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Autore: Asiacarotina    26/11/2013    0 recensioni
Mary sta per arrivare a Los Angeles per trascorrere un po' di tempo dalla zia.
non vede l'ora ed è molto eccitata ma non sa che proprio lì troverà il vero amore, quello che mai e poi mai la farà soffrire...vivrà questa intensa storia d'amore attraverso sguardi, baci, promesse, divertimenti, scherzi e dolci frasi...tutto quello che lei ha sempre desiderato!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno seguente andai al parchetto dove ci saremmo dovuti incontrare, io ed Harry. Con mia sorpresa lui era già lì, e appena mi vide sorrise. Mi avvicinai 'Hei, ciao' 'Ciao' dissi io abbassando lo sguardo e arrossendo. Lui rise 'Ok, ma basta arrossire, oppure mi farai innamorare di te prima del tempo'. Per lui era una frase normalissima, a quanto pare, ma a me causò un tuffo al cuore che non mi aspettavo. E non fece che farmi arrossire ancora di più. Se ne accorse e cambiò discorso. 'C'è un sole stupendo oggi..' 'Già', risposi io cercando di non guardarlo. 'L.A. è ancora più bella col sole', disse sorridendo, guardandomi. Sentii come se non fosse una semplice frase fatta, per descrivere la città, il modo in cui i suoi occhi brillarono me lo confermarono. 'Ok, andiamo'. Mi portò in quello che all'inizio mi sembrava un altro semplice parco, ma che rispetto al resto della città era più in alto. 'Ora chiudi gli occhi' 'Mi devo fidare, Harry?'. Non rispose e si bloccò davanti a me. 'Cosa c'è?' gli chiesi. Sorrise 'Mi piace il modo in cui pronunci il mio nome'. Ecco. Fantastico, mi fece arrossire un'altra volta. Sorrisi e abbassai lo sguardo. 'Comunque sì, ti devi fidare.' Chiusi gli occhi e lasciai che mi guidasse. Lui era dietro di me e mi teneva per i fianchi, poi si accorse che io cercavo di sbirciare e allora mise le mani sulla mia faccia per non farmi vedere. 'Ci siamo.. un po' di pazienza'. Annuii. Appoggiai le mie mani sulle sue, sentii che tremò. Sorrisi. Ma forse mi stava illudendo che gli piacessi, non volevo illudermi. Odiavo illudermi perchè era quello che gli altri facevano sempre con me. 'Eccoci'. Tolse le mani dal mio viso. Sgranai gli occhi. Eravamo davanti alla vista di Los Angeles più bella che avessi mai visto. Non riusci a trattenermi dal sorridere. 'Ti piace?', mi chiese Harry. 'E'...è stupenda', lui abbassò lo sguardo. 'Sono felice...' lo guardai e non potei trattenermi dal chiedergli ciò che avevo in mente. 'Felice di cosa?' 'Che ti piaccia..' rispose all'inizio. Sospirò. '...e che tu sia qui. Io mi sentì invasa da contentezza ma anche da profondo imbarazzo, ero fatta così. Diventavo rossa per qualsiasi cosa, soprattutto con un ragazzo come Harry. Ci sedemmo su una panchina e lui incominciò a parlare un po' di sè. Del fatto che i suoi si fossero separati quando aveva 7 anni e del fatto che sua madre si fosse risposata, del fatto che amasse cantare. Dopo quello che mi aveva detto mi venne voglia di chiedergli una cosa e lo feci. 'Senti Harry' 'Sì', mi disse. 'Ti va di cantare per me?'. Lui sempre con quel sorriso mi rispose: 'Sì, ma ti avviso che non sono molto preparato'. 'Fa niente', gli risposi 'che cosa mi canti?'. Harry si mise a ridere 'Mi sembra di essere a x factor! Comunque ti canto "Isn't She Lovely". Io ero emozionatissima e anche lui sembrava teso ma incominciò e mentre lo stavo ascoltando mi venivano i brividi e non riuscivo a staccarli gli occhi di dosso. Quando finì mi guardò e chiese: 'Come sono stato?'