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Autore: mrs_1direction    26/11/2013    5 recensioni
Allison è una ragazza di 17 anni che vive a Doncaster con sua madre, mentre suo padre è morto quando lei era ancora neonata.
Una notte in discoteca le è bastata per conoscere un ragazzo che le fa perdere la testa e che fa di tutto per farla cadere a i sui piedi, e che la protegge dal male che le fa il suo ragazzo. Il nome di questo ragazzo è Louis.
I due ragazzi non sanno cosa aspettarsi e saranno costretti a vivere il loro amore di nascosto. Il loro desiderio è che un giorno il mondo li accetterà per il loro amore, ma a costo di un grande sacrificio e molto dolore.
Non voglio anticiparvi troppo. Spero vi piaccia, un bacio, ciaooooo!!!
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 7
Mi svegliai.
Ero nel letto. Le coperte erano avvolte al mio corpo esile.
Mi alzai. Notai che avevo addosso un pigiama che sapevo non apparteneva a me.
Mi affacciai alla porta. Scesi le scale.
Sentii parlare Louis.
-No, gliela porto io la colazione-
-Come vuole- disse una voce femminile. La cameriera.
Continuai a scendere le scale e arrivó Louis con un enorme vassoio in mano colmo di mangiare.

'Ehi ti sei alzata stavo per portarti la colazione a letto' disse.
'Grazie, ma preferisco mangiare a tavola'

Era veramente piena di roba. C'era un caffè, un succo di frutta alla pesca, il mio preferito, un cornetto alla cioccolata bianca, la mia preferita, un maffin semplice e una mela. Dopo notai che c'erano anche delle vaschette di marmellata alla fragola e all'albicocca.

'Ecco. Puoi mangiare tutto quello che vuoi.'
'Grazie, ma è decisamente troppo per me. Non riuscirei mai a finire tutto.'
'Non devi finire tutto. Devi mangiare quello che ti va di mangiare.'

Cominciai. Tutto quello che c'era là sopra era buonissimo.
Presi il caffè e mangiai il cornetto e la mela. Non ce la facevo più. Certo, peró aveva azzeccato i miei gusti.

'Mi sento gonfia.'
'Non preoccuparti. Se non hai più fame non devi mangiare altro.' disse.
'Si peró mi dispiace di aver lasciato così tanta roba.'
'ehi, ehi, ehi. Basta così. Non devi preoccuparti di niente.' Aveva la solita voce dolce e protettiva. Abbassai la testa un pó intimorita.
'Preferisci doccia o il bagno?'
'Io?'chiesi. Voleva farmi stare lì. E come mi sarei vestita se i miei vestiti erano tutti strappati? 
'Si. Devi rilassarti. Ti ho procurato dei vestiti puliti della tua taglia. Credo ti vadano. Non so se ti piacciono ma è sempre meglio di niente, no?'
Beh, effettivamente avevo proprio bisogno di lavarmi e vestirmi come si deve, peró non volevo neanche disturbare a casa di Louis. Già era tanto che ero rimasta lì a dormire.
'Louis, forse è meglio che me ne vada. Non voglio creare altro disturbo' dissi alzandomi dalla sedia.
'Ma no dove vai? Tu non crei nessun disturbo qui. E poi dove vai in pigiama?'
Beh, era vero.
'Allison, tu puoi rimanere qui quando vuoi, sei una nostra ospite. E neanche un'ospite qualunque' disse e io mi feci rossa come un peperone.
'Adesso puoi rispondere alla mia domanda? Doccia o bagno?'
'Io non ho un preferito. Peró magari faró una doccia così farò più veloce e toglieró al più presto il disturbo' dissi io. Non me ne volevo andare peró mi sembrava sempre di stare fuori posto.
'Ancora con questa storia. Tu qua sei una mia ospite e puoi rimanere tutto il tempo che desideri.' mi disse avvicinandosi e mettendomi la mano destra dietro sulla spalla per farmi sedere e con la mano sinistra spostava la sedia.
'Mara, prepari un bagno caldo per la signorina e...'disse una cosa a bassa voce alla cameriera tanto che io non riuscii a sentire. La cameriera, Mara si chiamava, annuì e saliì al piano di sopra.

