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Autore: PrincessTrunks    26/11/2013    5 recensioni
"Dimmelo guardandomi in faccia!"All'improvviso mi sento tirare per un braccio e sbattere violentemente spalle al muro. Zoro mi tiene i polsi bloccati sopra la testa con una mano e con l'altra mi afferra il viso,appena sopra il collo,costringendomi a guardarlo."Guardami negli occhi e dimmi che per te non sono importante!Forza dillo e ti lascerò andare, dillo e smetterò di darti fastidio."
In che modo è iniziata la relazione tra cuoco e spadaccino?Chi ha fatto il primo passo?Osservando Zoro che dorme, Sanji ripensa a quando tutto ebbe inizio davvero!
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Sanji/Zoro
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Zoro x Sanji imbranato NOTE Prima di iniziare a leggere c'è qualcosina che dovete sapere:
             1 la storia è interamente raccontata dal punto di vista di Sanji.
             2 anche il flashback è raccontato dal nostro cuoco e per distinguere i suoi pensieri dalla narrazione ho deciso di evidenziare i primi in blu.
             3 i dialoghi incece sono in grassetto.
             Spero di non aver creato ulteriore confusion
e, nel caso fatemelo sapere ;)
             Buona lettura!


Chi l'avrebbe mai detto!


Ancora non ci credo, sono qui, appoggiato alla balaustra della nave che si affaccia sul ponte, appena fuori dalla mia adorata cucina e ti osservo. La Sunny oscilla silenziosa cullata dalle onde del mare, tutti i membri della ciurma sono andati a dormire ormai da un pezzo così posso continuare indisturbato con il mio passatempo senza dovermi preoccupare degli altri. A dire il vero ero uscito dalla cucina con l'intento di recarmi all'osservatorio visto che oggi sarebbe stato il mio turno di guardia, ma quando ti ho visto lì, placidamente addormentato non ho resistito alla tentazione....e così adesso mi ritrovo qui in silenzio a guardarti, a contemplarti come ero solito fare al Baratie quando, dopo una lunga giornata di lavoro, mi sedevo sulla piattaforma e osservavo il mare,le piccole onde che si innalzavano finendo per infrangersi
dolcemente sulla chiglia; quella visione era capace di farmi dimenticare lo stress del duro lavoro al ristorante e di farmi stare bene. Allo stesso modo osservo incantato il tuo petto sollevarsi e abbassarsi, segno che stai respirando normalmente, segno che adesso stai bene, e questo non può che tranquillizzarmi. Emano un sospiro di sollievo, se solo ripenso che avrei potuto perderti, che non avrei più potuto guardarti,che non avrei più potuto....improvvisamente inizio a tremare,mi manca il respiro, mi slaccio il nodo della cravatta e tento di accendermi una sigaretta ; inspiro e butto fuori il fumo lentamente, è il mio piccolo rimedio contro l'ansia e fortunatamente funziona, ora sono più calmo, ho anche smesso di tremare. Non posso farci niente, vorrei controllarmi ma non ci riesco, ogni volta che penso a quello che ti sarebbe potuto succedere, ogni volta che penso a cosa sarebbe stato se per caso tu non ce l'avessi fatta,a cosa avrei fatto io senza di te,mi prende il panico, inizio a tremare come un bambino terrorizzato dai fulmini e vorrei solo stare tra le tue braccia, sentire il tuo cuore che batte e le tue grandi mani che mi accarezzano i capelli per farmi capire che va tutto bene, che tu ci sei e che non mi devo preoccupare di nulla. Qualcosa però mi impedisce di farlo, l'orgoglio forse, o forse il fatto che non voglio apparire ai tuoi occhi come un moccioso fifone; chissà che penseresti di me, forse mi prenderesti in giro o peggio ancora penseresti che non sono degno di stare con te perchè in fondo tu sei Roronoa Zoro e per poter stare al tuo fianco ci vuole qualcuno che sappia tenerti testa, qualcuno che ti capisca senza il bisogno di parlare, qualcuno di cui ti puoi fidare, uno che sia alla tua altezza insomma! "E io? Io sono alla tua altezza Zoro?"Forse no, perchè anche se non sono un moccioso ho paura, una paura folle di perderti soprattutto adesso che ho capito cosa sei diventato per me, soprattutto adesso che ho imparato ad accettarlo.

E' iniziato tutto per un tuo capriccio,
io non mi fidavo era solo sesso
ma il sesso è un'attitudine come l'arte in genere
e forse l'ho capito e sono qui.