. Io risposi: 'Meraviglioso, la più bella voce mai sentita, mi sa che mi farai innamorare prima del tempo se continui così'. Dopo aver parlato mi sentì avvolta da profonda vergogna: cosa avevo detto? Ero proprio scema, non potevo già rivelare i miei sentimenti. Lui mi guardò e disse: 'Senti lo sai che oggi sei bellissima? Non ti ho fatto neanche i complimenti. Sei uno schianto...forse ho esagerato?'. Io cercai di non arrossire: 'Sei molto gentile, grazie, però basta adesso perchè altrimenti mi trasformo in un pomodoro!', cominciammo a ridere... Intanto lui mi chiese, ridendo: 'Invece io come ti sembro?' 'Sei bellissimo e affascinante', dissi, ma subito dopo me ne pentii, non ero stata troppo esplicita su com'era, lui con la dolcezza infinita che aveva, mi rispose: 'Grazie, ma sono affascinante perché ho accanto a me una ragazza stupenda'. Stupido, non esagerare' dissi ridendo e gli diedi un pugno sul braccio, allora lui cominciò: 'Ah ricorri alla violenza? Bene, te la faccio pagare', io cominciai a urlare perché mi prese in braccio e cominciò a farmi il solletico fino a quando non mi tirò giù, ma inaspettatamente mentre giocavamo, io inciampai e finii per terra. Di solito avrei sclerato per il mio vestito, ma non mi importava perchè ero stesa con Harry e ci guardavamo, lui aveva uno sguardo bellissimo e mi veniva voglia di baciarlo ma non lo feci. Alla fine Harry si alzò e mi diede la mano per rialzarmi, mi disse subito: 'Senti è stato divertentissimo, e i tuoi occhi sono bellissimi lo sai? Ti guardavo quanto eri stesa ed erano meravigliosi..' 'Grazie Harry, anche i tuoi sono bellissimi dissi e dopo tutti questi complimenti che facciamo?' 'Ti va di andare a mangiare un gelato?' 'Sì certo Harold...' 'Non usare quel nome altrimenti ricomincio a farti il solletico!' 'Questa è una minaccia non va bene...' 'Va be andiamo allora...'. La gelateria era proprio vicina quindi in due minuti eravamo già lì. 'Buonissimo', dissi. Lui mi disse 'Senti, sei sporca' Dove??' 'Qui', mi disse, io però non riuscivo a vedere dove, quindi Harry si avvicinò e con le mani mi prese il viso e mi pulì. Alla fine mi disse: 'Devi sporcarti più spesso così potrò avvicinarmi di più e un giorno lascia un baffo di gelato così ti bacerò e te lo toglierò'. 'Lo sai che sei proprio uno sprovveduto?', dissi ridendo, Harry reagì subito: 'Cosa hai detto?' 'Scusa non posso dire neanche la verità?' 'Bene l'hai voluto tu...'. Io subito: 'Cosa?'. Lui rise poi disse: 'All'attaccoooooooooo!!', cominciando a farmi il solletico. 'No Harry, dai no, basta il solletico, dai basta...'. All'improvviso si fermò, mi guardò negli occhi e cominciò a parlare: 'Mary, non ci conosciamo da tanto, ma sento che sei una ragazza speciale: una come te non lo mai conosciuta in vita mia e sono stato bene oggi con te. Mamma mia si è fatto tardi sono le sei', disse tirando fuori il cellulare dalla tasca e guardando l'ora. Io subito con un tono di delusione: 'No di già? Passa il tempo quando ci si diverte!' 'E sì è proprio vero..Va bene, ti riaccompagno a casa..'. Ma subito fece qualcosa e mi ritrovai tra le sue braccia: 'Harry che fai?' 'Ti porto in braccio, non vedi?', disse. 'Ma sei fuori di testa! Ti romperai la schiena!', dissi io; lui subito: 'Non dire cavolate, non pesi niente e nel caso in cui mi venisse mal di schiena avrò una bellissima infermiera accanto a me..', con un sorriso furbo sulle labbra. 'Grazie Harold...' 'Non c'è di che, è la verità.' Mi portò davvero in braccio per un po', poi mi mise giù e poi camminammo l'uno accanto all'altra. 'Ok madame, siamo arrivati a destinazione!' disse dopo circa 15 minuti di camminata in cui lui mi stringeva a sè. 