A giudicare da come parlava e dai suoi movimento, ma soprattutto dalla sua disponibilità e gentilezza, sembrava simpatica. Inoltre sembrava anche molto affezionata a Louis. 
Era carina. Bassa e un pó grassottella, capelli platino raccolti e una voce dolce. Sembrava la nonna di Louis e non la cameriera di casa. Si vedeva che lavorava lì da tanti anni, forse prima che lui nascesse.
Louis rimase in piedi accanto a me è mi guardava. Oddio nn ho mai conosciuto occhi più belli, di un colore che non so definire con precisione, un azzurro-verde-grigio, che quando guardo mi sembra di perdermi nel mare. Quanto erano belli. Ma tutto era bello di lui. Quei capelli soffici, sempre pettinati al punto giusto, anche se a me piacevano di più quando erano arruffati perchè aveva un'aria più naturale. E quelle mani. Anche queste erano soffici e morbide.
E quelle braccia muscolose.
E quel fisico scolpito, che mi fa impazzire più di ogni altra al mondo. 
E quelle labbra, che ogni volta che le vedo mi viene l'acquolina in bocca , e vorrei baciarlo, toccare quelle labbra morbide e dolci come lo zucchero filato.
MA CHE STO DICENDO! Devo dimenticarmi di Louis come un fidanzato. Devo dimenticarlo. Ma come faccio se sto sempre con lui?
Continuava a guardarmi e io quasi piangevo, ma cercavi di trattenermi.

'Il bagno è pronto' disse la cameriera in un orecchio a Louis.
'Si, grazie Mara.'disse poi rivolgendosi a me 'Principessa, il bagno è pronto'
PRINCIPESSA?!? Mi aveva chiamato principessa?