All'inizio ero convinto che fosse soltanto un modo per sfogare un bisogno fisico dopo tanti giorni in mare, ormai era quasi un'abitudine; insulti, botte, poi le nostre mani sempre più frenetiche cercavano, toccavano, spogliavano, le nostre bocche si scontravano e le nostre lingue iniziavano una lotta senza vincitori nè vinti. In quei momenti c'eravamo solo noi, non ci importava di nessun altro. Poi tutto finiva così come era iniziato e io cercavo di convincermi che nonostante fosse partito tutto da te, nonostante fossi stato tu il primo a toccarmi , a baciarmi guardandomi in quel modo, per te fosse soltanto un capriccio, e che per me doveva essere solo sesso, perchè io amavo le donne. In realtà non c'erano giorni in cui non ti spiassi dall'oblò della cucina mentre ti allenavi, non c'erano giorni in cui non perdessi occasione di provocarti fino a farti perdere la pazienza, per spingerti a toccarmi, a prendermi, mentre fingevo di opporre resistenza pur di non farti capire che lì, in quel campo,avevi vinto tu. Avevo capito di amarti da tempo ma non riuscivo ad accettarlo per paura che mi respingessi; non sopportavo l'idea che avresti potuto guardarmi con disprezzo, deridermi, non rivolgermi mai più la parola se te lo avessi detto. Così ho preferito tacere e iniziare ad ignorarti. Fingere indifferenza non è stato semplice e soprattutto faceva incredibilmente male. Più cercavo di non pensarti più qualsiasi cosa mi ricordava te, più cercavo di starti lontano più ti avevo tra i piedi , più cercavo di trovare un motivo per odiarti più mi innamoravo di te. Ero arrivato al limite e credo che sarei impazzito se quel giorno non avessi fatto tu la prima mossa..."Bastardo devi sempre essere tu il primo vero Marimo?"
Lo ricordo come fosse ieri; come al solito stavo servendo da bere alle mie dolci sirene e tu ronfavi poggiato al parapetto:

FLASHBACK (Sanji POV)

"Nami-chan amore ti ho preparato un delizioso e rinfrescante drink al mandarino <3"
"Grazie Sanji-kun ci voleva proprio!"
"Di niente mia adorata, farei qualsiasi cosa pur di allietare la tua giornata e far sbocciare un dolce sorriso sulla tua boccuccia di rosa."
"...Mpf !! Cuoco la vuoi piantare?! Sto dormendo e le tue idiozie mi disturbano!!"
Un brivido. Persino il suono della sua voce mi fa uno strano effetto...basta non devo farci caso, devo pensare ad altro!
"Robin-swan tesoro gradisci qualcosa anche tu? Una tazza di thè, un bicchiere di latte, un vassoio pieno del mio amore??"
L'archeologa alza gli occhi dal libro che sta leggendo e frena a stento una risatina divertita.
"Una tazza di thè andrà benissimo cuoco-san!"
"Oh Robin, sei ancora più bella quando ridi lo sai? Persino la pioggia cesserebbe di cadere di fronte al tuo splendido sorriso che illumina...."
"Merda cuoco la vuoi finire? Con quegli starnazzi da oca non riesco a dormire e in più le tue cazzate mi fanno venire il voltastomaco!"
Lo spadaccino è in piedi con una mano nell'elsa della spada sicuramente convinto che di lì a poco ci sarebbe stato uno scontro. Mi spiace Marimo ma stavolta ti sbagli, non ho nessuna intenzione di darti corda, non posso cedere proprio adesso. Fermo nel mio intento di ignorarlo mi dirigo verso la cucina senza neanche rivolgergli uno sguardo.
"Il tuo thè sarà pronto in un lampo Robin-swan."
detto ciò richiudo la porta della cucina alle mie spalle e mi ci appoggio contro con la schiena. Merda! Diventa sempre più difficile ignorare Zoro, stavo quasi per cedere alla tentazione di guardarlo...Basta, non ci devo pensare, ora devo preparare il thè per Robin. Mentre mi trovo ai fornelli dopo qualche minuto sento la porta spalancarsi e richiudersi con forza. Non ho dubbi su chi sia la persona che ha appena fatto il suo ingresso nella mia cucina e non ho alcun dubbio neanche su quale sia il suo stato d'animo in questo momento, lo conosco, lo conosco troppo bene; è furioso e il suo tono di voce me lo conferma.
