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Autore: chlossica    25/11/2013    2 recensioni
Una gara di street dance, un solo sogno provocherà l'incontro di due mondi:
una crew di strada, una istruita in una scuola; ragazze tradite e umili, ragazzi uniti e ricchi; occhi blu e occhi scuri; traditori, rifiuti, segreti, sorprese...
Riusciranno Chloe e Jessica a partecipare alla MIAMI'S STREET DANCE BATTLE?
Jessica si lascerà il passato alle spalle?
Chloe capirà chi la merita davvero?
Smash to Move o Final Shock?
Le risposte le troverete leggendo.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PUNTI DI VISTA.


POV CHLOE

Ecco, Jessica aveva detto il suo vero cognome. Neanche i nostri compagni di crew sapevano che lei si chiamava Jessica Slow, e non Clambert come me. I miei l’avevano adottata poco prima che mia madre restasse incinta di me, convinti di non poter avere bambini. Dopo essere venuti a conoscenza di tutta la storia di Jessica non vollero cambiarle il cognome. Quando anche Jess venne a sapere il suo vero passato e le sue vere origini, volle mantenere il segreto. I miei la trattavano troppo bene, così bene che Jessica si sentiva un’estranea nella famiglia. Così dicemmo a tutti i nostri amici che lei era la mia migliore amica e che spesso dormiva da me perché i suoi lavoravano lontano, a Doncaster.
-Chloe?- Alvin mi richiamò facendomi girare verso di lui
-Cosa vuol dire questo?- aggiunse corrugando la fronte.
Scossi la testa distogliendo lo sguardo.
-Niente, niente Al- mormorai in difficoltà. Non era il luogo e il momento giusto per spiegargli che Jessica fosse la mia sorella adottiva.
Pochi secondi dopo sentii un braccio circondarmi le spalle, così alzai la testa rimanendo di sasso. Incontrai gli occhi azzurri di Louis, strinsi le labbra.
-Che vuoi?- sussurrai fredda guardandolo.
-Tu mi spieghi cos'ha voluto dire quella stronzetta- mi rispose con un ghigno sostenendo il mio sguardo, serio e distaccato, rendendosi antipatico anche alla persona più paziente del mondo. Io continuai a fissarlo senza dire nulla, non glielo avrei certo detto.
-Mi sembra che tu sia l'unica che sa ciò che succede qua- concluse indifferente con quell'aria di ignorante superiorità che mi dava sui nervi, mentre spostava lo sguardo percorrendo le pareti della sala.
Scossai la testa in disapprovazione.
-Guarda, uno, tu non mi stai simpatico, e due, se non lo sanno Alvin, Jade e Chaz tanto meno lo saprai tu, tutto chiaro signorino Louis?- gli risposi dopo qualche istante togliendogli poco gentilmente il braccio da attorno al mio collo e spostandomi da lui.
Lo sentii sbuffare quando già il mio sguardo era proiettato oltre.
-Barbara noi non vogliamo un'insegnante.- mi rivolsi a lei cercando di essere più cordiale possibile, capendo che era meglio comportarmi bene con lei, anche se sicuramente non mi sarei sottomessa come facevano i Final Shock.
-Non l'abbiamo mai avuta e mai ci abitueremo ad averla.. Perciò ti ringrazio.. A nome di tutti- spostai lo sguardo verso i miei amici che ero sicura non approvassero.
-..ma dobbiamo rifiutare l'offerta di allenarci in palestra con i tuoi alunni, Jessica non riuscirebbe a lavorare decentemente con questo tizio in mezzo- conclusi con tono duro e prezzante nel nominare il suo alunno che aveva definito la sua "chicca" precedentemente.
-Chloe.. Mi dispiace per Louis…- si dovette interrompere per fulminare l'interessato che stava per prendere la parola.
-Ma ho visto come ballate, e dovete partecipare. Sono disposta anche a fare la vostra rappresentante, anche se potete continuare ad allenarvi dove volete e come volete, basta che ogni tanto passiate da me a farmi vedere come state lavorando per esibirvi al meglio.- concluse tornando a guardare me dopo che il castano era rimasto ad occhi sbarrati non aspettandosi un rimprovero.
Spalancai gli occhi guardandola.
Non potevo crederci che un'insegnante come lei mi stesse dicendo questo, insomma, non eravamo una crew famosa, le stavamo solamente complicando la vita, e invece ci voleva dare una possibilità.
Chiusi gli occhi rivedendo per un momento l'insegna della competizione, il volantino, e gli Smash To Move al completo su quel palco. Mi sembrava tutto un sogno, un sogno, una cosa totalmente surreale, fuori di testa.