Mi alzai e lui chiamó la cameriera per farmi accompagnare al piano di sopra. Lei fu molto gentile e io la ringraziai.
Entrai nel bagno.
L'atmosfera era calda, grazie alle numerose candele sparse un pó ovunque, infatti stavano sulla vasca, sopra al lavandino, per terra e sul mobile.
La vasca era riempita interamente di acqua calda. Le candele profumavano di cocco. Sul mobile c'erano due asciugamani bianchissimi appena lavati, anch'essi con profumo di cocco. La luce era spenta e tutto piacevole. 
Mi spogliai e mi immersi nella vasca. Presi la saponetta alla cannella e cominciai a spalmarla su tutto il mio corpo più di una volta, forse tre o quattro, fino a far alzare la schiuma. Alla fine posai la saponetta e mi misi più comoda con la testa poggiata sul bordo della vasca. Mi fermai a riflettere. Pensai alle mie ultime settimane trascorse a pensare a Louis. Da quando 4 settimane prima entrai in quel locale, vidi da lontano uno sguardo attento che mi squadrava, e solo per divertimento e per dimenticarmi quello che stavo passando, mi avvicinai. E lì cominciò tutto. Solo 4 settimane sono bastate per vivere quello che normalmente avrei vissuto in 6 mesi, anzi, non li avrei proprio fissuti. Se non fosse stato per lui non ci sarebbe stato l'amore, l'essere 'servita e riverita' in tutti i sensi, essere chiamata 'principessa', perchè mi avrebbero chiamata 'puttana'.
Se non fosse stato per Louis adesso io sarei in una clinica, che mi visitava le parti basse per vedere se c'era stata violenza sessuale. Adesso starei su tutti i giornali come 'la ragazza di 17 anni violentata brutalmente fuori una discoteca'. Testimoni? Zero assoluto.
Se non fosse stato per Louis, adesso starei ancora con Troy, che mi picchiava tutti i giorni. 
Cosa sarebbe diventata la mia vita? Uno straccio sporco buttato per terra?
Le lacrime cominciarono a scendere e a bagnarmi il viso, mentre quasi singhiozzavo.
E mia madre? Dopo tutta la sofferenza che ha subito, avrebbe dovuto averne un'altra? Perchè?
La gente si droga, dipende dalla droga, si fa le canne. Anche io ho una droga. Si chiama Louis. E anche questa fa male. Non fisicamente, ma sentimentalmente, perchè solo il pensiero di non poter stare con lui mi fa venire una crisi di pianto e temo di poter esplodere da un momento all'altro.
Le lacrime scendevano. Pensavo ancora alla sera prima e a quello che ho subito, o meglio che stavo per subire. Perchè poi è arrivato Louis, il MIO Louis, il MIO angelo custode, la mia unica salvezza. O dio quanto lo amo.
Persi la condizione del tempo e solo dopo mi accorsi che era trascorsa un'ora e mezza. 
Mi alzai e mi asciugai. Mi lavai la faccia per non far vedere le lacrime che erano scese. Notai che sul mobile c'erano dei vestiti. Jeans scuri e maglietta a mezze maniche rosa. Davvero carino.
Mi vestii e poi ero pronta per uscire dal bagno.
Aprii la porta e lentamente mi affacciai dalle scale. Potevo vedere solo le scarpe di Louis da quella prospettiva. 
'Allora così?' 'E dopo che devo fare?' 'Questo dove lo devo mettere?'
Stava cucinando. Louis cucina? Con la cameriera che ha, cucina?
Scesi le scale e lui mi sentì subito e girandosi:
'Ehi principessa! Già finito? Ti sei rilassata?'
Io ero sinceramente un pó imbarazzata.
'Si, tutto bene. Grazie Louis per essere stato così disponibile nei miei confronti, non eri tenuto a farlo e...io...te ne sono veramente grata'
'Non devi ringraziarmi di niente principessa. Io per te ci saró sempre e ogni volta che avrai bisogno di me basterà farmi uno squillo che io verró, verró ad aiutarti, anche dall'altro capo del mondo, io ci saró.'