"Cuoco!"
Gli do le spalle, fingo di armeggiare tranquillamente con delle tazzine ma sono pronto a giurare che in questo momento stringe le mani a pugno e una vena ballerina gli pulsa sulla fronte.
"Cuoco!!" Stavolta usa un tono più alto ma non cedo. "Cos'è sei diventato sordo oltre che stupido?"
Tenta di provocarmi, so qual'è il suo gioco, vuole farmi capitolare così, ma io non ci casco, non dopo tutta la fatica che ho fatto. La teiera fischia, spengo i fornelli, verso il thè su una tazzina e ripongo tutto su un vassoio. Ora devo solo voltarmi, andare in direzione della porta e uscire come se nella stanza non ci fosse nessun'altro. Semplice! Certo tranne per il fatto che una persona nella stanza effettivamente c'è e purtroppo si tratta di uno stupido spadaccino testardo con il quale niente può essere semplice.
"Dove credi di andare cuoco io non ho finito!"
Mi si para davanti costringendomi a frenare la mia avanzata, tento in qualsiasi modo di raggirarlo ma lui è più veloce di me e continua a bloccarmi la strada. Digrigno i denti e volto lo sguardo in un'altra direzione. Non devo parlargli, non devo guardarlo.
"Dobbiamo parlare!" Insiste.
Faccio un cenno verso la porta e alzo il vassoio sperando che capisca che ora la mia priorità è portare il thè a Robin , uscire da quella cucina e non averlo più tra i piedi.Evidentemente coglie al volo le mie intenzioni perchè lo vedo spostarsi di lato e farmi passare.Ormai sono a un metro dalla porta, a pochi passi dalla salvezza quando lo sento: "Sanji..."
Il mio nome, non mi chiama mai per nome...! Mi fermo senza rendermene conto.
"Perchè mi stai evitando?"
"Non ti sto evitando!"
Le parole escono fuori da sole dalla mia bocca senza che abbia il tempo di fermarle.Maledizione ce l'avevo quasi fatta!
"Ah no? E allora perchè non mi rivolgi la parola? Perchè mi ignori?"
Ormai ho ceduto, non ha più senso stare zitto, devo solo trovare un modo per risolvere in fretta questa situazione e uscire di qui perchè se continuo così non potrò resistere. Poggio il vassoio sul tavolo e mi accendo una sigaretta cercando di sembrare calmo e impassibile.
"Senti non lo vedi che ho fare? Non ho tempo da perdere con te!"
"Allora è per questo! Con me è soltanto tempo perso quindi non ne vale la pena giusto?"
Cos'è questo tono? No, non è rabbia, sembra quasi...
"Complimenti!" ...delusione.
Un tuffo al cuore, senso di colpa.Quella parola mi fa male così come il tono con cui l'ha pronunciata.Quel sorriso amaro dipinto sul suo volto.No, un attimo, non è così che deve andare,non è giusto sono io quello che sta male.Serro i pugni e stringo talmente tanto i denti attorno al filtro che la sigaretta si spezza.
"Bastardo TU non hai il diritto di fare la vittima!"
"Neanche tu se è per questo!"
"Invece si, ho tutte le ragioni IO!"
Abbiamo urlato entrambi; strano che nessuno sia ancora venuto a controllare che succede.
Zoro sembra rimasto sorpreso dalle mie parole, forse non si aspettava una risposta affermativa. D'un tratto riprende a parlare con un tono più pacato.
"Perchè?"
La sua domanda mi stupisce, non voglio rispondere, non riesco ancora a guardarlo in faccia e cerco di liquidarlo come posso.
"Lascia perdere..."
"No! Lo voglio sapere, dimmelo!"
"Non ti riguarda!"
"Mi riguarda eccome! E' con me che ti stai comportando in modo strano,è me che stai ignorando, è chiaro che è con me che hai qualche problema perciò ho il diritto di saperlo!"
"Rilassati, non sei così importante da essere al centro dei miei pensieri Marimo!"
Ecco l'ho detto, era l'unico modo per far cessare all'istante questa assurda conversazione, l'unico modo per non far trapelare i miei sentimenti. Mentire, mentire spudoratamente! Zoro rimane in silenzio; sono riuscito nel mio intento, sembra tutto finito, ma allora perchè mi sento così male, non ho il coraggio di alzare lo sguardo verso di lui, perchè non smetto di tremare?
