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Autore: la luna nera    25/11/2013    2 recensioni
Io non volevo combattere. Volevo essere semplicemente Urania. E basta.
Ma mi resi conto che fuggire faceva di me una codarda e quella parte di me rimasta assopita per tanti anni mi stava continuando a chiamare.
Ed io dovevo rispondere.
Estrellon, luogo al di fuori del tempo e dello spazio, era la mia casa. Lì avrei ritrovato il mio passato, la verità su me stessa e la forza per annientare quel nemico contro cui le altre essenze di stella già combattevano. Estrellon, mondo magico in cui crescono piante dagli straordianri poteri, fra le quali si nascondono i dink e si intrecciano storie, amori, passioni che una volta accarezzate non si dimenticano mai più.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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VERSO LA VETTA
 
Prima parte

 

“Brrr!!! Ma qui fa un freddo cane!”
“Siamo proprio sicure che quella si trovi davvero qui?”
“Non poteva scegliersi un nascondiglio ai tropici?! Tutto questo gelo mi rovinerà sicuramente la pelle! Sai quanti trattamenti dovrò fare?!”
“A quelli penseremo dopo. E’ lassù che dobbiamo andare.”
Michie indicò la vetta del vulcano: era seminascosta dalle nuvole. Mi stavo chiedendo come avremmo fatto ad arrivare fino là.
Ero sicura che Heeron fosse lassù e in un modo o nell’altro dovevo trovarlo.
Feci qualche passo e qualcosa mi bloccò: era un qualcosa simile alla fitta al cuore che avevo avvertito quando penetrai nel palazzo di Zenit.
Tutto ciò confermava che quello era il nascondiglio della stella spenta.
Alzai gli occhi e la vidi a poche decine di metri da noi.
“Complimenti Cielo Stellato. Non immaginavo che tu e le tue compagne sareste state così brave da trovarmi. E non pensavo proprio di ricevere visite da parte vostra.” Rise con malvagità. “Bene, vi auguro un felice soggiorno. E sappiate che sarà anche l‘ultimo perché non avrò pietà!” Scomparve dalla mia vista lanciando in aria delle sfere di oscurità unite a quell’odiosa risata.
Intanto si alzò un gelido vento.
“Di’ un po’ Urania… Ci ha dato il benvenuto.”
Guardai Hory con gli occhi pieni di paura ed annuii. “Non ci farà sconti. Può accadere di tutto.”
Vidi la mia amica deglutire. Anche negli occhi delle altre leggevo un enorme timore. Ma nel cuore di ognuna di noi c’era la consapevolezza che non potevamo tornare indietro, che i bambini avevano bisogno di noi, che non dovevamo e non potevamo vanificare tutti i sacrifici fatti fino a quel momento.
Fino a poco tempo prima eravamo delle semplici ragazze con mille idee per la testa, sogni, aspirazioni, desideri… Avevamo ricevuto questa grande missione da compiere esattamente come i super eroi dei fumetti. Avevamo paura, ma non ci saremmo mai tirate indietro.
Mai.
 
