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Autore: Laylath    26/11/2013    3 recensioni
Una raccolta di ventuno voci, una per ogni lettera dell'alfabeto, relative al mondo militare di Amestris.
Grazie all'aiuto del nostro team preferito, e al "Manuale del perfetto soldato" faremo un percorso alla scoperta dell'esercito.
Le scene sono di diverso genere: drammatico, comico, serio etc etc.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Team Mustang
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Military memories'
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Q come “Qualifica”

 
Durante la sua permanenza nell’esercito, un soldato è chiamato a migliorarsi e ad raggiungere nuove qualifiche e competenze. La carriera nell’esercito non è statica ma in continuo divenire: la crescita è sia dell’uomo che del soldato.

 
 
“E’ proprio necessario?” chiese Fury, sedendosi al posto di guida nella macchina.
“Non è tollerabile che tu non sappia guidare, soldato, - sbuffò Havoc – potrebbe presentarsi la necessità in ogni momento e tu devi essere preparato. Ecco il risultato di terminare l’Accademia in un anno: non hai nessuna pratica di guida.”
Fury non fece caso al rimprovero, impanicato com’era a trovarsi con le mani sul volante e cercando di ricordare come fosse la questione dei pedali a cui arrivava appena. Ma perché il colonnello aveva insistito tanto a fargli fare queste lezioni di scuola guida? Capiva saper usare bene la pistola ed il fucile… ma una macchina! Senza contare che lui non aveva ancora diciannove anni.
“Tappo, mi stai ascoltando? – chiese Havoc con aria annoiata, dato che era stato, come sempre, offerto volontario per fare da insegnante al piccolo della squadra – Ti ricordi come funziona?”
“Sì… credo di sì.” annuì il giovane, in realtà per niente sicuro di quello che faceva.
“Allora parti!”
Fury mise da parte i dubbi, girò la chiave, e premette acceleratore e frizione…
La macchina in dotazione all’esercito fece un poderoso salto in avanti per poi spegnersi di colpo con una brusca frenata che mandò Havoc a sbattere violentemente contro il parabrezza.
 
Considerata la botta presa dal sottotenente, fu Breda ad assumersi l’incarico di istruttore di scuola guida del soldato. Assieme al tenente Hawkeye, ogni pomeriggio, prendeva il ragazzo e lo portava a fare pratica in uno dei tanti terreni usati per le esercitazioni, in modo da evitare il rischio di mettere sotto qualcuno (Havoc aveva infatti bollato Fury come una persona totalmente incapace di guidare), o di distruggere la macchina contro qualcosa.
A dire il vero nessuno dei tre coinvolti parlò dei risultati durante le tre settimane di esercitazione pratica. Mustang, Havoc e Falman non sapevano se essere incoraggiati o preoccupati da un simile silenzio: insomma, sapevano che Breda ed il tenente sapevano guidare bene ed il fatto che non si lamentassero del ragazzo voleva dire che i risultati stavano arrivando… però qualcosa non tornava.
In ogni caso, dopo tre settimane di esercitazione quotidiana, i due istruttori annunciarono con fierezza che il ragazzo era perfettamente in grado di guidare una macchina.
E Mustang decise di metterlo alla prova.
 
“Va bene, soldato, – disse sedendosi dietro, accanto a Breda, mentre il tenente prendeva posto davanti con Fury – devo fare alcuni giri in città e oggi farai tu d’autista. Non c’è alcuna fretta: vai pure tranquillo.”
“Va bene, colonnello.” annuì Fury, mettendo in moto e partendo con tranquillità.
Col passare del tempo l’alchimista iniziò a rilassarsi e a godersi la giornata fuori dall’ufficio: sembrava che Fury se la cavasse egregiamente al volante. Era sicuro e disinvolto nel cambiare le marce, nel destreggiarsi nelle strade, nel fare attenzione ai pedoni… decisamente Breda ed il tenente avevano fatto un ottimo lavoro.
Guardando il viso placido del giovane riflesso nello specchietto retrovisore, Mustang annuì soddisfatto quando il tenente esclamò:
“Ma quelli nella macchina gialla sono i criminali che stiamo cercando da tempo!”
“Che?”
“Fury! Insegui quei maledetti!” scattò Breda, alzandosi in piedi nel posto di dietro e mettendo una mano nella spalla di Fury.
Mustang che aveva ancora lo sguardo sullo specchietto, vide una luce di follia accendersi negli occhi scuri del soldato. Fu come se Breda avesse appena fatto scattare un interruttore nella personalità di Fury: una malata e psicopatica esaltazione si impossessò di lui… l’accelerata fu incredibile.
Breda ed il tenente erano ottimi guidatori, certamente, ma a dispetto della loro calma in ufficio e della loro guida tranquilla in occasioni normali, si trasformavano in veri e propri demoni della strada quando si trattava di inseguimenti o simili. Provavano un perverso gusto a sgommare e correre in inseguimenti all’ultima accelerata… e sembrava avessero contaminato anche l’insospettabile e tranquillo Fury in quelle tre misteriose e segrete settimane di scuola guida.
A Mustang non restò che rimanere aggrappato disperatamente al proprio sedile, praticamente sequestrato da quel trio di folli: Breda sorrideva compiaciuto, incoraggiando Fury a compiere manovre degne di un pirata della strada; il tenente si sporgeva dal finestrino con la pistola puntata verso la macchina inseguita e rispondeva al fuoco, ordinando a Fury dove andare.
E Fury… beh, Fury era letteralmente posseduto dal demone della guida spericolata. Sorrideva malvagiamente, suonava il clacson per farsi largo tra i pedoni. In quella folle ora d’inseguimento Mustang fu sicuro di averlo sentito lanciare almeno tre bestemmie, sicuramente insegnamento del sottotenente rosso.
“Levatevi di mezzo, inutili pedoni!” sbraitò ad un certo punto, evitando per un pelo un paio di vecchiette.
“Così, ragazzo! Fatti rispettare!”
Come se non bastasse i banditi che stavano inseguendo sembravano essere piloti d’eccezione e fu una vera e propria gara a chi faceva le acrobazie più spericolate. E più questa gara proseguiva, più Fury si esaltava.
Mustang, ridotto a silenzio da quelle pazze belve che erano diventati i suoi uomini, restava aggrappato al sedile e pregava con tutto se stesso che ne uscissero vivi, senza schianti.
Alla fine con un testacoda completo, Fury tagliò la strada ai loro avversari che, per evitare l’impatto furono costretti a sterzare e così facendo finirono nel fiume.
“Li abbiamo presi quei maledetti – sogghignò Breda, arruffando i capelli di Fury prima di scendere dalla macchina per andare ad arrestare quei banditi – bel lavoro ragazzo! Adesso puoi aggiungere anche la guida al tuo curriculum.”
Rimasero in macchina solo Fury ed il colonnello. Il ragazzo si girò verso il suo superiore, il viso di nuovo tranquillo e timido.
“Sono stato bravo, signore?”
“Tu… tu non guiderai mai più in mia presenza!” riuscì a dire Mustang, ai limiti dell’infarto.
Proprio in quel momento il motore della macchina, provato fino allo stremo da quell’inseguimento, cedette e con uno strano fischio iniziò a far uscire fumo dal radiatore.
 
Almeno una ventina di civili che avevano rischiato di essere investiti, un’auto dell’esercito completamente fuori uso, un’altra nel fondale del fiume, tre criminali arrestati… e l’alchimista di fuoco che necessitò di tre tazze di camomilla per riprendersi.
Quanto può costare aggiungere delle nuove competenze al proprio curriculum.
  
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