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Autore: Asiacarotina    26/11/2013    1 recensioni
Mary sta per arrivare a Los Angeles per trascorrere un po' di tempo dalla zia.
non vede l'ora ed è molto eccitata ma non sa che proprio lì troverà il vero amore, quello che mai e poi mai la farà soffrire...vivrà questa intensa storia d'amore attraverso sguardi, baci, promesse, divertimenti, scherzi e dolci frasi...tutto quello che lei ha sempre desiderato!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: Arrivo a Los Angeles: Mi ero appena trasferita da mia zia a Los Angeles; visto che ormai avevo 18 anni era ora che scegliessi la mia strada e così mia zia mi aveva proposto di andare da lei. Stupenda città.. non vedevo l'ora di visitarla anche se con la lingua dovevo fare tanta pratica, ma la cosa che più mi interessava era lo shopping che avrei fatto e i vestiti che mi sarei presa. Mi guardai intorno per cercare mia zia non la vidi, così decisi di chiamarla. Lei mi rispose dopo qualche squillo. 'Hei tesoro, sei arrivata?' 'Sì, zia. però non ti vedo.. dove sei?', chiedetti io,leggermente preoccupata. 'Oh, cara, mi ero dimenticata di dirti che non vengo io a prenderti, ma il figlio della mia vicina di casa.' Non riuscivo a credere alle sue parole. Comunque non mi ricordavo che la vicina della zia avesse un figlio, quindi chiesi chi fosse. 'Ha finito da poco di studiare in una scuola fuori Londra ed è tornato a casa da solo qualche mese. Comunque è un ragazzo serio, ti puoi fidare, tranquilla'. Bhè, se lo diceva la zia, era vero. la zia era una persona molto apprensiva e se lei si fidava di quel ragazzo, allora era la cosa giusta. 'Ok zia, ma potresti almeno dirmi com'è? Io non l'ho mai visto, sai...' 'Certo ok, è alto, moro, magro. Ha 19 anni, quindi è comunque molto giovane'. Mi guardai intorno, ma non notai nessuno che corrispondesse a quella descrizione, poi d'un tratto notai avvicinarsi un ragazzo... Era identico alla descrizione della zia . Alto, capelli mori e ricci, magro, occhi verdi. Era veramente un bel ragazzo, ma cercai di guardarmi intorno per scoprire se qualche altro ragazzo superava quella descrizione, ma c'era solo lui. Si guardava intorno come se anche lui cercasse qualcuno così mi feci coraggio e mi avvicinai. Presi un respiro e gli toccai la spalla. Lui si volto dalla mia parte e mi disse: 'Hai bisogno di qualcosa?' Io gli risposi cercando di imitare un po' l'accento anche se in modo orribile: 'Sì, per caso tu sei il ragazzo che doveva venirmi a prendere? Conosci mia zia Isabella? Se la conosci, sei tu quel ragazzo?' Pensai che avevo esagerato con tutte quelle domande ma lui con un sorriso mi rispose: 'Isabella.. Sì certo che la conosco, quindi tu sei Mary!'  Mi si illuminò il volto e risposi: 'Sì sono io'.  Lui mi disse: 'Piacere di conoscerti sei addirittura più carina di quanto tua zia avesse detto..' , io arrossii di colpo  e lui lo notò e mi disse: 'Tranquilla, la smetto, perché altrimenti rischi di diventare tutta rossa come un pomodoro! Vieni, ti aiuto con i bagagli', intanto  mi fece strada verso la macchina.