Le mie guance erano diventate rosso peperone. Abbassai la testa un pó intimidita e i capelli mi caddero davanti al viso.
Intanto la cameriera se n'era andata lasciandoci soli. Aveva capito la situazione.
Lui continuó a cucinare e io continuai a guardarlo. Rimanemmo in silenzio per minuti che a me sembravano ore, finchè non parlo: 
'Ti va di rimanere qui a pranzo. Sto provando a cucinare. Non lo faccio quasi mai è mi piacerebbe che tu mi giudicassi. Senza impegno peró'
'Non lo so Louis' dissi.
'Ti prego'
Io ci pensai un pó su...
'Va bene fammi avvertire mia madre' neanche il tempo di finire la frase...
'Già fatto. L'ho avvertita io.'
Che velocità.
'Anche perchè devi assaggiare le specialità dello chef'
Mi sedetti e aspettai. Intanto parlammo.
***
'Allora pronta per assaggiare?'
'Certo'
'Allora....' Mi fece assaggiare tutto, dall'antipasto al dolce alla frutta.
'Allora? Che te ne pare? Come cucino?'
'Benissimo, davvero.' ERA VERO!
'Sono contento che ti piaccia. Ti confesso una cosa. Non ho mai provato a cucinare. È la prima volta.'
'Allora vai bene' dissi. Ci guardammo. 
Lui mi fissava con i suoi occhi azzurri. Io come al solito guardavo per terra.
'Sei bellissima' mi disse con fare dolce facendomi arrossire. Si avvicino ancora di più a me.
'Non ho mai visto una ragazza più bella di te, amore. Lo sai?' mi alzo il volto per fare in modo che lo guardassi.
'Louis, dai. Non dire così' dissi balbettando.
'Tu. Tu mi mandi in extasi.'
Prese il mio volto tra le mani e mi diede un bacio con foga. Inizialmente non feci niente. Ero confusa. Poi mi resi conto di quello che stava accadendo. Mi staccai da lui.
'Ma sei pazzo? Cosa cazzo ti è saltato in testa? Non sono una puttana che si bacia il primo che le capita a tiro. Se pensi di potermi scopare così, scordatelo!'
Lui mi guardó con una faccia sconvolta di chi sta pensando ' Cosa cazzo è successo? Mi sono perso un passaggio?' poi si mise le mani davanti al volto. 
'Cosa ti è successo Allison? Pensavo di piacerti, e invece? Perchè questa reazione?' chiese.
'No! Non mi piaci! Non voglio questo!' urlai.
'Ma cosa? Cosa ho fatto?' chiese confuso.
'Noi non possiamo stare insieme. È sbagliato, Louis.'
'Ma perchè? Io ti amo. Non ti basta?'
'No. Non mi basta. La nostra è una storia impossibile.' Le lacrime cominciarono a scendere sul viso. Mi misi le mani nei capelli disperata e piansi, piansi ancora più forte.
'Non fare così. Ci sono qui io. Tieni.' disse porgendomi un fazzoletto. Io mi asciugai le lacrime.
'Louis non ti rendi conto. Non esisterà mai un 'noi'. Forse è meglio se non ci vediamo più, così soffriremo di meno entrambi.' presi le mie cose e uscii. Lui mi venne incontro cercando di farmi ragionare ma io non volevo. Gli diedi un bacio a stampo bagnandogli le guance di lacrime e me ne andai. Lui mi tratteneva. Mi staccai.
Salii in macchina. Piangevo. Piangevo forte. Non riuscivo neanche a vedere quello che c'era davanti a me perchè gli occhi mi si erano gonfiati di lacrime. Io tenevo a Louis, cazzo! No, forse sbaglio. Così non fa bene. Io amo Louis, cazzo! Va meglio. Come non ho mai amato nessuno.
Arrivai a casa ancora piangendo. Mi accasciai sul divano che bagnai di lacrime e ci rimasi per 3 ore. 
Poi, quando mi ero ormai calmata, mi addormentai.
Foto: CAPITOLO 7
Mi svegliai.
Ero nel letto. Le coperte erano avvolte al mio corpo esile.
Mi alzai. Notai che avevo addosso un pigiama che sapevo non apparteneva a me.
Mi affacciai alla porta. Scesi le scale.
Sentii parlare Louis.
-No, gliela porto io la colazione-
-Come vuole- disse una voce femminile. La cameriera.
Continuai a scendere le scale e arrivó Louis con un enorme vassoio in mano colmo di mangiare.