'Grazie, mio nobile cavaliere dissi appoggiando i piedi a terra. Suonai alla zia e lei mi aprì, ma prima salutai Harry con un bacio sulla guancia ed entrai in casa. La zia mi aveva già preparato da mangiare e io apprezzai molto, la ringraziai e, dopo aver mangiato, andai a farmi la doccia, mi cambiai e mi misi sul letto quando inaspettatamente squillò il telefono. La zia arrivò in camera e mi disse 'E' per te', io pensai forse a mamma ma era strano perchè mi aveva già telefonato poco prima. Risposi e capii che era Harry. Lui mi chiese: 'Come va?', anche se ci eravamo salutati solo poche ore prima. 'Tutto bene e tu?' 'Benissimo, dopo la giornata passata con te', mi disse. 'Ascolta, ti va di avere un appuntamento con me?' Io rimasi quasi ipnotizzata e risposi:'Io...te...appuntamento...'Sì se ti va' 'Certo che mi va...' stavo per urlare, ma non volevo sembrare troppo coinvolta. 'Bene sono contento. Solo una cosa. Devi darmi il tuo numero. Se ti va...' 'Oh, hai ragione', risposi io. Gli dettai il numero e dopo pochi secondi, mi chiamò sul mio cellulare e io registrai il suo numero. 'Grazie.. Allora domani alle otto e mezza ti passo a prendere, mi raccomando fatti bella anche se tu non ne hai bisogno, sei già bellissima così... ' 'Anche tu fatti bello ma non troppo, perché altrimenti tutte le ragazze ti guarderanno e magari divento gelosa..' 'Tranquilla io ho occhi solo per te' 'Come sei dolce, ma lo sai che parliamo come dei fidanzati?' 'Vero, è così strano.. Va bene, ti saluto. Un bacio, a domani' 'A domani Harold'. Era un sogno o ero sveglia? Harry mi aveva chiesto di uscire, mi sembrava impossibile, ero da solo 2 giorni qui e già avevo un appuntamento, e per giunta con un ragazzo così meraviglioso come Harry! Cominciai a saltare da tutte le parti finchè mia zia non mi sentì e venne in camera. 'Mary che stai facendo? Sei proprio affascinata da quel ragazzo vero?' 'Dai zia, smettila che mi fai arrossire' 'Mamma mia come passa il tempo, mi ricordo quando avevi 5 anni che giocavi quì tutto il tempo, ti piaceva tantissimo.. e ora sei una donna, oh mio Dio, e bensì innamorata. Questo non lo puoi nascondere alla zia...' 'Sì zia. Ok te ne parlerò, ma non adesso... domani forse, ok?' 'Va bene, adesso mi dai il telefono che devo chiamare la signora Furley?' 'Sì certo, tieni' 'Grazie tesoro', disse e se ne andò chiudendo la porta. Volevo rimanere da sola, guardai la tv per un po', poi ascoltai un po' di musica per circa un'oretta e alla fine mi venne tanto sonno, forse avevo voglia di andare a dormire per sognare Harry, poteva darsi... ma avevo anche una grande stanchezza, quindi andai a salutare la zia, le diedi la buona notte e poi mi ritirai nella mia stanza dove quasi subito mi addormentai, sognando Harry. Lui e io stesi su un prato. Fissavamo le stelle, ad un certo punto lui mi dice: 'Comunque fra tutte queste stelle, quella più luminosa sai chi è?' 'Chi è?' 'Sei tu', mi rispose 'la più bella di tutte'. Poi mi diede un bacio, un bacio stupendo, le sue labbra contro le mie. Quel bacio, avrei voluto durasse tutta la vita, era dolcissimo, una sensazione che nemmeno si può descrivere, un grande fuoco sentivo dentro di me, ma non bruciava, semplicemente mi riscaldava mi faceva sentire protetta ed amata. Ma tutto ebbe un senso quando lui mi disse una frase piena di dolcezza, fatta con il miele e lo zucchero , la più piccola delle frasi, ma che diceva la più grande delle verità: 'TI AMO'. Quella frase era uscita dalla sua bocca, non ci potevo credere e così anch'io con grande coraggio gli risposi: 'ANCH'IO TI AMO COME NON HO MAI AMATO NESSUNO'. Mi svegliai di colpo, capì subito che era solamente un sogno, ma quel fuoco ce l'avevo ancora dentro e scaldava, scaldava ancora, facendomi capire che il sentimento che provavo per Harry forse poteva diventare qualcosa di vero e grande, prima o poi.
  
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