande palazzo nel mezzo di Pichadilly Circus.
Avevo il cuore in gola, ed ero anche molto nervosa.

"Si pronto?" Rispose una voce.
"S-sono Silvia Darko...sono qui per il provino"

"Ah giusto, sali pure"

Il piccolo portone si aprì, permettendomi di salire le alte scale a chiocciola che portavano su fino all'ultimo piano.

Feci due piccoli colpi di tosse, prima di varcare la porta della casa. 
"Permesso..." Mi guardai intorno un po spaesata.

"Signorina Darko..." Mi girai velocemente verso il corridoio, da cui sbucò fuori un ragazzo molto giovane.

"Io sono Harry. Harry Styles" Mi porse la mano, e io la strinsi sorridendo "Silvia"

"Beh, che ne dici di spostarci nel salone?" Alzò un sopracciglio, invitandomi a seguirlo.

Aveva una folta chioma di capelli ricci, raccolti con una bandana a stelle e strisce.
Era alto, molto più alto di me.

Ma la cosa particolare era la profondità della sua voce...era molto bassa per un ragazzo di vent'anni circa.

Spalancai gli occhi incredula nel vedere la grandezza di quella sala: era davvero enorme, alto forse una ventina di metri e altrettanto larga.

Le pareti erano stupende, ricoperte da un lato da graffiti, e nell'altra da affreschi molto antichi.
Rimasi incantata nel guardare quella meraviglia, tanto che il ragazzo dovette richiamare più volte la mia attenzione.

"Ti piace eh?" 
Sorrise, molto divertito dalla faccenda.

"Si, è davvero stupendo." annuii.

"Bene, perché e qui che passeremo la maggior parte del nostro tempo insieme..."
Mi si avvicinò, guardandomi negli occhi. Era inquietante.
Si, decisamente.
Non lo conoscevo, però la sua voce profonda mi scuoteva l'anima, sembrava come provenire dal più profondo degli abissi...
I suoi occhi verdi poi, scintillavano come due diamanti, e ogni volta che mi guardava sembravano cambiare tonalità di colore, diventando leggermente più scuri.
Per non parlare del suo modo di vestire: Jeans rotti, una bandana per tenere a bada quei suoi capelli ricci quasi quanto i miei, e una giacca di pelle nera come il carbone.

Quasi come se riuscisse a leggere le mie emozioni (non molto positive nei suoi confronti) si scurì in volto, girandosi verso di me.

"Ti va di cominciare" 
Quel tono allusivo mi fece capire di non avere altra scelta.

Annuii leggermente stordita.

"Fantastico"
Mi fece segno di distendermi sul piccolo blocco di marmo particolarmente brillante, posizionato nel mezzo del salone.

Dopo aver preso il cavalletto e uno sgabello, si avvicinò a me sospirando.

"sei tesa" Disse passano una mano sulla mia spalla.

"Siediti" La sua voce era sempre profonda e inquietante, ma ora sembrava quasi stanca, triste.

Feci come mi aveva detto e sentii dei polpastrelli sfiorare il mio collo, facendo sempre più pressione fino ad arrivare alle spalle, dove Harry cominciò a massaggiare i miei muscoli in tensione.

Quel massaggio era davvero meraviglioso, tanto che senza accorgermene gettai la testa leggermente all'indietro; Il ragazzo si avvicinò al mio orecchio, sussurrandomi qualcosa.
"Rilassati"
si avvicinò di più.
"Devi solo rilassarti"

La sua voce continuò a rimbombare nella mia 
mente come un'eco.
Finché un respiro caldo e strozzato non tornò a solleticare la mia pelle.

La mia inquietudine non cessò però di farsi sentire, anzi aumentava di minuto dopo minuto.
Tocco dopo tocco.
Parola dopo parola.
Respiro dopo respiro.


 

Salve a tutti, spero che il nuovo capitolo vi piaccia.




 
  
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