Mi girai verso i miei compagni di crew, sapendo che comunque avrei dovuto sentire anche da Jessica appena tornata a casa. Li guardai. Erano seri e non sembravano d'accordo, ma io non volevo sprecare una tale opportunità.
-Barbara possiamo dirti cosa abbiamo deciso domani? Magari torniamo qui sulle cinque..- provai a dire ignorando lo sguardo di tutti i presenti su di me. Sembravo l'unica d'accordo, entrambe le crew erano contrarie, ma quella gara valeva troppo per perderla già in partenza per colpa per un motivo talmente sciocco, quale l’orgoglio.
La sua espressione rattristata e da una parte preoccupata si trasformò in un sorriso piuttosto raggiante.
-Perfetto, allora vi aspetto domani Smash To Move.. e se potete essere al completo è meglio- concluse facendoci un occhiolino e salutandoci velocemente.
Mentre Alvin, Chaz e Jade si guardavano e cercavano di essere gentili con Barbara, io guardai le espressioni dei Final Shock, che sembravano davvero scioccati, come il loro nome poi.
Louis era quasi furioso, il che mi fece sorridere soddisfatta. Ero fatta così, più vedevo che una cosa infastidiva qualcuno che odiavo più avevo la voglia di continuare a farla. Era poco simpatica la cosa, ma io ero così.
Le due ragazze si guardavano tra di loro incerte, mentre il tizio castano corto.. di cui non riuscivo a ricordarmi il nome, Niall e il riccio sembravano abbastanza d'accordo.. e il moro non si capiva cosa pensasse, con quella sua espressione completamente indifferente. Poco importava tanto. Avrei solo dovuto convincere i miei compagni.
Pochi secondi dopo aver salutato con un cenno del capo Barbara mi girai e saltai giu dalla finestra come gia avevo fatto. Ormai sembrava quasi un passatempo uscire ed entrare da quella tenda rossa brillante.
-Cosa ti è saltato in mente Chlo eh?!-
Mi girai di scatto appena arrivata sul marciapiede, ritrovandomi Jade, Chaz e Alvin con le braccia incrociate al petto a guardarmi malissimo, duri e rimproverativi, come se avessi commesso l'errore più grosso che potevo fare.
Sospirai abbassando lo sguardo.
-Ragazzi..- sussurrai insicura.
-Non dire cazzate Chloe, non vogliamo dipendere da nessuno, men che meno da quella tipa che non sembra averne neanche un'idea di cosa sia la vera street dance- mi interruppe bruscamente Chaz con uno sguardo duro che non credevo di aver mai visto.
Jade prese la parola senza lasciarmi il tempo di ribattere.
-Chloe senti, credo che sia stata gentile Barbara, ma Jessica non sarà d'accordo, lo sai. E poi qua solo tu ci vuoi pensare, noi sappiamo già quello che vogliamo- aggiunse più calma venendomi vicino appoggiandomi una mano sull'avambraccio sinistro, piegando un po' la testa dallo stesso lato.
Alzai lo sguardo. Non volevo andare contro i miei amici, ma quell'occasione era unica e non l'avrei sprecata, come già avevo fatto un sacco di volte nella mia vita.
-Ragazzi stiamo parlando di una competizione vera, importante, per vere crew! Ve ne rendete conto? Un'occasione irripetibile- riprovai a convincerli.
Loro scossero la testa. Chaz e Alvin erano lontani da me, ma sempre a guardarmi mentre Jade a pochi centimetri da me.
-Fate come volete okay? Io vado a casa e ne parlo con Jessica, e poi vedremo. Io sono pronta ad accettare l'offerta di Barbara, è stata super comprensiva, a differenza vostra- dissi seria, stupendomi di me stessa.
Rimasi a fissarli fredda, quasi delusa dal loro comportamento e stupita dal mio. Non avevo mai parlato così a nessuno, normalmente ero sempre quella sottomessa. Ero timida, e questo spesso mi bloccava dal dire la mia.
Dopo qualche secondo che ci stavamo fissando in silenzio mi resi conto che da dentro la palestra probabilmente stavano origliando, o almeno Barbara l'avrebbe fatto per capire cosa avremmo deciso, così la feci finire lì.
Sospirai rassegnata, e con un movimento veloce e brusco del braccio mi liberai dalla stretta di Jade, girandomi e quindi voltando le spalle ai miei amici e compagni di crew. Chiusi gli occhi per un secondo prima di cominciare a correre, non potendo realizzare ciò che mi stava accadendo con loro e nel mondo della street dance.