'Ehi ti sei alzata stavo per portarti la colazione a letto' disse.
'Grazie, ma preferisco mangiare a tavola'

Era veramente piena di roba. C'era un caffè, un succo di frutta alla pesca, il mio preferito, un cornetto alla cioccolata bianca, la mia preferita, un maffin semplice e una mela. Dopo notai che c'erano anche delle vaschette di marmellata alla fragola e all'albicocca.

'Ecco. Puoi mangiare tutto quello che vuoi.'
'Grazie, ma è decisamente troppo per me. Non riuscirei mai a finire tutto.'
'Non devi finire tutto. Devi mangiare quello che ti va di mangiare.'

Cominciai. Tutto quello che c'era là sopra era buonissimo.
Presi il caffè e mangiai il cornetto e la mela. Non ce la facevo più. Certo, peró aveva azzeccato i miei gusti.

'Mi sento gonfia.'
'Non preoccuparti. Se non hai più fame non devi mangiare altro.' disse.
'Si peró mi dispiace di aver lasciato così tanta roba.'
'ehi, ehi, ehi. Basta così. Non devi preoccuparti di niente.' Aveva la solita voce dolce e protettiva. Abbassai la testa un pó intimorita.
'Preferisci doccia o il bagno?'
'Io?'chiesi. Voleva farmi stare lì. E come mi sarei vestita se i miei vestiti erano tutti strappati? 
'Si. Devi rilassarti. Ti ho procurato dei vestiti puliti della tua taglia. Credo ti vadano. Non so se ti piacciono ma è sempre meglio di niente, no?'
Beh, effettivamente avevo proprio bisogno di lavarmi e vestirmi come si deve, peró non volevo neanche disturbare a casa di Louis. Già era tanto che ero rimasta lì a dormire.
'Louis, forse è meglio che me ne vada. Non voglio creare altro disturbo' dissi alzandomi dalla sedia.
'Ma no dove vai? Tu non crei nessun disturbo qui. E poi dove vai in pigiama?'
Beh, era vero.
'Allison, tu puoi rimanere qui quando vuoi, sei una nostra ospite. E neanche un'ospite qualunque' disse e io mi feci rossa come un peperone.
'Adesso puoi rispondere alla mia domanda? Doccia o bagno?'
'Io non ho un preferito. Peró magari faró una doccia così farò più veloce e toglieró al più presto il disturbo' dissi io. Non me ne volevo andare peró mi sembrava sempre di stare fuori posto.
'Ancora con questa storia. Tu qua sei una mia ospite e puoi rimanere tutto il tempo che desideri.' mi disse avvicinandosi e mettendomi la mano destra dietro sulla spalla per farmi sedere e con la mano sinistra spostava la sedia.
'Mara, prepari un bagno caldo per la signorina e...'disse una cosa a bassa voce alla cameriera tanto che io non riuscii a sentire. La cameriera, Mara si chiamava, annuì e saliì al piano di sopra.

A giudicare da come parlava e dai suoi movimento, ma soprattutto dalla sua disponibilità e gentilezza, sembrava simpatica. Inoltre sembrava anche molto affezionata a Louis. 
Era carina. Bassa e un pó grassottella, capelli platino raccolti e una voce dolce. Sembrava la nonna di Louis e non la cameriera di casa. Si vedeva che lavorava lì da tanti anni, forse prima che lui nascesse.
Louis rimase in piedi accanto a me è mi guardava. Oddio nn ho mai conosciuto occhi più belli, di un colore che non so definire con precisione, un azzurro-verde-grigio, che quando guardo mi sembra di perdermi nel mare. Quanto erano belli. Ma tutto era bello di lui. Quei capelli soffici, sempre pettinati al punto giusto, anche se a me piacevano di più quando erano arruffati perchè aveva un'aria più naturale. E quelle mani. Anche queste erano soffici e morbide.
E quelle braccia muscolose.
E quel fisico scolpito, che mi fa impazzire più di ogni altra al mondo. 
E quelle labbra, che ogni volta che le vedo mi viene l'acquolina in bocca , e vorrei baciarlo, toccare quelle labbra morbide e dolci come lo zucchero filato.
MA CHE STO DICENDO! Devo dimenticarmi di Louis come un fidanzato. Devo dimenticarlo. Ma come faccio se sto sempre con lui?
Continuava a guardarmi e io quasi piangevo, ma cercavi di trattenermi.

'Il bagno è pronto' disse la cameriera in un orecchio a Louis.
'Si, grazie Mara.'disse poi rivolgendosi a me 'Principessa, il bagno è pronto'
PRINCIPESSA?!? Mi aveva chiamato principessa?