"Dimmelo guardandomi in faccia!"
All'improvviso mi sento tirare per un braccio e sbattere violentemente spalle al muro. Zoro mi tiene i polsi bloccati sopra la testa con una mano e con l'altra mi afferra il viso,appena sopra il collo,costringendomi a guardarlo.
"Guardami negli occhi e dimmi che per te non sono importante!Forza dillo e ti lascerò andare, dillo e smetterò di darti fastidio."
Apro la bocca per dire qualcosa ma non esce alcun suono; non riesco a parlare, sento gli occhi pizzicare. Zoro aumenta la stretta sui polsi e io mi  mordo il labbro per non far uscire alcun gemito.
"La verità è che ti sei stufato di me non è così? Avanti ammettilo che per te non era niente di importante, ammettilo che per te è stato soltanto un gioco!"
"Credi che se fosse stato soltanto un gioco per me ora mi sentirei così? Credi che se mi fossi semplicemente stancato di te mi sarei preso la pena di ignorarti pur di riuscire a dimenticarti? Pensi che se non fosse stato qualcosa di importante, se tu non fossi stato importante sarei venuto a letto con te? Cosa credi che vada a letto con chiunque? Dannazione Zoro ti sei dimenticato che mi piacciono le donne, non ti è mai saltato in mente che se sono andato a letto con un uomo avevo un motivo valido per farlo?"
Senza rendermene conto gli ho confessato tutto quello che per settimane avevo cercato di tenere nascosto sia a lui che a me stesso, le lacrime avevano iniziato a scendere senza che me ne accorgessi; d'improvviso sento il mio cuore battere forte e realizzo che è giunto il momento che tanto avevo temuto.
Non ho il coraggio di guardarlo, tento di abbassare gli occhi per quanto mi è possibile, ho paura di sentire quello che mi dirà, ho paura di ricevere un rifiuto.
"Stupido!Sei proprio uno stupido, cuoco!"
Alzo gli occhi sorpreso, avevo messo in conto qualsiasi tipo di reazione ma non credevo che potesse essere così crudele da insultarmi in un momento come questo. Non resisto, sono troppo arrabbiato, triste, deluso e inizio a inveirgli contro urlando con forza parole che non avevo mai pensato di poter pronunciare , non in questo modo, non davanti a lui.
"Credi che non lo sappia?Non c'è bisogno che me lo dica tu! Pensi che se fosse stato possibile non l'avrei evitato? Purtroppo non sono cose che si comandano, non puoi decidere tu quando e di chi innamorarti!!"
Silenzio. L'espressione inizialmente sbigottita di Zoro cambia improvvisamente, ora sembra quasi....sollevata? Compiaciuta?
"Quindi sei innamorato di me cuoco!"
Merda! Avevo cercato di evitare anche solo l'accenno a quella parola; anche se il mio discorso di prima era stato abbastanza chiaro avevo ancora qualche possibilità di scampo, insomma non mi ero del tutto compromesso ora invece gli ho detto chiaramente che sono innamorato di lui...fantastico adesso si che sono davvero fottuto,bravo Sanji bella mossa!
"Cos'è sei duro di comprendonio?Pensavo di essere stato chiaro prima!"
Lo sento sospirare, allenta la presa sui miei polsi e toglie l'altra meano dal mento
"Io...ho sempre avuto un un sogno da realizzare, ho fatto una promessa e ho giurato di mantenerla ad ogni costo. Non c'è mai stato niente altro che avesse importanza , non ho mai permesso a nessun sciocco sentimento che non fosse la mia determinazione di prendere il sopravvento, almeno fino a quando un damerino biondo non è entrato a far parte della ciurma... Nulla che non avesse a che fare con le spade mi aveva mai interessato prima e tutto ciò che non mi interessa io tendo ad ignorarlo, mi è completamente indifferente. All'inizio ho cercato di non darti importanza ma non so per quale motivo non mi sei mai stato completamente indifferente...anzi...ho iniziato a guardarti, a pensarti, a desiderarti e quando ho capito che non ne potevo più fare a meno ormai era troppo tardi."
"Marimo stai cercando di dirmi..."  
"Zitto cuoco non rovinare tutto come il tuo solito!"
Improvvisamente mi lascia andare, si stacca da me e con lo sguardo rivolto da un'altra parte inizia a grattarsi la nuca con fare imbarazzato
"Sto cercando di dirti che tu non sei un ostacolo per il mio sogno, che...hai ragione non si può decidere quando e di chi innamorarsi....e soprattutto sto cercando di dirti che sei uno stupido perchè non ti sei mai accorto di nulla!"