Ci lanciammo in una corsa sfrenata verso la vetta del vulcano, incuranti della temperatura sempre più rigida e del vento che sferzava congelando il nostro respiro.
Improvvisamente poco più avanti ci fu un’esplosione: attorno a noi si stava materializzando una strana nebbia nera che girava vorticosamente generando un anello di oscurità che aveva sicuramente lo scopo di intrappolarci.
In un attimo fummo circondate da quella strana cosa.
Spalle contro spalle, tentavamo  di scovare una via d’uscita, uno spiraglio, un qualcosa insomma che ci permettesse di uscire da quella voragine di oscurità.
“Che scherzo è questo?!”
“Il comitato di benvenuto suppongo…” Isette curvò la bocca in un sorrisetto di chi sa cosa fare. “Bene, adesso mostro loro il mio indice di gradimento. Supremum Antares Reticula!!!!”
Scagliò una rete di raggi potentissimi che si posizionarono fra le nubi oscure. C’era una pressione gigantesca! Isette teneva duro, voleva intrappolare ad ogni costo quella cosa strana nella sua rete di Antares.
Fu un attimo.
La nostra amica dai capelli rossi fu risucchiata in quel vortice che, in un modo che non capivamo, si era impossessato del suo colpo.
Udimmo un urlo agghiacciante provenire da quella massa di oscurità che continuava a girare terribilmente veloce davanti ai nostro occhi. Ci sentivamo impotenti e inutili.
Isette era lì, prigioniera del nemico.
Ad un tratto tutto quell’inferno si bloccò: iniziammo a scorgere delle linee di luce che si andavano intrecciando in una stretta fatale, sospesa davanti a noi che avevamo il cuore in gola.
“In nome di Antares!!”
La voce della nostra amica risuonò nel vento carico di ghiaccio e lei, invocando la brillante stella da cui traeva il suo potere, raggiunse il culmine dell’energia di un’essenza di stella: balzò fuori dal vortice ormai fermo, si portò in alto sopra le nostre teste, il suo costume sembrava emanare la luce della stella stessa, le sue mani tenevano saldamente il reticolo di Antares con il quale ora aveva catturato il nemico.
Nel suo viso c’era tutta la determinazione di chi non teme nulla, di chi vuole portare a termine la missione ad ogni costo, di chi, sprezzante del pericolo, non si tira indietro.
“Per Antares!!!!!!”
L’aria attorno a noi si illuminò dei colori del rosso e dell’arancio.
Una violentissima onda d’urto ci allontanò l’una dall’altra.
Era come se una tremenda esplosione, generata da Isette, avesse spazzato via ogni cosa.
Quando ripresi i sensi vidi le altre ragazze ancora svenute non lontano da me.
“Che… che è successo?”
Michie si era svegliata. Pochi istanti dopo anche le altre erano di nuovo in piedi.
Tutte tranne Isette.
La nostra amica giaceva esanime nel punto esatto da cui aveva generato l’esplosione che aveva sconfitto il nemico.
A fatica la raggiunsi sollevandole la testa che stava affondando nella neve.
“Isette… Isette, riesci a sentirmi.”
Il suo volto era pallidissimo e coperto di graffi. Le sue mani capaci di creare torte e pasticcini da far svenire erano immobili. Il suo respiro era debolissimo.
“Isette…”
Finalmente le sue palpebre si schiusero leggermente.
“Ragazze…. State bene?”
“Come stai tu, piuttosto?”
Le sue labbra si piegarono in un lieve sorriso.
“Sono stata brava, visto? L’ho fatto fuori…” Tossì e il suo respiro si fece ancor più flebile. “Antares mi ha riempita della sua totale energia, ma forse non ero ancora pronta a gestirla perfettamente….” Dai suoi occhi uscì una lacrima. “Urania, ragazze, promettetemi di fargliela pagare… Non lasciatevi intimorire, le stelle sono con voi…”
“Ma certo che ce la faremo, amica mia… Dai, ora ti prendiamo in braccio e….”
“No.” Chiuse gli occhi. “Io non posso proseguire. Che Antares sia con voi…..”
 
Un nodo terrificante mi stinse la gola, Haya si portò le mani alla bocca per bloccare il grido di dolore. Tutte non riuscivamo a crederlo, non riuscivamo a concretizzare quella parola di non ritorno ed associarla ad Isette…
Tenevo la nostra amica fra le braccia, scuotendola, chiamandola per nome.
Isette non rispondeva più!
Isette non rispondeva più!!
Il suo costume che fino a pochi minuti prima brillava come una stella, ora era spento.
Il suo corpo diventava evanescente attimo dopo attimo, mentre le lacrime avevano invaso i nostri volti e ci sentivamo come frastornate per l’incubo che stavamo vivendo.
Pochi secondi dopo, della nostra amica dai capelli rossi non restava che una nuvola di scintille che si andò a infilare nella mia pietra stellare.
E come per incanto udii la sua voce.
“Urania non piangere. Io sono con voi e lo sarò fino alla fine di questa guerra. L’essenza di Antares non muore mai, ricordalo sempre!”
Isette era con noi.
Certo, avremmo preferito che lo fosse in un altro modo, ma lei era con noi.
Mi alzai da terra, mi asciugai le lacrime e mi rivolsi alle altre ragazze ancora sconvolte.
“Isette verrà con noi. Nella mia pietra stellare c’è la sua essenza di stella…” Sentii una lacrima bagnarmi il volto. “Coraggio, non vanifichiamo il suo sacrificio.”
 
