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Autore: HSsDimples    26/11/2013    0 recensioni
Prendiamo...una star internazionale, una ragazza come le altre, il fidanzato di lei, l'amica fan, i compagni della star, un incontro, un incidente e una festa.
Buttate tutto nel mixer e otterrete One love!
«Linda… Dietro di te…» disse con voce fioca e con le lacrime agli occhi, ma non servì a niente...
«Attento Styles! Non la toccare, o ti sparo!»
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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One Love, Il cuore trova la sua Direction.

 

 
~~Capitolo 1
La ragazza del treno

È un fresco giorno d’estate e per la linea ferroviaria di Londra viaggia un treno. Non importa com’è fatto o dove va, conta chi c’è dentro: Harry Styles e Liam Payne, due membri degli One Direction, che sono stati trattenuti più tempo degli altri a Liverpool e stavano tornando a Londra. Poco prima di arrivare alla stazione di Victoria Station, sul treno salì una ragazza: era alta, aveva i capelli mossi castani, gli occhi verdi e portava due pesanti valigie che fece fatica a issare. I due ragazzi avrebbero voluto aiutarla, però viaggiavano in incognito e non potevano mostrarsi in pubblico. Appena la ragazza salì Harry la guardò incantato. Era una ragazza bellissima e ci volle l’intervento di Liam per farlo risvegliare: «Harryyy, Terra chiama Harry Styles!» «Scusa Liam, sono solo un po’ stanco.» «Stanco nel senso stanco, o nell’altro senso?» «C’è anche un altro senso di essere stanco?» «Lascia stare… Oh, siamo arrivati!» I due presero le valigie e scesero dal treno alla stessa fermata della ragazza.
Liam e Harry s’incamminarono verso la stazione della metrò, presero la Jubilee Line e scesero a London Bridge. Appena arrivarono in albergo, salirono in camera: c’era Niall ad aspettarli. Si salutarono, poi Zayn li invitò nella loro stanza (Liam, Niall, Zayn), Liam accettò, invece Harry con la scusa di dover sistemare le valigie, andò in camera sua. Dopo aver sistemato i bagagli, si sedette vicino alla finestra a guardare fuori: non riusciva a togliersi dalla testa la ragazza che aveva incontrato in treno, si ricordava il suo sorriso mente leggeva il libro, era meravigliosa. Più tardi raggiunse gli altri: «Ce ne hai messo di tempo!» disse Zayn un po’ sospettoso «Che stavi facendo?» Harry fu colto dal panico, cosa poteva dirgli? Stavo pensando a una ragazza che ho visto sul treno? Gli altri lo avrebbero tormentato per il resto dei suoi giorni «Non mi si apriva la valigia» era la prima scusa che gli era venuta in mente. Nei giorni seguenti Harry fu molto distratto finché non avvenne lo sfortunato (e fortunato per Harry) colpo di grazia. Mentre girava Londra in auto, si distrasse per l’ennesima volta e colpì una ragazza in bici, che cadde su delle grosse schegge di una bottiglia. Harry scese di corsa dall’auto e andò in soccorso: era sconvolto ma lo diventò ancora di più quando vide che era andato addosso alla ragazza che aveva visto sul treno, che adesso era a terra e stava sanguinando. Harry gli mise la sua felpa intorno alla gamba, la prese in braccio e la portò in macchina per andare al pronto soccorso. Durante il tragitto la sentiva lamentarsi e singhiozzare: non c’era da meravigliarsi con un taglio di quelle dimensioni! All’ospedale ci vollero un paio d’ore prima che tornasse il medico, e Harry era con lo stomaco sottosopra. Quando tornò il dottore, Harry gli corse incontro: «Come sta?» «Bene, grazie al suo intervento ha evitato la perdita di molto sangue, adesso può venire a farle una visita.» Harry si precipitò in sala operatoria e, attraverso il paio di occhiali che usava per non farsi riconoscere, vide la ragazza distesa sul letto, la gamba fasciata, le guance rigate dalle lacrime e lo sguardo nel vuoto. Il medico li trattene per un paio di minuti, poi li congedò, Harry aiutò la ragazza ad alzarsi (con le stampelle) e si avviarono verso l’ascensore: «Hai preso una bella botta…» abbozzò Harry, con tono timido «Sì, oh, non mi sono presentata: Linda Ryan» «Harry St…» Si dimenticò che doveva tenere segreta la sua identità: «Harry Parker.» Linda fece un risolino quasi contagioso: «Perché ridi?» «Sembra Harry Potter, gli occhiali ce li hai…» Spostò i capelli di Harry che aveva sulla fronte e gliela guardò: «...ma niente cicatrice!» Risero entrambi, poi la riaccompagnò a casa. Linda non riusciva a salire e quindi Harry la prese in braccio, e quando lo fece, si sentì strano, come emozionato. Appena entrarono nell’appartamento, un cane abbaiò contro Harry «Smettila Alex, lui è un mio amico!» Harry la guardò poi disse: «Strano nome per un cane…» «Era il nome di un mio amico, si è dovuto trasferire in America per motivi familiari… Mi manca tantissimo!» disse Linda in preda ai ricordi. Harry decise di evitare di deprimerla ancora di più: «Tu abiti qui? Bel posto…» Linda le sorrise «Ci abito con i miei genitori, adesso sono in Spagna da dei parenti per due mesi, è un’eternità, lo so…» disse a Harry, che stava accarezzando Alex: «Tu non sei molto abituato a parlare con le ragazze, vero?» disse a Harry «C-che?» «Oh, dai, si capisce subito! Ti vergogni, giusto?» «Io… oh…» Linda lo aveva freddato. Harry rimase a pensare, non sapeva di preciso a cosa, ma ci rimase parecchio tempo perché quando si voltò, Linda stava dormendo. Si sedette accanto a lei, e la guardò: sembrava un angelo. Le tolse i capelli dal viso e si addormentò anche lui. Quando si svegliò, erano l’1:26, allora Harry diede un’ultima carezza a Linda, poi uscì in fretta.

  
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