Non ci posso credere, sbaglio o mi ha appena confessato i suoi sentimenti?Quindi anche lui è innamorato di me. Non mi sembra vero, forse ho capito male devo esserne certo.
"Zoro non mi stai prendendo in giro vero?"
Lo spadaccino si avvicina nuovamente, con un braccio mi cinge i fianchi e mi tira a sè. Sussulto per la sorpresa e sento l'altra mano accarezzarmi la guancia. Alzo gli occhi verso di lui e lo vedo sorridere con quel suo solito ghigno strafottente che non promette nulla di buono.
"Vedi che ho ragione cuoco, sei stupido!"
Ho appena il tempo di registrare le sue parole nella mia testa che sento le sue labbra premere sulle mie e la sua lingua chiedere l'accesso alla mia bocca. Ancora incredulo ricambio il bacio, uno di quelli dolci, lenti, come non ce lo siamo mai dati. Lentamente ci separiamo e i nostri sguardi si incrociano, rimaniamo a fissarci per un tempo indecifrabile, secondi, minuti, chi lo sa. Improvvisamente il desiderio aumenta, ci fiondiamo nuovamente l'uno sulle labbra dell'altro.D'istinto avvolgo le braccia intorno al collo di Zoro, voglio sentirlo più vicino possibile. Intanto lui artiglia i miei capelli con una mano premendo la nuca per aver maggior contatto con la mia bocca e aumenta la stretta sui miei fianchi. In quel momento non ci importa di niente e di nessuno, siamo solo noi, io e Zoro che ci baciamo appassionatamente nella mia cucina...Un momento! D'improvviso realizzo che siamo in pieno giorno, gli altri membri dell'equipaggio potrebbero entrare da un momento all'altro.Cerco di staccarmi da Zoro per avvertirlo ma lui non ne vuole sapere
"Marimo...siamo in cucina.." Per tutta risposta lo spadaccino inizia a sbottonarmi la camicia "...gli altri potrebbero vederci."
"E tu lascia che si godano lo spettacolo!"
Prende a baciarmi il collo lentamente e infila una mano all'interno della camicia sfiorandomi un capezzolo. Non riesco a trattenere un gemito, non voglio che si fermi, ma non posso permettere che qualcuno ci scopra, rovinerebbe tutto. Tento nuovamente di convncere lo spadaccino usando una delle mie armi migliori. Mi avvicino al suo orecchio e inizio a stuzzicare il lobo prima con i denti e poi con la lingua "Zoro..." uso il tono più sensuale che possiedo, devo essere sicuro che mi stia asoltando
"se andiamo nel magazzino....faccio tutto quello che vuoi!"
Evidentemente la proposta sembra piacergli perchè si stacca improvvisamente da me e si dirige a grandi passi verso il magazzino trascinandomi per un braccio; sapevo che in questo modo l'avrei convinto, certe volte il Marimo è troppo prevedibile. Una volta arrivati ho appena il tempo di chiudere la porta a chiave che lui si impadronisce nuovamente delle mie labbra; il bacio diventa sempre più passionale, le sue mani si muovono impazienti su tutto il mio corpo, inizia a spogliarmi con foga e io faccio lo stesso. Ci stacchiamo ormai a corto di ossigeno. I nostri sguardi si incrociano e rimaniamo così fronte contro fronte a perderci l'uno negli occhi dell'altro, giusto il tempo di riprendere fiato.D'un tratto lo spadaccino si siede per terra e mi invita a fare altrettanto.Porta una mano dietro la mia testa e con l'altra mi spinge giù delicatamente costringendomi a sdraiarmi. Zoro è sopra di me, si avvicina al mio viso, chiudo gli occhi d'istinto in attesa di un bacio ma non sento nulla. Li riapro di scatto confuso e rimango sbalordito. Zoro è inginocchiato tra le mie gambe e mi fissa. Vedo i suoi occhi vagare sul mio corpo nudo e improvvisamente mi sento avvampare. Non riesco a trattenere una risatina nervosa e mi copro il viso con un braccio per nascondere l'imbarazzo. Non so cosa mi stia succedendo, non è la prima volta che lo facciamo, sono abituato a farmi vedere nudo da lui eppure adesso sembra tutto così diverso. Il suo modo di fare....Lentamente sposta il braccio dal mio viso e si avvicina tenendo i suoi occhi puntati sui miei. Ha uno sguardo talmente intenso e penetrante che per un attimo mi sembra voglia leggermi nella mente. Rimango incantato, non mi aveva mai guardato in quel modo, come quando vedi davanti ai tuoi occhi ciò che hai sempre desiderato ma hai paura di toccarlo perchè temi che svanisca da un momento all'altro come se fosse un sogno. Tendo il braccio verso di lui e gli sfioro una guancia
"Che c'è?" Non posso fare a meno di chiederglielo.
