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Autore: FreDrachen    26/11/2013    4 recensioni
A due anni dalla distruzione della setta si verificano strani omicidi che portano il marchio degli Assassini.
Ma Learco oltre a scovare i Superstiti, dovrà fare i conti con il ritorno a Makrat di Leah contessina di Damilar, sua amica d'infanzia.
Quello che non sa è che la ragazza nasconde un oscuro segreto dentro di sé, che potrebbe trascinare nuovamente nel caos il Mondo Emerso.
Dopo La Morte delle Ombre, una nuova guerriera, nuove emozioni, nuova suspense.
Spero che possiate amare questa storia come avete amato la prima:)
Vi aspetto in molti a recensire;)
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dubhe, Learco, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Nemesis'
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CAPITOLO 12


PASSATO 6

I giorni di prigionia sotto Chalom furono solo due,ma i peggiori della sua vita.
Depredata della sua nobiltà veniva trattata peggio di un animale.
«Non vali neanche il prezzo di un riscatto»l’aveva beffeggiata più volte.
E aveva iniziato a picchiarla con piacere. Le urla della ragazza non facevano che incitare Chalom. Perché lui provava una sorta di ebbrezza all'odore del sangue.
E a tarda sera anche della sua dignità.
La prima notte la svestì del suo abito,ormai malconcio.
«Tu ora verrai a letto con me » le aveva detto con un ghigno sadico.
« Non soddisferò mai il tuo piacere! Piuttosto preferirei morire!» gli aveva urlato nel patetico tentativo di ribellarsi.
Chalom non si fece intimorire, e si era permesso un sorrisetto sarcastico.
«Come vuoi. La scelta è tua».
La trascinò di peso verso il letto.
Legò i polsi con una robusta catena alle sbarre di ferro del letto. E lì la violentò. Chalom provava piacere nel dolore degli altri. Quella notte raggiunse un notevole stato d'eccitazione. Il suo piacere era accresciuto dal terrore che trapelava da ogni resistenza della ragazza.
La mattina buttò la giù dal letto piena di lividi bluastri in quasi tutto il corpo.
Tremava in preda al terrore puro. Non immaginava che esistesse un Inferno simile.
«Alzati e vestiti,animale».
Leah non aveva neanche la forza di ribellarsi, per questo ubbidì umilmente.
Il viaggio fu durissimo. Chalom procedette a cavallo. Teneva legati con una robusta corda, assicurata saldamente alle redini, i polsi già segnati da profonde ferite della ragazza. Procedevano spediti e senza sosta, e se Leah si accasciava a terra sfinita c'era sempre Chalom pronto a infierire su di lei a colpi di frusta.
La notte si ripeté la stessa storia del giorno precedente.
 
Erano al confine con la Terra dei Giorni, quando accadde.
«Tra due giorni raggiungeremo Narbet».
«Molto bene»disse Chalom con un sorriso luciferino.
Quando il suo attendente ebbe lasciato la tenda, si voltò verso la ragazza.«Quando arriveremo a Narbet non sarai più un mio problema. è un peccato però, mi hai portato a livelli inimmaginabili d'eccitazione. Vedrò di ricavare una buona somma al mercato degli schiavi».
Le spalle di Leah si abbassarono. Dunque, finiva così. I suoi pensieri furono interrotti da un ruggito tonante di un drago. Chalom uscì dalla tenda, con la spada in pugno. Nella confusione recuperò il mantello di Chalom.
Leah l'avrebbe riconosciuto tra mille. Bhaart. Il suo Bhaart l'aveva trovata.
Con un ruggito, da terrorizzare anche il più coraggioso dei guerrieri, si fece strada tra i soldati per proteggere la sua padrona. Vomitò fiamme in tutte le direzioni finché i Cavalieri non si arresero e scapparono a gambe levate.
Quando non furono altro che puntini all'orizzonte Leah si lasciò andare in un pianto liberatorio.  Ora era finalmente libera da quell'incubo, in compagnia del suo drago.
Ma adesso dove andare? L'unica cosa che le venne in mente fu la Casa.
Volò  per due giorni interi,senza dormire. Aveva paura di ricordare le notti con Chalom.
Dopo aver raggiunto Narbet, e lasciato Bhaart in una scuderia si addentrò nel centro, dove sentì  una strana agitazione.
Tutti gli abitanti stavano festeggiando.
Entrò in una locanda e pagò il pasto con quei pochi soldi che aveva nascosta in una tasca nascosta della gonna.
«Cos'è successo?»
«Dohor e la Gilda sono stati sconfitti»disse felicissimo il locandiere.
Il cuore perse un battito. No. Aveva perso anche sua sorella.
Voleva vedere con i suoi occhi.
 
Leah osservò la distruzione della Casa da lontano.
Alwin era stato chiaro. Era là che si trovava la sua gemella.
Solo quando fu sicura che non ci fosse anima viva si decise ad avvicinarsi.
Le rovine erano più spettrali da vicino. Le guglie erano a terra e sul rosone si apriva uno squarcio come quello di una ferita.
Alzò gli occhi al cielo. La luna brillava spietata su quelle rovine, come per farsi beffa della morte che aveva impregnato quel luogo.
Si passò la lama del pugnale nel palmo della mano. Lasciò che il suo sangue vermiglio gocciolasse a terra lasciando piccole gocce rotonde.
«La tua morte sorella mia come quella dei tuoi compagni non sarà vana. perché nonostante tutto avrai la tua vendetta». Lo giurò su se stessa.
Fece per andarsene, quando sentì rumori di zoccoli in avvicinamento.
Erano soldati delle Terre Libere. Riconobbe l'emblema del casato dei re della Terra delle Rocce.
«Bene, bene. Cosa ci fai qui sgruadrinella? Hai perduto la strada di casa?»la beffeggiò uno.
Leah notò a pochi centimetri dal suo piede una spada. Con agilità la raccolse e la frappose tra sé e i soldati.
«Avvicinatevi, e vi ammazzo. Chiaro?»
«La vipera ha tirato fuori il veleno»disse il soldato, con tono beffardo.
«E non solo quello».
Leah brandì la spada con entrambe le mani, e si accannì sui soldati.
Recise di netto le teste dei soldati vicini. Ma gli altri non si fecero cogliere impreparati.
Un dolore atroce al fianco la lasciò senza fiato. Cadde a carponi a terra, il corpetto già zuppo di sangue. Con la coda dell''occhio vide una figura nera che si muoveva leggiadra contro i soldati, prima di perdere i sensi.
 
L'ombra rimase stupito nel contemplare la danza mortale di quella ragazza, così bella.
Sussultò quando venne colpita al fianco da cui iniziò a colare sangue vermiglio.
Solo allora decise d'intervenire. Sguainò la spada e colse di sorpresa due soldati che si trovarono con la testa recisa.
Gli altri in si fecero cogliere impreparati, ma soccombero sotto quella furia.
Quando tutti i soldati furono morti, si decise ad avvicinarsi alla ragazza. Era davvero bellissima con i suoi capelli ramati tutti scompigliati come a formare una corona. Con orrore notò il viso terreo e pallido. Doveva curarla. E anche subito.
La prese in braccio, e si allontanò nella vegetazione.

 

Angolo autrice:chi di voi vuole uccidere Chalom? è tutto vostro. Ancora non capisco come mi sia venuta in mente una cosa simile!
Perdonate il mio attimo perverso...è lo stress da studio che mi fa venire in mente certe idee;)
Ciao, ciao:)
Drachen;)
   
 
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