 
Proseguimmo.
Dentro si ognuna di noi c’era un enorme senso di vuoto.
La vetta di quel maledetto vulcano era ancora distante.
Correvamo senza voltarci mai indietro, sempre incuranti della neve e del gelo.
All’improvviso il nemico attaccò di nuovo.
Davanti a noi si accese una luce abbagliante. Era più o meno ad alcune centinaia di metri, ma puntava nella nostra direzione a velocità impressionante.
“Cos’è quello?!”
“Via!!!”
Schivammo quella specie di freccia per un soffio.
“Attente! Ce n’è un’altra!!”
“Cosa?!”
“Attentaaa!!!” Britt mi buttò in terra. “Rigel Skudum Supremus!!”
Grazie allo Scudo di Rigel, Britt era riuscita a bloccare e deviare quello strano raggio di energia, facendolo disintegrare poco più in là.
Ma non era finita lì, perché dopo pochissimi secondi un nuovo raggio di energia oscura, si, ora lo percepivo distintamente, puntava di nuovo verso di noi.
“State indietro!!”
Britt si frappose fra noi e il nemico protetta dal suo potentissimo scudo.
Le sue braccia tremavano, tanto era forte quel nuovo colpo.
“Stupidino, non lo sai che faccio anche palestra? Non frequento solo centri estetici,  ho muscoli e cervello e so quello che faccio! Ora tocca a me!!! Lancia Azzurra di Rigel!!!!”
Dalla nostra posizione poco distante da lei, vedemmo un grande bagliore azzurro infilzarsi all’interno del raggio del nemico.
“In nome di Rigel!!!”
Lo Scudo di energia positiva aumentò di potenza e dimensioni in un batter d’occhio.
“Britt non fare cazzate, ti prego!!!”
Fu come averlo detto al vento. Britt non mi sentiva.
Era concentratissima sul nemico, non avrebbe lasciato la presa del suo scudo per niente al mondo. Il suo costume era un tripudio di stelle.
“Lancia Azzurra di Rigel!!!”
Come prima.
L’aria si tinse di azzurro.
Il vento scompigliò i nostri capelli.
Le nostre mani coprirono gli occhi perché non restassimo accecate dalla luce.
Esplosioni di energia riecheggiavano dovunque.
 
Quando tutto tacque, riaprii gli occhi.
Di quella luce di energia negativa non c’era più traccia.
Britt era in piedi, ferma come una statua, lì dove l’avevamo vista poco prima.
Hory si precipitò verso di lei.
Il suo volto era immobile, i suoi occhi azzurri sembravano di vetro.
Si voltò verso Hory.
“Il mio scudo ci è riuscito. L’ha bloccato.”
“Tesoro, sei stata un fenomeno…”
“Rigel ha dato il massimo. La sua essenza suprema è in me… Ma è successo troppo presto… Io….”
Le sue gambe l’abbandonarono. Fu sorretta da Hory, io le strinsi forte le mani sorridendole.
“Non farmi scherzi amica mia…”
Le sue palpebre si stavano chiudendo, lasciando che due grandi lacrime le bagnassero il viso costellato di lentiggini.
“Rigel è con te…. E’ con tutte voi….”
Quei suoi occhi azzurri si spensero, chinò la testa sulla spalla di Hory che le accarezzava i capelli color nocciola chiamandola con insistenza.
Una stella cadente solcò il cielo sopra di noi.
Anche il cielo piangeva quindi.
Aveva perso un’altra delle sue stelle più belle.
E come era accaduto ad Isette, anche Britt iniziò a farsi sempre più evanescente fino a che, trasformatasi in una nuvola di scintille, raggiunse la mia pietra stellare.
 
Questa guerra iniziava a chiederci troppo.
Michie non poteva fare nulla: le sue Lacrime di Vega erano efficaci solo con esseri umani comuni, senza poteri speciali.
In noi esisteva l’essenza delle stelle, quella che non muore mai, quella che ci dà la forza di andare oltre le barriere dello spazio e del tempo.
Già questo era un grandissimo dono.
Isette e Britt fisicamente non erano più con noi, ma i loro spiriti, i loro cuori, la loro forza ci sarebbe rimasta accanto fino alla fine.
 
“Coraggio, la vetta del vulcano ci attende. Sono certa che Heeron si trovi lassù. Forse anche Yona. E forse avrò la certezza che dietro tutto questo c’è lei.” Presi fiato. “Ragazze, noi andremo avanti, qualsiasi cosa accada.”
Le altre annuirono con la testa. Nei loro occhi leggeva ancora più profondamente la paura, ma con essa c’era la voglia di continuare e di non tirarsi indietro.
Come Isette e Britt ci avevano insegnato.
 
 
 

 
Hello everybody!
Con il mio solito ritardo ecco il seguito della storia.
E come avrete intuito ora la battaglia si sta facendo sempre più dura per le ragazze. Due di loro sono diventate stelle a tutti gli effetti ed è in assoluto la prima volta da quando scrivo, che faccio rimanere sul campo alcuni dei personaggi…. Sono stata troppo cattiva, vero?
Ad ogni modo spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Mi rendo conto che la storia sta venendo troppo lunga e chiedo scusa a tutti voi. Non esitate a commentare in positivo e in negativo! Il vostro parere è di vitale importanza per me!
Grazie a tutti
Un bacio
La Luna Nera
 

 
  
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