"Sei bellissimo!"
 Sgrano gli occhi sorpreso, non me l'aveva mai detto, anzi a dire la verità non pensavo neanche che ne fosse capace, insomma lui è il marimo, non è di certo il tipo che si mette a fare complimenti.
"Non sei l'unico capace di fare apprezzamenti qui cosa credi?!"
Ma cos'è mi legge nel pensiero adesso? Deve essersi accorto del mio stupore perchè lo sento ridere divertito. Inarco un sopracciglio offeso
"Non è affatto divertente!"
"E dai non prendertela ricciolo, in fondo ti ho appena fatto un complimento...però vedi di non farci l'abitudine bel biondino!"
Sento le guance avvampare e d'istinto volto il viso di lato.
"Guardami!" Lo sussurra piano, vicino al mio orecchio.
Non posso che obbedirgli e rimanere estasiato dalla visione che mi si presenta davanti. Zoro sta sorridendo, sorride a me; non è uno dei suoi soliti ghigni di scherno, ma un sorriso vero, sincero, di quelli così rari e belli da lasciarti senza fiato. Sento una strana sensazione allo stomaco...il solo pensiero di essere qui con lui,tra le sue braccia, l'idea che sarò suo e suo soltanto mi fa tremare dall'emozione. N
on resisto gli cingo il collo con le braccia e lo stringo forte a me, sempre più forte come se potesse scomparire da un momento all'altro.
"Hey guarda che non vado da nessuna parte cuoco" inizia ad accarezzarmi la schiena senza sciogliere l'abbraccio "anche perchè ho qualcosa di molto interessante da fare adesso."
Lascia una scia di baci caldi partendo dalla spalla, sale sul collo, sul mento, si ferma appena sopra la mia bocca; lecca il contorno delle labbra con la punta della lingua...
"Che dici cuoco, concludiamo quello che abbiamo iniziato?"
Neanche il tempo di rispondere, neanche il tempo di pensare che ci ritroviamo avvinghiati in un bacio famelico,passionale; le lingue lottano, le mani vagano, toccano, accarezzano, graffiano; la pelle ormai è calda e sudata, il desiderio aumenta, i membri si sfiorano, la vista si appanna, i gemiti rimbombano nella piccola stanza. E così avviene, due corpi si amano, due anime si fondono, nel modo più naturale del mondo come in una danza in cui i sospiri di piacere fanno da musica di sottofondo.
FINE FLASHBACK

Un rumore improvviso interrompe il flusso dei miei pensieri riportandomi alla realtà.Realizzo che si trattava di uno starnuto e che con molta probabilità proveniva da te; non potrebbe essere altrimenti visto che ci siamo solo noi qui fuori. Rimango fermo in attesa che tu apra gli occhi da un momento all'altro ma con mia somma sorpresa ti limiti a cambiare posizione mugugnando qualcosa di incomprensibile. Sospiro sconsolato. Incredibile come si può starnutire addormentati? D'un tratto  sento soffiare un leggero venticello e rabbrividico impercettibilmente. Accidenti se sento freddo io che sono vestito come fa quello stupido Marimo a dormire beatamente qui fuori per giunta mezzo nudo?
Recupero una coperta col chiaro intento di mettertela addosso, non ho nessuna intenzione di sentire domani le tue lamentele su inspiegabili,improvvisi raffreddori e quant'altro. Mi inginocchio davanti a te per coprirti ma qualcosa mi blocca. Vedo il tuo viso, solitamente segnato dal tuo solito broncio, stranamente disteso e rilassato. Sembri addirittura tenero.