Mi aiutò a portare i bagagli, li caricò nel bagagliaio e prima che io mi potessi avvicinare alla portiera, lui la aprì per me. Quel gesto mi parve molto strano, e per qualche secondo rimasi spaesata. Lui lo notò. 'Hei, qualcosa che non va?' disse con un sorriso. Con uno splendido sorriso. 'No, no tranquillo. E' che non sono abituata a...' 'Oh, tranquilla'. Sorrise ancora. Lo faceva di continuo. Salimmo in macchina e partimmo verso casa della zia. Non c'ero stata moltissime volte ma ricordavo che fosse non molto lontana dall'aeroporto. 'Oh, aspetta. Mi sono accorto adesso che non mi sono mica presentato io..' mi disse ridendo. Risi anch'io, perchè non me ne ero accorta sinceramente. 'Sono Harry comunque'. Annuii. 'Proprio Harry?' chiesi io, lui rise. 'Ho, non proprio Harry. Harold.' si mise a ridere. '...Solo che non mi piace' 'Ma dai, è carino'. Lui alzò le spalle e sorrise. Non dissi più niente, però per un po' lo guardai con la coda dell'occhio mentre guidava. Magari saremmo diventati amici, un giorno... dopo poco però si accorse che lo guardavo e si voltò verso di me un secondo. Sorrise ancora una volta, e notai ancora di più i suoi occhi. E soprattutto le fossette che aveva sulle guance, lo facevano sembrare ancora più dolce. 'Dimmi' 'No, non ti devo dire niente' dissi io ridendo. 'E perchè mi guardavi..?' chiese malizioso. Io arrossii, un po' imbarazzata. '

Io arrossii, un po' imbarazzata. 'Così..' alzai le spalle. 'Oh, ok', sorrise ancora come se avesse già capito tutto e non disse nulla. Alzò solo il volume della radio, mentre davano una dolce canzone d'amore.. 

Io in quel momento mi imbarazzai molto. Mi ricordai di un film che avevo visto dove i due innamorati in macchina  mettevano sempre canzoni romantiche. Lui diceva a lei: 'Sai metto queste canzoni perché sono loro a parlare per me e a dirti quanto ti amo'. Però in questo caso non poteva essere così. Harry non mi aveva mica messo una canzone romantica per dichiararmi il suo amore...questo era impossibile. Non mi ero accorta che però mentre ragionavo erano passati circa 10 minuti ed era come se mi fossi fatta un film dentro alla mia testa. Harry all'improvviso mi disse: 'Tutto bene? C'è per caso qualcosa che ti turba?'. Mi lesse nel pensiero, ma io non volevo dirgli che stavo pensando a lui e risposi: 'No tutto bene...insomma' 'Sai quel insomma non mi piace per niente, anche mia sorella Gemma fa sempre quella faccia quando sta pensando a qualcosa di importante...di solito sono sempre ragazzi', disse lui e si mise a ridere. Io rimasi scioccata da quello che aveva detto perché anch'io stavo pensando ad un ragazzo che anche se lo conoscevo poco cominciava già a piacermi. Arrivai a casa della zia, che mi accolse a braccia aperte e mi mostrò subito la casa. Era cambiata dall'ultima volta che ero andata, ma rimaneva sempre quel meraviglioso giardino dove giocavo e raccoglievo fiori. Mi mostrò la mia stanza: era stupenda, spaziosa, di un bel lilla erano dipinte le pareti e un morbido letto nel mezzo della stanza. C'era una grande scrivania e una vista di Los Angeles da mozzare il fiato.. Ero felicissima, al settimo cielo...ma mi ricordai di Harry. L'avevo lasciato con le valigie e non l'avevo neppure ringraziato. Uscii dalla mia camera e me lo trovai davanti, lui mi disse: 'Ti eri scordata di me?' Io di scatto gli dissi: 'Scusa non volevo.. scusa, mi sono dimenticata'. Harry scoppiò a ridere e disse: 'Tranquilla, stai calma, non succede niente. Senti, adesso devo andare a casa, che ne dici se domani ci rincontriamo ?'. Io subito gli risposi: 'Si, certo e grazie' e senza neanche sapere perché gli diedi un bacio sulla guancia, lui mi guardò stranito come se gli avesse dato fastidio, poi però vidi il suo sorriso e mi disse: 'Grazie del bacio, non mi laverò più la faccia', io risi e dissi: 'Esagerato dai, a che ora ci incontriamo allora? E dove?'. Lui rispose subito: 'Che ne dici vicino al parchetto quì davanti verso le due di pomeriggio? Ti porterò un po' in giro, sai conosco questa città, per un po' ci ho vissuto'. Io risposi: 'Certo che accetto l'invito, poi ci sono tante cose che non so su di te e vorrei scoprirle'. Lui mi guardò e mi diede un bacio anche lui. Io al momento rimasi spiazzata e imbarazzatissima e dissi solo: 'Grazie sei molto dolce'. Alla fine ci salutammo. Come poteva essere che quel ragazzo mi facesse girare la testa  da quanto era dolce e bello? L'avevo conosciuto da solo un ora circa e già mi facevo delle fiction dentro alla testa. Mi stesi sul letto e pensai a tutto ciò che era successo, ero entusiasta di essere lì. Non riuscivo a non pensare al giorno seguente, al fatto di Harry, dei posti che avrei visitato... Una miriadi di pensieri affolavano la mia mente, fino a che mia zia non irruppe in stanza e disse: 'Bella addormentata allora che vuoi per cena?Ti va la pizza fatta dalla zia?'. Io risposi: 'Sì certo'. 'Allora vieni che la prepariamo insieme', disse. In quel momento non pensai ad altro, non mi veniva in mente Harry anche se a dir la verità morivo dalla voglia di vederlo...Alla fine però, sfornate le pizze avevo solo un unico pensiero: Ho fame! Lo stesso aveva la zia e così mangiammo subito e quando ebbi finito, lei comincio un discorso:

'Allora... com'è Harold?', chiese la zia con un sorriso. 'Harold?', ripetei io bofonchiando, dato che avevo la bocca piena. Cercai di deviare il discorso su qualcos'altro, ma sapevo bene che con la zia non c'era verso di cambiare argomento. 'Si, Harold. Il figlio della vicina. E' un bel ragazzo, non è vero?', chiese ammiccando e in quel momento ebbi l'impressione che sotto tutto quello ci fosse il suo zampino. Mi scossi subito da quel pensiero. 'Ah, sì. carino...', dissi sempre cercando di fare la sostenuta, ma chi volevo prendere in giro? 'Carino?', chiese ancora la zia, indagando sempre più a fondo. 'Si è carino zia.. che ti devo dire?' 'Oh scusa... bhè, hai visto? E' gentile..' 'Si, ok' 'E' simpatico...' 'Si, zia...' 'E...' 'Ok, zia. Cos'è che vuoi sapere?'. La zia alzò le spalle, facendo finta di niente. 'Va bene. domani usciamo'. La zia sembrò felice, non capivo perchè. Rideva. 'Perchè ridi, zia?', non potei non ridere anch'io. 'Perchè sono contenta.. Harold è proprio un bravo ragazzo. Sono contenta che vi siate incontrati'. Alzai gli occhi al cielo, la zia era sempre così. 'E poi... so quella storia di quel ragazzo..'. Cavolo, la zia sapeva tutto. Infatti, a scuola mi piaceva un ragazzo che però non mi calcolava minimamente e ci avevo sofferto per un sacco di tempo. 'Harold è diverso, fidati.' Me lo disse come se sapesse che da un giorno all'altro mi sarei dovuta innamorare di lui. Sorrisi perchè pensai che in realtà non sarebbe stato così difficile. Pensai a quegli occhi, quel sorriso, quel ragazzo... e dovetti ammettere a me stessa che prima o poi ci sarei caduta ancora. 'Ok, grazie zia', dissi alla fine con un sorriso, prima di alzarmi da tavola e aiutarla a sistemare. 

Andai in stanza e pensai a tutto quello che mi aveva detto la zia. Potevo cercare di non far vedere alla zia il fatto di Harry, ma in realtà io sentivo già qualcosa per lui, era diverso da tutti gli altri ragazzi...Era dolce, premuroso e molto divertente, a differenza di alcuni di cui mi ero innamorata, ma che alla fine erano risultati dei buoni a nulla. Mi buttai sul letto come un sacco di patate dopo aver messo il pigiama e cominciai a pensare a lui, non so perché avevo il desiderio di dargli un bacio, volevo sentire come fosse...forse...mi venivano in mente le sue fossette così graziose, i suoi occhi così profondi e dolci e i suoi capelli ricci, era meraviglioso... Tutto questo mi faceva sentire bene, sentivo un grande sollievo dentro di me quando mi era vicino, quanto avrei voluto vederlo o sentire la sua meravigliosa voce dall'accento inglese, lo desideravo tanto... certo che...pensai- non mi sono mai sentita così con un ragazzo...spero possa farmi scoprire cos'è la'amore... perchè io ora non so cos'è e vorrei scoprirlo, voglio riuscire a sentire com'è questo sentimento Spero possa essere lui a farmelo provare...

  
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