Mi alzai e lui chiamó la cameriera per farmi accompagnare al piano di sopra. Lei fu molto gentile e io la ringraziai.
Entrai nel bagno.
L'atmosfera era calda, grazie alle numerose candele sparse un pó ovunque, infatti stavano sulla vasca, sopra al lavandino, per terra e sul mobile.
La vasca era riempita interamente di acqua calda. Le candele profumavano di cocco. Sul mobile c'erano due asciugamani bianchissimi appena lavati, anch'essi con profumo di cocco. La luce era spenta e tutto piacevole. 
Mi spogliai e mi immersi nella vasca. Presi la saponetta alla cannella e cominciai a spalmarla su tutto il mio corpo più di una volta, forse tre o quattro, fino a far alzare la schiuma. Alla fine posai la saponetta e mi misi più comoda con la testa poggiata sul bordo della vasca. Mi fermai a riflettere. Pensai alle mie ultime settimane trascorse a pensare a Louis. Da quando 4 settimane prima entrai in quel locale, vidi da lontano uno sguardo attento che mi squadrava, e solo per divertimento e per dimenticarmi quello che stavo passando, mi avvicinai. E lì cominciò tutto. Solo 4 settimane sono bastate per vivere quello che normalmente avrei vissuto in 6 mesi, anzi, non li avrei proprio fissuti. Se non fosse stato per lui non ci sarebbe stato l'amore, l'essere 'servita e riverita' in tutti i sensi, essere chiamata 'principessa', perchè mi avrebbero chiamata 'puttana'.
Se non fosse stato per Louis adesso io sarei in una clinica, che mi visitava le parti basse per vedere se c'era stata violenza sessuale. Adesso starei su tutti i giornali come 'la ragazza di 17 anni violentata brutalmente fuori una discoteca'. Testimoni? Zero assoluto.
Se non fosse stato per Louis, adesso starei ancora con Troy, che mi picchiava tutti i giorni. 
Cosa sarebbe diventata la mia vita? Uno straccio sporco buttato per terra?
Le lacrime cominciarono a scendere e a bagnarmi il viso, mentre quasi singhiozzavo.
E mia madre? Dopo tutta la sofferenza che ha subito, avrebbe dovuto averne un'altra? Perchè?
La gente si droga, dipende dalla droga, si fa le canne. Anche io ho una droga. Si chiama Louis. E anche questa fa male. Non fisicamente, ma sentimentalmente, perchè solo il pensiero di non poter stare con lui mi fa venire una crisi di pianto e temo di poter esplodere da un momento all'altro.
Le lacrime scendevano. Pensavo ancora alla sera prima e a quello che ho subito, o meglio che stavo per subire. Perchè poi è arrivato Louis, il MIO Louis, il MIO angelo custode, la mia unica salvezza. O dio quanto lo amo.
Persi la condizione del tempo e solo dopo mi accorsi che era trascorsa un'ora e mezza. 
Mi alzai e mi asciugai. Mi lavai la faccia per non far vedere le lacrime che erano scese. Notai che sul mobile c'erano dei vestiti. Jeans scuri e maglietta a mezze maniche rosa. Davvero carino.
Mi vestii e poi ero pronta per uscire dal bagno.
Aprii la porta e lentamente mi affacciai dalle scale. Potevo vedere solo le scarpe di Louis da quella prospettiva. 
'Allora così?' 'E dopo che devo fare?' 'Questo dove lo devo mettere?'
Stava cucinando. Louis cucina? Con la cameriera che ha, cucina?
Scesi le scale e lui mi sentì subito e girandosi:
'Ehi principessa! Già finito? Ti sei rilassata?'
Io ero sinceramente un pó imbarazzata.
'Si, tutto bene. Grazie Louis per essere stato così disponibile nei miei confronti, non eri tenuto a farlo e...io...te ne sono veramente grata'
'Non devi ringraziarmi di niente principessa. Io per te ci saró sempre e ogni volta che avrai bisogno di me basterà farmi uno squillo che io verró, verró ad aiutarti, anche dall'altro capo del mondo, io ci saró.'