POV LIAM

Quella ragazza, Chloe. Era speciale, me lo sentivo. Il modo col quale aveva affrontato Louis per difendere la sua amica e la maniera con la quale aveva preso la decisione senza dar retta ai visi contrari dei compagni, ma senza tagliarli fuori dalla scelta.. sorrisi pensando a quel viso così… non so… perfetto? Si, quella ragazza era bellissima. Di primo impatto, però, non mi era sembrata così sicura e diretta. Quando c’era l’altra ragazza, Jessica mi sembra, non aveva detto nemmeno una parola senza prima averla guardata. Forse qualcosa le legava in tal modo da doversi consultare con lo sguardo prima di compiere una qualunque azione… e questo mi sembrava stupendo. Insomma, doveva essere bello avere qualcuno su cui contare sempre e comunque. Io con i miei compagni non ero così legato. L’amicizia c’era, era forte, ma ognuno agiva di per sé.
C’era Harry, al quale veniva data la precedenza in fatto di ragazze. Era un pervertito nato, ma un grande amico. Gli piaceva scherzare, in qualche momento poteva risultare anche stronzo. L’unica cosa in cui sbagliava in amicizia era quando c’era di mezzo una ragazza. Metteva gli occhi anche su quelle degli altri e questa era una cosa che dava fastidio a tutti.
Zayn era quello più chiuso. Quando era incazzato era difficile distrarlo. Ed era rarissimo farlo ridere o sorridere sinceramente. Non sopportava le oche, a differenza di Harry. Le nostre compagne di crew gli davano i nervi, me l’aveva sempre detto. Ma la sua espressione era diversa nei confronti di quella Jessica e di Chloe. Sembrava soddisfatto di come Jessica gli teneva testa e di come si faceva rispettare. Chloe invece era parsa a tutti una pacifista. Ma per ottenere la pace bisogna lottare, prima. Era così che la vedevo, una bellissima guerriera. I suoi occhi lo dicevano, lo urlavano. “Ne ho passate tante, non mi preoccupi di certo tu”. Ecco cosa volevano dire quando aveva risposto a Louis e Barbara.
Niall era il più tranquillo. Dava il meglio di se in danza e in fatto di amicizia. Forse fra tutti i miei compagni era il più simpatico. Col biondo potevi aprirti e un momento di consolazione si trasformava sempre in una risata.
E poi c’era Louis. Lou non aveva avuto un passato semplice… alle elementari era stato vittima di bullismo. Contemporaneamente i suoi avevano divorziato, il padre si era trasferito a Londra con la nuova compagna e la mamma, quasi disperata, da Doncaster era venuta qui con lui. Aveva sempre abitato con la mamma e la vecchia prozia, finchè anche la madre non l’aveva lasciato solo. E in questo modo s’era costruito quel guscio di superbia. Più che superbia era apatia. Barbara l’aveva accolto nella sua scuola di ballo e l’aveva istruito. Era come un figlio per lei, si vedeva. E Louis in lei vedeva una sorta di madre. Ma Lou, infondo, era solo. Secondo me si era scagliato così contro Jessica perché lo stava oscurando nell’unica cosa in cui brillava e davanti all’unica persona che poteva averlo a cuore. Si era sentito sfidato, messo da parte.
E adesso era seduto lì, sul letto della nostra camera che dividevamo nel collegio accanto alla scuola di ballo. Torturava il filo delle cuffie. Sapevo che pensava a Jessica. Dentro di sé era di sicuro pentito di averla trattata in quel modo, ma non l’avrebbe detto a nessuno. Forse si sarebbe sfogato con me, mi avrebbe detto cosa provava. Di me si fidava, ma doveva essere lui a prendere il filo del discorso, altrimenti si sarebbe chiuso e avrebbe messo la maschera di menefreghismo e rabbia. Louis non era cattivo. Era debole. Era maledettamente debole e fragile. E le cicatrici lo dimostravano.
-Allora, bone quelle tre di oggi eh?- Harry fece irruzione in camera nostra, spezzando il silenzio e la leggera tensione che si era creata.
Louis mugugnò.
-Rompicazzo.- disse togliendo gli auricolari.
-Chi? Io o loro?- fece il riccio sedendosi sul tappeto.
-Tu sei uno stronzo, lei la rompicazzo. – rispose l’altro. Harry ridacchiò.
-Ti piace quella Jessica.- lo prese in giro.
-Ma anche no! Preferirei restare rinchiuso in questo schifo di camera per tutta la mia vita piuttosto che rivedere quell’arpia.-
Harry aprì la bocca per ribattere, ma pensai che forse non era il momento giusto per scherzare su quell’argomento.
-Basta sfracassare i coglioni Haz. Che vuoi?- chiesi.
Lui alzò le spalle. Come al solito era solamente venuto a dar fastidio nei momenti meno opportuni.
-Non venite a cena?- chiese.
-Io stavo per alzarmi…Lou?-
-Non ho fame, vado a fare un giro.- rispose alzandosi. Infilò una felpa da sopra alla t-shirt e uscì dalla porta. Harry mi guardò.
-Ma che ha?- disse mettendosi sul letto libero del ragazzo che era appena uscito. Io alzai le spalle, mentendo.
-Lascialo perdere, è lunatico. Andiamo alla mensa?- risposi. Il riccio annuì e ci avviammo insieme giù.



RIECCOCI!!
Sciao!
Ecco un altro capitolo, vi piace? Speriamo proprio di si.
Magari se ci lasciate qualche recensioooone... saremmo tanto tanto felici ^^
Qui si iniziano un po' a capire le cose.. c'è una nuova pov.. si capisce il passato di Jessica e di Louis.. che ne dite voi? Vi piacciono queste idee? Noi speriamo di si perchè ci impegnamo in questa ff e avremmo piacere che anche voi pensaste cose positive (?) su di essa, lol.
Anyway, recensite e vi regaleremo un biscotto, promessoo

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Chlossica
  
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