I tuoi capelli illuminati dalla luce della luna assumono una tonalità smeraldo brillante. Non riesco a trattenere una risatina, quante volte ti ho preso in giro per il loro colore, quante volte mi sono sembrati assurdi. Stranamente adesso, mentre ti osservo addormentato sotto le stelle, non trovo nulla di più naturale in loro. Così come non posso fare a meno di trovarti estremamente affascinante. Mi ritrovo inconsciamente a percorrere con un dito ogni singolo tratto del tuo viso, soffermandomi su ogni dettaglio che mi fa impazzire. Parto dai capelli, la fronte "il tuo sguardo deciso e penetrante capace di farmi venire i brividi..." scendo lungo il naso, la bocca "...le tue labbra carnose e bollenti che non smetterei mai di baciare..." il mento, il collo, le spalle, le braccia "...le tue mani grandi che sanno sempre dove toccarmi" poi risalgo su,di nuovo le spalle, i pettorali ed eccola lì in bella most
ra che attira subito la mia attenzione. L'enorme cicatrice che ti attraversa il petto da una parte all'altra; la stessa per la quale ho rischiato di perderti ancora prima di conoscerti. Come un bambino che con il dito si diverte a unire i piccoli punti luminosi nel cielo per formare un'immagine così io non posso fare a meno di percorrerla soffermandomi a contare ogni singolo punto, non che ce ne sia bisogno visto che li conosco a memoria. Quella cicatrice però è come una calamita e non riesco a trattenermi dal posarvi un bacio leggero, poi un altro e un altro ancora scendendo sempre più giù per poi risalire al contrario arrivando all'altezza della spalla nel punto in cui termina. Lì mi soffermo, poggio la testa nell'incavo del tuo collo e chiudo gli occhi beandomi del calore che la tua pelle nuda emana. Sento soltanto il suono regolare del tuo respiro, il profumo intenso della tua pelle...
"Che c'è ti senti solo ricciolo?"
Spalanco gli occhi e scatto all'indietro all'istante come se mi fossi scottato. Zoro mi guarda stranito; in effetti la mia reazione forse è stata un pò esagerata ma ho agito d'impulso, non mi aspettavo certo che quel gorilla tutto muscoli si svegliasse. Mi schiarisco la voce cercando di far finta di niente.
"Ho il turno di guardia! Ero venuto...a portarti una coperta, si gela qui fuori!"
"Oh, e immagino che tu non l'abbia trovata."
"Certo che l'ho trovata!Tieni!" Raccolgo la coperta da terra e gliela lancio addosso.
"E allora, se non era per riscaldarmi, mi spieghi per quale ragione eri avvinghiato a me in quel modo? A un certo punto hai iniziato persino a baciarmi!"
Rimango a bocca aperta sconvolto, ero convinto che dormisse, non pensavo che si sarebbe accorto di qualcosa.Che idiota dannazione! Dovevo aspettarmelo che gli spadaccini tengono sempre i sensi in allerta.
"Ammettilo cuoco volevi approfittare di me mentre dormivo non è così?"
"Eh? Ma non dire cazzate stupido Marimo, non ci penso neanche!"
"Mmmm in questo caso tu..." eccolo lì, il suo solito ghigno da stronzo bastardo"..dì la verità volevi le coccole?"
Avvampo, il mio viso sono sicuro, assume tutte le tonalità di rosso immaginabili. Ok effettivamente un pò ci ha preso, forse, ma non posso certo dargliela vinta così.
"Cosa? No! Assolutamente...io stavo...insomma...no! Per niente!"
Perfetto ora si che ho rimediato. Maledizione! Stupido tu e il tuo sguardo da stupido Marimo che mi fa reagire in questo modo stupido! Improvvisamente sento la tua risata divertita farsi largo nelle mie orecchie.
"Smettila non c'è niente da ridere!"
"Dovresti vedere la tua faccia, è troppo divertente!"
"Pensa alla tua, ti sei mai guardato allo specchio?"
Niente da fare, continui a ridere e questo non fa che irritarmi."La vuoi piantare?" Sempre più nervoso ti dò le spalle e mi accendo una sigaretta."Idiota!" Rimango fermo a fissare il mare scuro della notte assaporando ogni boccata. Intanto tu hai smesso di ridere e ti sei avvolto con la coperta. Sento i tuoi occhi puntati sulla mia schiena.
"Non c'è bisogno che me lo chieda....se vuoi compagnia, o se vuoi toccarmi, o anche se vuoi solo stare con me puoi farlo non me lo devi chiedere!"
Butto la cicca per terra premurandomi di spegnerla bene con la scarpa. Mi volto verso di te e noto che hai chiuso nuovamente gli occhi. Ti raggiungo. Senza tanti complimenti sposto la coperta, poggio la testa sul tuo petto e mi accuccio tra le tue braccia coprendo entrambi.