Le mie guance erano diventate rosso peperone. Abbassai la testa un pó intimidita e i capelli mi caddero davanti al viso.
Intanto la cameriera se n'era andata lasciandoci soli. Aveva capito la situazione.
Lui continuó a cucinare e io continuai a guardarlo. Rimanemmo in silenzio per minuti che a me sembravano ore, finchè non parlo: 
'Ti va di rimanere qui a pranzo. Sto provando a cucinare. Non lo faccio quasi mai è mi piacerebbe che tu mi giudicassi. Senza impegno peró'
'Non lo so Louis' dissi.
'Ti prego'
Io ci pensai un pó su...
'Va bene fammi avvertire mia madre' neanche il tempo di finire la frase...
'Già fatto. L'ho avvertita io.'
Che velocità.
'Anche perchè devi assaggiare le specialità dello chef'
Mi sedetti e aspettai. Intanto parlammo.
***
'Allora pronta per assaggiare?'
'Certo'
'Allora....' Mi fece assaggiare tutto, dall'antipasto al dolce alla frutta.
'Allora? Che te ne pare? Come cucino?'
'Benissimo, davvero.' ERA VERO!
'Sono contento che ti piaccia. Ti confesso una cosa. Non ho mai provato a cucinare. È la prima volta.'
'Allora vai bene' dissi. Ci guardammo. 
Lui mi fissava con i suoi occhi azzurri. Io come al solito guardavo per terra.
'Sei bellissima' mi disse con fare dolce facendomi arrossire. Si avvicino ancora di più a me.
'Non ho mai visto una ragazza più bella di te, amore. Lo sai?' mi alzo il volto per fare in modo che lo guardassi.
'Louis, dai. Non dire così' dissi balbettando.
'Tu. Tu mi mandi in extasi.'
Prese il mio volto tra le mani e mi diede un bacio con foga. Inizialmente non feci niente. Ero confusa. Poi mi resi conto di quello che stava accadendo. Mi staccai da lui.
'Ma sei pazzo? Cosa cazzo ti è saltato in testa? Non sono una puttana che si bacia il primo che le capita a tiro. Se pensi di potermi scopare così, scordatelo!'
Lui mi guardó con una faccia sconvolta di chi sta pensando ' Cosa cazzo è successo? Mi sono perso un passaggio?' poi si mise le mani davanti al volto. 
'Cosa ti è successo Allison? Pensavo di piacerti, e invece? Perchè questa reazione?' chiese.
'No! Non mi piaci! Non voglio questo!' urlai.
'Ma cosa? Cosa ho fatto?' chiese confuso.
'Noi non possiamo stare insieme. È sbagliato, Louis.'
'Ma perchè? Io ti amo. Non ti basta?'
'No. Non mi basta. La nostra è una storia impossibile.' Le lacrime cominciarono a scendere sul viso. Mi misi le mani nei capelli disperata e piansi, piansi ancora più forte.
'Non fare così. Ci sono qui io. Tieni.' disse porgendomi un fazzoletto. Io mi asciugai le lacrime.
'Louis non ti rendi conto. Non esisterà mai un 'noi'. Forse è meglio se non ci vediamo più, così soffriremo di meno entrambi.' presi le mie cose e uscii. Lui mi venne incontro cercando di farmi ragionare ma io non volevo. Gli diedi un bacio a stampo bagnandogli le guance di lacrime e me ne andai. Lui mi tratteneva. Mi staccai.
Salii in macchina. Piangevo. Piangevo forte. Non riuscivo neanche a vedere quello che c'era davanti a me perchè gli occhi mi si erano gonfiati di lacrime. Io tenevo a Louis, cazzo! No, forse sbaglio. Così non fa bene. Io amo Louis, cazzo! Va meglio. Come non ho mai amato nessuno.
Arrivai a casa ancora piangendo. Mi accasciai sul divano che bagnai di lacrime e ci rimasi per 3 ore. 
Poi, quando mi ero ormai calmata, mi addormentai.
 
HEYY
Buongiorno a tutti. come va? so che ci ho messo molto, anzi moltissimo tempo per pubblicare me tra la scuola, i troppissimi compiti e la palestra non ho neanche il tempo di andare in bagno ahahahhahahaah.
Va bè in quanto al capitolo spero non faccia tanto schifo. Nel caso non esitate a dirmelo  con una recensione e io aggiusterò. 
Adesso vi lascio
XD
  
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