Camminava distrattamente, si guardava solo intorno, senza neppure vedere dove stesse mettendo i piedi, e così urtò contro le spalle di un ragazzo alto, moro, pallido e con capelli trasandati, ma che aveva un suo fascino.
Non gli chiese neppure scusa, e proseguì. Si sentì chiamare, ma non si voltò. L'ultimo suo pensiero era quello di dialogare con qualcun altro, sarebbe scoppiata a piangere, qualsiasi fosse stato l'argomento.
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Dopo che si sentì chiamata una decina di volte, si girò. Lo vide. Si innamorò. 
Fine.
No, dai. Scherzo!
Lo guardò con aria tranquilla, aveva lo sguardo spento. 
-Aspetta!-
Mia aspettò.
- Come stai?! -
- Piacere, Mia. - lo guardò stranita, voltò le spalle e si incamminò.
- Non ti ricordi di me, giusto? - disse il tipo.
- Per niente, ti decidi a raccontarmelo o vado via? - tirando sù col naso qualche lacrima.
- Joe. - Si presentò. Ma aveva notato dello sguardo inumidito e del phard ormai rigato dalle lacrime.
Mia si girò dalla parte opposta, gli diede le spalle, guardò in alto, rifece entrare le sue lacrime e si rivoltò fingendo un sorriso accogliente.
- Joe!! Da quanto tempo. No, scherzo. Non so chi tu sia. -
- Prima elementare, mi facesti ingoiare la punta del pastello e finii in ospedale per soffocamento. -
- Ho davvero fatto questo? -
- Certo che sì. Mi devi un pastello e due giorni di vita passati all'ospedale! - sorrise.
Mia cominciava a ricordare. 
- Ti offro un gelato, così mi sdebiterò! - gli disse Mia indicando la gelateria.
- Sono con la mia ragazza, qualche volta ti inviterò io! -
- Non hai il mio numero, come fai? -
- Ah, non lo so. - Joe frugò nel suo masupio, la guardò e disse - Santo Cielo! Ho perso il mio numero, non è che mi presteresti il tuo? -
Mia scoppiò in una sincera risata, le disse il numero e raggiunse sua madre.
Mentre tornava da sua madre, si sentiva guardata da Joe, si voltò, si scambiarono un ultimo sorriso e tra la folla di dispersero i loro sguardi.
- Mamma! Joe, pastello, punta, ospedale, elementari!-
- Non mi piacciono i cruciverba. -
- Ma dai! Intendevo che ho incontrato un mio vecchio amico delle elementari, mi ha fatto tornare il buon umore. -
Andarono a casa.
Si connesse su facebook e intravide la notifica della sua ex migliore amica, Lessie.
Si esaltò tantissimo. Era il "like" al suo ultimo status. 
"Mi manchi come poche, in nessun sorriso ho rivisto il tuo, in nessuna battuta c'ho riso come quando lo facevo con te."
Con l'orgoglio che sembrava ingerirlo come un panino, chiuse tutto, indossò il pigiama e andò a dormire. 
Proprio l'attimo prima di cadere nel sonno profondo, una vibrazione colse la sua attenzione:
"Accipicchia! Ho ritrovato il mio numero, adesso ho in più il tuo. Lo rivuoi?"
Sorrise, mise in stand-by il cellulare e tornò a dormire.
17 dicembre, il Natale si avvicina, lei è più felice e tranquilla. Si guarda allo specchio e non ci sono poi così tante impurità! Si lega i capelli e scende a far colazione. 
Sua madre impallidì.
- E' un elastico quello che raccoglie i tuoi capelli? -
- Sì.- sorrise fieramente -ho deciso di cambiare! - Prese la sua colazione, la divorò e andò a vestirsi per fare due passi in centro.
Si ricordò del messaggio di Joe e rispose:
"Puoi sempre cancellarlo, simpaticone. Ci si vede in giro!"
Si preparò meglio degli altri giorni, sperava di non sembrare triste.