"E chi ti ha chesto niente Marimo!"
Per tutta risposta emetti un verso compiaciuto e mi stringi ancora di più a te con entrambe le braccia. Non posso fare a meno di sorridere. Mi rannicchio sempre di più contro il tuo petto. Il tepore che il tuo corpo emana è così piacevole da conciliarmi il sonno, sento le palpebre che si chiudono lentamente.
"Oi, mi dici che succede cuoco?"
Sollevo lo sguardo verso di te e ti fisso stupito.Non capisco perchè mi stai chiedendo questo. Alzi gli occhi al cielo sospirando.
"Sei strano....ultimamente pensi troppo."
Il tuo tono è stranamente apprensivo come poche volte mi è capitato di sentirlo. Un misto di soddisfazione e senso di colpa si fa largo dentro di me.
"Oh ma che carino, il Marimo-chan si preoccupa per me!"
Non posso far altro che sdrammatizzare per allentare un pò la tensione.
"Ma non dire scemenze! E smettila di chiamarmi in quel modo razza di cretino!"
Mi urli contro con un'espressione tra il furioso e l'imbarazzato e non riesco a non scoppiare a ridere. Mi guardi torvo e ti volti di scatto offeso. Ho ancora le lacrime agli occhi per le troppe risate.Non so cosa mi succede, ma quando sto con te ho delle reazioni incontrollabili che non riesco a spiegarmi. Sarà il leggero venticello primaverile che gonfia le vele, sarà il cielo pulito coperto di stelle, sarà il calore che sento dentro ogni volta che ti ho vicino.
"Sul serio cuoco....stai bene?"
Forse l'amore mi rende prevedibile, o forse sei tu che mi conosci troppo bene. Hai ancora il broncio e mi guardi in attesa. Adoro quell'espressione, ti fa sembrare come un bambino che è stato appena messo in castigo e che ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui. Non chiedo di meglio. Mi avvicino lentamente e poso un bacio sulle tue labbra imbronciate. Senza perdere tempo porti una mano sotto al mio mento e approfondisci il bacio. Ci stacchiamo soltanto quando sentiamo l'ossigeno mancare.
"Adesso si!"
Sussurro piano mentre tu mi regali uno dei tuoi splendidi sorrisi, così dannatamente rari e per questo ancora più belli. Poso la testa sulla tua spalla mentre tu mi accarezzi i capelli. Non posso essere più felice, chi l'avrebbe mai detto,ora inizio a crederci davvero, sempre di più. E rimaniamo così, abbracciati sul ponte erboso della Sunny. A farci compagnia solo il rumore delle onde e la consapevolezza di quel sentimento che ci lega, tanto forte da farci sentire insieme l'unica cosa che conta.




Angolo dell'autrice
            
Eccoci!! Allora inizio dicendo che questa storia la voglio dedicare a Sanji disciple perchè l'idea di scrivere questa fanfic è partita da un nostro discorso;                               essendo io una fan del ZoSan nell'anima ho cercato in tutti i modi di dimostrare i vari motivi per cui secondo me cuoco e spadaccino sono fatti per stare                               insieme mentre lui non ne era tanto convinto essendo fan di un'altra coppia; spero comunque di essere riuscita almeno un pò a fargli cambiare idea con                                 questa storia dove in qualche modo ho tentato di raccontare come è nato l'amore tra i due dal punto di vista di quello che secondo me è uno dei personaggi                             più riflessivi dopo Robin. Se poi aggiungiamo che, sempre secondo me, è pure innamorato perso del suo Marimo (vedi,tra le tante, la saga di Thriller Bark),                           mi sembrava perfetto per fissare intenerito il suo ragazzo mentre dorme ripensando al momento in cui si sono dichiarati il loro amore. *___*
             Ok forse sembra un discorso un pò troppo sdolcinato se riferito a loro 2, però secondo me un pò di tenerezza ci stà.
             La seconda cosa che mi ha ispirato è stata la canzone "Imbranato" di Tiziano Ferro, non so perchè ma mi ha fatto venire in mente Sanji!
             Spero comunque di non essere caduta nell' OOC per nessuno dei due.
             Vi ringrazio per essere arrivati fin qui, mi auguro che la storia vi sia piaciuta, fatemi sapere che ne pensate!
A presto! =)

             









  
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